[27] Tra bene e male

>> Vanitas' P.O.V. <<
Quel che non riesco a capire è come sia possibile che tra tutti i mondi esistenti sia subito finita in questo. Non può esserci andata di proposito.
Avrà anche dimenticato, ma è probabile che sia stata l'aria familiare di questo posto ad averla attirata. D'altronde, questo non può che rivelarsi una comodità per i nostri piani—e i miei.
La ragazzina non muove un muscolo, ma ho un'idea.
《È ormai evidente che non fa alcuna differenza per te su qualunque sarà la sorte dei tuoi compagni.》 continuo a provocarla. 《Né di Terra...né di Ventus.》
Come previsto, sul suo volto si forma una reazione.
《Ti piace tanto dare arie alla bocca...》 sussurra, sguardo basso, due Keyblade diversi alle mani in contemporanea. 《...ma in fatti come te la cavi?!》
Sbuffo, e mi approccio con lo stesso affondo del Keyblade di prima. Nell'istante in cui sta per colpire si forma tra di noi luce, e sento il braccio vibrare in aggiunta di un suono metallico nella breve distanza che ci allontana. Quando questa svanisce, vedo che i suoi Keyblade stanno formando una difesa a "X" che provo ad abbattere in ogni caso.
La sua capacità di resistenza non è poi così scarsa come ricordavo. Tuttavia, paragonata alla mia forza non è niente di speciale.
《!》 cerca di tenere stabile la difesa con l'aiuto di una pianta del piede appiccicata al terreno, approfittando dell'occasione per cercare di spingermi dall'altro lato.
Separo i nostri Keyblade, mantenendo le distanze tra noi con un salto. Resto fermo da quel momento in poi, aspettando che si faccia avanti con un famelico sguardo che non può vedere.
Facendo roteare i suoi Keyblade nelle proprie mani, mi viene incontro con una velocità superiore a quella dell'ultima volta con un "Furia". Anziché deviarlo mi preparo ad attaccarla alla stessa maniera, costringendola a mettersi di nuovo sulla difensiva.
Prova a colpirmi con l'altro Keyblade, ma stavolta vedo attraverso i suoi movimenti che punta alle mie gambe.
Riesco per un soffio a superarla in velocità, indietreggiando con un secondo salto. Ma non sembra voler darmi tregua: con uno scatto a mezz'aria torna ad accanirsi su di me, limitandosi ancora a un mediocre, comune attacco che comunque riesce quasi a sfiorare la mia maschera, rischiando di romperla, se non fosse per il fatto che sono riuscito a scansarmi con una schivata laterale. Traggo vantaggio dalla situazione per posizionarmi alle sue spalle.
《Che—!》
《Cos'era quello? Un colpo basso?》
Si allontana con un balzo dall'altra parte del campo di battaglia, brandendo i suoi Keyblade. A dir la verità, mi aspettavo che le sue intenzioni fossero quelle di voltarsi e attaccarmi, ma invece ha fatto una scelta sensata pensando che sarei riuscito a fermarla in ogni caso.
A differenza di adesso, quella notte è stata molto più impulsiva. Sarà stata la rabbia a portarla a commettere tutte quelle idiozie, o forse...forse è per via di lui.
《Non sai fare nient'altro?》
《Oh, ne sarai sorpreso.》 risponde a tono, venendo nella mia direzione. Forse dovrei ritirare ciò che ho appena detto: è rimasta ancora la ragazzina impulsiva di un tempo.
La sua grande velocità mi porta a mettermi sulla difensiva, cosa che raramente faccio, e quando uno suo Keyblade si scontra con il mio, si forma tra noi un altro sfregamento metallico.
I suoi occhi celati nel proprio cappuccio penetrano nei miei. Sembra che quello sguardo agguerrito stia guardando dentro la mia maschera.
L'essermi distratto mi fa quasi cedere al suo improvviso aumento di forza, ma riesco in tempo a ricompormi, restando rigido dove sono per tenerla lì ferma dov'è.
La ragazza fa roteare un Keyblade nella mano, che utilizza per tentarmi un altro colpo basso. Faccio in tempo a deviarlo, rischiando che l'altra sua chiave mi colpisca la maschera, ma mi limito a spostare la testa di lato, lasciando la lama sfiorare la mia spalla. La sensazione è simile a un taglio netto così rapido da sembrare un graffio, che per quanto sia breve non mi trasmette dolore. Nel frattempo, studiando i movimenti della ragazza, vedo le due lame ritirarsi soltanto per azzardare un altro tentativo inutile, attaccandomi direttamente.
Con una mossa così prevedibile continuo a schivare il colpo, che si trasforma ben presto in una serie di attacchi che diventano sempre più veloci.
《Che pessima mira.》 dico ridendo.
Con un grugnito si fa indietro, ansimante. Nonostante questo, i suoi pugni sono stretti saldamente intorno alle sue chiavi, lottando pur di non cadere sulle ginocchia.
Ma c'è da dire che il Maestro Eraqus l'ha addestrata come si deve. Se tradisse la luce, probabilmente sarebbe molto più forte.
Finora stavamo solo giocando. È giunto il momento di fare sul serio.
《Ngh—!?》
Sento alle mie spalle un dolore che riesce a piegarmi, e una sensazione simile a delle braccia che avvolgono le mie e mi tengono immobile. Quando cerco di stringere il mio Keyblade, mi rendo conto che mi è stato soffiato senza che me ne sia reso conto.
Vedo la ragazza di fronte a me, cosa che mi porta a chiedermi chi mi stia tenendo fermo. Mi giro a controllare il responsabile, che è niente di meno che la mia avversaria stessa. Una replica, per l'esattezza.
Invece è la figura ad essere entrata in possesso del mio Keyblade, che fa roteare nel suo. Questa—stringendo il manico dell'altra sua chiave tra i denti—mette il mio sulla spalla.
Mai distrarsi.》 la sento mormorare nel cappuccio che copre il suo volto.
Un'abilità a cui non ho ancora avuto modo di assistere. Si prospetta tutto molto interessante.
La mia avversaria comincia a giocherellare con la mia chiave, oscillandola avanti e indietro. 《Bel giocattolo.》 commenta con un sorriso visibile nell'oscurità, oltre che uno dei suoi occhi, brillante nel buio.
Ora come la mettiamo?》

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