ALLE ARMI!
"Presto seguimi!" Disse Acor,
"Fammi strada"
Uscimmo di corsa dalla biblioteca e sentivamo i lampioni fendere l'aria ripetutatemente ai bordi della strada.
La nostra frenesia spiccava in quel mare di pace e ordine:
Un'imperfezione in una perfetta monotonia.
D'un tratto Acor cambiò direzione e si mosse verso un vicolo cieco.
"Attento,c'è un muro!" Esclamai
"Lo so,continua a correre"
Ci avvicinammo sempre di più alla parete e ad ogni falcata che facevo mi aumentava il battito per il timore del seguito.
"Ci schianteremo!"
"NO!.."
Nonostante tutto continuammo a correre fino a che:
"ORA!" disse "SALTA!"
Saltai con gli occhi chiusi,e dopo 5 secondi di caduta atterrai sul morbido:
Aprii gli occhi ed ero caduto su un materassone.
Ci guardammo e scoppiammo a ridere per poi prendere un lungo respiro, cercando di non stramazzare del tutto.
Quando il fiatone si estinse ci alzammo e iniziai a guardarmi intorno:
Pareti decoratissime,con colonne in marmo e intarsi in oro che si alternavano a colonne di basalto con gemme di quarzo incastonate nei fregi,adornavano le pareti affrescate;
Capitelli bronzei,trabeazioni di ogni misura e genere abbellivano l'ambiente ulteriormente.
Quadri meravigliosi di roccheforti,sotto ad ogni quale c'era una targhetta in oro con inciso il nome del borgo rappresentate e un tappeto di seta rosso brace correva lungo il corridoio.
Acor si portò davanti e, come di mestiere,mi fece strada nella reggia:
Lampadari in cristallo che brillavano,grazie alla pietra di cui erano fatti;
travi portanti in legno d'acero che donavano al soffitto un contrasto longitudinale col bianco del marmo.
Archi e volute davano l'accesso a stanze diverse,che intravedevo nel seguire la mia guida.
"È magnifico..." dissi e l'eco accompagnò il mio pensiero.
"Lo so,questo è il tempio del coraggio;
è stato edificato alle origini di Exodia per proteggere la gente dalle ombre e che,assieme agli altri templi formava uno scudo impenetrabile.
È dedicato a Virtus,eroe che salvò milioni di vite e sconfisse intere armate di ombre, sacrificandosi."
"Molto interessante,ma perchè mi hai portato qui?"
"Vedi.., il libro che hai trovato apparteneva all'eroe ed esso è una delle tante reliquie che..."
"Ok,ok, vai al dunque"
"...come stavo dicendo è una reliquia,nonchè una chiave."
"Di che cosa?"
"Di una porta"
"..."
"Eddai,scherzavo un po',nel tuo mondo si usa no?"
"Se...se..."
"Comunque,si narra che al suo interno vi sia l'incantesimo per evocare la serpe reale,simbolo del coraggio."
"Ma non era il leone il simbolo del coraggio?" Chiesi
"Senti,le regole non le faccio io, così è scritto e così è."mi rispose con tono scocciato
Ci fermammo davanti a un portone di legno d'abete e sentii il mio libro tirare,come se volesse uscire dallo zaino.
Lo estrassi e domandai:
"Perchè si comporta così?"
"Perchè vuole tornare completo,come in origine."
Vidi una cavità rettangolare e intuii che fosse la serratura della porta,così inserii il libro e uno stridio di pietra sulla roccia graffiò i miei timpani.
Lentamente le ante si aprirono e in cima a un piedistallo,in fondo alla atanza c'era un foglietto scarabocchiato fluttuante.
Mi avvicinai e il libro lo recapitò come suo integrandolo con il resto delle pagine,poi ci dirigemmo all'uscita:
"Mettiti quì" disse Acor "useremo un mio landmark per tornare ad Exodia"
"Va bene" risposi
Poco dopo eravamo nel vicoletto dal quale la mia giuda aveva aperto il portale e d'un tratto ci corse davanti un uomo urlando:
"ALLE ARMI,ALLE ARMI! LE OMBRE SONO QUI!"
"Davvero? E da che lato della cittá sono?" chiesi
"Alla porta Est! presto,ci serve il più aiuto possibile!"
"Conta pure su di noi,ci vediamo sulle mura."
"Va bene,buona fortuna"
Iniziammo a correre e sostammo davanti a casa di Ernest,per chiamarlo:
"ERNEST,ERNEST! PRESTO VIENI FUORI"urlai
"Ehy, calmati amico che succede? Hai di nuovo litigato con Seron? Ahahah"mi rispose
"NO! Le ombre sono quì,dobbiamo sbrigarci!"
"Non aggiungere altro,ti seguo"
in cima alle mura c'erano già altre persone che guardavano all'orizzonte, così osservammo anche noi:
un'ammasso nero informe avanzava rapidamente, coprendo gradualmente il cielo.
Digrignai i denti.
Acor mi guardò e mi disse:
"È il momento,evoca la bestia"
Annuii e iniziai a leggere la formula:
Ad ogni lettera particelle purpuree e scintille venivano sprigionate dal libro e, finita la formula, lo appoggiai al suolo per vedere il seguito.
Ma dopo qualche secondo le scintille si dileguarono e non successe nulla
"Uhm... perchè non accade nulla?"disse Ernest
"Perchè l'energia non si crea, può essere solo incanalata:
Prima dai sentimenti poi alla sua forma elementare: L'essenza" rispose Acor
"...e... quindi cosa devo fare?" Domandai
"Guardati nel profondo,e pensa a un episodio in cui non hai avuto modo di reagire e trasmetti quella energia dalla tua mente al libro. Ma sbrigati le ombre sono ormai appresso!"
Flashback:
..."AhAhAh,sei solo un perdente! La tua vita ha lo stesso peso di un granello di polvere!"...Mi spinse e caddi sul prato...
"Giá, non vali niente! Ahahahah" aggiunse un altro
"Tornatene a piangere a casa bamboccio" puntualizzò un terzo
Al che risposi:
"Beh se la mia vita non è nulla,tutti gli insulti di questo mondo non basterebbero a descrivere la vostra!"
"Ti credi spiritoso?"
"Nah,solo più intelligente" precisai
"Bene,allora perchè non fermi questo con la tua intelligenza?" Mi sferrò un pugno che mi fece sanguinare il naso..." e questo, e questo, e questo" e assieme alle risate dei suoi mi pestò...
...Presente:
Presi il libro, rilessi la formula,lo appoggiai al suolo,mi sedetti e chiusi gli occhi ripensando a cosa avrei detto a quel bullo se avessi avuto la forza di farlo:
"NON SONO UN PERDENTE E TU NON SEI NESSUNO; L'UNICO SENTIMENTO CHE PROVERETE,SARÁ LA PAURA CHE AVRETE DI ME!
E A QUEL PUNTO PIANGERETE, CHIEDENDOMI DI RISPARMIARMI,E SARÀ IN QUELMOMENTO CHE RIDERÒ DI VOI!..."
Riaprii gli occhi e una serpe brace ardeva davanti a me. Era enorme,imponente e le sue squame erano tizzoni accesi; i suoi occhi fiamme e i suoi denti morte.I miei iridi erano rosso acceso e avevo il fiatone,causato dell'evocazione; tutti mi fissavano:
alcuni con la bocca aperta, altri mostravano lieve paura.
Mi voltai prima a destra,poi a sinistra e infine dissi:
"Preparatevi...si comincia!"
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