Il viaggio
Mi dirigo con prudenza verso di esso e lo apro con altrettanta attenzione; spalancate le ante inizio a camminare su un suolo che ricorda vagamente la terra muschiosa della quale si riesce a percerpire la morbidezza del terreno che che culla ogni singolo passo.
Questa immensa prateria é circondata dal nulla e l aria di colore giallogniolo, con le nuvole sporche e un sole poco vivace genera in me insicurezza e rende tutto piú tetro e trasandato.
Sento lentamente dietro di me il cancello chiudersi cigolando, per poi svanire, andandosi ad unire con lo sfondo.
Sono solo, spiazzato,abbandonato a me stesso.
"Se c é una cosa che puó aiutarmi é il libro" penso.
Lo apro velocemente e aguzzo la vista in cerca di risposte in quel mondo del sapere e dopo lo sfogliare di un po di pagine trovo ció che cercavo:
Sotto un'immagine, al quanto spenta dal punto di vista cromatico, una citazione in corsivo spicca fra il giallognolo della pagina antica:
"Se la cecità limita il tuo cammino, gli occhi di fuoco provvederanno ad aggevolarlo."
~Bene, mi basta accendere un fuoco dunque.
penso.
Mi tolgo gli occhiali e cerco di creare un fuocherello(#piromane)sfruttando il calore del sole con del muschio raccimolato qua e là come combustibile.
Nonostante gli sforzi la miccia non prende fuoco,cosí decido di fare una pausa e fare mente locale di ció che ho con me nello zaino.
Dunque ho: una bottiglia di acqua minerale,il libro, una matita con gomma, un quadernino e un paio di barrette energetiche.
Durante la sosta sorseggio un po d acqua e una goccia cade per terra, generando un piccolo fumiciattolo grigio accompagnato da un leggero stridio.
Penso.
Faccio cadere un altro po' d acqua e di nuovo la medesima reazione.
Poi ne rovescio metà bottiglietta e una fiamma si alza nel cielo.
Il fuoco comincia ad espandersi,ma lo fa seguendo linee ben precise, come quando si da fuoco a una striscia di benzina sul cemento.
Esso continua ad espandersi, fino a formare un simbolo sul terreno che continua ad ardere imperterrito.
Lo trascrivo velocemente sul mio quadernino tascabile.
Noto che dal simbolo infuocato parte una linea retta, sempre di fuoco, che svanisce nell orizzonte.
Prendo lo zaino in spalla e la seguo, lasciandomi alle spalle uno spettacolo pirotecnico di cui solo io conosco l' esistenza.
~Uff...Cammino ormai da ore, meglio fare una pausa
Detto ciò mi sfilo la felpa e la stendo a terra, per avere un po più di comodità,poi mi sdraio con braccia incrociate dietro la testa e una gamba piegata e guardo il pallido tetro cielo.
Penso sempre ad aurora, a come teneva per mano il suo ragazzo, ah quanto vorrei fosse qui ad ammirare questo cielo con me. Riposo gli occhi
E m'addormento, un po' per la stanchezza e un po' per l odore pungente e denso del muschio.
Al mio risveglio il fuoco non ha smesso di ardere e sembra non voler spegnersi, come se qualcosa lo alimentasse continuamente.
Riprendo incessante la marcia verso l ignoto e ad un certo punto la via di fuoco si ferma innanzi a un muro di pietra che si erge verso l etere infinito e si protende verso l orizzonte laterale.
Mi blocco.
È un muro di pietra liscia continua, priva di appigli, e nonostante il colore grigio non si confonde nè col suolo nè col cielo.
Prontamente apro il libro in cerca di risposte ma niente da fare;giro su me stesso più e più volte e man mano che il tempo passa inizio ad irritarmi.
Cerco di calmarmi e tocco il muro per scrutare qualcosa di nascosto.
Appena le mie dita sforano il muro mi sento stordito e poco dopo mi ritrovo faccia a terra.
Mi alzo e noto che attorno a me è cambiato qualcosa:
Il suolo non è più ricoperto di quel morbido terreno muschioso, ma è di pietra.
Mi volto e una parete di muschio si erge difronte a me, e il sole che prima brillava alto nel cielo ora è alle mie spalle sulla linea dell orizzonte.
A questo punto il libro mi viene in aiuto:"Da sempre l' odierna sfera bagliore produce, e strade buie e sientieri oscuri copre di luce. Segui dunque ciò che brilla e la tua destinazione sarà prossima. "
Chiudo il libro, indosso gli occhiali da vista, che si scuriscono col sole,e mi dirigo verso la palla di fuoco.
Cammino per moltissimo tempo e ad un certo punto in lontananza scruto un'altura e quando sono abbastanza vicino per definirla vedo un portone enorme ligneo ornato d'oro e incastonato di gemme che mi blocca il cammino.
Non posso fare a meno di notare la scritta:"Exodia".
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