7 - L'ora della verità
Dire la verità non è sempre facile. Non è facile per Blanca che deve confessare a suo fratello che si sta frequentando con uno dei suoi compagni di squadra.
La paura che Francisco reagisca male è sempre in agguato, non è mai capitata una cosa del genere prima quindi è difficile prevedere la sua effettiva reazione.
"Che hai intenzione di fare?" domanda Antoine passeggiando insieme alla sua amica nel piccolo cortile della Ciudad Deportiva Atlético de Madrid.
"Devo parlare con Fran assolutamente. Devo farlo oggi" risponde Blanca dopo aver fatto un tiro dalla sua sigaretta.
"Chi l'avrebbe mai detto?" ridacchia il francese sotto ai baffi.
"Cosa intendi?" lo riprende la spagnola continuando a camminare a passo sostenuto sul vialetto del centro sportivo.
"Che Marco ti piace davvero! Non me lo sarei mai aspettato, onestamente. Non è esattamente il tuo tipo" commenta Antoine sedendosi su una sedia di plastica.
"Sei il secondo che me lo dice. Siete tutti in vena di dirmi chi è il tipo giusto per me?" risponde stizzita Blanca, stufa di sentirsi dire cosa è giusto o sbagliato per lei.
"Chi è che te lo ha detto?" la curiosità di Antoine Griezmann non ha confini. Si sistema meglio sulla sedia e si gira verso la madrilena tutt'orecchi.
"Quel coglione di Sergio Ramos" butta fuori il fumo sedendosi accanto al suo migliore amico accavallando le gambe.
"Senti una cosa... Non è che tra un insulto e l'altro tra te e Ramos c'è qualcosa?" l'attaccante rojiblanco ammicca alzando ripetutamente le sopracciglia.
"Ma ti sembra? Lo odio con tutte le cellule del mio corpo, trattengo i conati di vomito ogni volta che lo vedo" Blanca assume un'espressione disgustata, quasi scocciata che il suo migliore amico possa pensare una cosa del genere.
"Sarà, ma ti scaldi sempre quando si parla di lui" le fa notare Antoine incrociando le gambe sopra ad un tavolino di plastica.
"Perché lo detesto" la spagnola finisce la sigaretta e la spegne nel posacenere alzandosi dalla sedia. "Ora devo andare, augurami buona fortuna" dà un bacio sulla guancia al suo migliore amico e gli scompiglia i capelli lunghi e ricci.
"Vedrai che la prenderà bene, Marco è un bravo ragazzo" la incoraggia il francese mostrandole un sorriso a trentadue denti.
"Vado nella tana del nemico, se non hai mie notizie entro stasera vienimi a cercare" alza la voce allontanandosi dalla veranda incrociando le dita.
Blanca cammina a passo sostenuto verso il suo ufficio, raccoglie le sue cose e si dirige al parcheggio. Una volta messa in moto la sua macchina, sfreccia per le strade della città per andare dall'altra parte di Madrid.
Una volta arrivata alla Ciudad Real Madrid, Blanca sospira profondamente e, inforcati i grandi occhiali da sole, si incammina verso l'entrata secondaria che usano i giocatori per andare al campo.
"Che schifo" mormora tra sé e sé vedendo il bianco accecante del Real Madrid su ogni parete che la circonda.
Il rumore dei suoi tacchi riecheggia per tutto il lungo corridoio che conduce al prato dove i blancos stanno ultimando il loro allenamento pomeridiano. Blanca è nervosa, solitamente non tiene mai nascosto nulla al fratello, ma questa volta deve prendere coraggio e dirgli della sua storia con Marco per non creare fraintendimenti.
"Che cosa ci fai nella tana del nemico?" urla Francisco quando la vede sugli spalti vicino al rettangolo verde.
"Faccio la spia per Simeone" ribatte la mora guardando schifata tutti i giocatori presenti.
"Divertente" il malagueño sorride sarcastico e torna ad allenarsi, sotto allo sguardo attento della sorella che pensa ad un discorso da fargli una volta finito.
Mentre è assorta tra i suoi pensieri, una voce irritante sovrasta quelle di tutti gli altri ed istintivamente Blanca si volta di scatto verso il campo. Sergio Ramos si eleva su tutti i suoi compagni, sia durante le partite sia in allenamento. La sua presenza ed il suo carattere lo rendono il vero capitano di questa squadra. Tutti lo osannano e si sottomettono alla sua volontà. Non solo i giocatori, ma addirittura l'allenatore.
"Solari non è neanche in grado di metterlo al suo posto" pensa la spagnola scuotendo la testa.
L'attuale allenatore del Real Madrid non ha niente a che vedere con Zidane. Lui sa gestire una squadra di alto livello e sa mettere in riga tutti quanti, compreso il numero quattro.
Dopo essersi annoiata abbastanza a vedere il nemico correre e provare strategie di gioco, Blanca decide di aspettare Francisco all'uscita. Seduta su una panchina, si accende una sigaretta ed inala il fumo in attesa del momento della verità con suo fratello.
"Quante volte ti ho detto che devi smettere?" domanda retorico Isco con il borsone in spalla ed i capelli ancora bagnati dopo la doccia.
"Quante volte ti ho detto di asciugarti i capelli o ti verrà un accidente?" risponde a tono Blanca dopo aver finito l'ennesima sigaretta.
"Sappiamo entrambi che non sei venuta qui a farmi la ramanzina. Che devi dirmi?" Francisco conosce sua sorella più di chiunque altro e riesce a capire ogni cosa anche solo da uno sguardo.
"È inutile. Mi conosci troppo bene" sorride la bella mora alzandosi in piedi di fronte a lui.
"Forza, sputa il rospo" la incalza il centrocampista del Real Madrid.
"Ho conosciuto un ragazzo e ci stiamo frequentando da qualche settimana" dice senza giri di parole, volendosi togliere quel peso il prima possibile.
"Chi è? Lo conosco?" domanda a raffica il malagueño.
"Si chiama Marco e sì, lo conosci anche piuttosto bene" sospira Blanca posando il peso sulla gamba destra.
"Non dirmi che è chi penso io" scuote la testa il fratello stropicciandosi gli occhi con le dita.
"Sì, è proprio lui. E prima che tu possa dire qualsiasi cosa ti dico che mi tratta bene, è un bravo ragazzo e non ti devi preoccupare" sbuffa la ragazza spostandosi gli occhiali da sole sulla testa.
"Non pensavo ti piacesse, tutto qua" alza le spalle Francisco appoggiando per terra il borsone.
"Pensavo lo andassi a picchiare" ridacchia la madrilena leccandosi le labbra secche.
"Hai ragione, è un bravo ragazzo e tu sai badare a te stessa. Ma se dovesse fare il coglione voglio essere il primo a saperlo che gli spacco la faccia. Chiaro?" scherza il numero ventidue.
"Va bene, fratellino" Blanca abbraccia di slancio suo fratello che le dà un dolcissimo bacio sulla tempia stringendola a sé.
Durante questo momento fraterno, Marco esce dalla porta secondaria e si imbatte in quella scena.
"Cosa ci fai qui?" domanda il maiorchino, stupito di vedere lì una colchonera.
Blanca non ci pensa due volte e corre verso di lui sorridente, felice di aver finalmente detto la verità all'uomo più importante della sua vita. Gli prende il viso tra le mani e, dopo essersi presa qualche istante per guardare il suo viso giovane e perfetto, gli lascia un bacio sulle labbra.
"Dimmi che non vuole prendermi a calci" supplica l'attaccante dei blancos dopo essersi staccato dalla ragazza.
"Tranquillo, l'ha presa bene e a quanto pare gli vai a genio" sorride la spagnola dandogli un altro bacio a stampo.
"Asensio, sei caduto in basso. Mi sarei aspettato di tutto, ma una colchonera è peggio della morte" Karim Benzema si imbatte nei due piccioncini all'uscita del centro sportivo.
"Sempre simpaticissimo, Benzema" risponde acida Blanca, ormai immune agli insulti di tutti i compagni di squadra del fratello.
"Se lo converti all'Atletico sei una ragazza morta" Toni Kroos si avvicina all'orecchio di Blanca per sussurrare quelle parole con tutto il disprezzo che ha in corpo.
"State tutti tranquilli che non rubo niente a nessuno, io" enfatizza l'ultima parola fulminando tutta la squadra attorno a lei e a Marco.
"Stai attenta, Alarcón" Luka Modric alza un sopracciglio nella loro direzione, allontanandosi subito dopo verso la sua auto parcheggiata al suo posto riservato.
Mentre tutti gli altri si dirigono alle loro macchine, Blanca saluta nuovamente Marco, sollevata di essere finalmente da sola con lui.
"Che cosa stiamo aspettando? Mi sta venendo la nausea a stare qui" si lamenta la madrilena abbracciando il maiorchino con le braccia attorno alla sua vita.
"Il Capi. Sta ancora facendo la doccia. È sempre l'ultimo ad uscire" spiega Marco con un braccio attorno alle spalle della ragazza.
"Si fa aspettare come le spose" ridacchia la mora mentre un'idea le balena nel cervello.
"È il Capi. Lui può" il numero venti lascia cadere il discorso dando un casto bacio sulle labbra a Blanca.
"Se lo dici tu... Mi scappa la pipì, entro un attimo a farla poi vado a casa, ci sentiamo dopo, va bene?" la bella mora spera con tutto il suo cuore che Marco creda alla sua banalissima scusa.
"Va bene, Blanquita. Ci sentiamo più tardi" sorride il maiorchino che, dopo averla salutata con un bacio, si allontana da lei e sparisce dal suo campo visivo sulla sua Audi nera metallizzata.
Felice che il suo piano sia andato a buon fine, la spagnola entra per la seconda volta nel giro di poche ore all'interno del centro degli allenamenti del Real Madrid. Medita vendetta nei confronti di Sergio perché lui non fa altro che insultarla ed infastidirla da sempre, ma ultimamente la situazione è peggiorata. Da quando ha iniziato a frequentare Marco, il sivigliano non perde occasione per ridere di loro.
Si infila nello spogliatoio e, una volta chiusa a chiave la porta, cammina verso la postazione del capitano. Lo scroscio dell'acqua significa chiaramente che Sergio è ancora sotto alla doccia, situazione ideale per attuare lo scherzo che ha appena pensato.
Si preoccupa di prendere tutti i suoi vestiti, sia puliti sia sporchi, tutte le divise di ricambio presenti e, dopo aver chiuso tutto in un sacco, cammina nel modo più silenzioso possibile per non far sentire il rumore dei tacchi sul pavimento.
Esce di soppiatto cercando di passare inosservata, anche se il sacco nero che si porta dietro non le rende facile questo compito. Riesce a raggiungere la sua Maserati e, nascosti i vestiti nel bagagliaio, accende il motore per aspettare Sergio davanti all'entrata.
Sergio Ramos non è di certo famoso per la sua cordialità e comprensione, soprattutto se viene preso in giro dai suoi compagni. Lui è il loro capitano, la loro guida, il loro punto di riferimento – sia dentro sia fuori dal campo – e non hanno nessun diritto di trattarlo come l'ultimo arrivato.
Finita la doccia, si allaccia un asciugamano in vita giusto per nascondere il minimo indispensabile ed esce dall'edificio, pronto a litigare con qualsiasi persona gli abbia fatto uno scherzo del genere.
Fuori dalla struttura, una lussuosissima Maserati campeggia davanti all'entrata del centro sportivo. Sergio socchiude gli occhi cercando di mettere a fuoco il conducente. Blanca vede il capitano del Real Madrid uscire con addosso soltanto un asciugamano e scoppia a ridere all'interno della sua auto. Dopo avergli scattato una foto che può usare per ricattarlo, abbassa il finestrino e si avvicina a lui.
"Che succede, Ramos, hai caldo?" lo provoca Blanca con un ghigno stampato sul volto.
"Blanca Ingrid Alarcón Suarez, questa me la paghi. Non finisce qui" Sergio stringe i pugni lungo i fianchi e digrigna i denti, proprio come un lupo pronto ad azzannare la preda.
E mentre Blanca sgasa davanti alla Ciudad Real Madrid compiaciuta e soddisfatta del suo scherzo infame andato a buon fine; un Sergio Ramos nudo e furente maledice la sua più acerrima nemica pensando a come andare a casa senza niente addosso.
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