Chapter X - Hospital

Part.1

[Tori]

Ecco Andrè.

Sono così emozionata, sto indossando un vestito lungo blu con un laccetto alla vita color oro, capelli sciolti e boccolosi, scarpe con la zeppa blu e un trucco leggero.

Stavo per prendere il cappotto quando il campanello suona.

Vado ad aprire ritrovandomi André davanti.

[Andrè]

Esco con Tori, finalmente dopo quattro anni.

Mi dispiace così tanto che l'anno prossimo sarà l'ultimo anno, ci dovremmo separare tutti, dopo cinque anni.

Anni buttati via così, va beh, abbiamo ancora un anno davanti.

E io sto uscendo con Tori Vega!

Devo scacciare via i brutti pensieri.

Suono velocemente il campanello, il cuore mi batte così forte che potrebbe esplodere da un momento all'altro «ciao Andrè» Tori apre la porta e me la ritrovo davanti, è bellissima «ehi muchacha andiamo?» le chiedo, nascondendo la mia ansia.

Oddio, cominciamo bene «andiamo» mi fa eco lei, sorridendo e prendendomi a braccetto.

Arriviamo in macchina e la faccio salire.

Non sapevo cosa dire, così abbiamo tirato un argomento a caso «mi dispiace per Jade» mi dice Tori, sembra dispiaciuta «per Jade?» chiedo confuso, penso sia proprio per Beck, non ero assolutamente riuscito a fare un discorso serio con lui.

Mi sentivo un perdente come migliore amico, per entrambi. Tori gesticola e mi guarda con gli occhi strabuzzati «si, pensa che è venuta a casa mia ed ha pianto!» non mi meraviglio, Jade ha pianto tantissime volte con me.

Ma faccio finta di non saperlo, nessuno deve sapere che a volte Jade è vulnerabile.

Mi ucciderebbe «pianto? Mi prendi in giro?» odio mentirle «mai stata più seria. Comunque è sempre Beck che sbaglia. Povera Jade, anche se potrebbe  avere quel carattere così dolce, vuole essere così. Non ha tutti i torti con un ragazzo del genere» è diventata così triste.

Devo troncare questo discorso «beh non possiamo giudicare, chissà cosa ha passato da piccola» lei annuisce e guarda fuori dal finestrino.

[Cat]

Jade è scappata mentre Robbie e Beck sono andati via.

Uffa, volevo solo un po' di compagnia.

Guardo fuori, ha smesso di piovere da un pezzo.

Decido così, di fare una passeggiata con la mia bici rosa.

[Jade]

Sono in giro da due ore ormai, senza meta.

Meglio tornare a casa.

Ad un tratto mi arriva una telefonata.

È Cat!

Rispondo velocemente «Parlo con la signorina West?» mi dice una voce, no.

Non è Cat.

Deglutisco e annuisco, no vi prego «le parlo dall'ospedale, la sua amica Cat Valentine ha avuto un incidente. Non riusciamo a contattare i suoi genitori, ma abbiamo visto questo numero tra le chiamate recenti. Venga subito» sto per scoppiare a piangere ma mi trattengo.

Sto diventando troppo piagnucolona «arrivo subito» è colpa mia, lo sapevo.

Non dovevo stare lì.

Inizio a correre verso l'ospedale.

Ho le lacrime agli occhi.

Arrivo Cat.

[Beck]

Dove sarà finita Jade? Sono due ore che la cerco.

Mentre sono con la mia auto vedo una ragazza correre.

Ha le lacrime agli occhi, aspetta quella è Jade.

La mia Jade...

Decido di raggiungerla.

Scendo dall'auto e la fermo prendendola per un polso.

[Jade]

Qualcuno mi prende per un polso, so benissimo chi é.

Ma si è fissato con i miei polsi? «piccola perché piangi?» mi sussurra e io mi butto tra le sue braccia piangendo «non chiamarmi piccola» gli ringhio tra il suo petto, lui ridacchia mentre mi accarezza i capelli.

Staccati, Jade! Staccati.

Mi urlo mentalmente ma non ci riesco.

È più forte di me.

Beck, dal canto suo, mi ripete il motivo per cui sto piangendo «Cat, Cat, èin ospedale PER COLPA MIA» gli urlo ricominciando a piangere, incessantemente «cosa? Cat è in ospedale! Perché?» Beck strabuzza gli occhi e io comincio a dargli pugni sul petto «mi aveva detto di starti lontano, mi aveva avvertita» urlo disperata «chi ti ha detto di starmi lontano?» mi chiede lui, è arrabbiato, anzi furioso.

Lo vedo dai suoi occhi, purtroppo non ha tanti segreti con me.

Mi stacco da lui e lo fisso negli occhi.

Sono sicura di averli arrossati, ma lo sto guardando con uno sguardo duro «anzi ora che ci penso è soltanto colpa tua! Se tu non fossi così in calore non avresti baciato Evelyn, non ci saremmo lasciati e Cat non si sarebbe fatta male! Se io fossi stata lontano da te, lei non avrebbe fatto del male a Cat. Sei un tremendo egoista e un tremendo eccitatore!» gli urlo e mi mordo le labbra, miseriaccia.

Lui mi guarda inespressivo «IO NON SONO IN CALORE MI HA BACIAT...ah basta mi sono seccato!» lo ignoro, devo pensare a Cat «non posso perdere anche lei, QUINDI, ANCHE SE MI COSTA AMMETTERLO, SMUOVI QUEL CULO E ACCOMPAGNAMI IN OSPEDALE» urlo e Beck sbuffa frustato, toccandosi incessantemente i capelli «vieni andiamo in macchina, non ho altra scelta» borbotta ed io lo segue con il cuore a mille.

~capitolo corretto il 14-08-18~

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