Exodia

Osservai attentamente la struttura imponente, così alta che non mi permise di vedere al di là di essa.
Notai 5 simboli diversi, fra di essi ce n'era uno identico a quello formatosi all'inizio del mio viaggio.
Lo accarezzai con la mano e poi lo premetti;

Di lì a poco il marchio si illuminò di rosso acceso e il cancello iniziò ad aprirsi.

Ad attendermi dall'altro lato dell'antro, c'era un ragazzo con le biaccia incrociate dietro la schiena.

Mi avvicinai.

- Salve! - mi disse con voce profonda,
- Buongiorno.
- Sono Acor, la tua guida, una volta valicata questa porta incomincerai una vita nuova... pertanto chiedo di trovarvi un nuovo nome

- Xavier- rispondo - è un piacere conoscerti
- Piacere mio! - disse -Sarai molto confuso... vieni facciamo due passi, così per iniziare ti mostro il borgo, seguimi!

mi fece strada attraverso la rocca e mi persi nell'osservare le abitazioni che ci circondavano.
Erano costruite seguendo il tema medievale e il legno vissuto, la roccia stanca, e le finestre sporche mi facevano pensare di essere andato indietro nel tempo.

Ci fermammo di fronte ad una locanda che aveva un tetto trasandato ed un'insegna pendente.
- Quì è dove potrai entrare a far parte di una gilda, è indidpensabile, perchè senza alleati una guerra è persa in partenza
-scusa, che guerra? -chiedo
-Devi sapere che da tempo,per tutto Nowere è in corso una costante battaglia fra i borghi e i distretti...
- Cosa sono i distretti?-lo interrompo
-sono come i borghi, ma chi vi abita... Beh... Sono degli esseri che si nutrono di distruzione, di conseguenza tutto ciò che incontrano lo radono al suolo
-Ci sono altri borghi oltre ad Exodia? -domando nuovanente
-Ce n'erano -ribatte "Exodia è l'unico borgo rimasto, ma presto arriveranno anche quì, e dobbiamo prepararci altrimenti faremo la fine degli altri."
Dopo avermi risposto riprendiamo a camminare per il selciato e Acor mi indica una struttura antica ma decisamente più curata rispetto alla locanda.
-Questa è la biblioteca, se hai dei dubbi tutta la tua sete di sapere verrà colmata
Annuisco.
Proseguendo per il sentiero giungiamo a una abitazione di media grandezza contornata di una staccionata di legno
-Benvenuto a casa Xavier, è un po da sistemare, ma con voglia e olio di gomito tornerà bella come un tempo.
-Grazie è tutto fantastico ma... Non c'è un modo per tornare a casa, cioè quella da cui vengo...
-Certamente, sul libro c è una formula per tornare nell overworld, e potrai usarla quando ne senti la necessità e, viceversa,quando vorrai tornare quì ti basterà recitarla nuovamente. Tieni, metti questi landmark dove vuoi comparire una volta eseguito il rituale.
Mi consegna due torce che non smettono di ardere e la fiamma emana una luce blu oceano
-Grazie mille...-aggiungo con voce tremolante poi la giuda mi confida un'ultima cosa:
-se ti stai chiedendo il perchè sta accandendo tutto ciò, è perchè il libro ha scelto te e col tempo ti ci abituerai.
Domani fatti trovare alle 9.30 Alla locanda che troveremo una gilda adatta a te
Detto ciò si allontana lasciandomi solo davanti alla casa e con curiosità inizio ad osservarla più da vicino:
Apro il cancelletto di acero e metto piede nel giardino,che è più una zona piana con qualche ciuffetto d'erba e mi avvicino al patio, separato dal giardino da una deliziosa scaletta di pietra.
Entro in casa e,vista da dentro, sembra ancora più grande:
Un candelabro d'argento pende dal soffito ligneo e una grande scalinata mi separa dal secondo piano,ma prima di salire osservo più attentamente il primo.
Un salone immenso arricchito da finestre e con caminetto in muratura, apre l'accesso alla cucina e al bagno,che sono degne di fare parte a questa casa.
Nonostante la bellezza delle stanze c'è comunque da lavorare, perchè le pareti sono trascurate ed è tutto da pulire.
Al secondo piano ci sono invece uno studio, due camere da letto e un bagno. La forma delle stanze è a trapezio perchè seguono quella del tetto e ognuna possiede due finestre.
Entro nello studio:
Una scrivania affiancata da scaffali vuoti e illuminata da un candelabro si trova al centro della stanza.
Quando la porta si chiude dietro di me riesco a percepire la concentrazione e la privacy che ho qui dentro e decido che il punto in cui voglio comparire quando mi teletrasporto è questo, così prendo il landmark e lo poso sul pavimento.
Come tocca il legno, la torcia inizia a creare un sigillo rosso per terra e con zaino in spalla entro nel sigillo;apro il libro e recito la formula,mi sento svenire, chiudo gli occhi e al mio risveglio sono in piazza del centro città e mi dirigo a casa per piazzare il secondo landmark.
Appena piazzato si forma il medesimo sigillo rosso e poi vado a dormire per riposarmi per poi il giorno seguente andare a cercarmi una gilda

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