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La macchina nera percorre veloce la statale, corre sinuosa nel traffico zinzagando fra le vetture come a volersi imporre sul tempo.
I due occupanti sospirano mesti al solo ricordo delle migliaia di chilometri che ancora li attendono.
L'aria calda dei bocchettoni li avvolge e li culla in quel loro viaggio pieno di speranza e di sogni.
Entrambi hanno lasciato tutto per poter ricominciare, senza pregiuzi, alla luce del sole, lontano da coloro che ne hanno manipolato le menti e le azioni.

Vivere alla luce del sole il loro amore, in un luogo nuovo, dove la loro storia è arrivata ovattata e con pochi particolari, nessuno a puntare il dito o a giudicare...solo loro due.
Due semplici persone con un passato triste e complicato, pronte a ricominciare, questo erano loro...Mike e  Mitchell.
Tante le cose lasciate indietro. Gli affetti per Mike, gli agi per Mitchell, ma loro due insieme avevano superato tutto trovando nell'altro un punto fermo, un ancora di salvezza.
E quel viaggio ne era la prova, così come quella macchina e quelle mani intrecciate che non volevano sapere di sciogliersi.

Avevano affittato una piccolo appartamento gia arredato sopra un negozio di animali usando il nome di Bryan come garanzia, comprato una macchina nuova e  si erano imbarcati in questa avventura.
Entrambi erano consapevoli del passo che stavano intraprendendo, ma il peso che gravava sulle loro spalle misto ai sensi di colpa, creava una strana atmosfera rendendo i due occupanti stranamente silenziosi e nervosi.

A rompere questo pesante silenzio fu Mitchell che dando sfogo a tutti i suoi timori disse:
- dai salutato tutti prima di partire?-
- cos'è un modo velato per chiedermi di Cody?- rispose Mike continuando a guidare tranquillo nonostante il peso delle sue parole.
- l'ho nominato?hai sentito quel nome uscire dalla mia bocca?-
Uno sguardo truce e pieno di astio trasforma il volto di Mike, che con una mossa avventata cambia corsia e ferma la macchina sul ciglio della strada. Il suono di vari clacson accompagnano la manovra, insieme alle imprecazioni del suo compagno di viaggio.
- ma dico, sei impazzito? Potevamo morire...si mette a fare prodezze alla James Dean lui...tzs- gli inveisce contro alzando la mano verso l'altro come ad indicarlo e poi con stizza la sbatte giù sulla sua coscia per ribadirne il concetto e subito dopo mormorare un sottilissimo " cazzo lui è morto poi".
Mike, calmo, spegne il motore della macchina si gira verso destra e lo guarda pronto a scatenare la terza guerra mondiale.
- affrontiamo ora la cosa, perché gradirei non parlarne più. Cosa ti cruccia esattamente, che sia andato a chiedere aiuto a Bryan? Che sia andato a trovare Cody? Che l'abbia rivisto al matrimonio? Cosa dimmi -
Silenzio.
- Mitch...allora-
Nulla, non un fiato o una singola sillaba abbandonano la bocca del ragazzo... solo il silenzio interrotto di tanto in tanto dallo sfrecciare delle auto nella corsia di fianco a loro
- MITCHELL CAZZO...sei peggio di Cody-sussurra le ultime parole, ma arrivano chiare alle orecchie del suo ragazzo che spalanca gli occhi incredulo per quello che ha appena udito
- OVVIAMENTE! SCUSAMI SE NON SONO PERFETTO COME LUI. RETTO COME LUI...onesto come lui...bello come lui- si pente subito delle sue parole tanto che nel pronunciale si volta verso il finestrino, non più a fronteggiare il suo uomo, ma a contemplare il panorama.
- è questo il problema!- gli dice mettendo entrambe le mani sulle sue spalle e girandolo verso di lui. Con delicatezza alza il volto mesto dell'uomo che ama e lo guarda finalmente negli occhi. Asciuga una lacrima solitaria che riga il bellissimo volto di Mitchell e lo bacia.
- non posso cancellare il passato né quello bello né tanto meno quello brutto. Cody è esistito, esiste e fa parte di entrambe le situazioni. Sei stato con me sempre, hai visto tutti e due i retroscena e sai che non è perfetto.
Nulla tra di noi lo è mai stato. Ci siamo consolati a vicenda, trattati male e sai che non provavo lontanamente quello che provo per te, ma non posso cancellarlo o smettere di sentirmi in colpa per quello che gli ho fatto.- sospira mesto, consapevole delle sue colpe
- ma..t...-
-fammi finire ok? È inutile nascondere la mano, quello che gli è successo, anche se indirettamente, è colpa mia. Non ti ringrazierò mai abbastanza per quella notte e per quelle successive, senza di te non so cosa avrei fatto...- scuote la testa alla sola idea della pazzia che stava per compiere ed aver chiamato il biondo è stata l'unica cosa che l'ha salvato da morte certa.
Una carezza lo coglie impreparato e quasi sobbalza, ma si rilassa subito accogliendo con gioia quella mano cosi calda ad incorniciargli il viso.
- hai ragione! Conosco tutto..
ero là, conoscevo la venerazione che Cody aveva per te e il concedergli solo le briciole,
ma vi guardavo comunque con gelosia ed invidia, perché lui è stato tutto quello che volevo essere io per te e tutto il resto passava in secondo piano.
Ti ho amato dal primo momento e lo sai, perché anche tu eri la per me. Non voglio che eviti Bryan e la sua famiglia o quel guastafeste del tuo ex, ma non chiedermi di provare compassione per lui o di non esserne geloso. Non ci riesco. Perché sarà anche vero tutto quello che mi hai detto però vi siete amati, a modo vostro certo, ma vi siete amati.-
- mentre io ti ho fatto diventare il mio amante senza dirtelo mai, no?-
- È normale provare gelosia o voler essere nei suoi panni quando sai di contare solo se ti togli le mutande. Oh... non fare quella faccia, c'è voluto un secolo per farti provare un briciolo di amore-
- ma ora sono qui, con te. Ho scelto te.Di Cody non mi interessa nulla.-
-però ci pensi ancora a lui. Ti senti in colpa per lui-
- ovvio che mi senta in colpa, gli hanno sparato per colpa mia! Per proteggere il mio culo ed indirettamente anche il tuo.
Ma questo non vuol dire che ci sia qualcos'altro. Sei, e resterai sempre il mio amato biondo. E perdonami per tutto, ci ho messo un po per capire che ti amavo e...che ti cercavo...non solo per il tuo culo- termina Mike, scoppiando a ridere nell'esatto momento in cui la mano del uomo che ama colpisce il suo braccio, in quello che a tutti gli effetti è uno schiaffo, ma che di doloroso non ha proprio nulla.
-sei sempre il solito idiota-

Sorride Mitchell mentre gli afferra il volto e lo bacia, mentre gli trasmette tutta la sua felicità e serenità. Pace interiore che solo un amore ricambiato sa donare.

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-dove stiamo andando? ...sai che non impazzisco per le sorprese.
A dirla tutta non mi piacciono proprio-
- basta parlare! Goditi il momento.-
- quale momento? Quello in cui mi hai bendato o quello in cui sono inciampato scendendo dal marciapiede oppure quell'altro ancora dove per poco non finisco orizzontale con le mani giunte sul davanti perché ti sei dimenticato di darmi indicazioni?-
-No! Quello in cui ti dicevo "amore ho una sorpresa per il nostro anniversario "!-

Mike è sempre più convinto che ogni passo possa essere l'ultimo. Ha accettato quella buffonata solo perché convinto lo portasse ad una sana attività ginnica da letto e si domanda ancora perché non ci stiamo rotolando nelle lenzuola, come mezz'ora fa, invece di star assecondando queste puttanate.
Lui odiava le sorprese fin da piccolo, il non sapere dove andare, l'ansia di doversi mostrare contento e soddisfatto di qualsiasi cosa gli venisse mostrato e puntualmente rimaner e deluso.
Era una persona pratica senza fronzoli o bende sugli occhi, se voleva una cosa la prendeva oppure lasciava stare, ma come la mettevi mettevi questa storia non era di suo gradimento.

Si era svegliato nel migliore dei modi, con colazione a letto e sesso mattutino, ma quando l'idillio era finito, si era ritrovato con una benda sugli occhi e fuori casa a camminare come un idiota cercando di non riempire una bara.

Ma ora nell'ammirare quel panorama e quel luogo sconosciuto, i sensi di colpa lo colpirono in pieno. Si sentiva in difetto verso il suo uomo, per aver dubitato di lui, infondo l'aveva portato in un posto di suo gradimento e completato il tutto con quel bellissimo panorama.
- allora? Soddisfatto?-
- Mi hai sorpreso si. Non credevo mi conoscessi così bene da organizzare una giornata come questa. Il sesso di prima mattina, poi la partita di basket...e poi quel panorama... stupendo-

Il sorriso che riceve in cambio alimenta il suo cuore meglio di mille batterie e non può evitare di baciarlo, di trasferire in quel piccolo gesto tutti i suoi sentimenti ed il suo amore.
Amore troppo grande per essere spiegato con un semplice " ti amo", dove i gesti e le azioni valgono più di tutto e sovrastano la lucidità dei sensi.
Il bacio diventa subito qualcosa di passionale ed intimo, un qualcosa da approfondire e vivere il più a lungo possibile, ma quello non nè il momento né il luogo adatto così allontana lentamente le sue labbra da quelle del biondo e lasciando una carezza su quella pelle diafana e lucente al chiarore della luna gli sussurrava un placido "torniamo a casa".

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La fronte umida ed il resto del corpo madido di sudore, gli occhi fuori dalle orbite e le mani tremolanti hanno accompagnato il risveglio di Mitchell quella mattina. Nessun sogno ad inquinare il suo sonno, ma semplicemente un presentimento che l'aveva portato a spalancare gli occhi e diventare la pallida imitazione di un essere senziente.
Giaceva seduto nel suo angolo di letto, con lo sguardo perso nel vuoto ed il respiro affannato, le coperte a coprirlo per metà ed il cuscino abbandonato al suo destino contro la testiera del letto.

Il suo uomo dorme placido al suo fianco, la sua espressione serena ed il mezzo sorriso abbozzato sono a dimostrazione che il sogno è piacevole e che il limbo in cui si trova è di suo gradimento. Guarda la sveglia sul comodino, posando lo sguardo oltre Mike e constata mesto che le tre del mattino non sono certo l'ora per avere un attacco di panico. La sua mano corre a stropicciare quel viso, stanco e teso, così tanto da deformare l'espressione anche se questo gesto sembra levar via un po della sua ansia.
Vorrebbe tanto seppellirsi sotto le coperte, creare un fortino con esse e ripararsi dai mali del mondo ed aspettare qualcuno che venisse a salvarlo, come faceva da bambino. Ma quegli anni sono finiti ora ha una spalla su cui appoggiarsi, gli basterebbe allungare il braccio e svegliare il suo compagno, parlargli delle sue paure ed esser pronto a ricevere un suo abbraccio.
E quasi fa quel gesto, allunga il braccio verso quel viso così angelico e scende giù verso la spalla, ma nel momento di toccarlo e scuoterlo quel tanto per attirare la sua attenzione si blocca, chiude la mano a pugno e la riporta verso il suo grembo.
Non può essere così egoista.
Non ha più dieci anni e pretendere tutto ciò che desidera o chiedere agli altri di risolvere i suoi problemi, deve essere forte, mettere alle spalle i suoi timori e soprattutto chiamare quella brava dottoressa che gli hanno consigliato. Piu facile a dirsi che a farsi.
Un ghigno appare sul suo volto quando immagina la sguardo della dottoressa mentre gli racconta la sua vita, le angherie subite dal padre, la morte della madre e ...tutto il resto. Forse sarebbe meglio non rivangare il passato, comprare due pillole per dormire e mandare suo padre a fanculo una volta per tutte.
Sì, farà così! Non ha tempo per pensare a quell'uomo orribile e manipolatore, deve godersi la sua nuova vita e ricavarne solo il meglio, perché merita di essere felice, merita tutto ciò che di bello ha in serbo la vita per lui. E sorride a quelle parole, pronunciate proprio dall'ultima persona da cui se lo sarebbe aspettato. Oh, com'è bella e grama la vita sempre a prendersi gioco di tutti.

Cosi, con quella nuova convinzione e consapevolezza e con il procrastinare come asso nella manica, si lascia cullare dalle calde e forti braccia del suo uomo in quello che nessuno dei due saprà essere l'ultimo abbraccio.

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Questa storia nasce da un desiderio sfrenato di #ducati_79  verso due esseri (poco) senzienti e dal suo amore verso di loro. Avrei voluto ricreare una storia su di loro, ma ho preferito tre semplici spaccati di vita quotidiana per non rendere il tutto un "mappazzone" tedioso e ripetitivo. Con questo ultimo atto diciamo addio definitivamente a tutti i nostri personaggi preferiti. Grazie a tutti voi per il supporto.
Spero vi sia piaciuta, alla prossima storia.

Hyd8

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