capitolo 8

Entro nella sala da pranzo per poi sedermi nel posto accanto a quello di Lucifero, che però non è ancora arrivato.

Scocca le 7.00 e tutti iniziano a mangiare, ma di lui nemmeno una traccia, però cerco di non pensarci troppo.

Passano i minuti, però non lo vedo, tutti i demoni mangiano tranquilli, io invece confesso che ho già finito di mangiare da un po, ma adesso che ci penso mancano tre persone a tavola dei nobili, proprio quelli che si sono presentati ieri.

Improvvisamente il silenzio viene interrotto, da un urlo straziante, ma gli altri mangiano come se non avessero sentito nulla, allora mi alzo ed esco per capire cosa sta succedendo.

Cammino per il corridoio, sento dei strani rumori, qualcosa che striscia, allora cerco di capire attraverso il mio udito di che si tratta.

Adesso il rumore è più chiaro, si trattano di catene, che provengono da una stanza alla quale sono ora, un portone di legno lucido, dipinto col rosso, allora mi faccio avanti alzando la mia mano tremante pronta a bussare.

Primo tentativo e improvvisamente cala il silenzio, come se stessero nascondendo qualcosa, ma sento delle strane lamentele all'interno, in qualche modo sta soffrendo, ma non capisco cosa sia.

Allora di mia spontanea volontà entro senza chiedere nemmeno il permesso, ma ciò che trovo davanti è l'oblio, ma sento un respiro affannoso e affaticato, l'odore che echeggia mi fa venire leggermente sete, ma io sono una che si sa controllare, allora cerco qualcosa per fare luce, allungo le mani facendo tatto a tutto quello che mi circonda in cerca di qualcosa.

"Vattene da qui." Sento improvvisamente, grazie all'udito posso percepire dove si trova la persona, quindi la cosa non mi preoccupa.

"Richard?" Chiedo mentre cammino lentamente nel buio, ma poi sento rumori, cerco di capire cos'ha intenzione di fare, ma poi vedo il fuoco che sta accendendo esso.

Questo alza la torcia alla quale ha acceso e le fiamme illuminano sopratutto il suo volto freddo e cupo, ma poi noto una figura poco illuminata accasciata a terra col viso chino, le catene d'oro non gli permettevano fare un minimo movimento da come i polsi son ridotti male dalle ustioni che sanguinano, però mi tappo il naso subito, quell'odore sale su per le narici facendomi seccare la gola.

Adesso i miei occhi sono attratti dal quel sangue denso che cola per i polsi e gocciola per terra facendo un flebile rumore.

Cerco in tutti modi di controllarmi, ma è inutile, ormai ho perso la testa, al punto che faccio estendere le corna e canini al massimo pronta ad attaccare.

Quello sguardo chinato a terra finalmente lo alza lentamente e tremante mostrandosi allo scoperto.

"Lucifero..ma cosa..sta succedendo?" Chiedo confusa riuscendo in qualche modo a controllare il mio corpo e convincerlo a non attaccare.

"Era furioso." Risponde Richard tranquillamente "queste catene che vedi, sono l'unico metodo che lo fa calmare, senza esse sarebbe stato un grosso e serio problema." Spiega mentre guarda Lucifero, le catene si allentano lentamente, fino ad aprirsi del tutto.

Dopo minuti di silenzio lo vedo massaggiarsi i polsi mentre le ustioni e ferite pian piano si rimarginano.

Sono riuscita a placare la sete fortunatamente, ma devo ammettere che non avevo mai perso controllo in questo modo.

"Va tutto bene?"

"Ragazzina per una buona volta..fatti gli affari tuoi" risponde alzandosi e la luce della torcia inizia ad illuminare anche il suo fisico, pettorali scolpiti perfettamente, come se fosse stato un artista a scolpirle con una grande precisione da renderle perfette, come del resto ovviamente, ogni parte di lui ti fa mancare il fiato a momenti.

Distolgo lo sguardo da quella perfezione e torno in me, questo si indossa una maglietta nera per poi sedersi sulla poltrona mentre si massaggia le tempie stanco.

"Uscite." Dice freddamente non guardandoci nemmeno.

"Certo sire" risponde questo spegnendo la torcia nel secchio d'acqua con sopra poggiata un asciugamano che lo usa per pulirsi dal sangue che gli è rimasto sul corpo, ma prima che io dica qualcosa, mi trascina via dalla stanza.

"Ehi ma che.." mi dimeno cercando di liberarmi.

"Scusa Siria, ma io conosco Lucifero, ha bisogno di stare solo e rilassarsi, per favore, per evitare che accada qualcos'altro, lascialo in pace ora." Dice guardandomi negli occhi serio.

"Va bene." Rispondo sbuffando e gli volto le spalle camminando per il lungo corridoio.

"Ah finalmente ti ho trovata!" Esclama Luxe correndo contro "non ti trovavo e mi stavo preoccupando"

"Sto bene" rispondo semplicemente "senti..posso chiederti una cosa?"

"Certo, dimmi" mi guardo curioso per la domanda che sto per porre.

"Puoi spiegarmi il fatto sulla regina? Non capisco."

"Purtroppo non posso parlarne.. il re non vuole che parliamo di lei."

"Ma perché? Siamo soli ora"

"Ti ricordo che i muri hanno le orecchie, ti può sentire perfettamente"

"Ma.." sbuffo "non capisco...perché?"

"Il re lo ha proibito." Dice serio "per favore basta parlarne"

Annuisco abbassando leggermente il viso, cosa sarà successo? Tutta questa storia diventa sempre più misteriosa, di certo io non mi arrendo in punto in bianco, devo scoprirlo.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top