Capitolo 41. Solo un po' di tranquillità
Affetto le verdure e un paio di braccia mi stringono da dietro in modo dolce, mentre una voce roca sussurra al mio orecchio "Babe, sei sexy quando cucini, lo sai? In realtà lo sei sempre."
Sorrido sentendo le sue parole e giro appena il viso per far scontrare le nostre labbra, poi riporto lo sguardo sulla cena che sto preparando. Ormai è passato qualche giorno da quando io e Kepa siamo tornati insieme e le cose vanno bene. Lui è sempre presente, non mi sta dando motivi per dubitare di lui... solo che io mi sento un po' sottotono. Continuo a dirmi che sto così solo per paura di soffrire ancora e che passerà, concentrandomi nel frattempo su ciò che io e lo spagnolo abbiamo in ballo.
Non ho nemmeno parlato con nessuno dei miei amici, ma nemmeno lui sembra avere fretta, sappiamo entrambi che non sarà semplice affrontarli... diciamo che non sono più i nostri fan numero uno.
"Kepinho, dovresti mantenere la distanza di sicurezza mentre cucino... sei troppo vicino."
"E quindi?" chiede sornione, spostando i capelli su una spalla e baciandomi il collo lasciato scoperto "Ti distraggo per caso, mmh?" continua a baciarmi delicatamente, mordendomi di tanto in tanto la pelle, e contemporaneamente sposta le mani dai miei fianchi e le porta sempre più verso il basso. "Pensavo che sapessi resistermi abbastanza."
"Io so resisterti infatti." la mia voce risulta meno convincente di come vorrei, ma non è semplice parlargli in maniera diversa. Le sue mani continuano ad accarezzarmi e io sono sensibile al suo tocco nonostante abbia i pantaloni addosso, in più la sua tortura sul mio collo continua.
"Lascia il coltello." lo poso sul ripiano della cucina e lui mi fa voltare all'istante verso di sé. "Visto che sai resistermi, vediamo fino a che punto ce la fai." mi fa un occhiolino fintamente innocente e poi mi fa sollevare le braccia sopra la testa per togliermi la maglia. "Sei davvero bellissima." accarezza il mio seno coperto solo dal reggiseno e poi mi bacia il petto, senza staccare lo sguardo dal mio. È maledettamente eccitante che mi guardi mentre fa tutto ciò.
"Kepa, devo continuare a preparare la cena." mi schiarisco la voce per darmi un'aria più contenuta e seria, ma lui ridacchia. Mi sento quasi esplodere per tutto ciò che sto provando e sto cercando di seppellire in me, ma a quanto pare, a giudicare dalla sua espressione, sto fallendo minimamente.
"Dammi ancora qualche attimo." si morde il labbro inferiore, come a trattenere un'altra risata, poi sbottona i miei jeans e mi sfiora l'intimità, facendomi subito trasalire. Dannazione, sta giocando davvero sporco. "Perché tanto sai resistermi, perciò fammi tentare." si prende gioco di me, sapendo che non è davvero come ho detto, e mi bacia sulla bocca, in modo possessivo e famelico, mentre infila la mano dentro ai miei jeans e mi accarezza così, senza spostare le mutande.
"Ora basta, Kepa. Hai vinto." sono queste le uniche parole che dico, prima di iniziare a baciarlo in modo passionale, togliendogli i pantaloni e subito dopo i boxer.
Lo prendo per mano e lo faccio avvicinare alla penisola della mia cucina. Subito mi aiuta a sedermici e lui si sistema in mezzo alle mie gambe, spogliandomi immediatamente degli ultimi indumenti e mi penetra con una spinta decisa.
Getto la testa all'indietro e gli chiedo di muoversi immediatamente, perdendomi nelle sensazioni che è in grado di farmi provare e cercando di ignorare quel qualcosa che dentro me, da qualche giorno, non va come dovrebbe.
*****
Christian
Finisco di raccontare a Mason e Benjamin come sono state le mie ultime settimane e poi entrambi mi battono una mano sulla spalla, come a infondermi coraggio. So che quando parlo di Eléonore la mia voce cambia tono e sul mio viso appare dolore e inquietudine, ma allo stesso tempo so che ho fatto bene a lasciarla, perché non era giusto continuare così.
"Hai avuto tanto coraggio... questo è vero amore." le parole di Ben mi fanno sorridere e allo stesso tempo mi fanno male; il fatto che tutti si rendano conto quanto è grande ciò che provo per lei, mi spaventa... non so se potrà mai passare questo sentimento.
"Ha ragione Ben... spero che Eli capisca davvero che cosa è la cosa giusta per lei e che possa ricostruirsi." annuisco trovandomi d'accordo con Mason e poi abbasso la testa vedendo Kepa ridere con gli altri per non so cosa. A volte mi dà quasi la sensazione che sappia ciò che c'è stato tra me ed Ele e che ora goda che tutto sia finito, ma sono certo che lei non venderebbe mai a Kepa ciò che abbiamo condiviso. Nonostante lo ami da morire, so che non hanno nulla in comune.
Spero che riesca a ricostruire il suo cuore e che non lo dia mai più in mano a qualcuno che lo farebbe a pezzi e che non saprebbe amarla e apprezzarla come merita. Spero che vada avanti e chiuda con il passato che l'ha distrutta... spero davvero trovi la sua pace.
*****
"Ele, ti è arrivato un messaggio." corro immediatamente verso Mason sentendolo pronunciare queste parole e quasi gli strappo il telefono dalle mani, prima che lo sblocchi e legga. Dopodiché lo ringrazio per avermi avvisata e lui mi guarda stranito, inarcando un sopracciglio e studiandomi. "Chi è che ti scrive che non vuoi che io sappia?"
"Ma che dici?" rido nervosamente, scuotendo la testa "Nessuno, non ho segreti con te." mi sento in colpa immediatamente dopo aver detto questo, sapendo che qualcosa in realtà gli sto nascondendo, ma giuro che gli parlerò di Kepa appena saremo entrambi pronti.
"Eléonore, non dirmi cazzate." si alza in piedi e si posiziona davanti a me, guardandomi con serietà "So che c'è stato qualcosa tra te e Chris e so che lui ti ha lasciata perché pensa che hai bisogno di riprenderti... so che l'ha fatto con sofferenza e sappiamo entrambi che ci tiene a te. Okay, posso capire che tu non me ne abbia parlato, ma almeno dimmi chi è che ti scrive ora."
"Non te ne ho parlato semplicemente perché non sapevo cosa dire. Mi ha lasciato per colpa mia, perché ero troppo ancorata al passato e stavo facendo soffrire sia lui che me stessa."
"Non mi ha risposto." mi incalza, muovendo la mano davanti a sé "Chi è che ti scrive che non posso vederlo?"
Mi passo le mani tra i capelli e scuoto la testa come se quello che dicesse fosse assurdo, ma in realtà mi sento davvero esposta e colta con le mani nel sacco. "Stai impazzendo, cosa dovrei nasconderti?"
"Mio Dio..." Si allontana da me piano piano, indietreggiando, quasi come se si fosse scottato "non ci voglio credere."
"A cosa?" sussurro appena, ma so che ormai ha poco senso continuare la commedia. Mi conosce fin troppo bene, da quando ero solo una bambina, inoltre ha già vissuto questa scena.
Lo osservo mentre ride senza nessun umorismo e poi si passa la mano sul viso, come a volersi calmare, ma quando riposa lo sguardo su di me capisco che è ben lontano dal calmarsi. "Non prendermi per il culo." alza la voce e io trasalisco "Cazzo, sei tornata con Kepa. Ma che problemi hai? Quello ti tradisce, ti umilia, fa di tutto per farti stare male, e tu ci torni? Dopo che Christian si è fatto da parte per te poi? L'ha fatto per metterti di rimetterti in sesto, non per lasciarti libera di tornare con quello stronzo."
"Calmati..." Non penso di averlo mai visto così arrabbiato nei miei confronti "Kepa è pur sempre tuo amico. Mi dispiace che tu sia preoccupato per me, ma ti giuro che è cambiato."
"Cambiato? Come l'altra volta vero? Non sono solo preoccupato, sono incazzato. Non ti ami nemmeno un po', non lo fai, e ti dai in pasto a lui che non ci metterà nulla a romperti ancora." continua a urlare, con il viso rosso e gli occhi colmi di ira. Non pensavo che avrei mai visto una scena del genere, ma dovevo aspettarmelo. "Cosa cazzo hai in testa, Eléonore? Sputi in faccia a quello che ti ama davvero e torni come una sciocca da quello che ti usa? Mio Dio, non ti capisco più."
"Lascia fuori la storia con Chris da tutto ciò, non c'entra nulla." mi dà fastidio che pensi che aspettassi che Christian si togliesse dai piedi per chissà quale motivo. "Kepa è venuto da me dopo che avevo già chiuso con Pulisic, mi ha parlato, ho deciso di dargli un'altra possibilità. Sono adulta, Mason. So quello che faccio."
"Un'altra possibilità... quante volte hai intenzione di perdonarlo? Vuoi restare tutta la vita così? Lui fa il cazzo che vuole e poi tu lo perdoni?" si passa le mani tra i capelli in modo nervoso e poi mi punta un dito contro "Sei adulta, va bene. Fai come ti pare, ma io non starò accanto a te, non stavolta. Non ti ami tu, perché dovrei farlo io? Arrangiati, sono stufo di vedere come ti autodistruggi, dando a lui tutto il potere del mondo. Stai pure con Kepa, ma non venire a piangere da me o da gli altri quando ti tratterà nuovamente come una merda. Hai fatto la tua scelta."
Fa per andarsene ma io faccio una mini corsetta, per raggiungerlo. Lo afferro per il braccio e lo faccio voltare verso di me. Sento gli occhi inumidirsi e il cuore aumentare i battiti capendo che stavolta è un litigio davvero grave. Dio, non è questo ciò che volevo. Io voglio essere felice, non è possibile che ci sia sempre qualcosa che non va bene. "Mase... non puoi lasciarmi sola. Sei mio fratello... capisco che tu ce l'abbia con me, ma non farmi questo."
Si libera immediatamente dalla mia presa e scuote la testa, facendomi capire che non vuole sentire ragioni. "Non ero tuo fratello quando hai scelto di tornare con lui dopo che ha fatto male a te e a noi. Non ero tuo fratello quando hai deciso di tenermelo pure nascosto e hai poi deciso di mentirmi. Ora, perciò, arrangiati davvero. Io ho chiuso."
Mi lancia un'ultima occhiata e poi esce da casa mia, sbattendo la porta con tutta la rabbia che ha in corpo. Io resto a osservare il punto in cui è sparito e poi scoppio a piangere, senza nessun controllo.
Sento una fitta dolorosa al petto. Mi sento una persona orribile per aver creato tutto questo casino, ma allo stesso tempo mi sento combattuta e attirata da Kepa, tanto da non saper rinunciare a lui.
Non so cosa fare. Non so davvero cosa pensare. Mi sento come tra due fuochi. E mi sento morire. Il solo pensiero di aver ferito Mason, mi fa stare più male che mai. Perché continuo a far soffrire tutti coloro che amo, continuo a sbagliare qualsiasi cosa faccia, continuo a non saper stare al mondo da un bel po' di tempo a questa parte. Cosa ho che non va?
Mi porto le mani sul petto, come per alleviare il dolore che sento, e poi mi lascio cadere sul divano, dove mi rannicchio e continuo a piangere disperata.
Vorrei solo tornare avere le risposte a tutto, vorrei solo agire senza ferire nessuno, vorrei solo non essere offuscata da tutto questo dolore e da questo amore che tra loro fanno a pugni. Vorrei solo un po' di tranquillità.
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