🥀Capitolo 10🌹
Giornata del cazzo, ecco come definirei questa fottuta giornata!
Ero sul mio divano quando Nate mi ha detto che Lili era scappata e sicuramente persa per la città per colpa di una telefonata con sua madre.
Non ci ho pensato neanche due secondi prima di mettermi in giro a cercarla nonostante la pioggia e tutto, non ho pensato.. ho semplicemente agito, preoccupato che le potesse succedere qualcosa.
Ma quando ho visto quel coglione di Tim tenerla in quel modo, per poco non sono scattato e gli ho rotto la mascella e staccato le braccia, ma a tempo debito tornerà da quel pezzente di Eric con qualche osso in meno.
Ed ora mentre sono sul divano, asciutto e finalmente con dei vestiti asciutti penso che avere Lili qui sarà un problema, non sono bravo a consolare le persone, non so cosa diavolo dire e sopratutto perché mi sono messo in mezzo nel dire che sarebbe venuto da me?
«Se vuoi posso trovare un hotel o qualcosa del genere..non so forse hai da fare o ti sei pentito di avermi qui.»
Mi volto verso Lili, ha i capelli ancora umidi ed è coperta sono da una mia maglietta, le arriva quasi alle ginocchia ma era l'unica cosa che potevo darle per coprirsi e togliersi quei vestiti zuppi.
«Ti ho proposto io di venire qui, sei stanca, è stata una giornata del cazzo Lili! Non ti farò nessuna domanda se è questo che ti preoccupa.»
E da stamattina che non mi sento bene e cercare per tutta la città Lili con questo tempo credo sia stato il colpo di grazia.
«Kayden stai bene?» Lili non aspetta una risposta che si avvicina a me e mi poggia una mano sulla fronte, chiudo gli occhi per il sollievo che provo nel sentire la sua mano fredda con la mia pelle bollente. «Oh mio Dio, ma tu Scotti, avrai la febbre sicuramente alta.»
Mi prende il volto tra le mani così da incontrare il mio sguardo, e non so se è per la sensazione di freschezza o perché mi sento così ma mi ritrovo a chiudere gli occhi. Non posso ammalarmi cazzo, non posso.
«Hai qualcosa per abbassare la febbre? Kayden devi stenderti o rischi di sentirti ancora peggio.»
«Chiamo Nate.» Mi sollevo dal divano ignorando il mal di testa che si sta amplificando, non voglio aiuto, non voglio che lei stia qui se sto male.
«Cosa? No perché?» Si piazza davanti a me confusa.
«Lili.» Provo a fare un tono di voce più duro ma un forte giramento di testa quasi non mi fa perdere l'equilibrio.
«No Kayden, col cavolo! Tu mi hai aiutato, e adesso sono io ad aiutare te.» Mi aiuta a metterti sul divano e a distendermi. «Non mi allontanare, non quando sei in queste condizioni per colpa mia. Ti prego so che mi reputi una ragazzina, forse anche fuori di testa. Ma ti giuro che voglio solo aiutarti, non hai nessuno, bene nemmeno io..quindi aiutiamo a vicenda.»
Si inginocchia davanti a me supplicandomi con lo sguardo.
«Hai una famiglia che ti ama Lili, io non ho nessuno.»
Le faccio notare
«No Kay.. ho solo i miei cugini che mi amano, esattamente come amano te come un fratello.»
Kayden è crollato subito dopo che gli ho praticamente obbligato di arrendersi all'idea che non me ne sarei andata e che mi sarei presa cura di lui.
Sono passate un paio di ore, e la febbre non sembra voler scendere oltre i trentanove e mezzo. Vorrei chiamare Nate o James ma non credo che Kayden sia molto propenso a farvi vedere quando sta male dalle persone, ne ho avuto la dimostrazione poco fa.
Poso la bacinella con l'acqua sul tavolino e mi inginocchio davanti a lui, dopo quello che è successo nel vicolo con lui non credevo mi sarei sentita a mio agio, credevo persino che se ne sarebbe vantato con i miei cugini e messa nei guai..ma invece ha tenuto tutto per sé.
Ed è questo che mi attira di Kayden, all'apparenza senza stronzo, sembra volersi mangiare il mondo e fregartene di tutti..ma in realtà è solo un ragazzo che è solo e che usa una maschera per proteggersi, perché è il primo che ucciderebbe per le persone che ama.
«No No ti prego smettila.» Mi volto ad osservarlo e gli poggio l'asciugamano sulla fronte sperando che questo metodo mi aiuti ad aiutarlo con la febbre, ma nonostante gli occhi chiusi il suo viso è una maschera di terrore.
«Kayden è un brutto sogno.» Gli sussurro tenendo l'asciugamano sulla sua fronte e gli accarezzò una guancia.
«La mamma spegne le mie sigarette papà, so che la ami..ma mi fa male, dice che se non le compro la droga mi ucciderà perché vuole solo quella e non un problematico come me.»
Mi blocco nel sentire quelle parole, e mentre Kayden è vittima del suo incubo io non riesco ad immaginarmi quello che sua madre gli ha causato per ridurlo così.
E nonostante vorrei stargli accanto si agita talmente tanto da farmi cadere all'indietro, e da come si agita e muove le braccia sembra quasi che stia cercando di togliersi qualcuno di dosso, urla e piange vittima del suo stesso sogno ma non appena si porta le mani sul collo capisco che ciò che sta immaginando è una persona che lo sta soffocando.
«Va tutto bene..va tutto bene te lo prometto..»
La mia voce esce quasi come un sussurro, ma vederlo in questo stato nonostante io non lo conosca e non sappia praticamente nulla di lui mi sta letteralmente uccidendo.
«La mamma non è cattiva, la mamma tiene a Kayden..la mamma picchia Kayden perché vuole farlo diventare un uomo grande e forte.»
«Kay ti prego svegliati mi sto preoccupando..»
Gli prendo il viso tra le mani e lo scuoto leggermente, ma nonostante tutto il suo respiro si fa sempre più irregolare, la febbre sembra non voler scendere e adesso sono io quella che sta per andare nel panico.
«Ti prego..» Tengo il suo sguardo puntato verso di me utilizzando tutta la mia forza, la il suo sguardo è puntato nel vuoto, ha gli occhi aperti ma non è lui in questo momento, e forse non servirà a nulla ma devo tentarle tutte.
Lo bacio con prepotenza, quasi obbligandolo a ricambiare un bacio che lui sicuramente neanche ricorderà domani mattina, ma se prima sembrava di avere un blocco di marmo adesso pian pian Kayden sembra ammorbidirsi e ricambia il bacio prima in maniera lenta e poi in maniera disperata quasi come se ne avesse di bisogno in quel momento.
«Sei tornato.» Sussurro prendendo fiato osservandolo.
«Lilith..» Sembra disorientato ma non gli dirò nulla, dirgli quello che sicuramente al momento ha dimenticato gli farebbe solo più male, sopratutto perché non penso voglia darmi spiegazioni.
«Va tutto bene Kayden, dormi..ci sono io qui con te» gli accarezzo i capelli e gli rimetto l'asciugamano sulla fronte «va tutto bene..»
Il problema è solo uno.. va bene davvero? E cosa più importante mi sto affezionando a Kayden e l'unica cosa che voleva era legarmi a qualcuno.
Non mi ricordo neanche di essermi addormentato, l'unica cosa che ricordo è Lili che mi da una pasticca per abbassare la febbre e che mi mette una coperta per il freddo.
Dalla luce fiacca che proviene dalla finestra sarà sicuramente l'alba, provo ad alzarmi ma un braccio mi blocca.
Mi volto notando Lili che dorme a terra accanto a me, vicino a lei c'è una bacinella con dell'acqua e dalla benda che cade sulle mie gambe capisco che avrà passato il tempo a tenermi d'occhio.
«Sono sveglia, sono sveglia.» Si solleva di scatto facendo quasi cadere il tavolino e la bacinella, vorrei riderle in faccia, ma le occhiaie sotto agli occhi mi fanno capire che ha dormito poco e niente e tutto perché è stata a badare a me.
«Kay..perché mi osservi in quel modo?» La mia maglia le è leggermente scesa rivelando di più la spalla e l'ustione, i capelli sono completamente in disordine e nonostante le occhiaie e il viso completamente privo di trucco, Dio se è bellissima.
«Ti sei presa cura di me.» La mia non è una domanda e lei la capisce, si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio a disagio consapevole di essere stata beccata.
«Sei crollato poco dopo che ti ho dato la pasticca per la febbre, subito dopo hai iniziato ad agitarti per la temperatura troppo alta e persino delirare..non sapevo che fare mi è preso il panico, quando ero piccola mi curavano così ed io..»
Faccio un passo in avanti e la stringo a me in un abbraccio, Lili all'inizio si irrigidisce ma subito dopo incrocia le braccia intorno a me ma ciò che mi lascia senza parole e sentirla singhiozzare.
Ma mentre cerco di allontanarmi per capire del perché delle sue lacrime, lei mi stringe di più a sè, nascondendo il viso nel mio petto.
«Perché stai piangendo Lilith?» Le accarezzo i capelli.
«Non lo so.» Singhiozza bagnandomi la maglietta con le sue lacrime, non amo vedere le persone piangere, non amo neanche dare conforto alle persone, l'unica che ho visto piangere per qualcosa è sempre e solo stata Scarlett, ma il rapporto che ho con lei è come due fratelli che si aiutano in tutto e per tutto.
«Lilith..se non mi dici cosa ti succede non posso aiutarti, o almeno provare a farlo.»
Annuisce debolmente per poi allontanarsi da me e asciugarsi le guancia rigate dalle lacrime.
«Quando..io quando ero in quel vicolo per un momento mi sento sentire di nuovo in trappola come quando il mio ex stava per farmi del male. Quel giorno ho chiamato mio padre terrorizzata, sono riuscita a scappare da lui e mio padre è venuto in mio soccorso, ma ha avuto un infarto ed è morto.»
Trema leggermente e so benissimo che non è per il freddo. E nonostante so che quel bastardo non può più farle del male, vorrei direttamente ucciderlo e non farlo restare attaccato ad un respiratore.
«Questi segni che mi ricoprono metà corpo fanno male Kayden, e non solo fisicamente, fanno male perché non solo li avrò per sempre ma anche perché sono la dimostrazione che non è andata come volevo, non sono una ragazza che si fa problemi, non mi interessa il parere delle persone, ma il modo in cui mi hanno guardata o trattata ha riacceso nuovamente quel ricordo.»
Un singhiozzo le esce così da farle tremare la voce e le labbra ed io mi sento impotente per non poterla aiutare come vorrebbe, ma c'è una cosa che posso fare, e mi serve Nate per questo.
«Ti rendono più forte, ti rendono migliore ma sopratutto ti rendono unica.» Mi avvicino a lei per poi sollevarle il viso e asciugarle una lacrima. «Quei tizi pagheranno per quello che stavano provando a farti, hai la mia parola d'onore si questo Lili. Ma non piangere per loro, non piangere per qualcosa che non è colpa tua.»
Mi fissa con gli occhi lucidi ma so bene che al momento piangere le farà solo bene, tiene tutto dentro di sé, senza mai esternare le sue emozioni e non ci vuole un genio per capire che un crollo emotivo come quello che sta avendo è solo un chiaro segnale che il suo corpo è stanco di lottare.
«Io ho una cosa da fare, ci metto poco. Tu fatti una doccia e mangia qualcosa, io prendo dei vestiti puliti e poi stasera ti accompagno dai tuoi cugini.»
Lili mi guarda disordinata non capendo a cosa mi sto riferendo.
«Non ho finito con te Lilith, abbiamo molto di cui parlare.»
«Ma hai ancora la febbre, stanotte stavi malissimo non puoi uscire di casa.»
Se solo sapessi.. se solo sapessi piccola Lilith quante volte io sia stato costretto a fingere di stare bene solo perché non mi potevo e ad oggi non posso permettermi di mostrarmi debole o sopratutto permettermi di ammalarmi.
«Ci vediamo dopo.» Le stampo un bacio sull'angolo delle labbra lasciandola impalata davanti al divano, al momento quei pezzi di merda sono la mia priorità.
E non appena arriva in camera da letto, e compongo il numero di nate, lui in meno di tre secondi accetta la telefonata.
«Ci vediamo tra cinque minuti al nostro posto. Porta quei figli di puttana che abbiamo trovato nel vicolo con Lili.»
«Eric la prenderà male, sarà solo l'inizio della guerra con lui in questo modo, lo sai vero?»
Cazzo se lo so bene...ma non possono restare a piede libero senza pagare per quello che stavano per fare.
«Che la prende come cazzo vuole, vuole la guerra? Bene guerra sia. »
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«Eric ti ucciderà.» Il bastardo sputa sangue e per poco non mi colpisce nelle scarpe.
«Credi davvero che a me fotta qualcosa di quel pezzente del tuo capo? Credi davvero che dopo quello che stavi per fare ieri in quel vicolo io non avrei agito e sopratutto non ti avrei fatto nulla?»
Sistemo meglio il tirapugni per poi colpirlo nuovamente sul viso.
«Deve scopare davvero bene per venire a cercarci e farcela pagare.» Il bastardo sputa altro sangue per poi sorridere, è un osso duro questo devo concederglielo.
«Sai cosa non mi piace? Quando si parli in questo modo delle donne, e sopratutto quando pezzi di merda come te facciano queste schifezze»
Lo colpisco ancora, fregandomene delle conseguenze, fregandomene persino di ucciderlo, le donne non si toccano, le donne non si usano, e lui non sarà la causa del perché Lili si senta a disagio per quello che gli ha detto.
Non può stare male perché questo figlio di puttana a fatto risvegliare pensieri che lei cercava di eliminare, lui deve pagare per ciò che stava per farle, se arrivavo un minuto più tardi questo pezzo di merda le avrebbe messo le mani addosso.
«Kayden» sento Nate richiamarmi ma non me ne frega, al momento ho solo l'immagine di lui che la spinge al muro e le tira i capelli
«Cazzo Kay così lo uccidi.» James mi prende con la forza così da farmi arretrare, ma se Tim è una maschera di sangue, Ronny non se la passa meglio.
«Hai portato quello che ti ho chiesto?» Mi asciugo il sudore con il braccio e guardo James che annuisce facendomi segno verso la porta, il borsone con i vestiti di Lili è lì.
«Fate quello che volete, onestamente non me ne fotte un cazzo. Potreste lanciarli nel fiume e godrei nel vederli annegare, ma Eric avrà una bella sorpresa quando li vedrà tornare in questo modo.» Osservo i fratelli Red, e al momento sembrano confusi per il mio cambio di atteggiamento.
«Di al tuo capo, che Black gli sta dichiarando guerra e se fossi in lui mi scaverei la fossa da solo!» gli sputo in faccia per poi andare verso il borsone e uscire dal magazzino.
Non la voglio vicino cazzo, ma allo stesso tempo voglio averla con me così da tenerla d'occhio. Porca puttana Lili ti stai rivelando tutto ciò che ho sempre cercato di tenere lontano da me.
Spazio autore ✍️
Ciao Red!!
Quanto mi piace pubblicare a sorpresa durante la settimana 🤣
Vi ricordo che gli aggiornamenti di
Black Blood- I dodici rintocchi
saranno due volte a settimana.
Il primo ogni domenica e il secondo una volta a settimana a sorpresa.
Vi ricordo che trovata Two opposite Worlds su Amazon storia sempre nata qui su Wattpad ❤️
Un bacio Roberta
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