Chapter XXXIII - Beck and Jade

[Jade]

«Quindi tu e Jax....» sussurra Beck, guardandomi negli occhi, occhi che in questo momento mi rodono l'anima, occhi rognosi, pentiti, occhi che volevano urlarmi in faccia tutto il loro dolore.

Sheila sorride e fissa Jax, facendogli l'occhiolino, nuovamente, questo gesto, non mi passa inosservato e fisso Sheila come se la conoscessi già.

Ma non l'avevo mai vista prima di allora, o forse si... «ma scusa Jade a te non piaceva Beck» afferma sorridendo, spostando lo sguardo dal mio ragazzo a me.

Quegli occhi... la guardavo e non potevo fare a meno di conoscerla, io la conoscevo, l'avevo vista, perché non ci avevo pensato prima; ma dove?

Risposi mentalmente alla sua domanda, era ovvio che io amassi Beck, ma era finita ed io dovevo andare avanti.

Io non so cosa dire, la guardo e non posso fare a meno di pensare che lei sia la ragazza perfetta per Beck, sono così carini insieme. E tutto questo, mi fa male, tanto male «no, tra noi è finita» sospiro.

Tutti restano in silenzio e Sheila ride «come immaginavo» guardai Beck, che mi distrusse con lo sguardo.

No ti prego, non credermi...

[Beck]

Guardai Jade, le sue parole mi avevano ferito, a tal punto da farmi andare nell'altra stanza.

Come aveva potuto dire certe cose, per lei era davvero finita? Tutto l'amore che le avevo trasmesso, l'aveva distrutto così?

Sheila mi seguì e, prendendomi per la vita, mi sussurrò delle parole che mi fecero rabbrividire «va tutto bene, sta andando tutto secondo il piano» mi girai, togliendomela di dosso e con mille brividi per la schiena «che intendi dire Sheila?» la guardai negli occhi e non potei fare a meno di pensare a quella tonalità.

Gli occhi azzurro cielo, lo sguardo spezzato. Saltai in aria e la consapevolezza che in realtà Sheila non esistesse, mi venne addosso come una doccia fredda «Evelyn..» sussurrai.

Lei scoppiò a ridere, avvicinandosi a me e spostando i capelli castani all'indietro «ti piace il mio nuovo colore? Io credo mi doni» sorrise, un sorriso da psicopatica. Mi mise l'indice sotto il mento e cominciò a tracciare linee immaginarie fino al mio petto, io non osavo muovermi, troppo shockato per farlo «avevi detto che andava tutto bene» annaspai, togliendole il dito dalla mia faccia.

Lei si arrotolò una ciocca di capelli «beh si, ma volevo rovinarvi la vita proprio come voi avevate fatto con la mia, non che ci voglia tanto, comunque. Vi fate male già da soli» schioccò la lingua ed io la guardai disgustato «è stato abbastanza facile» le andai incontro, incazzato nero, e le tirai uno schiaffo.

Sapevo bene di non doverlo fare, di non dover alzare mani ad una ragazza, ma fu automatico. Lei si massaggiò la guancia e sorrise sorniona, sembrava una psicopatica «puoi picchiarmi quanto vuoi, ma lei e Jax ormai sono legati, Jade non ti appartiene più» ringhiai e le urlai di andarsene.

Quel Jax, quel maledetto Jax, era coinvolto.

[Jade]

Dall'altra stanza si sentirono urla, mi preoccupai immediatamente, ma mi sentì ferita per ciò che avevo detto a Beck.

Cat ci fa cenno di seguirla e arrivammo nell'altra stanza, dove Sheila esce, con un sorriso sornione.

Aveva una guancia rossa, con cinque dita stampate. Jax, di fianco a me, sussultò, lo guardai interrogativo, ma lui non disse niente, tenendo lo sguardo fisso su di lei.

Dopo un po' Sheila mi venne incontro, precisamente verso il mio orecchio
«lo so che ti piace Beck, puoi tenerlo, è tutto tuo. Evelyn Lifetime te lo lascia tutto per te, ma fa attenzione a Jax» mi sussurrò, ridendo nel mio orecchio.

Io restai di sasso, immobile e, mentre lei mi oltrepassò, uscendo dalla porta, non potei fare a meno di pensare che, per tutto quel tempo, Beck non l'avesse riconosciuta e nemmeno io.

Jax deglutì e mi fissò con uno sguardo colpevole e bastonato «mi dispiace, devo andare» ma non mi diede nemmeno il tempo di rispondere, che uscì a ruota dalla porta.

Non so quali parole di Evelyn mi abbiano più agghiacciata, ma il nome Jax..

Decisi così di seguirlo.

[Jax]

«Evelyn, aspetta» urlai, andando incontro alla ragazza che, mesi fa, mi aveva salvato dai miei problemi alcolici.

Le dovevo la vita, le dovevo tutto.

Evelyn non si fermò e continuò a correre, fui così costretto a raggiungerla, correndole dietro e facendola girare verso di me.

Le sue lacrime agli occhi mi distrussero e non potei fare a meno di abbracciarla, accarezzandole i capelli.

Per quanto amassi Jade, non avrebbe mai potuto competere con Evelyn, ero follemente innamorato di lei e le avrei dato il mondo «va tutto bene Ev, sta tranquilla» la spostai dalle mie braccia e le passai i pollici sotto gli occhioni azzurri, asciugandole le lacrime.

Mi soffermai a lungo sulle cinque dita stampate sulla sua guancia e non potei fare a meno di pensare che sia stato lui a fargliele, l'istinto di fargliela pagare prese il sopravvento, ma l'unico modo di fare male a Beck, era prendere di mira Jade ed io non potevo farlo.

Evelyn singhiozzò e mette la sua mano sopra la mia «il piano non è andato come speravo, non li abbiamo divisi» singhiozzò ed io sorrisi «non mi importa va bene? L'importante è che tu stia bene» Evelyn singhiozzò più forte e calde lacrime le scesero lungo tutto il viso «mi sento uno schifo, ho fatto tutto questo per un ragazzo che nemmeno amo» la fissai confuso e lei, con mia grande gioia, mi baciò.

Non potei fare a meno di ricambiare, io amavo Evelyn, ed il bacio con Jade non aveva significato niente.

In fin dei conti aveva ragione lei, avevamo nove anni.

***

[Jade]

Guardo la scena impietosita, nonostante Evelyn volesse farci male, penso che volesse solamente qualcuno che la amasse, come Beck amava me.

Questo pensiero mi fece sorridere e pensai che io e lui ci distruggevamo da soli, con o senza loro.

Il giorno dopo Jax ed Evelyn, dopo varie scuse, partirono per il paese natale di lei e non potei che essere più che felice per loro.

Tutti mi vollero consolare della mia storia "già finita" con Jax, ma nessuno sapeva la situazione.

Direi che adesso andava tutto alla grande.

***

30/12/16

L'anno nuovo si stava avvicinando e non potei fare a meno di essere più felice di così, spero che il mio 2017 sia stupendo e pieno di felicità.

Sto tranquillamente finendo il Sequel di Bitter Love, sentendo le gocce di pioggia scendere impetuose dal cielo, quando qualcuno suona alla porta.

Apro la porta, ritrovandomi Beck bagnato fradicio, lo guardai confuso ma quello che confuse ancora di più furono le parole pronunciate dalle sue labbra «tra noi non era finita» urla mentre un tuono rompe il silenzio di quella quiete «e non è finita nemmeno adesso» non riesco a parlare che lui si catapulta sulle mie labbra.

Io ricambio il bacio, senza respiro e trattenendo le lacrime.

Se avessi potuto scegliere, avrei scelto di restare così per sempre, di cancellare tutto il male che ci eravamo fatti e ricominciare daccapo, ma non potevamo e tutto questo sarebbe rimasto impresso nella mia memoria.

E se Beck era l'uomo destinato alla mia vita, ero più che felice di accoglierlo. Perché in fin dei conti Beck era stato il mio passato, il mio presente e sarà il mio futuro.

Sorrisi sulle sue labbra e lui continuò a baciarmi, affamato, godendosi ogni tocco come se fosse il primo.

Ci staccammo per prendere fiato «vuoi entrare?» chiedo sorridendo «se vuoi far entrare il ragazzo che ha cercato di pararti il fondoschiena, cercando di salvarti, sono più che felice di farlo.»

THE END

~Capitolo corretto il 25-10-19~

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