capitolo 24
Il pomeriggio passa in un lampo.
Sono molto agitata per stasera, sto per uscire con il re degli inferi!!!
Come mi devo comportare?
E se faccio una brutta figura?
E se rovino tutto?
Ok, ok, calma Siria, fai respiri profondi e vedrai che andrà tutto bene.
Sono le 17.58 fra esattamente due minuti Lucifero dovrebbe bussare quella porta.
Io sono qui, in piedi e tremante dall'agitazione.
Ho addosso il vestito che ho preso prima, mi sono fatta i boccoli nei capelli e sono nel lato destro della spalla.
Din don dan
Scocca le 18.00 e sento bussare, mi allarmo subito, ma cerco di calmarmi facendo respiri profondi e convincendo me stessa che andrà tutto bene.
"S-si?" Mormoro con il cuore a mille mentre apro di poco la porta.
Rimango col cuore in gola appena lo vedo!
È bellissimo come sempre, ha lo smoking nero come la notte profonda, capelli ordinati e sguardo sempre da urlo, insomma, è PERFETTO.
"Ah, di solito voi donne per prepararvi ci mettete un secolo"
Ottimo inizio caro Lucifero. Ottimo.
Mi prende a braccetto e mi trascina dopo che ho chiuso la porta alle spalle.
Appena usciti dagli inferi attraversiamo il bosco in totale silenzio, senza spiaccicare nemmeno una parola.
Ma un complimento? Un come stai?
Usciti dal fitto bosco noto una lamborghini nera lucida e con un autista in posto in guida.
Appena l'uomo ci vede scende mettendosi sull'attenti e fa un inchino; è vestito in modo elegante, uno smoking blu elettro, mentre i suoi capelli sono biondo platino arruffati.
"Prego accomodatevi" apre la portiera rivolgendoci lo sguardo indifferente con i suoi occhi castani innocenti.
Senza dire nulla entriamo facendo attenzione a non sbattere la testa.
All'interno è molto spaziosa, i sedili sono di cuoio nero lucido e sono molto morbidi capendo anche dalla consistenza dopo esserci seduti.
Mette in moto e partiamo, non so dove mi vuole portare, ma sicuramente sarà una serata che non dimenticherò più nella mia vita.
"Sei bellissima" sussulto appena sento quelle parole pronunciate dalle sue magnifiche labbra.
"Grazie...anche tu lo sei" guardo il finestrino leggermente imbarazzata.
Rinasce il silenzio che mette tensione nell'atmosfera, forse è l'imbarazzo causare ciò, ma sicuramente non vorrà ammetterlo, tipico di Lucifero.
Dopo un paio di minuti di attesa finalmente arriviamo alla destinazione.
Scendiamo dall'auto e rimango a bocca aperta.
Alla facciata si nota l'entrata di un enorme portone di legno ben lucidato e poi un balcone molto spazioso, almeno, dall'esterno sembra così.
Sento il dolce suono delle onde e appena mi volto trovo il bellissimo paesaggio del mare cristallino.
Sembra che sia passato una vita dall'ultima volta che ho visto il mare.
"Andiamo?" chiede improvvisamente porgendo educatamente il braccio.
"Certo Lucif..."
"Shhhh..." poggia un dito dolcemente sulle mie labbra "non chiamarmi per nome quando siamo nel mondo terrestre" sussurra al mio orecchio.
"Ah giusto..." sussurro "andiamo!" Dico con un briciolo di entusiasmo.
Nel mondo terrestre sanno perfettamente chi è Lucifero, sarebbe un disastro se scoprissero della sua esistenza.
Appena entrati noto che è tutto architettato in modo impeccabile, raffinamento di oro e argento, la gente ben vestita, cibo che mette l'acquolina in bocca.
Sono sorpresa da tutto ciò!
"Benvenuti" dice un uomo cordialmente "sareste?"
"Luciano" risponde costui.
Luciano???
Ah...giusto nessuno deve sapere il suo vero nome.
Questo controlla in un foglio -sicuramente sarà l'elenco dei clienti- e poi ci rivolge lo sguardo.
"Prego seguitemi" lo seguiamo e noto che gli sguardi delle donne sono concentrate su Lucifero, non posso biasimarle.
Ci accompagna al nostro tavolo, la cosa che mi mette a disagio e anche leggermente innervosire sono quelle, che sbavano mentre ammirano il re degli inferi.
"Allora tesoro..." dico alzando leggermente la voce "ricordati che domani dobbiamo portare i nostri bambini a scuola" dico con fierezza notando lo sguardo deluse di tutte.
"Ma che stai dicendo?" Bisbiglia Lucifero e io lo lincio con lo sguardo, sarà probabilmente per la gelosia "ho capito" alza le mani in segno di resa.
Prendiamo il menù e ci diamo uno sguardo per decidere cosa prendere come antipasto per poi passare al desser, stasera mi sento carica, sarà perché sono in compagnia di Lucifero.
Ok, forse mi sto vantando troppo.
La cena passa velocemente tra arrosto di carne con patate e come desser una fetta di torta che tutti chiamano la foresta nera.
Saliamo sulla lamborghini, fin'ora non ci siamo rivolti parola, a parte qualche domanda scontata.
Come va?
Cosa racconti?
Insomma, queste tipo di domande.
Arriviamo di fianco al fitto bosco, scendiamo dall'auto e torniamo nel regno.
Attraversiamo il lungo corridoio e arriviamo davanti alla porta della mia stanza.
"Bene..ehm..grazie della serata" sorrido.
"Prego" risponde indifferente come suo solito.
"Allora buona notte..." mi volto per entrare quando sento una presa al polso.
"Posso parlarti?"
"C-certo"
"Ma non qui, andiamo dentro la tua stanza"
Annuisco perplessa e entriamo.
"Cosa c'è?" Lo guardo e sento la tensione tra noi.
Mi prende per il polso e mi tira a se baciandomi con passione avvolta dal desiderio.
Inizialmente sono rimasta bloccata dal gesto, ma poi ho deciso di lasciarmi andare e ricambio mettendo le mani tra i suoi capelli.
Accarezza in modo sensuale il corpo e mi fa adagiare sul letto mentre continuiamo a baciarci.
Metto le mani sul suo petto per poi spingere leggermente e allontanarlo da me.
"U-un a-attimo" respiro affannosamente come lui "io non l'ho mai fatto"
"Sei verginella eh?" Fa un sorriso in modo provocante.
"E-esatto..." rispondo imbarazzata.
"Sei sicura..?" Fa un lungo sospiro "se non ti senti pronta, allora non ti costringo"
"Invece lo voglio!" Dico decisa.
"Perché..?" Alza un sopracciglio.
"Perché..t..t.." poggia un dito sulle mie labbra zittendomi.
"Anche io ti amo" appena pronuncia quelle parole sento il mio cuore fermarsi.
Faccio un enorme sorriso dalla gioia e prendo il viso per poi baciarlo con foga.
Accarezzo il suo petto e lo sento rigido al tatto, ma poi i suoi muscoli si lasciano andare a me.
I minuti passano, noi ci togliamo i vestiti e li lanciamo dove capita, compreso l'intimo.
Sento il cuore all'impazzata dalla felicità e dal nervoso.
Sento il suo dolce profumo inebriarmi le narici e la mia gola si secca dalla sete.
"Non trattenerti" sussurra al mio orecchio "segui i tuoi istinti" stampa dei dolci baci nell'incavo del collo, stessa cosa che faccio.
Ci nutriamo a vicenda con le nostre zanne.
Appena sento la sua linfa scendere per la gola sento il desiderio di volerne sempre di più.
"Non dovrei farti bere il mio sangue..."
"Perché?"chiedo staccandomi dal suo collo.
"Il regolamento proibisce severamente di far bere il mio sangue reale"
"Allora perché me lo fai bere?"
"Perché di te mi fido"
In quel momento mi guardo e rendo conto di essere nuda, mi copro il viso tutta rossa per l'imbarazzo.
"Ehi ehi piccola" scansa le mie mani lasciando scoperto il mio viso in fiamme "Non essere imbarazzata, sei bellissima"
Ammiro il suo magnifico e possente corpo sopra di me, è perfetto! PERFETTO.
"Adesso lasciati andare" dice in un sorriso dolce.
Dolce? Sicuri che Lucifero stia bene?
Ed è così che passo la notte piu bella della mia vita, facendo l'amore con l'uomo che amo.
Inizialmente il dolore è insopportabile, ho addirittura stretto le lenzuola per cercare di sopportare, ma poi vengo avvolta dal piacere! Qualcosa di meraviglioso!
La notte magica e passionale, sicuramente non lo dimenticherò mai poi mai.
Ti amo Lucifero.
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