Chapter II - Waiver
Me ne andai, ma quello che non sapevo era il fatto di aver lasciato tutti a bocca aperta.
Trina arrivò col fiatone, si sedette accanto a Beck e cominciò a toccarlo e abbracciarlo, mentre io ero a smaltire la rabbia.
[Beck]
«Trina puoi staccarti?» cerco di chiederle dolcemente, ma lei non cede, anzi, si attacca di più.
Mi guarda con uno sguardo sognante e comincia a dire parole senza senso «quando capirai che Jade non è la ragazza perfetta per te? Come fa il più figo della scuola a stare con la più terribile della scuola?» mi dice urlando, cominciando, nuovamente, a piagnucolare.
Già, in effetti, questa domanda me la sono sempre chiesta.
Ma insomma, se è amore è amore, a me non importa se Jade é o non è la più terribile della scuola, io la amo, e mi interessa solo questo, ma soprattutto che lei sia felice.
Non mi interessano le critiche delle gente.
Dannazione!
«Non ti permetto di parlare così di Jade! E ora se vuoi scusarmi devo andare, un saluto.»
Mi stacco velocemente da lei e, senza guardare nessuno, vado via.
Volevo soltanto sapere dove fosse Jade.
Comincio cosí a cercarla, disperato.
Passarono così tre ore e nessuno sapeva dov'era.
Sbuffai frustrato ma possibile che anche per un litigio banale scompare?
Per di più avevo saltato tre ore di lezione.
Dopo che recuperai le ultime e inventandomi qualche scusa banale, ritornai dai miei amici, che nel frattempo stavano parlando.
«Avete notizie di Jade?» sbotto preoccupato e Cat mi guarda serio, per la prima volta.
È abbastanza inquietante «si si tranquillo è a casa, si annoiava a restare a scuola. Ehi sapete oggi io e Jade vorremmo andare al Karaoke Doike volete venire?» ci chiede, cominciando a ridere, eccola la nostra solita Cat.
Sorrido a quel pensiero.
Veniamo interrotti, da una voce stridula, Trina.
«Tori oggi devo togliermi la mola del giudizio, quindi devi restare a casa con me» urla, oh povera Tori.
«No, perché io?» piagnucola la diretta interessata, guardando male la sorella, che nel frattempo cercava di non toccarsi la guancia per il dolore «non possono pensarci mamma e papà?» le urla infine.
«No, oggi partono per l'Italia, quindi devi pensarci tu» detto questo, va via mentre mi guarda male.
Penso che, il mio comportamento di oggi, l'abbia segnata nel profondo.
Beh, almeno non mi romperà i tre quarti per un bel po'.
Tori annuisce sconsolata.
Cat né approfitta, riprendendo parola.
«Ehi allora? Oggi chi viene con me e Jade al Karaoke Doike?»
Io e i Andrè rispondiamo subito.
«Veniamo noi» urliamo felici, facendo felice Cat e sconsolando, ancora di più, Tori.
«Yeeeee sono cosí felice, ci vediamo alle 17:00 da me ok? Ci vediamo dopo» ci urla la piccola rossa e poi va via.
Sospiro felice, non cambierà mai.
***
Alle 16:00 arriva a Beck,un messaggio da Jade
-Hi saputo che verrai al Karaoke Doike con me e Cat!-
Beck guardò subito il messaggio e rispose
-Certo amore ti passo a prendere tra mezz'ora, fatti trovare pronta, ti amo ♥-
[Jade]
Ok, odio ammetterlo, ma forse, e dico forse, oggi ho fatto male ad andarmene.
Sta di fatto però, che non volevo stare lì seduta a sentire la gallina che si vantava, mentre il mio migliore amico e il mio ragazzo, compivano un atto di "tradimento" verso i miei confronti.
Comunque, non so cosa mettere oggi, ovviamente qualcosa di nero, però che non mi metta "le forme" in evidenzia.
Schiocco la lingua infastidita, quando i miei occhi ricadono su una maglietta nera, su dei pantaloni di pelle strappati neri e le mie scarpe nere con le zeppe.
Oh perfetto, potrebbe andare.
Ciocche colorate bianche e rosa ed ecco, sono pronta.
Prendo tutto e scendo velocemente le scale.
Nel mentre suona il campanello, vado ad aprire ed è Beck, oddio è così affascinante.
No Jade, svegliati.
Sforzo un piccolo sorriso e lui comincia a parlare.
[Beck]
«Come va?» le chiedo dolcemente, lei mi guarda un pò stranita ma poi mi risponde «ehm credo bene, che ne dici andiamo?» annuisco e la seguo in macchina.
I minuti passano velocemente e ancora nemmeno una parola, le sfioro la mano, ma lei la ritrae subito, cos'ha?
«Perché sei sempre così aggressiva verso i nostri amici?» le domando, cercando di cominciare uno straccio di conversazione.
Lei sembra pensarci su, poi, più sincera possibile, mi risponde.
Solo con me si rendeva vulnerabile «non lo so, lo sai come sono fatta» si lamenta e io cerco di consolarla.
«Non hai mai provato a fare uscire la Jade dolce e tenera che conoscevo?» lei mi riguarda e, dai suoi occhi, capisco che il suo orgoglio ha preso il sopravvento «sai che non potrò mai farlo, quella Jade non esiste più. Quindi rinuncia» decido di finire lì il discorso.
Arriviamo velocemente a casa di Cat, parcheggio la macchina ma da sotto si sentono delle urla, provenienti dal piano di sopra.
«Cat?» urla una voce, credo sia di Sam, non la conosco, ma Cat parla così tanto di lei.
«Dimmi» risponde una voce più cristallina e solare, si questa è Cat.
«Ci sono polpette?» domanda l'altra voce, sono indistinte, ma si capiscono.
Possibile che le loro urla si sentano da fuori.
Cat mette pochissimo a risponderle «si, dovrebbero essere in frigo! Ma pensi solo a mangiare?» le urla, si sente un botto e la voce di Sam rimbomba «ehi, mai parlare male delle mie polpette» il tono suona come una minaccia ma Cat, ovviamente, scoppia a ridere.
Saliamo velocemente le scale e suoniamo al campanello.
«Din don» si sente «arrivo ragazzi» ad aprirci è Cat mentre Sam è distesa sul divano.
Lo sguardo della bionda si sposta sulla mia ragazza, si sorridono, sembrano conoscersi «West, qual buon vento?» la saluta, addentando una povera coscia di pollo.
Ma non stava cercando delle polpette? «Sono felice di vederti» Jade le fa l'occhiolino e poi le risponde «Pucket, sono felice anch'io di vederti» guardo confuso le due, le quali sembrano capirsi con lo sguardo.
«Ehi, ma già vi conoscete?» domando incuriosito, Jade scoppia a ridere e la bionda la guarda male.
La mora sorride beffarda e continua a guardare la bionda «oh si, e conosco anche il suo ex» la guardo male, non avrà avuto qualche relazione clandestina con questo tizio? Lei sembra capirmi e mi sorride sincera «tranquillo, lui ama lei e io amo te!»
Wow, quando è diventata così velocemente lunatica?
Mi dà un bacio a stampo e io le sorrido.
Sam ci fissava ma il suo sguardo era un po' perso nel vuoto.
Mi sento un tantino in colpa.
La bionda posa la sua coscia, ormai spolpata, nel tavolino e si rivolge nuovamente a Jade «forse devi presentarmi qualcuno?» le chiede, sviando il discorso "ex".
Jade annuisce convinta e poi mi presenta alla bionda «Sam Beck, Beck Sam!» ci diamo la mano e poco dopo mi squilla il cellulare.
«Pronto?» dico, rivolto alla persona dall'altro lato del telefono.
«Beck?» mi risponde l'altra voce, che riconosco essere quella del mio migliore amico «André che succede?» chiedo, un po' preoccupato.
«Potresti venirmi a prendere?» mi chiede, imbarazzato.
Sorrido «ok dove sei?» gli chiedo mentre lui ci mette un po' di tempo a rispondere «e dove dovrei essere? A casa no? Genio» mi urla, mi metto a ridere e, dopo averlo salutato e detto di aspettarmi, chiudo la chiamata.
Vado a sedermi vicino a Jade nel divano, nel mentre lei sta parlando animatamente con Sam «chi era?» mi chiede, dopo che le ho messo un braccio intorno alle spalle.
Le bacio la testa e poi le rispondo «era André, devo andarlo a prendere» nemmeno il tempo di essermi seduto, che devo rialzarmi.
Sbuffo e dopo aver salutato tutti me ne vado.
[Jade]
Beck va via e io continuo tranquillamente a parlare con Sam, la quale non tocca l'argomento Freddie.
Poco dopo mi fa una domanda insolita.
«Dove l'hai conosciuto?» me lo dice senza giri di parole, è un pò insicura e fa dei movimenti impacciati, cosa che non è da lei.
Un pò confusa, decido di risponderle e di raccontarle l'inizio di tutto.
~capitolo corretto il 14-08-18~
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