Capitolo 48. Ricordi e nuove conoscenze

Christian

"Hai parlato con Ele?" Mason si affianca a me mentre esco dal centro sportivo e mi dirigo ai parcheggi "Stamattina l'ho lasciata davanti a casa tua ma non ho ancora avuto modo di sentirla. Come è andata?"

Il ricordo di ciò che lei mi ha detto stamattina mi fa stringere lo stomaco e mi fa sentire come un ragazzino innamorato alle prima armi, ma la paura si mischia a quel sentimento puro che provo per lei da anni. "Abbiamo parlato, mi ha detto tutto. Le ho spiegato, però, che ho bisogno di tempo per capire se è davvero sicura e per non soffrire più. Non voglio ci facciamo altro male."

"Lo immaginavo, Chris. Posso capirlo, è stato un periodo molto duro e travagliato, ci sta avere delle paure e dei pensieri." mi dà una pacca sulla spalla e sorride come per rassicurarmi e farmi sentire meno solo "Stavolta so che andrà bene, sembra aver capito che razza di persona sia Kepa. Ieri era davvero sconvolta, ma sicura della sua scelta. Mi ha raccontato che lui, quando ha capito che prova qualcosa per te, le ha dato della puttana."

Sbarro gli occhi a questa rivelazione e sento quasi le mani prudere. Si fa subito forte in me la voglia di tornare nello spogliatoio e dargli una bella lezione. Come può averle detto una cosa del genere? Ma che uomo è che si mette a insultare la donna che dice di amare solo perché viene lasciato? Eléonore non ha mai fatto nulla per mancargli di rispetto, e questo è il premio.

"Lo so, ma mi basta che finalmente le stia lontano, perché se le si avvicina un'altra volta, oltretutto dopo che stavolta lei ha chiaramente espresso il suo parere, se la vedrà con me e stavolta non ci sarà un solo essere umano sulla Terra che potrà fermarmi." il suo tono è spaventosamente serio, ma sono d'accordo con lui e posso capire la sua voglia di proteggerla. Mason ed Eléonore si sono sempre guardati le spalle a vicenda, fin da bambini, e ora continueranno a fare lo stesso, soprattutto dovendo affrontare dei problemi più grandi. "So che con te è in buone mani, Chris. So che la rispetterai sia che resterete amici sia che il rapporto evolverà."

"Puoi giurarci. Oggi le ho chiesto di venire a cena fuori con me e Jelena... le ho chiesto di unirsi a noi in modo tale che non restasse sola e facesse brutti pensieri sentendosi esclusa." non ero certo che fosse una buona idea, ma pensandoci su sono arrivato alla conclusione che potrebbero conoscersi e addirittura diventare amiche. In fin dei conti la bionda è riuscita a farmi ragionare su tutta la questione che riguarda me ed Ele ed è stata molto rilevante in questo mese, sia per farmi stare meglio e non stare a pensare alla donna che amavo che stava con l'uomo più sbagliato per lei sia per farmi pensare in modo oggettivo e senza farmi prendere dall'ansia.

"Mmh bene... sono felice se riuscirà a diventarle amica, anche perché a parte Maria, ha chiuso con tutte le sue altre amiche, per un motivo o per un altro, e si è data tante colpe per questo."

Lo so, ero con lei quando ha chiuso con l'ultima, che penso sia quella che le ha definitivamente fatto passare la voglia di provare a conoscere altre ragazze. Abigail ed Eléonore hanno stretto subito una forte amicizia, si sono conosciute durante un corso di scrittura, e ricordo bene che lei era super entusiasta in quel periodo. Stava partecipando a qualcosa che amava come le lezioni di scrittura, usciva ufficialmente e seriamente con Kepa e aveva conosciuto un'amica che non la faceva mai stare sola, la includeva in tutto ciò che faceva e la invitava a uscire persino con il suo gruppo storico di amici. Eléonore si è così legata a lei e alle loro abitudini, finché ha scoperto che Abigail l'aveva inclusa nella sua vita e le era diventata amica perché aveva capito quanto fosse unita a Mason e voleva arrivare a lui, ma quando ha capito che non era possibile, l'ha allontanata dalla sua vita ed eliminata come se niente fosse, come se Ele non avesse dei sentimenti. Ricordo ancora oggi quanto ha pianto leggendo il messaggio che le era arrivato, un messaggio dove Abigail chiaramente le diceva che non voleva più avere a che fare con lei perché non le era stata per niente utile nel suo intento di arrivare a Mason. Ricordo che l'ha chiamata tantissime volte, per chiedere delle spiegazioni, sperando che fosse uno scherzo, ma per tutta risposta Abigail l'ha bloccata.  Eléonore era devastata, non riusciva a crederci... ed è lì che l'ho vista chiudersi un po' di più in sé, ha persino mollato il corso di scrittura per non incontrarla più, una cosa che amava da morire. Si è data colpe che non aveva, ha iniziato a pensare di avere qualcosa di sbagliato, e non ha più stretto amicizia con nessuno, pensando che tutte le nuove persone erano destinate a non restare nella sua vita e lei non voleva stare più male.

"Andrà bene..." rassicuro Mason e anche me stesso "sarà una bella serata."


*****

Eléonore

Seguo Chris all'interno della pizzeria italiana e mi guardo un po' intorno mentre lui parla con il cameriere e gli dice che la sua amica dovrebbe essere già arrivata e ci aspetta al tavolo. È un posto molto carino e non eccessivamente elegante, trasmette tranquillità, come se si fosse in famiglia.

Il ragazzo annuisce prontamente alla domanda di Pulisic e cordialmente ci accompagna al nostro posto, poi si congeda dicendoci che tornerà presto per le ordinazioni e quant'altro, noi lo ringraziamo e poi prestiamo attenzione alla bionda che ci sta osservando con un sorriso genuino sulle labbra. Da vicino è ancora più bella della volta che l'ho vista al bar e io mi sento inadeguata nella salopette nera che ho deciso di indossare, sembro una bambina di quindici anni in confronto a lei.

"Ciao Jele!" Chris le si avvicina e i due si scambiano un bacio sulla guancia, cosa che mi fa stringere lo stomaco ma ignoro questa sensazione, poi l'americano mi indica "Lei è Eléonore, Elénore lei è Jelena." la biondina mi stringe immediatamente la mano e io faccio lo stesso, cercando di non mostrarmi ostile nonostante per me non sia semplice conoscere qualcuno di nuovo, ma ho deciso di accettare per dimostrare a Christian che davvero sono disposta a comportarmi come si deve, sono disposta a dimostrargli che sono interessata ai suoi bisogni e desideri.

"Sei davvero bellissima, Eléonore, ma dovevo immaginarlo visto il modo in cui Chris parla di te." per un secondo penso si stia prendendo gioco di me, ma quando sposto lo sguardo sul numero 10 del Chelsea vedo che mi sta osservando davvero come se fossi la cosa più bella che abbia mai visto, perciò ringrazio la ragazza bionda, sentendo le guance arrossire leggermente.
Dopodiché prendiamo posto a tavola e cerco di rilassarmi leggermente, se Christian mi ha portato qua è perché si fida e sa che non potrebbe accadermi nulla di male, perciò mi concedo di tirare un sospiro di sollievo e provare a godermi la serata.

I due iniziano a chiacchierare all'istante e questo mi fa capire quanto abbiano legato nell'ultimo periodo. Christian mi ha detto che lei gli è stata molto vicina in questo mese, mi ha detto che l'ha ascoltato tutte le volte che aveva bisogno di parlare e che questo li ha avvicinati. Devo dire che questo mi ha fatto maledire me stessa perché è colpa mia se lui aveva bisogno di sostegno e stava male e io nemmeno c'ero. Mi rendo conto di aver fatto un bel casino.

L'americano, vedendomi leggermente in disparte, mi include nel discorso e prova a farmi integrare e devo ammettere che questo mi fa piuttosto piacere, ma le cose migliorano quando anche Jelena mi rende partecipe e mi chiede la mia opinione su varie cose, perciò molto in fretta inizio a parlare con loro, sentendo l'ansia scemare, ma in fin dei conti è sempre così quando sono vicino a Chris... lui riesce a capire i miei bisogni e le mie paure senza che io nemmeno parli, lui si mette nei miei panni e fa di tutto per non ferire i miei sentimenti, ed è anche per questo che mi sono innamorata di lui, per la sua straordinaria empatia.

Lo osservo mentre racconta un aneddoto divertente successo durante gli allenamenti e quasi mi incanto davanti alla sua risata e al suo modo di parlare. Sento il cuore sospeso nel mio petto, sento la mia mente sgombra da ogni pensiero e sento ogni fibra di me irrimediabilmente innamorata di lui.

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