#6 se fossimo ricchi da far schifo
NA: il mio telefono ha pensato bene di eliminare la mia cartella di fanart, quindi la foto che c'è sopra viene direttamente dalla mia galleria personale. L'ho scattata ieri, e mi sembrava piuttosto in tema con gli argomenti trattati nel capitolo... vi piace? sennò vedrò di salvai nuove fanart per i prossimi cap.
Prima di tutto, buongiorno.
Secondo, anziché sbatter i in faccia senza preavviso la sequenza di urla che riempivano i dormitori poco prima della festa organizzata da Momo, voglio darvi un po' di contesto.
Per capire bene la situazione, prendete un dormitorio.
Aggiungeteci dei diciottenni, un beauty case pieno di accessori, dei vestiti eleganti e cinque bigliettiel tram.
Bene, adesso posso dirvi le esatte parole che un po' tutti stavano urlando, partendo da Mina.
"Kiri hai visto la mia borsa?" avrei voluto dirle che no, non l'avevo vista la sua borsa, ma il casino non me lo permise, anche perché forse era una domanda retorica.
"Sbrigatevi che tra poco parte il tram-" questo non mi ricordo chi lo disse, probabilmente Sero, ma era piuttosto preoccupato, a quanto pare.
"Qualcuno mi aiuta con l'eyliner che mi è venuto storto?" Denki palese.
"Ma dove cazzo sono tutti?"
"Non so deve hai cacciato la tua fottuta borsa, Mina!"
"Vieni qui, non sono abbastanza bisex da poter dire di saperlo fare bene, ma me la cavo con l'eyliner.."
"Più che altro non so dove sia Shin"
"Lascia stare Shin,il tram sta per-"
"Abbiamo capito che il cazzo di tram sta per partire, idiota!"
Le voci continuavano a rimbombare senza sosta mentre mi infilavo gli orecchini neri che avevo appena comprato.
Lanciai un'occhiata all'orologio da polso di Denki, piegandomi per riuscire a leggerlo da quella distanza, intuendo che fossero ne dieci e mezza, più o meno.
Più più che meno.
Sero aveva ragione.
Il tram sarebbe partito a breve, senza di noi.
E saremmo dovuti essere davvero preoccupato di questa cosa, ma, indovinate un po', eravamo con la testa fra le nuvole come al solito. Ci saremmo dovuti preoccupare.
Ma Sero era troppo impegnato a truccare Denki, che a sua volta era troppo impegnato a cercare Shinsou con lo sguardo, mentre Mina non trovava la sua borsa e io cercavo di convincere Bakugou a mettersi dei vestiti almeno decenti, nel frattempo quest'ultimo cercava di mordermi le mani per tenermi lontano.
Cosa che si stava rivelando più difficile del solito, tra l'altro.
Puttana ladra.
"Oh, stai zitto, tu. Io sono davvero preoccupato per Toshi, però... Mi aveva detto che ci sarebbe stato." borbottò sovrappensiero Kaminari, lanciando occhiate immaginarie verso sinistra, dove si trovava la stanza del ragazzo viola, facendo bestemmiare l'ispanico per essersi mosso ed aver rischiato di rovinare la linea scura sopra ai suoi occhi.
"Non preoccuparti, arriverà di sicuro." gli rispose Mina, frugando in una pila di vestiti alla ricerca di un orecchino uguale a quello che già aveva addosso, lasciando in secondo luogo il mistero d Lla borsetta sparita.
Spoiler: sapevamo tutti, oltre a Denki, che Toshi non sarebbe arrivato, ne lì né a casa di Momo.
Certo, sarebbe arrivato sicuramente, se la missione segreta della TVDBAU non fosse andata a buon fine.
Io non c'entravo niente, però.
Non avevo costretto Shinsou Hitoshi a restare a scuola, il giorno della festa, no.
Glielo avevo semplicemente, gentilmente, chiesto, senza alzare leani e soprattutto senza metterlo all'angolo e rischiando di venir ammazzato e/o di diventare un assassino.
Pf, non farei mai una cosa del genere.
Per chi mi avete preso?
Facciamo che i dettagli ve li racconto un'altra volta, mh?
L'importante è che almeno per quel giorno Kyoka avrebbe potuto stare un po' con Denki senza doverlo necessariamente vedere filtrare con quei due metri di muscoli e caffina che era Hitoshi Shinsou.
La nostra amica rockettara ovviamente ne era all'oscuro, ma finché non ci saremmo incontrati a casa di Momo, non lo avrebbe saputo. Era andata là qualche ora prima, per aiutare l'amica a sistemare la casa per l "evento"
Non sarebbe stata come una delle nostre solite serate illegali, lo sapevamo bene.
La villa di Yaomomo non sarebbe mai stata adatta a qualsiasi cosa che si aggirava intorno ai duemila yen, come ad esempio tutti i miei vestiti.
La villa di Yaomomo avrebbe accettato solo chi si sarebbe presentato decentemente, magari con un tailleur, un mazzo di fiori e una buona bottiglia di champagne.
Ed era anche il motivo per cui stavo cercando di convincere Katsuki a mettersi la cravatta.
Oltre al fatto che volevo vederlo fasciato in quel completo elegante più di ogni altra cosa al mondo, forse.
In quel momento stava sbraitando contro di me, anche se avevo già avvolto la striscia di stoffa al suo collo, tenendolo fermo con una mano "Non mi metterò una cazzo di cravatta per una cazzo di festa da ricchi!"
In effetti non se la metteva neanche a scuola, ed in quell'occasione era teoricamente costretto a farlo.
Quindi uno a zero per lui.
Cazzo.
Ma non divaghiamo.
Torniamo al caos da cui eravamo partiti: la camera da letto di Hanta.
La puzza di erba, la collezione di ukulele e l'amaca a strisce appesa al soffitto.
Non so bene a cosa gli servano gli ukulele, ma non penso che glielo chiederò mai.
"Non lamentarti che è assimetrico, quando tu non sai neanche tenere un pennello un mano, coglione" esclamò in quel momento lo stesso proprietario della stanza, chiudendo il barattolino di eyliner e lanciandolo a Mina,che lo reclamava dall'altra parte della stanza.
Denki sorrise grato, abbracciando il ragazzo di slancio, mormorandogli un ringraziamento all'orecchio che poteva essere fon troppo fraintendibile.
Gesto che attirò l'attenzione del mio ragazzo, facendolo fermare un attimo ad osservare la scena.
Se non fossi stato sicuro che a Sero piacesse la figa, e le ragazze in generale, probabilmente te mi sarei incuriosito anche io.
"EH NO EH" urlò il biondino verso i due ragazzi, riuscendo in qualche modo a sfuggire alla mia morsa e avventandosi verso di loro "NON INIZIARE ANCHE TU, CHE GIÀ NE ABBIAMO DUE"
Denki lo guardò stupito, senza capirci un cazzo, come al solito aggiungerei, mentre Hanta sorrise sornione e , per il solo gusto di dare fastidio al mio ragazzo, strinse più forte a se il biondo elettrico, affondando il viso nel suo petto e buttandolo sul materasso.
Strofinò affettuosamente il naso sul collo del ragazzo facendomi ridere come un pazzo.
"Ma che cazzo..?" fu l'unica cosa che Kaminari riuscì a dire, prima che Ashido entrasse nella stanza urlando perché a quanto pareva, il fottuto tram era davvero partito senza di noi.
Non ricordo di aver mai corso così veloce, oltre a quella volta in cui Midoriya mi vide frugare nella sa collezione di statuette di All Might. Meglio non ricordare certe cose, vorrei non averle vissute.
Ma torniamo a noi, e al nostro tram mancato.
Dato che i miei amici sono persone estremamente calme e razionali, mentre scendevamo di corse le scale, rischiando di ammazzarci, si misero ad urlare l'uno contro l'altro, come al solito.
"COME CAZZO AVETE FATTO A PERDERE IL FOTTUTO TRAM?"
"GUARDA CHE NEANCHE TU-"
"NON INIZIATE A LITIGARE, VOI DUE!"
"E TU NON ALZARE LA FOTTUTISSIMA...".
Signore e signori, ecco a voi la classe terza A della scuola migliore del Giappone.
Quando arrivammo alla pensilina davanti alla scuola notammo con pochissima sorpresa che il dannato mezzo arrugginito stava sferragliando a qualche decina di metri da noi, allontanandosi.
Denki provò a rincorrerlo per un pochino, urlando contro l'autista e lamentandosi perché "che cazzo, mi si rovinano le Dr Martins a correre così"
Mi fermai per un attimo, con la giacca di jeans che si muoveva a ritmo del vento, ad guardarmi attorno. Fu probabilmente il momento in cui per la prima volta mi chiesi che cazzo stessimo facendo della nostra vita. Tutta l'adrenalina usata per correre sembrava essere evaporata.
Bakugou e Mina erano li li dal tirarsi un cazzotto reciproco, fasciati nei loro abiti per bene, mentre Sero riprendeva il tutto con il cellulare, ridendo come un matto. Ah, poi c'era Kaminari che zoppicava in mia direzione, cantando qualche strofa di Britney. Anche loro due vestiti "bene", che per loro poteva benissimo significare coprirsi con un lenzuolo così come andare ad un matrimonio.
"GUARDA CHE TI IMPICCO CON LA TUA STUPIDA BORSETTA PIENA DI ASSORBEMTI, SE NON STAI ZITTA!" stava urlando in quel momento il mio adorabile ragazzo.
Mina, come al solito, rispose a tono,, facendo scoppiare a ridere persino Kaminari che stava cercando di essere neutrale.
"PERCHÉ NON CON LA TUA CRAVATTA INVECE? AH, GIUSTO, NON TE LA SEI MESSA PERCHE SEI UN CAZZO DI BAD BOY"
Ah, giusto, alla fine era riuscito a rifiutarsi.
Probabilmente, molto probabilmente, lui le rispose urlando ancora più forte,ma deciso saggiamente di onorarlo per un attimo, per capire come arrivare a casa di Momo. Forse quei due si sarebbero ammazzati, ma qualcuno doveva correre il rischio.
Scorrendo velocemente sul sito degpi orari, cercandola prossima carrozza diretta al quartiere di Yayorozu, che tra parentesi era quello più snob e pieno di ricchi di tutta Tokyo, come si poteva immaginare, vidi con sgomento che la linea 7 sarebbe passata di lì a un'ora. Alzai lo sguardo un po' disperato, guardandomi in torno, senza fare troppo caso a Sero che insegnava a Mina la danza del ventre mentre Bakugou veniva verso di me.
La mia salvezza con i capelli biondi.
"Che cazzo succede?" chiesi per prima cosa, per capirci qualcosa cercando di mascherare la preoccupazione.
"Quei coglioni stanno facendo la danza del sole perché mi sa che tra poco scoppia l'ennesimo temporale " rispose lui, sedendosi accanto a me negli sgabelli della pensilina.
"Sei serio?!" eslamai, ancora più preoccupato.
Io adoravo i temporali estivi, sebbene fossimo già a settembre inoltrato. La pioggia mi metteva felicità e calma.
Ma questa variante escludeva la possibilità di andare dall'altra parte della città a piedi o in skate.
Miseria.
Come al solito quando sono nervoso, la pelle delle mani e gli avambracci mi si indurirono un po', giusto come campanello d'allarme.
Cosa he non sfuggì a Katsuki.
"Ehm, ehi, che c'è?" disse in un sussurro, lievemente, e dico lievemente per non farlo arrabbiare, preoccupato. Mi prese la mano destra tra le sue, scaldandola con il suo quirk.
"Il prossimo tram quando passa?" Chiese cercando di capire il problema.
"Ta più di un'ora" risposi, calmandomi in qualche modo e facendo tornare le braccia normali.
Bakugou però non mi lasciò la mano.
"Vabbè ma chiama Yayoricca, ritardato"
E io la chiamai.
Le dissi che non avevamo modo di andare a casa sua se non dopo un'ora.
E lei mi rispose che non c'era problema, avrebbe mandato qualcuno.
E in qualche modo che non saprei descrivere, ci ritrovammo davanti una limousine bianca, con lo stemma della famiglia della ragazza sul cofano ed un autista privato che ci offrì dello champagne.
Dobbiamo averlo fissato increduli per qualche minuto.
Momo mi aveva detto he avrebbe mandato una macchina, non una cazzo di limousine.
Non penso che il mio culo sia degno, di appoggiarsi su un sedile così costoso.
"Bakubro" sussurrò piano Denki , una volta seduto nella parte posteriore, piena di qualsiasi cosa, giusto per flexaare gli infiniti (letteralmente) soldi della nostra compagna "quanto costa una macchina del genere?"
Non riuscivo a parlare troppo ad alta voce, mi sembrava un crimine.
Il mio ragazzo però non la pensava così.
"Costa qualche fottuto miliardo di yen!" esclamò salendo dopo di me, stavaccondomici accanto e usandomi come cuscino umano. "Avercene di soldi a palate così"
Sero ridacchiò, guardandosi intorno, mentre l'auto partiva con un boato che urlava "ricchezza" da tutti i pori. Arrivammo a destinazione dopo pochi minuti, che abbiamo passato a dire che cosa ci compreremmo con dei soliti a palate così. Ne venne fuori che Mina avrebbe comprato una piscina ad idromassaggio, Kaminari avrebbe aperto una qualche sorta di sexy shop/caffè, Sero non avrebbe mai iniziato a lavorare, vivendo di rendita per sempre e io avrei mangiato bistecche ala fiorentina ogni giorno. Bakugou liquidò la domanda con in "me ne andrei a puttane"
E si è stato solo un caso se la mia mano in quel momento si trovava nei pressi del suo fianco destro, pronta a dargli qualche amorevole pizzicotto.
Come dicevo prima, arrivammo dopo pochi minuti, e vi risparmi la descrizione della casa di Momo, perché tanto già lo sapete che è super mega lussuosa, quindi immaginatevela e non rompete i coglioni.
"Ciao ragazzi benarrivati! Tutto ok?" Chiese subito la mora, accogliendoci alla porta della casa agghindata a dovere per le, sempre più frequenti, feste tra amici.
Molta gente era già arrivata. Alcuni li conoscevo, altri no, ma non mi dispiaceva la presenza della gente.
In quel momento ringraziai il cielo di aver seguito il mio sesto senso e costretto tutti a vestirsi decentemente. Momo indossava una gonna scura di quello he semprava velluto, che le fascia a i banchi e scendeva aderente lungo le gambe, mentre un maglione bianco a collo alto le cingeva il busto. I capelli erano acconciati con una grossa spilla sul retro della testa, come sua abitudine da ormai qualche mese. Secondo me stava benissimo anche con la classica coda alta, ma quel tocco in più tra le ciocche scure le dà un'aria.. raffinata.
Non saprei come altro descrivere Momo Yayorozu.
Raffinata.
Completamente su un altro pianeta rispetto a noi poveri mortali.
Jiro invece, completamente a suo agio in entrambe le situazioni in livello di eleganza, e completamente a suo agio nel suo vestitino nero da paura, si fiondò felice tra le braccia di Denki, che la ricoprì di complimenti e stringendole i fianchi per più tempo del dovuto.
Che caso perso.
Anzi.
Che casi persi.
Tutto sommato fu una serra molto piacevole. Momo, seppure estremamente fuori luogo, sembrava stare bene, ed era una delle ragazze migliori della classe, quindi non si lamentò neanche quando Sero vomitò sul divano, a fine serata, o quando iniziammo tutti a farci due canne per passare il tempo.
Penso che ad un certo punto si sia arresa a farci fare quallo che ci passava per la testa e basta.
Ma procediamo con calma, partendo a quando una maid ci chiese i cappotti (che in realtà non avevamo neanche messo perché faceva un caldo boia) e ci fece entrare in un salone quasi vuoto dove qualche ragazzo ci stava aspettando, o forse stava aspettando Momo.
Ci ritrovammo tuti assieme a chiacchierare su dei grossi divani, mentre davanti a noi, dietro ad una grossa vetrata, si vedeva un'enorme piscina che con il buio he si stava fac modo sempre più fitto, era illumitava da una marea di led colorati.
Denki, dopo essersi seduto su una poltrona di pelle approfittó di Jiro che gli passava davanti per prenderla gentilmente e farla sedere accanto (sopra) a lui. Il rossore sulle guance della ragazza evaporò dopo poco, quando si sciolse un po' e iniziò a ridacchiare con quell'altro.
Mina mi lanciò uno guardo piuttosto eloquente.
Qui doveva agire di nuovo la TVDBAU, temetti.
Ma Hanga ricambiò lo sguardo, scossa piano la testa e disse, utilizzando solo il labialr.: "Vediamo come va la serata, poi al massimo..."
Momo alternava lo sguardo da Jiro a noi, confusa. Poi si schiarì la gola ed esclamò: "Cosa mi raccontate voi delinquenti?"
"Delinquenti a noi?!" Esclamò Sero, per niente sorpreso di essere stato colto sul flagrante. "Se mi dici dove sono gli alcolici magari diventerò un delinquente prima di domattina, ma altrimenti.."
La ragazza mora rise.
"Sono in quell'armadiretto laggiù.. prendi quello che vuoi in sta casa nessuno beve mai"
Neanche il tempo di dirlo e un pezzo di scotch volante attraversò la stanza a ritroso, portando con sé una grande bottiglia scura, con un'etichetta molto carina, raffigurante delle montagne, credo. C'era anche una scritta in alfabeto occidentale, che Bakugou lesse prima di poter provare a tradurre.
"Braulio. He cazzo è?"
"Oh, io lo so!" esclamò Jiro, allegra
"È già incredibile che tu sappia qualcosa, ma vai avanti" borbottò sorridendo Mina, prendendola per il culo.
La viola le rivolese una linguaccia e disse "È un liquore molto famoso in Italia, a quanto ho capito. È buono!"
"Se è buono lo deciderò dopo averlo assaggiato.." disse Sero, aprendo la bottiglia.
Dall'odore sembrava davvero buono.
"Ehi vuoi un bicchie-" provò a dire Momo, ma era troppo tardi.
Un bel sorso del liquido scuro scese nella gola del sudamericano prima che qualcuno potesse fare qualcosa, ma per noi era normale bere direttamente dalle bottiglie, immagino.
E a quanto pare per Yayorozu no.
"Vado a prendervi dei bicchieri.." borbottò alzandosi, mentre Sero sorrideva allegro.
"È buono davvero!"
"Che vi avevo detto io?"
Era buono davvero, sì.
Ne brevetti così tanto che mi sembra di sentire ancora il sapore sulla lingua.
Le ore successive le passammo a finire la bottiglia di liquore italiano, guardare un film e raccontandoci barzellette di pessimo gusto.
Cose normali per una festa relativamente normale, insomma.
Il film era carino. Era uno dei mille fast and furious quindi nessuno ci fece davvero troppo caso.
Io d'altronde ero troppo impegnato a ricoprire di attenzioni il mio piccolo Pomerania per guardare film mediocri con gente che fa cose strane. In mia discolpa però, non ho iniziato io stavolta.
Dovete sapere he seppur tutta la Bakusquad lo stava influenzando in maniera negativa, Kat ha una scarsa autonomia per quanto riguarda il sonno. Nel senso che se non dorme otto ore non si sveglia. Quindi sì, riesce benissimo a stare sveglio fino alle quattro di mattina, ma come conseguenza deve poi dormire fino a mezzogiorno per recuperare.
Quindi, immaginatevi la scena.
Io e lui sull'unico divano davanti alla televisione a centocinquanta pollici, seduto ai nostri piedi il gruppo di ragazzi che chiacchiera insieme.a.deglinscomksciuti, mentre altri girovagano per la stanza, commentando il film e sgranocchiando schifezze, quando per una cosa o per l'altra me lo ritrovo praticamente addosso, che mi strofina dolcemente il naso sul collo, mormorando frasette impercettibili e lasciandosi accarezzare i fianchi con pigrizia.
Nulla di lussurioso, nessuna malizia, e soprattutto niente a cui i nostri amici non siano abituati.
L'alito del ragazzo sapeva di liquore e di patatine alla paprika. Mugugnò qualcosa, affondando la faccia nella mia spalla.
"Boh, sarà luna e mezza, non lo so. Perché?"
Lui alzò la testa dalla.mia felpa solo per dire "Inizia ad essere tutto rumoroso. Voglio andare a casa."
Forse lo disse troppo ad alta voce, non saprei dire.
Fatto sta che la mia ranocchia preferita, Asui, si appoggiò con gli avambracci sulla mia testa,.spuntando da non so dove ed esclamando: "Kacchan, mi avevi promesso che mi avresti dimostrato che sai ballare, non puoi andartene adesso, la festa è appena iniziata, kero!"
Sorrisi piano contro la testa di Kat.
"Dai balliamo un po' poi se ancora non hai voglia di stare qui ti porto a scuola, okay? mormorai
Lui mi guardo per un attimo, prima che Danki si alzò di scatto e disse, forse un po' troppo su di giri "VAI ANDIAMO A BALLARE" trascinando la ragazza viola con sé, ridendo.
"Mah, io resto qui, voi andate pure" disse qualcuno, e davvero non chi sia stato, ad ora.
So solo che quando mi alzai tutto l'alcool ingerito mi affluì alla testa e per poco non cadetti. Restai fermo immobile per qualche secondo se la sensazione sparì velocemente come era arrivata. Porsi una mano a Katsuki, che però la riffiutó, alzandosi da solo e.. cadendo subito dopo.
Bakugou non reggeva bene l'alcool, si sapeva. Dopo tre shot, due birre e mezza canna era completamente andato.
Dovette appoggiarsi alla prima cosa che capitò (me), stringere forte gli occhi per qualche secondo per riuscire a stare in piedi prima di poter incamminarsi quasi di corsa, sbandando come se stesse facendo lo slalom, tenendomi per mano nel caso mi fossi perso e/o fosse caduto. Forse avevamo bevuto davvero troppo.
Mi sentivo la testa piuttosto leggera.
Io gli alcolici, come la maggior parte delle cose, li reggo bene.
Ciò che non reggo bene sono le persone che sanno ballare bene e decidono bene di puntualizzarlo ogni volta che ne hanno la possibilità. Vi faccio capire.
Io sono un pezzo di legno. O di roccia, come volete. Il mio "ballare" significa semplicemente muovermi senza un Azzo di senso a ritmo di musica, ma Denki...
Denki è una cazzo di prostituta.
Tutti, chi più chi meno, lo notano, ogni volta che andiamo in discoteca.
Brilla letteralmente di luce propria.
Illumina la sala con le luci soffuse come se fosse una macchina dei fulmini, m notte la calca di gente si muove attorno alui, bevendo, muovendosi, chiacchierando.
Sei poi ci aggiungiamo una manciata di sconosciuti e alcune ragazze della mia classe, la cosa diventa quasi da soggezione. Io non potevo fisicamente mettermi a ""ballare"" quando anche quelle persone bravissime lo stavano facendo, con un minimo di senso del movimento e percezione dello spazio.
Mi misi subito in un angolo della sala, contro il muro, sapendo che non mi sarei mosso da lì per tanto tanto tempo. Il caos era tutto sommato sostenibile, mi sarei trovato qualche altro drink e mi sarei limitato ad osservare divertito le coppie mal assortite che limonavano.
Bakugou non era come me.
Cioè, non sapeva proprio proprio come ballare, ma quando sera ubriaco nessuno lo fermava dallunirsi a quelle prostitute che erano i nostri amici confermare ancora una volta la sua natura.
"Perché non vieni?" mi chiese il biondo, ancora ancorato alla mia mano. "Balliamo?"
"No, Suki, ti prego sai he non sono capace in confronto a.." dissi ridendo, cercando di contrastare il rumore e la musica alta della stanza, lanciando poi un'occhiata al gruppetto di persone in centro alla sala, capitanato da Kaminari e Kyoka, che stavamo praticamente limonando. "Preferisco stare a guardare."
Pessima scelta di linguaggio, me ne rendo conto.
Ah, e non vi ho detto che quando è ubriaco, il mio ragazzo, oltre ad essere stra appiccicoso e stranamente calmo, è geloso.
Geloso, gelosissimo, più del solito.
Quindi esclamò qualcosa del tipo: "Ah, ti piace restare a guardare quelle puttane, vero?"
E poi, non so bene come, mi ritrovai in una camera deserta al secondo piano.
Con lui a cavalcioni e la sua lingua in bocca.
SPAZIO AUTRICE
ok ok ok, perdonatemi per il ritardo vi preeeeeego! Ho avuto problemi, ma vi assicuro che da settimana prossima ripartono gli aggiornamenti settimanali.
Detto questo, lo so che è bruttino e di passaggio, ma come vi è parso il capitolo?
Scusate ancora...
Cosa succederà nel peossimo?
I personaggi sono troppo ooc?
Ho mille ansie fatemi sapereeee
-rich
PS: chi ha mai bevuto il Braulio? Ve lo consiglio, è buono
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