L'inizio

I tuoni ruggivano pesanti e, mentre osservavo la mia finestra piangere, mi riaffioravano ricordi perduti nel tempo.

Pensavo a quando ero piccolo, quando tutto era più semplice, e ciò che accadeva attorno a me era affar d'altri.

Credevo di poter rimanere sempre bambino, protetto, ma il tempo ha altri progetti per se. Così iniziai a crescere,a scoprire, a soffrire e a continuare questo viaggio.

Un tuono più forte interruppe lo scorrere dei ricordi e la pioggia rinnovò le gocce sul vetro che scendevano delicate indisturbate.
Sorrisi.
Ruotai il capo per tornare sui libri di fisica e con lo sguardo scorsi i numeri e le lettere stampate.

Ora che ci penso i libri sono come la memoria: immense raccolte di informazioni ed immagini, che sono state battute ad inchiostro indelebile, nessuno può cancellare ciò che è stato scritto, può solo rileggerlo.

Venne la sera,
il temporale lasciò il posto ad un manto di stelle che animarono il cielo notturno e la luna risplesse padrona nel centro, rendendo l'atmosfera più affascinante e fredda.
Uscii di casa per ammirare lo spettacolo, ma dopo pochi minuti caddi in un sonno profondo che mi accompagnò al giorno seguente.

Fatta colazione presi lo zaino e lo riempii coi libri necessari per affrontare la giornata, poi uscii.

Arrivato a scuola salii un piano di scale ed entrai nella mia aula, dove presi posto e tirai fuori disttattamente i libri.
Il mio sguardo si posò su di lei, e subito mi bloccai.
È come se tutto attorno a me fosse rallentato e fosse diventato irrilevante, ero come in una trans dalla quale non volevo uscire.
I suoi capelli pece scivolavano sulle spalle, e assieme agli occhi castano acceso creavano contrasto col viso candido come la neve.
Le labbra sottili e denti perfetti davano vita ad un sorriso che avrebbe sciolto i cuori più freddi.

La campanella mi risvegliò da questa soave paralisi e mi riportò sulla terra.
Passarono in seguito 5 noiosissime ore feriali, sino a che preparai lo zaino e mi diressi verso casa, ma a metà percorso mi fermai a comprare delle sigarette da un tabaccaio,
no, non sono per me, bensì per un mio amico.
Una volta comprate uscii e notai un'insegna nuova,con scritto: "ODIAEX".
Vinto dalla curiosità entrai in questo negozio e subito notai gli scaffali lignei che si ergevano qua e là per la stanza.
Le ragnatele e la polvere unite al legno vecchio rendevano l'atmosfera alquanto inquietante.
Il pavimento era in parquet, ma sembrava avesse perso il proprio vigore da anni...
Il soffitto, anch'esso in legno, appariva fosse stanco di reggeresi alle pareti e che stesse quasi per cadere.
Ad illuminare il tutto c'era un candelabro che creava una luce debole, ma sufficente per far scivolare l'occhio sui mobili senili.

Nonostante tutto, peró, mi sentivo attratto da qualcosa, lo percepivo, come se qualcuno mi stesse chiamando, così iniziai a girare per gli scaffali in cerca della fonte.
Un libro con la copertina in cuoio aveva un segnalibro purpureo di stoffa e alcuni ricami aurei, ed il titolo "Fycria" ( anch'esso in oro )
Lo sfogliai delicatamente e le pagine antiche scorsero fra le mie dita come fiocchi di neve accompagnati da una leggera brezza.
L'inchiostro nero, danzava parole in una lingua che non conoscevo e disegni chiaroscurati, creava contrasto col chiaro delle pagine.

- Tu... tu lo hai aperto? Ma... come hai...

Una anziana signora corse verso di me masticando frasi come la precedente inumidendosi periodicamente le labbra con la lingua.

-Mi scusi signora... è grave?
-Grave?! Ma certo che no! Quello è un Rydem.
-pensavo fosse un libro... lo rimetto a posto allora.
- fermo! Non é un semplice libro! Lascia che ti spieghi cosa sia...
- Beh, non ho molto da fare...
- Il Rydem è una prigione...
- non voglio essere rinchiuso! Non ho fatto nulla di male!
- non rinchiude chi lo legge! Insomma i giovani oggi sono cosí insolenti, lasciami finire per bacco!
- ...
-all'interno di quell'apparente libro vi é un demone.
Solo un animo puro è in grado di parlargli e controllarlo Fai attenzione! Perchè uma volta rilasciato potrebbe avere il sopravvento su di te, Facendoti perdere il controllo!
- signora é sicura di aver preso le pillole stamattina?
- oh ma insomma!! Quanta insolenza! Prendilo e taci. Il negozio  è chiuso!

-Ehm... ok (?) - pensai, e uscii dalla bracca.
Appena entrai in casa lanciai lo zaino sul divano poi andai in camera e appoggiai il libro sulla scrivania, mi stesi sul letto, e lo fissai per un bel po di tempo.
Iniziai in seguito a sfogliarlo e ad un certo punto notai una pagina con dei frammenti d'oro attaccati con lo scotch e con al di sotto scritto l'unica frase comprensibile del libro:

rendigli giusto nome e lui ti svelerà ogni segreto.

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