Chapter VI - Freddie?

[Sam]

Stamattina mi sono svegliata molto presto, soprattutto per evitare contatto con Cat e Jade.

Sicuramente ieri mi avranno sentita piangere ed io ho un orgoglio da difendere.

Esco velocemente di casa, cammino con passo svelto, finché non mi ritrovo con il sedere per terra.

Dannazione, mi sono scontrata con qualcuno.

Meglio chiedere scusa, anche se di solito urlo a squarciagola che è un idiota.

Ma la colpa è effettivamente mia.

«Mi scusi, stamattina sono un pò sbad....FREDDIE?» urlo, con tutto il fiato che ho in corpo, oh fantastico.

Il ragazzo di fronte a me allunga la mano, come se volesse aiutarmi.

Mi alzo da sola e lo ringrazio con lo sguardo.

«Ciao Sam» mi saluta tranquillo.

Io inarco un sopracciglio e lo guardo male.

Se solo potessi lo prenderei a pugni ma stanotte non ho chiuso occhio e sono stanchissima «che ci fai qui?» chiedo velocemente, evitando il suo sguardo, che, nel frattempo, mi scrutava.

[Freddie]

Gli anni passavano, non potevo più stare lontano da lei.

Anche se odiavo ammetterlo, Sam e Carly erano parte di me e dopo che se ne sono andate entrambe, mi sono sentito così solo, abbandonato.

Spencer era andato via e, dopo l'ultimo bacio con Carly, non ho mai più rivisto Sam.

Mi sentivo così strano, così male.

Mi mancavano anche le nostre litigate.

«Mamma parto per Los Angeles, devo vedermi con un mio amico che diventerà scienziato» urlo un giorno a mia madre mentre prendo da sotto il letto dei soldi che avevo guadagnato, grazie al mio lavoro part time, cosa non si fa per amore.

Mia madre mi saluta, dandomi un bacio in fronte e mi augura un buon viaggio, senza fare domande.

Molto strano per lei.

Arrivato all'aeroporto, compro il biglietto e prima di sedermi nell'aereo, ammiro l'aeroporto di Seattle.

Saluto quella che è stata la mia casa, la mia infanzia, i miei ricordi.

Anche perché non so quando tornerò.

Arrivato a Los angeles, mi precipito subito in cerca di qualche hotel, quando mi scontro con una ragazza, che cade rumorosamente a terra.

«Mi scusi stamattina sono un pò sbad..... FREDDIE?» perfetto, l'ho trovata!

Le porgo la mano, sperando che la prendesse, volevo soltanto aiutarla.

Ma stiamo parlando di Sam, infatti mi guarda male e si alza da sola.

Non sapendo cosa dire, la saluto «ciao Sam» le dico tranquillamente.

Non sono affatto tranquillo.

La guardo negli occhi, quanto mi erano mancati.

Lei mi chiede il perché fossi lì, non le rispondo.

Io sono troppo concentrato a fissarla, lei è troppo concentrata a evitare il mio sguardo «scusami devo andare» mi urla d'un tratto, dopodiché va via, lasciandomi da solo, in mezzo alla strada, con almeno tre valigie.

Grazie per la bella accoglienza, vero Sam?

[Jade]

Mi precipito ad aprire la porta ,davanti a me una testa castana fa la sua entrata.

È Freddie.

Ma perché diamine è qui?

Il ragazzo si gratta la testa imbarazzato e si guarda attorno «se non erro, tu devi essere Jade» annuisco mentre lui continua a parlare «cerco Sam, per caso è qui?» scuoto velocemente la testa «mi dispiace non poterti aiutare, ma ho scuola e sono anche in ritardo. Comunque dovrebbe esserci Cat, devo scappare» lo saluto velocemente e vado via.

Mentre cammino verso la Hollywood Arts penso a Beck.

Le cose fra me e lui non stanno andando tanto bene, praticamente litighiamo sempre finendo, la maggior parte delle volte, a ignorarci.

Arrivo velocemente a scuola e intravedo Cat.

«Ehi Jade» mi saluta ridendo e io la guardo male «come hai fatto ad arrivare prima di me?» le chiedo confusa.

Lei accarezza il suo peluche e mi fissa mezza offesa «mi ha accompagnata Freddie, ha affittato una macchina da internet!» oh, ora capisco «ahhhh, grazie per avermi illuminata» comincio ironica «comunque gli hai parlato? Stamattina è venuto tutto sudato e pieno di valigie. Stava cercando Sam.»

Cat annuisce dicendomi di non averla vista.

La campanella suona e io arrivo veloce in classe.

Le prime due ore abbiamo Sickowits, posso sopravvivere!

«Buongiorno ragazzi» ci saluta allegramente il professore.

«Buongiorno Sickowits» ricambiamo il saluto noi alunni «voglio presentarvi Evelyn» continua Sickowitz mentre una ragazza ci saluta tutta sorridente.

Possibile che arrivino sempre ragazze nuove, soprattutto più carine di me.

Rispetto a lei io sono bassa, una dark e detta "strana", lei invece è alta, capelli biondi e occhi azzurri.

Insomma, la cosiddetta "perfezione".

Possibile che capitino tutte a me?

Sickowits ci guarda uno a uno mentre, alcune comparse della classe, cominciano a sbavare per la ragazza.

«Evelyn non sarà una nostra alunna, poiché è mia nipote. Ci aiuterà soltanto nella recitazione» alcuni cominciano a lamentarsi e io li guardo male, zittendo tutti.

Faccio un sospiro di sollievo, ma un pensiero invade la mia mente.

Come fa Sickowits ad avere una nipote così bella?

Finita l'ora con Sickowits ci dirigiamo verso il nostro tavolo, oggi non ho ancora visto Beck.

Ma dove diamine é?

Mentre io sono intenta a cercare una testa castana con tanti capelli, la rossa si avvicina a me, guardandomi con occhi da cucciolo.

«Jade, mi accompagni a prendere un gelato?» sono costretta ad accettare, è troppo tenera.

Andiamo a prendere il gelato.

Mentre io vedo una cosa che forse non avrei dovuto vedere.

~capitolo corretto il 14-08-18~

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