[11] Una scia di malizia

Due settimane prima, giorno 7 —
>> Ventus' P.O.V. <<

Terra mi fa volare sul pavimento con un colpo accurato del suo Keyblade di legno. Gemo dal dolore della caduta e dalla stanchezza, e la mia spada cade a pochi passi distanti da me. Cerco di rialzarmi, guardando lui e Aqua con sguardo assente.
《Ti arrendi già? Avanti, Ven! Pensavo fossi più potente.》
《Ven, ce l'avevi quasi fatta!》 prosegue la ragazza in un tono incoraggiante. 《Riprovaci!》
Terra la guarda, dandole giusto il tempo di finire di parlare. 《Ehi, non si fanno preferenze!》
Annuisco alle sue parole, e impugnando ancora una volta la mia arma, mi alzo e aggancio l'obbiettivo.
《Ancora una volta, su!》
Subito mi avvento verso il castano, tentandogli di nuovo un colpo. Nonostante si stia mettendo sulla difensiva, riesco a deviare il suo Keyblade e prendergli una spalla. Anche se non sto parlando molto, non sono più niente di ciò che ero prima. E ancora, Terra mi fa volare via.
《Va bene, va bene. Prendiamoci una pausa, che ne dite?》 Terra mi tende una mano quando Aqua ce lo chiede. Guardo il suo palmo con esitazione, ma poi la afferro, ricevendo aiuto a sollevarmi dal terreno.
《Allora, che cosa mangeremo oggi? Ancora torta? Non ho visto il tuo cesto in giro.》
《Oggi non ho portato nulla. Più tardi mangeremo col Maestro, quindi ho già preparato tutto nel salone da pranzo. Ho fatto la "Via Lattea-Polvere Caramellata". Ti piace, non è vero, Terra?》
Mentre conversano tra loro, si siedono sul margine della roccia nella sommità della montagna. Un po' in ritardo, mi unisco a loro e mi posiziono nel mezzo. Stringo la spada di legno tra le dita, come se fosse il mio tesoro.
C'è del silenzio tra noi, quando a parlare è di nuovo Terra.
《Ven, vedi tutte quelle ammaccature?》 mi domanda, puntando alla mia spada.
《Dimostrano che stai imparando.》 aggiunge Aqua, chinandosi per incontrare il mio viso col suo, e di conseguenza attirando la mia attenzione su di lei.
Lascio pendere un po' la testa, ma non do altre risposte.
《Ti sforzi troppo di muovere il tuo corpo. Devi lasciare che sia il tuo corpo a muovere te, capito?》 continua il ragazzo, prendendo alla mano il suo Keyblade in legno. Lo agita nell'aria come per darmi un'idea di ciò che sta cercando di farmi capire dai risultati dei miei primi allenamenti.
Al tempo stesso, con quelle parole solleva il Keyblade. È lo stesso su cui ha lavorato diligentemente. Finalmente lo ha finito e lo ha perfezionato. Ora ha inciso il suo nome sul manico.
Poi, si alza e si schiarisce la gola.
《Ehem! Nel palmo, stringi la lama. Se nel tuo cuore v'è la paura, compi questo gesto che t'assicura... che sì, il Keyblade ti chiama!》
Per finire, distende il Keyblade al cielo.
《Ma che razza di roba è? Chi ti ha fatto diventare Maestro?》 gli chiede Aqua, divertita.
《Diventare un Maestro di Keyblade è sempre stato il mio sogno!》 esclama con entusiasmo nei suoi occhi. Con quello, io e Aqua ci guardiamo l'un l'altra.
《Beh, non sei l'unico.》 risponde lei mentre ci rigiriamo verso il castano, ancora in piedi sulla montagna.
《Lo so.》 il momento di pausa arriva quando si china verso di me, il suo Keyblade di legno tenuto saldo tra le mani. 《Tu, io e Ven abbiamo lo stesso sogno.》
Un sorriso mi sfugge dalle labbra, i miei occhi attratti dall'arma che sta tenendo dinanzi a me.
Distendo la mano per prenderla, e la afferro strettamente. E poi, per la prima volta, Terra mi sente ridere un po'. Questo fa crescere un sorriso sul suo volto.
《Tieni. È tuo, Ven.》
E con questo, fa del Keyblade che ha affettuosamente fatto per sé un regalo per me. So che ha lavorato tanto per farselo calzare perfettamente per tutti gli intenti e obbiettivi, ma ora è troppo grande per me. Anche se lo ha fatto diventare così lungo, giusto per farlo ideale.
《Uh?》 assistendo a questo, Aqua alza la voce. 《Ma Terra, perché lo stai facendo?》
《Così Ven non dimenticherà che lo abbiamo fatto. In qualche modo devo farglielo entrare in testa, giusto? Posso costruire una spada nuova, una cosa da poco. Ma se dar questa a Ven è un modo per farlo sorridere, allora è molto meglio che tenermela per me.》
《Hai sentito, Ven? A Terra piace quando sorridi.》 mi dice Aqua con un sorriso.
《Grazie.》
Sentendo delle parole uscire dalla mia bocca, Terra e Aqua si guardano a vicenda, sorpresi.
《Ven!》 esclamano all'unisono e mi guardano ancora. Confuso, ricambio quegli sguardi.
《Cosa c'è? Sembrate sorpresi, voi due.》
《Ha-hai parlato, Ven!》
Aqua mi abbraccia senza preavviso, e Terra mi scompiglia i capelli con orgoglio.
《E-ehi, T-Terra, Aqua, che state facendo- Smettetela, non sono un bambino!》
Quando Aqua mi sente lamentarmi, sento che è scoppiata in lacrime. Terra ride rumorosamente e felicemente ed io, ancora non consapevole del perché stiano reagendo così, cerco di capirli per chiudere questa faccenda.
E poi, ridiamo tutti e tre insieme per la prima volta. Le nostre risate viaggiano lontano. Questo è poco ma sicuro.
(...)
>> Vanitas' P.O.V. <<
È spiacevole quando urta le mie orecchie.
Sono sdraiato qui, a faccia in giù, i miei occhi chiusi, le mie mani fermamente strette in pugni. Nel mio cuore buio pesto, c'è improvvisamente un calore che scorre dappertutto e odo voci ridacchianti che continuano a echeggiare nella mia mente. Per un solo momento, mi sento come se fossi lì, come se fossi Ventus, seduto là.
Ventus sta ridendo.
Ci sono queste due persone con lui e all'improvviso conosco anche i loro nomi. Il nome del ragazzo è "Terra" e la ragazza è "Aqua".
Sono con Ventus, intorno a lui. Stanno ridendo insieme.
Finalmente, si è svegliato.
Mi alzo, scuoto l'irritazione, e guizzo i Nesciens che ho creato col mio Keyblade. I Nesciens svaniscono senza una traccia che non è mai esistita. C'è una malizia molto più che il dolore nel mio petto ora, tingendosi più scura del nero. Voglio causare disperazione a qualcuno e vederlo soffrire.
Ventus? Forse anche il Maestro? Le persone che stanno ridendo con Ventus?
Non lo so neanch'io. Odio soltanto tutti e tutto.
Nel bel mezzo della Landa del Mistero, continuo a stare solo.

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