21 - Lo scoop del secolo

Chi ha inventato lo slogan "Fate l'amore, non la guerra" probabilmente non aveva conosciuto Blanca e Sergio. Come è possibile non insultarsi, non litigare, non alzare la voce e non arrabbiarsi per due persone come loro? Gridare e lanciarsi frecciatine l'un l'altra è il loro passatempo preferito.

Blanca è sulla soglia di Villa Ramos e guarda Sergio senza riuscire a dire una parola, interdetta non solo dal suo corpo statuario ma anche dalla conversazione telefonica appena avuta con Marco. Sergio la mette a fuoco e quasi non la riconosce: difficilmente Blanca Alarcón esce di casa struccata, spettinata, senza un vestito elegante ed i tacchi alti. Le sembra fragile, stanca, quasi distrutta fisicamente e a stento riesce a riconoscerla, illuminata solamente dalla luce sopra alle loro teste.

"Ti inviterei ad entrare ma ho da fare" risponde scontroso il numero quattro con le mani sui fianchi.

"Non cambierai mai" sbuffa la ragazza passandosi le dita tra i capelli, esasperata.

"Che cosa vuoi, Alarcón? È l'una di notte, se non dormo preferirei scopare piuttosto che stare qui con te" il tono di voce del sivigliano non accenna ad essere più cordiale.

"Fammi entrare, dobbiamo parlare. E anche tanto, Ramos" risponde Blanca con un piccolo sbuffo verso l'alto, gesto che non smuove Sergio nemmeno di un millimetro. "Mi sto congelando" continua stringendosi il più possibile nella giacca pesante.

"Non ho niente da dirti" commenta acido il difensore dei blancos incrociando le braccia al petto. "Non hai un fidanzato con cui spassartela invece che stare qui, Alarcón?" domanda abbozzando un sorrisetto beffardo.

"Smettila di fare il geloso. Sono qui per questo" la pazienza di Blanca, comprensibile anche dalla voce, si esaurisce e con un movimento veloce riesce ad oltrepassare il ragazzo per entrare nell'immensa casa.

"Bene, sei dentro. Che cosa mi devi dire? Non ho voglia di stare sveglio tutta la notte a parlare" si lamenta Sergio appoggiandosi al muro con le braccia conserte e con il peso appoggiato sulla gamba destra.

"Devo parlarti di Marco..." inizia la mora, provando a mettere da parte l'orgoglio per prima ed intavolare una conversazione seria. Ma Sergio non le permette di proseguire con una risata sarcastica che riempie il salotto in penombra.

"Oddio, non ci posso credere! Sei venuta fin qui per parlarmi di quanto sia giovane e bello il tuo nuovo ragazzo? Ti prego, risparmiami la tortura e torna a casa tua" la attacca il capitano del Real Madrid senza nemmeno lasciarla finire di parlare.

"Prima di tutto non è il mio ragazzo. Secondo, sei tu che hai avuto la brillante idea di tirare in mezzo Marco, non fare finta che questa cosa non ti riguardi" sbraita la madrilena gesticolando vistosamente con le mani.

"No, Alarcón. C'è una bella differenza tra suggerire una cosa e limonarsi il mio compagno di squadra!" Sergio alza la voce e ringrazia il cielo di abitare ai confini della città isolato dal mondo, altrimenti si sarebbe trovato un avviso di sfratto attaccato al cancello di casa.

"Sei proprio un imbecille" Blanca scuote la testa togliendosi la giacca e la felpa contemporaneamente, dato il caldo eccessivo e quasi asfissiante presente lì dentro.

"E tu sei una grandissima stronza" ribatte il calciatore con uno sguardo di fuoco rivolto alla ragazza che si trova davanti a lui.

"E tu invece?" Blanca incrocia le braccia a petto rispondendo allo sguardo di Sergio nello stesso modo.

"Cosa c'entro io?" ribatte immediatamente il sivigliano con un'espressione corrucciata in volto.

"Tu che te ne scopi una diversa come se niente fosse? Ti senti bene, Ramos?" commenta fredda la madrilena fissando un punto indefinito alle spalle di Sergio.

"Gelosa, Alarcón?" ridacchia il numero quattro passandosi la mano sinistra sulla barba leggermente incolta sulle guance.

"Io non sono gelosa di nessuno, Ramos. Non sei così importante" Blanca minimizza la questione con una scrollata di spalle, ma il suo corpo non riesce a nascondere la sua reazione a quella frase.

"Non puoi mentirmi, quante volte te lo devo dire, Alarcón?" Sergio si avvicina a Blanca con un passo, sovrastandola con la sua figura imponente. "Dio santo, sei proprio bassa senza tacchi" ride di gusto notando la differenza di altezza maggiore rispetto alle altre volte.

"Coglione" Blanca gli dà un pugno contro il petto nudo lasciandosi scappare una risata che tradisce il suo voler essere risoluta e dura davanti a lui.

Rimangono uno di fronte all'altra senza parlare, si studiano senza dire una parola per studiare la prossima mossa da fare. La mano di Blanca si allarga sul petto di Sergio come un riflesso incondizionato. Il ragazzo sussulta leggermente nel sentire il contatto della mano fredda contro la sua pelle calda.

"Perché lo hai baciato?" domanda dal nulla il numero quattro abbassando lo sguardo per incrociare gli occhi di Blanca. La madrilena rimane spiazzata per un secondo e sospira con gli occhi lucidi nella direzione di Sergio.

"Non lo so" risponde sinceramente senza togliere la mano da petto del sivigliano.

"Ti piace?" chiede nuovamente il numero quattro dei blancos in un sussurro.

"Marco? Dio santo, Sergio! Sarei ipocrita a dire che non mi piace, però..." Blanca risponde a fatica, cercando di mettere insieme delle parole sensate per rispondergli.

"Mi hai appena chiamato Sergio" ridacchia il ragazzo mordicchiandosi il labbro inferiore, in tutta risposta le guance di Blanca diventano rosse ed improvvisamente sente uno strano calore impossessarsi di lei.

"Mi sono sbagliata" si giustifica immediatamente la mora abbassando lo sguardo. "Se mi piacesse Marco non sarei qui, non ti pare?" domanda retorica fissandosi la punta dei piedi, che si muovono dondolando avanti e indietro come una bambina.

"Cosa vorresti dire, Alarcón?" Sergio aggrotta le sopracciglia e le alza il mento con due dita per riuscire a scrutare ogni cambiamento di espressione sul suo viso.

"Siamo troppo vicini..." improvvisamente Blanca sente la salivazione a zero ed il cuore batterle forte nel petto.

"Sei così bella, Blanca" sussurra il ragazzo a pochi centimetri dalle sue labbra. "E sì, ti ho chiamata Blanca, me ne sono accorto. Te la farò molto semplice. Se fossi qualsiasi altra ragazza saresti già nuda sotto di me nel mio letto ad urlare di piacere, ma tu sei diversa" Sergio inizia a parlare con gli occhi fissi su quelli della ragazza mentre sta approcciando il discorso più complicato che abbia mai pensato. "Fare sesso con te è la sensazione più appagante che io abbia mai provato e quando ti ho visto baciare quel coglione di Asensio avrei voluto spaccargli la faccia" sospira stringendo il pugno della mano sinistra al solo pensiero.

Blanca rimane a bocca aperta, sconcertata ed impressionata dalle parole che sta sentendo pronunciate dal grande playboy Sergio Ramos.

"Sei geloso, Ramos" sorride Blanca con il labbro inferiore tra i denti.

"Sì cazzo, sono geloso! Contenta? E a te non frega un cazzo. Hai un'idea di quanto sia umiliante?" domanda quasi arrabbiato il difensore dei blancos.

"Chi ti ha detto che non me ne frega un cazzo? Se non me ne fregasse un cazzo non starei qui a parlarti mentre sei mezzo nudo" ribatte colpo su colpo Blanca. "E non hai idea di quanto sia terribile vederti così e non poterti baciare" ammette con un filo di voce, facendo trapelare quelle emozioni che ha sempre cercato di reprimere dentro di sé.

"E allora baciami" la incita Sergio con un cenno della testa verso di lei.

"Non posso" sussurra la madrilena con un leggero sospiro. "Non posso fare questo a Marco, non se lo merita" aggiunge scuotendo leggermente la testa.

"Se non te ne frega un cazzo di lui, mollalo e stai qui dove in fondo vorresti tanto stare" Sergio si stacca dalla ragazza, aspettando una qualsiasi reazione da parte di Blanca.

"Anche se lo facessi non cambierebbe niente. Tu mi cerchi solo per scopare e io non voglio un ragazzo che duri soltanto un orgasmo, ne voglio uno con il quale posso uscire senza dovermi nascondere" Blanca fa valere le sue ragioni e, sull'orlo delle lacrime, confessa per la prima volta le sue paure.

"Molla Asensio e staremo insieme" ammette Sergio con il cuore in gola.

"Tu non sai stare in una relazione, non dire cazzate" Blanca ride di gusto nel sentire le parole del ragazzo, non credendo a quello che ha appena sentito con le sue orecchie.

"Questo perché non ho mai amato nessuno prima d'ora, Alarcón" confessa il capitano del Real Madrid, pentendosi subito dopo di ciò che ha appena detto.

Un velo di imbarazzo cade sul salotto di Villa Ramos, né Blanca né Sergio sanno che cosa fare di fronte ad una considerazione del genere. Nessuno dei due parla, quella frase sancisce la fine di qualcosa e il probabile inizio di qualcos'altro.

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