[22] L'esame del Simbolo della maestria

>> Rosa's P.O.V. <<
《Rosa!》
Apro gli occhi, luce filtra nell'oscurità e la sostituisce con l'immagine della mia stanza. Sento qualcuno bussare alla porta, e una voce. 《Sei pronta? L'esame sta per avere inizio!》
Stordita dagli eventi di stanotte, faccio uno sforzo per alzarmi e nel mentre mi strofino gli occhi. Poi, in mancanza di voglia di gridare, mi avvicino alla porta e vi appoggio sopra una mano e metà della faccia.
《Qu-quasi.》 replico dopo essermi schiarita la gola, cercando di suonare sveglia da un pezzo. 《Comincia ad andare. Ti raggiungo tra poco.》
《Uh... D'accordo. Ma sbrigati, eh!》
Dei passi sempre più lontani mi fanno capire che se n'è andato.
Sospiro, posando la fronte sul freddo legno ad occhi chiusi. Percepisco una sensazione altrettanto fredda dall'altro lato della porta, come se qualcuno vi ci sia poggiato sopra allo stesso modo, proprio come uno specchio... Ma mi limito a tenere socchiuse le palpebre.
Appoggio le spalle al muro, guardando il soffitto. È in questo momento che una voce interiore mi ricorda che giorno è oggi. Oggi non è un giorno qualsiasi: bensì, è il giorno dell'esame del Simbolo della maestria.
Devo sbrigarmi. Non voglio perdermi niente.
(...)
Arrivo al piano superiore, e faccio una sosta per riprendere fiato. Ispeziono la grande stanza con uno sguardo veloce, e vedo Terra e Aqua che si sono già allineati. Ven è lì al loro fianco che mi sta aspettando, ma la sua attenzione sembra concentrata su altro. Ma per fortuna, l'esame non è ancora cominciato.
Mi affretto verso il biondo, il quale si accorge del mio arrivo.
《Rosa! Era ora!》 esclama con un sorriso, mani dietro la nuca. 《Perché ci hai messo tanto? Qualcuno voleva sonnecchiare ancora un po'?》
Balzo lievemente alla sua ultima domanda. Come...
Strofino la nuca con la mano alla ricerca di una scusa, ma soprattutto, che nessuno lo abbia sentito.
《...'Sta zitto.》 gli sussurro senza guardarlo, con tanto di colpetto alla spalla che lo fa ridacchiare insieme alla mia reazione.
Intanto, sento lo sguardo di qualcuno su di me. Ci sono tre sedie di fronte ai nostri amici e alla sinistra vi è seduto colui al servizio del nostro insegnamento, il Maestro Eraqus. Non c'è nessuno alla sedia al centro, e nella sedia a destra vi è seduto un uomo che non ho mai visto prima. Ha una testa pelata, faccia rugosa, una barba bianca, e i suoi occhi brillano d'oro.
Guardandolo, mi sento... strana.
Guardo Ven, che si è anch'egli accorto della situazione, e poi di nuovo lo sconosciuto. Un sorriso si forma sulle sue labbra, il che mi inquieta ancora di più.
Proprio in quel momento, il Maestro Eraqus si alza dal suo posto e scattiamo entrambi alla realtà: entrambi raddrizziamo la schiena e ci schiariamo la gola, cercando di non dare importanza a questi occhi fuori dalle orbite che ci osservano.
Con quello, la voce del Maestro risuona nella stanza.
《Oggi affronterete l'esame per ottenere il Simbolo della maestria.》 un'atmosfera solenne lo circonda come al solito. 《Ci sono ben due candidati per il Keyblade. Tuttavia questa non è né una gara, né una battaglia per la supremazia... né una prova di volontà. È una prova di cuore. Potreste farcela entrambi, o forse nessuno dei due.》
Eraqus guarda Terra e Aqua uno alla volta, e poi, si volta verso l'anziano. Questo annuisce in silenzio, mentre il nostro Maestro continua con il suo discorso: 《Certamente il nostro ospite, il Maestro Xehanort, non è giunto fin qui per assistere al fallimento dei più promettenti candidati che abbiamo da anni. Confido che siete pronti.》
《Sì.》 dicono i due aspiranti Maestri all'unisono.
Maestro Xehanort... Dove l'ho già sentito? Eppure, non mi sembra di averlo mai incontrato in vita mia.
《Che l'esame abbia inizio!》 annuncia il Maestro, distraendomi dai miei pensieri. È ora.
Il Maestro evoca il proprio Keyblade, e appena lo prepara, diverse sfere di luce compaiono nella stanza. Terra e Aqua preparano le loro spade.
Ma all'improvviso, le sfere vengono ricoperte da un'insolita aura oscura. È stato previsto anche questo per la prova?
Tuttavia, ciò che è necessario per testare Terra e Aqua cominciano a muoversi verso me e Ven.
《Rosa! Ven!》 gridano i nostri compagni. Ma entrambi evochiamo i nostri Keyblade e riusciamo in tempo a distruggere le sfere vicino a noi.
《Non preoccupatevi per noi.》 grida Ven. 《Voi due concentratevi sull'esame!》
《Ma Ven, qui siete in pericolo! Aspettate nelle vostre stanze.》 ci dice Aqua con preoccupazione.
《No! Abbiamo aspettato a lungo questo momento. Vogliamo vedervi diventare maestri! Non ce lo perderemo!》 ribadisce il biondo, girandosi verso di me, Keyblade alla mano. 《Giusto?》
Annuisco, preparandomi a fare piazza pulita di altre sfere che sarebbero potute arrivare a noi. 《Giusto. E poi, in caso di difficoltà, ci sono io qui pronta a difenderlo.》
《Hey! Che cosa vuoi insinuare?!》
《Se la caveranno.》 la assicura Terra, fronteggiando le altre sfere che seguono. 《Si sono allenati quanto noi!》
《Infatti!》 conferma il biondo, cercando di non dare troppo peso alla mia presa in giro.
Un sorriso si forma sulle labbra di Aqua.
《Occhi aperti, ragazzi.》
(...)
Dopo che le sfere sono state distrutte, i due candidati guardano il Maestro e riacquisiscono una posizione eretta. Un Ven ansimante ma con un leggero sguardo fiero sulla faccia si affianca a me, e non posso biasimarlo. Per quanto mi riguarda, cerco di restare il più silenziosa possibile con il mio fiato: questo è un momento di trepidante attesa.
《Che evento inatteso...》 commenta il Maestro Eraqus. 《Tuttavia, si deve ascoltare il proprio cuore, anche nelle circostanze più impreviste. La prova che ho lasciato succedere è stata eccellente. Ciò conduce alla prossima.》
Terra e Aqua si posizionano al centro della stanza uno di fronte all'altra, Keyblade alla mano. Quest'atmosfera mi ricorda la prima volta in cui sono arrivata qui, quando sono stati incaricati di un combattimento dimostrativo per me e Ven, quando eravamo ancora alle prime armi.
Ma ora è diverso.
《Terra e Aqua, dovrete combattere uno contro l'altra. Ricordate, non ci saranno vincitori... ma solo la verità. Quando poteri uguali si confrontano, emerge la loro natura.》
I due si preparano al combattimento, e si affrontano nello sguardo con determinazione.
《Iniziate!》
Gli avversari chiudono la distanza che si è creata tra loro, e il combattimento ha inizio. I loro Keyblade si scontrano e si scontrano ancora, e volano scintille su scintille. Lo shock dell'impatto s'irrita nella punta delle loro dita.
Terra salta all'indietro per un secondo, riprendendo fiato. Aqua colma immediatamente il divario e corre verso di lui. Il ragazzo stringe il suo pugno, dal quale si scaturisce del potere.
Un potere sconosciuto, che a sol guardarlo mi lascia perplessa. Guardandolo, mi sento di nuovo... strana? Che cos'è?
Terra stesso non sembra saperlo, guardando la sua mano ma cerca comunque di non dargli troppa importanza, soprattutto che Aqua sta per venirgli incontro, parando agilmente il suo attacco.
È difficile decretare chi sia il più preparato, entrambi si sono dati parecchio da fare per quest'occasione. Il loro modo di combattere, di difendersi e la loro agilità, sono migliorate tanto da quando li ho conosciuti.
Non c'è dubbio che ci tengano davvero a diventare dei veri Maestri di Keyblade.
(...)
《L'esito è stato deliberato.》
Aqua guarda Terra dritto negli occhi. Questo annuisce in risposta, mettendo da parte il suo Keyblade, e ritornando insieme dov'erano prima di fronte al Maestro.
Il Maestro fa un passo in avanti. Alle sue spalle c'è il Maestro Xehanort.
《Terra e Aqua, avete offerto una prova esemplare. Tuttavia, solo Aqua ha mostrato il Simbolo della maestria.》
...Non può essere.
Subito mi appresto ad osservare l'espressione di Terra, ma non posso, da quella distanza. Perché non...? 《Terra, ritengo che tu non sia riuscito a tenere sotto controllo l'oscurità in te. Ma ci saranno altre occasioni. È tutto.》
Oscurità... Si riferisce per caso...?
《Aqua, poiché sei ora Maestra di Keyblade, ti verranno rivelati alcuni segreti. Attendi qui ulteriori disposizioni.》 con queste ultime parole, il Maestro Eraqus si allontana momentaneamente dalla stanza. Lo stesso vale per il Maestro Xehanort.
La stanza è terribilmente silenziosa. Io e Ven ci scambiamo degli sguardi, e senza perdere tempo, corriamo immediatamente dal nostro amico.
《Ehi...》 sussurra Aqua, cercando di confortare il bruno la cui testa è rivolta al basso.
《Terra, mi dispiace.》 comincia Ven tristemente.
Non so cosa dire a tal proposito. La mia mano è sospesa a mezz'aria nel tentativo di raggiungere la spalla di Terra, ma per qualche ragione, si ferma lì dov'è.
《Da dove è venuta l'oscurità?》 a malapena riesce a dire.
Nessuno di noi sa rispondere.
《Terra...》 cerco di parlargli, ma vengo preceduta.
《Scusate, ma voglio stare un po' da solo.》 ci dice, e cammina da solo per la sua strada.
Le gambe si muovono spontaneamente, cercando di raggiungerlo. Prima però che possa farlo, una mano mi tocca la spalla: è Aqua, che scuote la testa come dirmi di rispettare il suo desiderio.
Fisso Terra da lontano che continua a camminare per conto suo, ma la ragazza ha ragione. Sospiro, guardando i miei stivali.
《...Scusate.》 sussurro, allontanandomi dalla stanza. Sento Ven che mi chiama, ma sono certa che non mi stia seguendo; Ma mi limito a continuare a camminare, celandomi nel buio delle scale dei piani inferiori.
Mi siedo su un gradino, avvolgendo le braccia intorno alle ginocchia. Non posso fare a meno di ripensare a quanto è appena successo: tutto così tempestivo, e in una volta sola.  

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