Dante si sarebbe aspettato che l'Accademia fosse in grado di servire del buon cibo, o quantomeno edibile o gradevole alla vista.
Ma la scodella ripiena di uno strano impasto grumoso e giallo non aveva nè un buon sapore, nè tantomeno ispirava a essere mangiato.
La Svanakademie, inoltre, in un eccesso di magnanimità, aveva provvisto a fornire un'uniforme a tutte le reclute, che, bisognava dire, non era allo stesso disastroso livello delle pietanze: pantaloni, giustacuore e stivali di cuoio, pratici, ai quali si poteva aggiungere una mantella di lana in caso di temperature molto basse.
Il ragazzo gettò una lunga e sospettosa occhiata alla scodella di fronte a lui, che sembrava invogliarlo a digiunare il più a lungo possibile.
-Militari.-
La voce del direttore echeggiò nella vasta Sala in cui uomini e donne dai diciassette ai quarant'anni di età stavano consumando il loro lauto pasto.
Calò il silenzio.
-Avviso le nuove reclute che tra mezz'ora inizierà l'allenamento, vedete di trovarvi puntuali nell'atrio. Sempre nell'atrio, sono stati appese gli elenchi delle stanze e dei ragazzi che dormiranno in esse. Benvenuti al nord.-
Detto questo, il Direttor Svendrik si girò bruscamente e uscì dal salone.

[Pubblicherò le schede in seguito, tranquilli, non me ne sono dimenticata :3]