capitolo 6
Sto guardando l'armadio come una disperata, non so cosa mettermi!! Accidenti ai problemi delle donne!
Sono addirittura a fare la conta come fanno i bambini per scegliere un semplice vestito, posso essere più idiota di così?
Alla fine prendo il primo vestito che mi capita e lo indosso subito, devo ammettere che mi sta perfettamente, già credo di essermi innamorata di questo abito!
E' lungo fino alle ginocchia, mentre in vita mi sta stretta per metterla in evidenza i lineamenti, nella parte superiore ho una scollatura a cuore, decorato con un po' di diamanti neri, stesso colore dell'abito, è semplicemente una favola! Mi metto i tacchi neri, leggermente alti e sono pronta dopo secoli.
Guardo l'orologio a pendolo, fatto di legno lucido decorato di oro raffinato, non è male, appena guardo le lancette mi accorgo che sta per scoccare le 20.00 allora riecco il panico!
Esco correndo, purtroppo questi tacchi sono d'intralcio, quindi faccio molta fatica, ma adesso che ci penso..non so dove sia la sala da pranzo, perfetto direi.
Mi blocco e mi guardo attorno sperando che qualcuno passi di qui, io ho molta fame e di certo non vado a letto senza aver cenato almeno, adesso che faccio???
"Ah eccoti." Sussulto e mi volto, ovviamente di chi si tratta? Lucifero.
"Ma permettimi una domanda..ma te vuoi che io mi prenda un infarto?"
"Può darsi" fa un leggero sorriso compiaciuto, è la prima volta che lo vedo sorridere, dire che mi fa sciogliere è poco, il modo in cui lo mostra, sembra che ti ipnotizza facendoti finire in un altro mondo, ma poi mi do una svegliata scuotendo leggermente la testa, Siria non farti battere da lui!
"Lo trovi divertente?" lui si limita a rispondere facendo spallucce e cammina superandomi, come se non avessimo mai parlato, me ne approfitto per seguirlo, sicuramente starà andando nella sala da pranzo, almeno saprò dov'è.
Ci sono moltissimi corridoi, alla mia destra trovo molte stanze per i demoni, ma sicuramente non saranno solamente camere, magari potrebbero essere qualcos'altro, non lo so, però lo scoprirò; invece alla mia sinistra si può notare il giardino degli inferi, che in pratica molti bambini lo usano come campo per allenarsi, ci sono anche delle siepi con le rose, poi ho notato ad occhio nudo in lontananza un fitto bosco che da l'idea un enorme buco nero, diciamo che così me lo immagino, strano vero?
Appena arriva davanti ad un enorme portone nero, diciamo che sembra di bronzo, almeno, io la penso così, ai lati invece ci sono delle colonne che sorreggono l'architrave, tutto dipinto di rosso e decorato sempre con l'oro, ma stavolta c'è anche l'argento che lo rende più elegante l'entrata, come gli altri portoni reali del regno, solo che sono decorati in modo diverso, mentre ammiro tutto ciò sento spalancarla, la mia attenzione ricade su di esso e noto tutti che si alzano di colpo per fare l'inchino, cade immediatamente il silenzio, confesso che la cosa mi inquieta, supera la soglia scendendo le scale io lo seguo, mentre questo cammina con aria di superiorità e con passo sicuro, il modo in cui mostra la sua sicurezza è strabiliante!
Mi blocco nella parte centrale della sala e tutti mi guardano male, non so quale sia il motivo.
"Non preoccuparti, tutto questo è normale, semplicemente non ti conoscono" mi volto e mi trovo Reyal di fianco a me, almeno non ha tentato di farmi venire un infarto.
"Dici..?" cerco di mantenere la postazione normale senza far notare la mia preoccupazione, sperando di riuscirci ovviamente.
"Si, fidati" risponde scherzosamente, ma poi lo noto mentre annusa leggermente il mio collo.
"Che fai?!" faccio un passo indietro di scatto.
"Questo odore lo conosco." Diventa serio d'un tratto, come se lui avesse mille maschere e ne cambia una dopo l'altra.
"Ma di che parli?" domando sospettosa.
"Invece di perdere tempo a chiacchierare andate a tavola." Dice freddo il re mentre mangia tranquillamente mantenendo lo sguardo sul piatto.
"Certo sire" risponde questo per poi andarsene a sedersi in un tavolo tra i demoni, i loro tavoli sono fatti di legno, ma sono pieni di graffi "Tu" sento improvvisamente "Ti metti accanto a me."
"E perché dovrei?" incrocio le braccia al petto.
"Sei vuoi startene lì in piedi come un manichino non c'è problema" quanto è insopportabile! Lo odio!
"Eh va bene!" sbuffo pesantemente per poi mettermi nella sua parte destra, mentre tutti mangiano tranquillamente.
"Senti ragazzina, secondo me stai perdendo la testa."
"Eh? In che senso?" si blocca posando le posate sul piatto.
"Dalla prima volta che mi hai visto oggi mi hai dato del tu"
"Non devo?" Chiedo tranquilla, diciamo che cerca in qualche modo di mantenere la calma da come arriccia il labbro verso destra.
"Gradirei essere dato del lei."
"E non lo facessi?"
"Vuoi finire male come quel demone?" Chiede col sorriso sadico, ed allora mi torna la scena in mente, mi fa accapponare la pelle solo a pensarci.
"Capisco. Certo sire." Mantengo la mia postazione tranquilla, per stavolta gli congedo la vittoria.
Sorride trionfato e torna a mangiare tranquillo mentre io mi guardo attorno curiosa.
"Piacere, noi siamo i consiglieri di Lucifero" rompono il silenzio dei demoni che stanno davanti a me, dato che questo tavolo è molto lungo, tutta di legno, dove ci sta il re con gli altri demoni nobili se non sbaglio.
"Piacere, sono Siria" rispondo piuttosto impaziente, perché ancora la mia cena non arriva.
"Noi siamo Revins, Gioel, Alex e Richard" si presentano chinando il viso e io rispondo altrettanto, proprio in quel momento finalmente arriva un cameriere che poggia dolcemente il piatto davanti a me, si mangia!
Dopo mangiato tutti ci alziamo e noto una demone in particolare che parla con Lucifero, caspita come cerca di tirarsela, già la odio.
Odio le persone che si pavoneggiano, è insopportabile!
"Andiamo Siria" urla il mio migliore amico da vicino al portone.
"Arrivo arrivo" corro verso lui, e proprio nel momento in cui usciamo anche il re esce accompagnato dalla demone.
"Inferno chiama Siria" mi schiocca le dita davanti al viso Luxe.
"Oh..scusa..stavo pensando" dico spaesata, quindi ci avviamo per le proprie stanze.
"Notte cara" mi fa il cenno con la mano per poi entrare dentro.
"Notte" entro nella mia per poi mettermi il pigiama e buttarmi sul letto, come primo giorno devo ammettere che è successo di tutto qua, meglio che adesso mi rilasso dormendo, quindi mi copro col lenzuolo e con esso il piumone, mi è bastato chiudere gli occhi per cadere in un profondo sonno.
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