Chapter XIII - Shopping with Jade

[Beck]

È l'ora di pranzo ed io Andrè e Robbie siamo già al solito tavolo.

Guardo incuriosito André e Robbie, che hanno lo sguardo perso nel vuoto.

Sembrano così felici.

Da un lato sono entusiasta per loro, ma dall'altro... «allora come va con le ragazze?» chiedo d'istinto, senza un apparente motivo.

No, non è vero.

Sono invidioso della loro felicità e mi sento un pezzo di merda per questo.

Robbie è il primo a parlare, sorseggiando dal suo bicchiere, non so cosa, e fissando Rex «benissimo, Cat è dolcissima» risponde sognante e io faccio una smorfia.

Troppo sdolcinato «alla grande e a te» risponde André, cercando di sviare discorso.

Non capivo perché tutto ricadesse su di me, in un modo o nell'altro.

Vorrei mentirgli, dirgli che va tutto bene, ma so anch'io che non è così.

Sono già un pezzo di merda nell'invidiare i miei migliori amici, figuriamoci mentirgli «non molto bene» rispondo sincero, sospirando.

André prende la palla in balzo e tutto ricade, come sempre, su quel discorso
«ma l'hai vista oggi? Jade era una bomba! E sopratutto non è più scontrosa. Perché devi perdere questa occasione?»

Jade

Jade

Sempre e solo Jade.

«Non ho bisogno di lei!» dico duro, ignorando i lamenti di Robbie e Rex e lo sguardo di rimprovero di André «facciamo così, oggi chiediamo alle ragazze se possiamo fare un uscita a sei, anche perché devo uscire con Tori e non so se riesco a farcela da solo. Quindi dov'ero rimasto? Ah si, usciamo io e Tori, Cat e Robbie e tu e Jade, voglio davvero vedere come finisce„

Robbie annuisce subito «ok, se può servire a farmi tornare con Jade questo e altro» sussurro, dimenticandomi completamente di Evelyn.

«Ciao Bellissimi» urla Tori, arrivata da non so dove e baciando André «ehi ciao cucciolo» urla invece Cat, baciando Robbie.

Jade fa una faccia disgustata e nascondo un risolino, lo so per certo che queste smancerie non le piacciono, per nulla aggiungerei.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Ci saluta con una mano e poi, è costretta a sedersi vicino a me.

Fantastico.

[Jade]

Tori si è seduta vicino ad André, lo stesso per Cat.

Stanno entrambe abbracciando i loro rispettivi compagni, come delle cozze.

Nonostante mi sforzi, non riesco ad essere quella che non sono, la Jade dolce di una volta.

È disgustoso i nomignoli che si danno a vicenda e tra poco potrei vomitare.

Riferimenti puramente casuali, comunque.

Accanto a me, Beck è teso e non ne capisco il motivo.

Abbiamo chiuso «ragazze io e Robbie abbiamo pensato di fare una bella uscita a sei, io e Tori, Cat e Robbie e Beck e Jade, ovviamente come amici» propone André, marcando sulla parola "amici" «verso?» chiede Tori, sempre avvinghiata a lui.

Oh Gea, è disgustoso «le 20:00, muchaha» io, Tori e Cat annuiamo.

Solo come amici.

Mi ripeto mentalmente.

Niente di più «perfetto» esclama André, pimpante.

La campanella suona e tutti ci dirigiamo in classe.

***

Finalmente anche questa noiosissima giornata è finita e, salutando tutti, mi affretto a tornare a casa.

Tori va via con André, Cat con Robbie ed io con Beck.

Non fatevi strane idee, abitiamo vicini.

Niente di più.

Odio il silenzio, soprattutto se imbarazzante.

Beck quest'oggi era senza macchina, il che è strano conoscendolo, ma ormai non sono più fatti miei «quindi a chi è venuta l'idea di fare questa cosa a sei? Veramente conoscevo solo le uscite a quattro!»

Solo come amici.

Beck fa spallucce e guarda davanti a lui
«è venuta ad André, perché aveva un appuntamento con Tori e non sapeva cosa fare. Ha chiesto a Robbie ma siccome nel tavolo mi trovavo anch'io, gli sarà sembrato male non invitare anche me e quindi ci sei finita in mezzo anche tu.»

Solo come amici.

Beck era nervoso e glielo leggevo negli occhi, che guardavano da qualsiasi parte, e dalla voce.

Da quando Beck era così insicuro? «Non fa nulla, in ogni caso ad André bastava solo essere se stesso» ci fermiamo davanti al marciapiede, di fronte casa mia e io mi guardo la punta dei piedi.

Poseidone aiutami tu, non so cosa fare.

Solo come amici «grazie per la bella chiacchierata, sono arrivata. Ci vediamo dopo, ciao» gli dico, facendo dietrofront ed entrando in casa.

Prima di entrare del tutto, sento Beck borbottare qualcosa.

In questo momento vorrei essere chiamata agli Hunger Games e farmi uccidere all'istante.

Ho fatto la figura della stupida.

Entrando a casa sento il solito silenzio, che ormai mi accompagna da mesi.

I miei erano partiti per l'Italia, dicendomi che ero solamente un errore e si erano portati via anche il mio fratellone, il quale aveva deciso di rincontrare la sua ragazza, partita mesi prima per l'Italia.

Aveva scelto lei e i miei a me.

Era stato così doloroso.

Mi avvio in camera mia e inizio a fare i compiti, con la testa che mi scoppia.

Nemmeno il tempo di tornare a casa.

Per fortuna che oggi abbiamo solo ripasso, qualche esercizio e niente di nuovo, la lezione la so a memoria, è inutile anche ripassarla.

Finisco verso le 17:30 e decido di farmi una doccia veloce.

L'acqua calda mi toglie via tutti i pensieri che affollano la mia testa.

Solo come amici.

Esco con l'accappatoio addosso e mi dirigo verso il mio armadio.

Sempre la solita e inutile domanda:
Cosa posso indossare?

Nel mio guardaroba è tutto nero ed ho ripromesso a me stessa, che sarei cambiata.

Ma dentro di me sapevo che questa farsa non poteva durare a lungo.

Metto a soqquadro il mio armadio e finalmente trovo qualcosa che non sia "dark".

Una maglietta color perla larga alle spalle, con scritto "Rock n'Roll" in argento, pantaloni bianchi e quelle odiose zeppe.

Ho costatato che questi erano vestiti di mia madre, dato le marche del 1900 che ormai si erano praticamente estinte.

Ci abbino sopra un giubbino argentato, un trucco leggero e oplà, sono pronta.

Prendo il mio cellulare e leggo l'orario, le 18:00.

Oh wow, solo mezz'ora, tempo record.

Mando un messaggio a Tori e a Cat tramite whatsapp e cerco il gruppo

"NOI 3 ♥"

Nome gentilmente offerto da Cat che mi fa ricordare My Little Pony.

"Ragazze sto passando a prendervi siete pronte?" digito velocemente, e sia Cat che Tori rispondono "si"

Esco di casa, chiudendo la porta e mi dirigo in garage.

Da quanto tempo non usavo la mia macchina?

Ero così abituata a Beck, che ormai non la usavo da mesi.

La prendo e capisco che anche la benzina è a secco.

Così mi ritrovo a spingere il mezzo fino al rifornimento più vicino.

Perché capitano tutte a me?

Arrivate al rifornimento un ragazzo con un berretto rosso mi aiuta a trasportare la macchina e, dopo che gli ho dato i soldi, finalmente mi fa il pieno.

Sono tutta sudata e penso di aver fatto la figura dell'idiota con quel ragazzo «beh, questa macchina non viene utilizzata da tanto, a quanto pare» mi dice, sorridendo.

Lo fisso negli occhi, quegli occhi... «noi due ci conosciamo?» chiedo, senza rispondere alla sua domanda e senza pensare.

Mi sto buttando nel Tartaro.

Lui mi sorride a trentadue denti e chiude lo sportelletto della benzina.
«questo dovresti saperlo tu» mi sorride nuovamente e poi scomparve all'interno del negozietto del rifornimento.

Comunque grazie eh, così non mi aiuti per niente.

Resto ancora lì, come una sciocca a pensare a quegli occhi.

Io conoscevo quel ragazzo.

Dopo aver fatto la figura della stupida e passato a prendere le ragazze, ci dirigiamo al centro commerciale più vicino.

Ma io ho sempre la testa tra le nuvole.

[Tori]

Jade non scherzava quando diceva che non avrebbe indossato più il nero e che avrebbe cambiato il look.

Stento ancora a crederci.

Ha comprato quasi tutto bianco e argento, cose davvero stupende.

Ed insieme abbiamo anche deciso di comprare dei vestiti per l'uscita di stasera.

Cat compra quasi tutto rosa mentre io compro cose colorate «sono le 19:00, ragazze andiamo a casa mia a sistemarci? Ho anche comprato i trucchi quindi niente nero» annuncia Jade, ridendo, contagiando anche noi.

Sia io che Cat annuiamo.

Stare con Jade non è poi così tanto male.

Se solo fosse così tutti i giorni.

[Cat]

Mi sto divertendo tanto con le mie migliori amiche!

Jade è finalmente se stessa.

Arriviamo a casa sua e, appena entro all'interno, dei brividi mi pervadono per tutto il corpo.

Non ho mai visto una casa così vuota e triste.

Guardo Jade di sottecchi,sta ridendo, per non so cosa, con Tori.

È una ragazza così forte.

Saliamo in camera sua e cominciamo a vestirci.

Jade indossa un vestito a gonna fino alle cosce, verde acqua.

Ma prima di scegliere si è soffermata su un vestito nero che l'ha sempre accompagnata nei giorni festivi.

Quel vestito, per lei, era come noi umili mortali con l'ossigeno.

Sapevo che avrebbe voluto mettersi quell'abito, restava pur sempre un regalo di Beck.

Rido rumorosamente e lo prendo dall'armadio, insieme a delle scarpe nere «Jade mettiti questo con queste»
le dico, mostrandogliele.

Lei sbianca di colpo e fa di no con la testa «no Cat è nero, ed ho promesso a me stessa di non indossare per un pò questo colore» urla coprendosi gli occhi e girandosi dall'altra parte.

Sto per ribattere ma Tori interviene prontamente, colpendola nell'orgoglio «aspetta, non è che non vuoi metterlo perché te l'ha regalato Beck!?» quando voleva, Tori sapeva centrare sempre il punto.

Sorrido sghemba e guardo Jade con aria di sfida.

Lei non si scompone e afferra il tutto tra le mani «non ho bisogno di Beck e indosserò questo vestito per farvi capire che non ho bisogno di lui» io e Tori ci battiamo il cinque da dietro, ci era cascata.

[Jade]

Ero cascata nella loro trappola, lo sapevo bene.

Ma ormai non potevo più tirarmi indietro.

Questo vestito me l'aveva regalato Beck, per il mio sedicesimo compleanno.

È nero, lungo fino a sotto la coscia e dietro ha un velo nero.

È così semplice ma l'adoro con tutta me stessa «ma sei bellissima» strillano, mentre prendono il loro cellulare «oh oh, ti è arrivato lo stesso messaggio?» chiede Tori a Cat ed io aggrotto un sopracciglio «se te lo diciamo prometti di non ucciderci?»
dubitano ancora di me?

Beh, non hanno poi tutti i torti.

Annuisco e Tori inizia a balbettare.

Ha ancora paura di me «André e Robbie ci hanno detto che Cat va con Robbie ed io con André» sto per urlare
«e tu con Beck» finisce Cat «con Beck?» urlo e sto per urlarle contro!

L'hanno fatto apposta, sia la macchina di Robbie sia quella di André erano grandi per trasportare almeno cinque persone.

Ma prima di poterle "aggredire" loro scappano via, dicendo che sono già sotto casa mia.

Era tutto calcolato.

In realtà sono felice di andare con Beck, ma non voglio mostrarlo, soprattutto a me stessa.

~capitolo corretto il 20-08-18~

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