[16] Sotto le stelle

>> Rosa's P.O.V. <<
Immersa nella solitudine e nel silenzio, continuo ad oscillare le gambe all'aria, comodamente seduta sulla cima di una montagna ai confini del cortile ad ammirare il panorama notturno, perfetto da quella posizione.
Le stelle brillano alte nel cielo. Mi sono allontanata dai ragazzi e dal Maestro per riordinare le idee su quanto è successo nel giro di pochi giorni, e nessuno come previsto si è accorto della mia assenza.
《Hey...》
...O forse sì.
A mio sfavore, questa piacevole quietudine viene interrotta da una voce. Una voce familiare e anche un po' esitante, che mi porta a capire subito di chi si tratti.
Mi giro in direzione di Ventus, il quale ha cercato con un probabile involontario tono basso di attirare la mia attenzione e così ha fatto. È quasi una fortuna che lo abbia sentito da quella distanza.
《Ventus.》 sussurro, rompendo il silenzio formatosi tra noi.
《Sai...》 balbetta, strofinandosi la guancia con un dito, sguardo rivolto altrove pur di non incontrarsi col mio. 《Ho visto che non c'eri, e sono venuto a cercarti. Che fai tutta sola?》
Abbasso la testa, esitando anch'io prima di parlare, circondati da quest'atmosfera pacifica e rilassante. 《Niente. Stavo solo pensando. Nulla di importante.》 dico nel tentativo di cambiare discorso, e la prima cosa che mi viene in mente per distrarlo da quell'argomento è dare una pacca sul posto libero al mio fianco, esortandolo a unirsi a me.
È probabile che il biondo non si aspettava che glielo avessi proposto, vista la sua faccia, ma faccio finta di niente e mostro lui un lieve sorriso a cui non sembra sapere come rispondere se non abbozzandone uno a propria volta. Quindi mi si avvicina ulteriormente, e prende posto sul punto indicato dalla mia mano.
Ha lo sguardo basso, immerso in qualcosa che non riesco a capire. Tante domande sorgono nella mia testa, ma una parte di me mi dice di zittire e far finta di niente ed è la scelta per cui preferisco optare.
《Oggi, durante gli allenamenti, ti ho vista combattere.》 comincia il ragazzo, guardandomi. 《Te la cavi bene. Senz'altro sei più portata di me, in questo campo.》
La sua voce è molto bassa, ma riesco comunque a sentire le sue parole. Il suo volto è un po' giù, e ogni tanto lancia degli sguardi sui suoi stessi piedi che penzolano lievemente a mezz'aria.
Non so che cosa dire. Di certo non ho intenzione di mentirgli dicendogli che non è vero, anche se questo è stato il mio primo giorno di allenamento qui alla Terra di Partenza. Non mi sono ritenuta e non mi ritengo abile nella mia lezione con Aqua, ma quello con maggiori difficoltà era sicuramente Ventus: da quanto ho visto, ho potuto vedere come insicuro e delicato fosse nello attaccare Terra.
È anche vero che quest'ultimo alla fine è riuscito a incitarlo ad osare di più.
《Ognuno ha il suo tempo per imparare. Non è mai troppo tardi.》 gli dico come la penso davvero. 《Trova un equilibrio, i tuoi difetti, i tuoi sbagli, e non li ripeterai. Solo in questo modo ci riuscirai.》
Ventus mi fissa con occhi sgranati, e dalla sua espressione, direi che sta elaborando il mio consiglio. Poi, ancora pensieroso, riabbassa testa.
Nonostante le mie parole, lo vedo... strano. Continuamente strano. Non so con quale altro termine descrivere questo aspetto.
Forse è solo una mia impressione.
《...》
Un bagliore di fronte a noi cattura la nostra attenzione, facendo spostare i nostri occhi verso il cielo stellato di quella notte: è appena caduta una stella, e per quel poco che l'ho vista, devo dire che questa postazione è effettivamente ideale da cui osservarle.
La luminosità di quella stella crea una luce così forte che si riflette sui zaffiri del biondo che mi porta a guardarlo, accorgendomi di quanto sia affascinato da quella visione. L'unica pecca, però, è che se n'è già andata. 《Oh...》
Ed eccolo tornato al suo solito stato zombiesco. Osservo sospettosa il suo comportamento: a quanto pare, ci teneva a quella stella cadente.
《Che c'è? Vuoi esprimere un desiderio come fanno i bambini?》 gli chiedo con un sorrisetto che lo mette in completo disagio.
Ventus scatta immediatamente alla mia domanda, sibilando suoni insensati. 《Eh? N-non sono un bambino!》 lo sento gridare per la prima volta, le sue guance si tingono della tonalità più chiara del rosa, ma visibile abbastanza per far sì che una risatina mi sfugga di bocca.
Un momento. Sto... ridendo?
E in un attimo, ho come la netta impressione che un'esperienza simile l'ho già vissuta in passato, ma francamente non riesco a capire perché.
《Vogliamo ridere anche noi. Cosa c'è di divertente?》 il biondo sobbalza una seconda volta dopo che un'altra voce si fa presente. Ci giriamo alle nostre spalle e vediamo le figure di Terra e Aqua: devono aver notato la nostra "scomparsa".
《Euhh...》 il biondo proprio non riesce a formulare una risposta che possa spiegare la situazione al bruno e si gratta la nuca, in assenza di parole alla bocca.
《C'è appena stata una stella cadente, e Ventus non ha espresso in tempo il suo desiderio.》 spiego io ai due ragazzi per lui, trasformando la tonalità rosa chiaro sulle sue guance in una un po' più scura.
Terra e Aqua si guardano a vicenda.
《È per questo che ti sei messo a gridare, Ven?》 commenta Aqua, ridacchiando. 《Hey, non abbatterti. La prossima volta andrà meglio.》
《Disturbiamo?》 ci chiede Terra, avvicinandosi a noi insieme alla ragazza. Io e Ventus ci scambiamo degli sguardi per un momento, fin quando mi sposto verso il lato opposto a quello del ragazzo per far loro spazio. La coppia sorride al mio gesto d'accoglienza, unendosi a noi ad ammirare il cielo stellato.
Restiamo tutti quanti in silenzio, finché Terra pone un'altra domanda a me e Ventus.
《Avete assistito a molte stelle cadenti, questa notte?》
Faccio cenno di no con la testa, senza aggiungere una parola.
《Caspita, quanto siete chiacchieroni.》 commenta sarcasticamente quest'ultimo, facendo riferimento a me e al biondo. Un'altra risatina sfugge incontrollata dalle labbra della bluetta, che è stavolta lei a pormi un quesito, sempre restando sull'argomento.
《A tal proposito. Rosa, raccontaci di più di te: hai un sogno che vorresti realizzare?》
Sollevo il capo, osservando i tre ragazzi che a loro volta stanno guardando me.
Corrugo la fronte. Un sogno... il mio scopo... Qual è?
《Un sogno... Perché avere un sogno?》  

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top