Baby
Uffa...
Francesco si annoiava, tanto: quando arrivava il fratellino?
Francesco aveva quattro anni, capelli a scodella neri come la notte e due vivaci occhi castano scuro.
Aspettava da tanto ormai.
Quando arriva?...
Papa e Mamam gli avevano detto di aspettare lì fuori e fare il bravo.
Fuori dalla stalla naturalmente, anche Francesco era nato lì essendo un luogo caldo e asciutto.
Per distrarsi si guardò intorno.
Il cielo era limpido e sfumava già nei colori del tramonto, le allodole si stavano ormai ritirando essendo amanti della luce e le campane delle chiese suonavano allegre.
Din don dan, din don dan.
Come sarebbe stato il nuovo fratellino? Sarebbe stato bravo o avrebbe combinato tanti guai? Francesco non lo sapeva.
Era ansioso.
Improvvisamente udì un pianto di un neonato.
Il bimbo sorrise: era nato!
Poco dopo Pietro di Bernardone uscì dalla stalla e trovò il suo primogenito intento a guardare il crepuscolo.
Il piccolo capì che era lì anche senza girarsi.
"Papa...". Lo chiamò in francese, lingua che la madre Pica gli aveva insegnato. "Perché il Signore ha creato tutto?",
Pietro si ritrovò a chiedersi come mai a quattro anni suo figlio si facesse già domande del genere.
"Il Signore ha creato tutto: il creato e la vita, affinché lo custodissimo e ce ne prendessimo cura".
"E ce ne prendiamo cura?".
Gran bella domanda.
"Beh vedi Francesco a volte non tutti lo fanno...".
Il bimbo si girò: negli occhi scuri vi era uno sguardo di indignazione. "Allora io da grande voglio essere il cavaliere che protegge il creato!".
Il mercante rise leggermente al sogno infantile del figlio.
Gli scompigliò i capelli. "Vuoi vedere il tuo fratellino?".
"Ho un fratello?!".
L'uomo annuì.
Raggiante di gioia Francesco corse dentro la stalla.
"Mamam!".
Pica, che stava sdraiata in mezzo alla paglia con un coperta sulle ginocchia, gli sorrise.
Fra le braccia teneva un fagottino bianco.
"Mon petit François! Vieni a vedere il tuo nuovo fratellino.... Angelo".
Francesco si avvicinò al neonato.
Avvolto nella copertina bianca il piccino dormiva beato ma quando sentì una nuova presenza accanto a sé aprì di scatto gli occhi.
Aveva due occhi verde-acqua e un ciuffo di riccioli biondi sulla nuca.
Odorava di paglia, latte e sonno.
I profumi dei neonati.
Francesco era stupito. "Ma è davvero un angelo!".
Sia Pica che Pietro sorrisero di fronte a quell'innocente esclamazione.
"Vuoi tenerlo François?".
Il bimbo annuì e gli fu messo in braccio il fratellino.
Il nuovo arrivato gli sorrideva mostrando due adorabili fossette.
"Ciao Angelo, sono tuo fratello maggiore Francesco".
Francesco sentì di volergli già bene.
Era carino, biondo e roseo, un vero angioletto.
Francesco sentì già che sarebbero stati legatissimi.
Nota Autrice
Il luogo dove nacque Francesco e dove ho presupposto che ci sia nato anche Angelo è una stalla che oggi è cappella e che si chiama Oratorio di San Francesco piccolino accanto alla Chiesa Nuova che contiene la casa paterna.
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