24 - La battaglia dei fratelli Alarcón
Blanca. Francisco. Sergio.
Faccia a faccia, nel salotto di casa Alarcón, pronti a sputare fuori tutte le verità non dette, i segreti indicibili ed i sentimenti repressi. Blanca fulmina Sergio con lo sguardo, non riuscendo a capacitarsi di come abbia potuto andare da suo fratello e dirgli chissà che cosa.
"Come cazzo ti salta in mente di venire qui senza prima parlarne con me?" sbotta la ragazza con le mani tra i capelli, visibilmente nervosa e sull'orlo di una crisi di nervi - l'ennesima.
"Non ti azzardare a dare la colpa a Sergio!" si intromette Francisco mettendosi in mezzo tra i due amanti. "Lui almeno ha avuto le palle di dirmi la verità. Tu invece quando pensavi di dirmi che ti scopi il mio migliore amico?" le parole di Isco sono dirette e colpiscono Blanca là dove fa più male: al cuore.
Si sente in colpa per non aver detto nulla alla persona più importante della sua vita, non le era mai capitato di nascondergli qualcosa di così grande e, ora che è successo, non può dare la colpa a nessuno se non a sé stessa. Sergio la fissa con un'espressione preoccupata in viso: non voleva creare discussioni tra i due fratelli ma non si pente di aver parlato con Francisco.
"Fran, mi dispiace" sussurra la madrilena abbassando istintivamente gli occhi, improvvisamente incapace di sostenere lo sguardo di suo fratello.
"No, mi dispiace un cazzo. Non te la caverai con delle scuse. Perché non me l'hai detto?" domanda nuovamente il centrocampista del Real Madrid con un leggero sbuffo per poi appoggiarsi sul bracciolo del divano.
"Non volevo che mi guardassi come mi stai guardando ora. Lo so, ho sbagliato a non parlartene ma non sapevo come dirtelo" confessa Blanca sedendosi di peso sulla poltrona in mezzo ai due ragazzi.
"Bibi, tu mi puoi dire qualsiasi cosa e lo sai che non posso rimanere arrabbiato con te per troppo tempo. Io voglio solo che tu sia felice" mormora Isco allungando un braccio per intrecciare la mano con quella della sorella.
"Mi dispiace aver creato questo casino, non volevo mettervi in difficoltà" interviene Sergio, che si avvicina a Blanca facendo strisciare il sedere sul divano.
"Tu, poi. Per quale cazzo di motivo hai deciso di venire qui da solo e raccontargli tutto?" Blanca alza lo sguardo inchiodando con gli occhi quelli di Sergio. A quelle parole, Francisco fa per intromettersi per dire la sua, ma Blanca glielo impedisce alzando un braccio nella sua direzione. "Dovevamo farlo insieme, non è una cosa che puoi decidere di fare da solo" continua la ragazza rivolta verso il difensore dei blancos che, sentendosi in colpa, non riesce a fare altro se non ad abbassare lo sguardo e fissarsi i piedi.
"Queste sono cose vostre che dovete chiarire tra di voi. Io sono contento se siete felici perché voglio bene a tutti e due" Isco si alza ed abbraccia la sorella da dietro, stringendola forte a sé. "Ma non mentirmi più, Bibi" aggiunge in un sussurro, in modo che sono Blanca possa sentire quelle parole.
L'approvazione di Francisco è forse la cosa più importante per Blanca in tutta questa situazione e saperlo dalla sua parte le facilita la vita. Ha sbagliato, ne è pienamente consapevole, e ora le viene quasi da ridere perché credeva che suo fratello non avrebbe approvato il suo rapporto - qualunque esso sia - con Sergio Ramos.
"E tu, Capi, sappi che se farai del male a mia sorella ti taglio prima le gambe e poi il cazzo" aggiunge Francisco una volta davanti a Sergio che, di rimando, si alza in piedi con un sorriso sulle labbra.
Il classico senso di protezione che i fratelli maschi hanno nei confronti delle sorelle. Blanca assiste alla scena con una mano davanti alla bocca a nascondere un sorriso sincero mentre i due si danno una pacca sulla spalla e si scambiano un abbraccio da uomini.
"Dove vai, fratellino?" domanda Blanca sistemandosi meglio sulla poltrona, con le gambe piegate contro il petto.
"Esco con Sara" risponde semplicemente prima di sparire dietro il corridoio per prendere la giacca e le chiavi della macchina. "Voi due mi raccomando, non fatemi diventare zio, grazie" sono le sue ultime parole prima di chiudersi la porta d'ingresso alle spalle.
Blanca e Sergio si scambiano una veloce occhiata senza dire una parola. Ad entrambi si è smosso qualcosa dentro nel sentire Francisco alludere al sesso e, nonostante sia la cosa che sanno fare meglio, ora non è il momento adatto.
"È strano" Sergio rompe il silenzio assordante che si era creato da una manciata di minuti tra i due.
"Cosa è strano?" gli fa eco Blanca che, con qualche difficoltà, si sporge dalla poltrona per recuperare la sua borsa e cercare il pacchetto di sigarette al suo interno.
"Stare da solo con te senza insultarci o saltarci addosso, mi mette ansia" confessa il numero quattro alzandosi in piedi per sgranchirsi le gambe ma soprattutto per aumentare la distanza tra lui e la mora.
"Ammetto che insultarti mi piacerebbe molto adesso" continua la madrilena prendendo una sigaretta e portandosela alle labbra. Non può affrontare questa situazione senza l'aiuto della nicotina, non può farcela.
"Ti piacerebbe tanto anche saltarmi addosso, Alarcón. Di' la verità" ammicca verso la ragazza con un sorriso malizioso dipinto sul visto. Questa espressione fa scaturire in Blanca emozioni contrastanti: la testa dice di prenderlo a schiaffi, il cuore dice di corrergli incontro e baciarlo fino allo sfinimento.
"Sarei un'ipocrita a negarlo, sì" risponde Blanca con un lungo sospiro mentre si accende la sigaretta.
Di solito non fuma in casa perché lei stessa odia l'odore acre del fumo, ma per una volta può fare un'eccezione dato che Sergio apre automaticamente la finestra di fianco al divano.
"Cosa sei venuto qui a fare, Sergio?" Blanca sbuffa sia a causa della situazione sia per far fuoriuscire il fumo dalla bocca, mettendo un precario divisorio fatto di fumo tra lei ed il ragazzo di fronte.
"Voglio una risposta. Non posso vivere così, Blanca" ammette il capitano dei blancos allargando le braccia esasperato. "Devo sapere che cosa provi per me" continua avvicinandosi alla mora che, imperterrita, continua ad ispirare nicotina come se fosse ossigeno.
"Ho paura" mormora con un filo di voce Blanca, con un tono talmente impercettibile da farle sembrare di esserselo soltanto immaginato.
"Paura di cosa, Blanca?" la incalza il numero quattro avvicinandosi alla poltrona e mettendo da parte il fastidio che gli provoca il fumo.
"Che ci faremo del male, Sergio! Io e te siamo una bomba ad orologeria pronta a scoppiare e ci tiriamo fuori il peggio a vicenda" sbotta Blanca facendo un ultimo tiro dalla sigaretta per poi spegnerla nel posacenere sul mobile accanto a lei. "Non importa cosa provo per te, siamo sbagliati" aggiunge con una punta di tristezza nella voce che cerca di mascherare ma che non sfugge a Sergio.
"Cosa provi per me? E non dire niente perché se non provassimo niente l'uno per l'altra non avremmo mai scopato" inizia il ragazzo con una mano tra i capelli, esasperato. "E forse l'avremmo anche fatto, ma non saremmo qui a cercarci di continuo" continua fissando negli occhi Blanca, la quale si sente improvvisamente in trappola e troppo vicina a Sergio.
Il rumore delle ruote di una macchina sulla ghiaia li circonda, segno che Marco Asenso è arrivato a casa di Blanca prima del previsto. Il maiorchino scende dall'automobile emozionato e addirittura teso per quello che la ragazza gli deve dire. Non ha idea di cosa aspettarsi una volta varcata la soglia che, fortunatamente, trova socchiusa.
Le voci sono ovattate ma riesce a distinguere chiaramente quella di Blanca insieme ad una maschile. "Sarà con suo fratello" pensa Marco, ingenuo. Si sporge leggermente dietro la colonna che separa l'ingresso dall'ampio salotto e nota, con immensa sorpresa, che la voce maschile non appartiene a Francisco Alarcón ma bensì a Sergio Ramos.
I due sono impegnati in una conversazione piuttosto intima, intuibile anche dalla vicinanza tra il capitano e la ragazza. "Perché Sergio è così vicino a Blanca?" pensa Marco, che stringe istintivamente i pugni lungo il busto, talmente forte da farsi venire le nocche bianche.
"Dimmi che non provi niente per me e me ne vado, non mi vedrai mai più. Sono stufo di rincorrerti, Blanca" dice Sergio con uno sbuffo, quasi sfinito da quella situazione.
Marco assiste alla scena con stupore, senza nemmeno capire che cosa sta succedendo. "Se è un sogno, qualcuno mi svegli immediatamente" dice dentro di sé, sperando di avere ragione. Blanca rimane spiazzata dall'ultimatum lanciatole da Sergio e, mentre il sivigliano si alza per andarsene, lo blocca per un polso e lo fa girare nella sua direzione.
"Ti amo, Ramos" sussurra con gli occhi lucidi e le labbra tremolanti, come se a dire quelle parole potrebbe scatenarsi una tempesta.
La tempesta la sente Marco, ne viene totalmente investito. Rimane immobile dietro ad una colonna, spettatore indesiderato dello spettacolo più raccapricciante del mondo. La ragazza che gli piace innamorata di un altro. E quest'altro è il suo capitano, il suo punto di riferimento, il suo idolo. O perlomeno lo era fino a pochi secondi fa.
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