[32] Wheel Master

>> Rosa's P.O.V <<
Distruggo l'ultimo dei mostri che mi hanno circondata con un affondo del mio Keyblade nel suo gracile corpo. Da quel momento in poi, il silenzio torna a regnare nell'atmosfera.
Mi ritiro dalla mia posizione di battaglia, guardandomi attorno alla ricerca di altri nemici, richiamandoli con egoismo: 《E allora? Nessun altro vuol farsi avanti?...》
Vengo interrotta da un assalto alle spalle. Non farò in tempo a voltarmi, per cui mi getto al lato del ponte, ritrovandomi faccia a faccia con un'altra creatura blu i cui artigli marciano con graffi profondi il duro e freddo materiale sotto di noi.
Malgrado le dimensioni e la scarsità di resistenza non sono facili da prendere, per quanti siano piccoli e sfuggenti.
Aggancio l'obbiettivo, sguardo nascosto dal cappuccio, e poi mi preparo ad attaccare.
Con un movimento così rapido da sembrare di essermi teletrasportata con qualche magia, "ricompaio" dietro la creatura che si rende conto del pericolo solo dopo un'altra delle mie esclamazioni
Preso!》 ghigno, colpendola in pieno con un epilogo che consiste nell'incrociare i Keyblade per formare una "X", e attaccarla ad una velocità impressionante.
Il mostro, ora alle mie spalle, scompare sotto forma di "polvere", senza lasciare nessuna traccia. Ormai sembra davvero finita.
Ritiro le mie chiavi, sguardo fisso sui miei stivali. 《Cos'erano quei mostri? E perché ce l'avevano con me?》
Ecco che ripartono le stranezze...
Mi avvio al castello, lasciandomi da parte quelle domande...quando la terra inizia a tremare a causa di un boato che mi forza a coprirmi le orecchie, oltre che cercare di mantenermi rigida in piedi.
《E-eh...?!》
Il breve terremoto cessa. Devo assolutamente vedere cosa sta succedendo, e cos'abbia causato tutto questo trambusto che sembra provenire dall'interno.
(...)
La porta è già aperta, per qualche ragione. Continuo a correre, oltrepassandola, fermandomi in una gigantesca sala decorata perlopiù di rosso.
Danzo lo sguardo di qua e di là, e quando penso non vi sia niente, degli strani elementi tra il grigio e il rosso catturano il mio sguardo. Quando alzo la testa, a sento riesco a credere a ciò a cui miei occhi stanno assistendo.
《...?》
Subito spicco un balzo all'indietro, evocando i miei Keyblade. C'è questa creatura dalle spaventose dimensioni, quasi quanto la soffitta di questo castello, dalla forma corporea letteralmente macchinosa: spuntoni che fanno da artigli, tubi per le gambe, una ruota d'acciaio...
Il suo aspetto è prevalentemente di un rosso scuro, con degli accenti neri su diversi punti. Ma quel che più cattura la mia attenzione è una sfera al centro del suo corpo con sopra incisi degli occhi, che cominciano a scrutarmi quando si accorge della mia presenza.
E per concludere, un simbolo che non ho mai visto prima è disegnato sulla parte inferiore.
《Che cos'è?!》
Mentre mi preparo ad affrontarlo, dei passi echeggiano nella stanza, precisamente alle spalle del mostro. Guardo oltre la sua enorme figura, e i miei occhi vedono chi meno mi sarei aspettata.
Un sospiro di sollievo abbandonano le mie labbra, sulle quali si forma un lieve sorriso mentre lascio cadere il cappuccio sulle mie spalle, scoprendo il mio volto. Sta bene.
《Terra!》
Sentendo una voce chiamare il suo nome, il ventenne si guarda intorno, Scuotiterra alla mano, quando—finalmente—si accorge di me.
I suoi occhi, azzurri come il cielo mattiniero, si spalancano.
《Rosa?...》
Quando cerco di raggiungerlo, tuttavia, a sbarrarmi la strada vi è il mostro meccanico che si appresta ad assestarmi un colpo.
Il ragazzo cerca di arrivare in tempo da me prima che possa accadere, ma fortunatamente riesco a precederlo, incrociando i miei Keyblade per deviare l'attacco per un soffio. La cosa che però mi sta mettendo in difficoltà è la sua straordinaria forza che riesce a scalfire la mia difesa, scaraventandomi lontano con l'impatto creato dal suo attacco.
《Aah!》
Cado sul pavimento, le mie chiavi scivolano dalla mia mano. Cerco di rialzarmi subito, strofinando il braccio che ho sforzato per fermarlo...inoltre, non mi sono ripresa ancora dall'ultima battaglia con il ragazzo mascherato.
《Accidenti...》
Il mostro sta per colpirmi di nuovo subito dopo la prima volta, senza mostrare pietà. Allungo le braccia il più possibile per raccogliere le mie chiavi, ma anche con i miei riflessi, non avrei fatto in fretta a prenderli.
《Non te lo lascerò fare!》
Sentendo un grido, seguito da un suono metallico, alzo la testa: è Terra, che ha prevenuto che il nemico mi colpisse ancora, utilizzando il suo punto più forte, la forza, e spingerlo con un urto di qualche passo all'indietro, facendolo ruggire.
La terra trema ancora una volta, ma è solo questione di pochi secondi prima che torni a smettere.
Osservo il castano di fronte a me, realizzando lentamente quello che è appena successo. 《...》
《Tutto bene?》
《Uh? Ah... S-sì...》 sussurro, rialzandomi. 《Non c'era bisogno di preoccuparsi, comunque, ce l'avrei fatta anche da sola.》
《Che ci fai qui?》
Quella domanda mi coglie alla sprovvista.
《Dubito fortemente che il Maestro prima ce l'avesse anche con te.》 continua, riferendosi al momento in cui Eraqus ha mandato lui e Aqua in missione. Insomma, quando ho sperato che stesse parlando anche di me...ma preferirei non ricordare quella storia. 《Sei troppo giovane per una missione per il mondo esterno. Non vrebbea motivo di rendertene partecipe. Sei scappata di casa, non è così?》
Il suo tono è così amareggiato da togliermi le parole di bocca.
《N-no...》
Per fortuna, per così dire, un terzo assalto da parte della creatura mi interrompe mentre provo a giustificarmi per essermene andata senza il consenso di Eraqus, o ancora peggio, contro la sua volontà.
Ma non ho bisogno di essere trattata come una ragazzina.
《Terra...》 mormoro con lo sguardo nascosto dai miei capelli, Keyblade alle mani. Quando sollevo il capo verso la creatura, un sorriso fiducioso si forma agli angoli della bocca, affascinata dalla sua potenza.
《Lascialo a me!》

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