Capitolo venti. || Does she know? ||
Harry's POV.
E' una faccia di cazzo.
Non che lo odi o cosa, ma Chris è sul serio una faccia di cazzo.
Durante la cena non le ha tolto gli occhi di dosso nemmeno per un secondo.
Non so cosa aveva da guardare, ma me dava terribilmente fastidio. Soprattutto perché è riuscito, in tutti i modi, ad arruffianarsi la Signora Strous.
So di non esserle simpatico, ma mi da fastidio che preferisca quel pesce lesso a me.
- Come ti sembra il piatto, Harry? - Chiede la Signora Strous, ovviamente.
Fisso i suoi occhi azzurri sfidarmi, come se sapesse già che sto per dire qualche cazzata.
Obbligandomi ad ingerire un altro boccone di quella scura carne, inizio a tagliuzzarla.
- E' ottimo. - Sorrido mordendone un'altra fetta. - Che parte della capra è?
- Io non lo avrei chiesto. - Mormora Crystal, abbassando lo sguardo sul suo piatto.
- E' una ricetta alpina, sono testicoli di capra. - Interviene la seconda chef, Nicole, indicando il mio piatto.
In un istante sento la lingua bruciarmi.
Scatto in piedi sputando ciò che avevo in bocca in un fazzolettino, accanto a me Crystal si strozza con l'acqua.
- Sul serio stiamo mangiando testicoli di capra? - Commenta quasi educatamente Thomas di fronte a me.
Ho gli occhi fuori dalle orbite e mi risiedo bevendo dal bicchiere di Crystal, dato che il mio l'ho già svuotato.
Non possono avermi dato da mangiare le palle di un animale, cazzo no.
- E'.. è.. cazzo com'è? - Sono meravigliato dal fatto che fino a diedi secondi fa mi piaceva.
- E' eccellente. - Sorride Chris. - E' una ricetta nata in montagna, non sai quanto buono è finché non è cucinato dalle mani di una fantastica donna.
Crystal spalanca gli occhi a quel commento, io lo guardo con ancora più odio e, mentre Nicole e Thomas sono confusi, Angeline sorride grata.
- Non ti ricordavo così educato, Chris. - Commenta la donna mentre io cerco di tornare seduto, ho il viso in fiamme.
Spostandomi i ricci all'indietro osservo con aria attenta il biondo che si è posizionato educatamente sulle mie di palle.
Siamo seri? Mi hanno messo nel pigliato i coglioni di un animale quando ho un coglione seduto affianco?
Il ragionamento di questo posto non fa una piega.
- Cait ha cambiato molto le abitudini di mio figlio. - Credo che quello a parlare sia suo padre, con una leggera barba e gli occhi, almeno dalla mia distanza, abbastanza scuri.
E' identico al figlio, e ho la sensazione che la sua compagna l'abbia trovata in uno strip club o qualche merdata simile.
- Le fidanzate cambiano sempre le abitudini dei fidanzati. - Commenta drammaticamente Crystal, la guardo stupito.
Ho la sensazione che, infondo, stia ancora male per l'amicizia persa.
Anche se so che è inutile dirlo, ma credo seriamente che lui non la meritava.
Odiando anche solo pensarlo, ma devo ammettere che Crystal ha 'migliorato' il corso della mia vita, mi ha spinto a fare cose che non avrei creduto di poter fare.
Il fatto che si mostri così aperta per nuove esperienze; il modo in cui le diverte prendersi gioco degli adulti e la sua bocca dannatamente calda; mi fanno capire che Chris è stato davvero un cretino a lasciarla andar via.
Accostandomi al suo orecchio le sussurro: - Non rimuginare su quel coglione, ora hai me.
Non riesco a capire se i suoi occhi stiano brillando o no.
Quell'azzurro mi confonde ogni dannata volte.
- Insalata? - Squittisce una delle cameriere di cui non credo di aver mai saputo il nome, so solo che mi guarda come se fossi un fottuto pezzo di carne e lei una macellaia.
- Sì, grazie. - Sorrido e lei fa il suo dovere. Ho accettato quando io odio le insalate, che mi prende?
- Le riempio il bicchiere? - Si riferisce al vino, annuisco semplicemente e lei si fa il giro per prende la bottiglia che era di fronte al capo tavola, Simon.
Quando torna scorgo il sorriso bastardo di Chris che ha abbassato lo sguardo, nemmeno due passi dopo la ragazza inciampa sul suo piede e il vino mi si rovescia sulla maglia.
- Cosa.. - Ed ecco che sono costretto ad alzarmi di nuovo. - Figlio di puttana. - Prendo Chris per il colletto del suo fottuto maglione puntandogli il pugno contro.
- Harry! - Esclamano Crystal, Thomas e Simon all'unisono. Irrigidendomi mi rendo conto di aver perso la pazienza e di star facendo una sceneggiata inutile.
Ed è stato il fottuto coro degli Strous a farmene rendere conto.
- Lo ha fatto di proposito. - Sciolgo la presa continuando a fissarlo male.
- Cosa? Non capisco? - Scuote il capo il biondo.
Cazzo, ma allora lo fa apposta?
- Harry, basta. - Sento la mano di Cyrstal stringermi il gomito, mi giro verso di lei e leggo nelle sue pozze chiare un gran imbarazzo.
- Crystal, porta Harry a prendere un po' d'aria. - Consiglia Simon deglutendo un sorso d'acqua, per calmare il rossore sul suo volto.
Respiro a fatica mentre osservo tutta la gente a tavola.
Nicole si lancia occhiate con Thomas; i genitori del coglione sono seduti accanto ad Angeline chiedendo spiegazioni e il fottuto bastardo sta ridendo sotto i baffi.
Questa situazione puzza più di lui.
- Cosa ti è saltato in mente? - Grida Crystal una volta che siamo nel giardino di casa sua.
E' un posto enorme, che affaccia direttamente in un piccolo boschetto, noi non facciamo altro che camminare in tondo.
- Continuava a provocarmi.
- Ti comporti come un bambino.
Mi acciglio. - Non è vero! Hai incominciato lui! - Indico la porta da cui siamo usciti e lei scoppia a ridere.
Sento che quel suono mi sta facendo impazzire, e non in maniera negativa per una volta.
Faccio un mezzo sorriso e la guardo asciugarsi le lacrime dal troppo ridere. -Perché stai ridendo adesso?
- Sembravi volerlo uccidere, dovevi vedere le vostre facce! - Ride più forte ed io la seguo.
- Se l'è cercata. - Scrollo le spalle scacciando un sassolino. - Cosa ci trovavi di bello in lui?
Il suo sorriso scompare pian piano ed i suoi occhi si concentrano verso la distesa d'alberi. - Era.. come me. E nessuno qui è come me, capisci?
- Non si completa un puzzle con due pezzi uguali.
- Quindi nemmeno io e te potremmo funzionare. - Posa l'attenzione su di me, arrossendo pian piano. - Cioè, cazzo, ipotizzando. Non sto dicendo nulla di grave, intendo dire.. sai.
Inizia a gesticolare ed io fissando le sue mani mi distraggo per un secondo dalle sue labbra rosse.
- Noi non siamo mica tanto uguali. - Sorrido e lei, ancora una volta, si acciglia. - Siamo due disastri, facciamo le stesse stronzate, ci mettiamo negli stessi casini.. ma.. siamo più diversi di quanto tu lo sia con Chris.
Si gira una ciocca di capelli tra le mani. - Non ti seguo.
- Guardaci bene. - Ci indico. - Io adoro la musica, tu frequenti il corso tanto per fare qualcosa. Io adoro il verde e tu..
- Il nero. - Alza le sopracciglia.
- Ecco, il nero. Cioè andiamo, io detesto il nero. Poi.. - Cerca di non sorridere mentre, camminando, cerco altre stronzate da dirle. - Non mi piace l'insalata.
- Nemmeno a me.
- Infatti, come dicevo, io adoro l'insalata. Io la amo, e tu no? Ora lo capisci? Siamo praticamente differenti! - Scoppia in una rumorosa risata ed io non so più cosa inventarmi.
- Harry, tu sei matto. - Mi accusa fermandosi per sedersi su un piccolo tronco.
- Capita a volte. - Scrollo le spalle sedendomi ai suoi piedi sull'erba.
E' tarda sera ed il cielo è pieno di stelle, danno quasi.. sicurezza.
Sposto lo sguardo intorno a noi e sento a stento l'odore di muschio e i pianti di una civetta.
- Mia madre odiava Chris. - Ammette all'improvviso, seguita da un sospiro. - Molto più di quanto possa odiare te.
- Non ci credo. - Faccio una smorfia distendendo le gambe.
- Credici. - Alza gli occhi al cielo. - Chris mi ha fatto fare un sacco di cazzate, se mettessimo a confronto il vecchio Chris con quello che è ora non crederesti ai tuoi occhi.
- Com'era prima?
- Un ribelle, ma uno tosto. Rubava ai supermercati, nei negozi di dischi ecc.. E anche se potevo permettermi tutto, mi piaceva imitarlo. Poi ha iniziato a fumare e a dirmi di provare, insomma le cose cazzate da adolescenti, mi ha spinto lui a fare tutto. - I suoi occhi incontrano i miei.
- Crystal.. - Sgrano gli occhi.
- Harry no. - Ribatte subito.
- Cazzo sì! - Tirandomi i capelli per le mani collego subito il cervello. - La tua mezza sega l'hai fatta a lui?
- No!
- Sì!
- Harry! - Arrossisce.
- Cos'è successo? - Stringo i pugni e la mascella.
Perché la cosa mi irrita non riesco a capirlo.
Gira il volto di lato pur di non guardarmi negli occhi. - Eravamo in camera mia e..
- Ti ha baciata? - Sposto lo sguardo cercando di incrociare, inutilmente, i suoi occhi.
- Nemmeno. - Sussurra cercando di non farsi sentire. - Ci eravamo bevuti qualcosa, e lui scherzando ha iniziato a prendere la mia mano e portarsela sui pantaloni. Da lì uno scherzo tira l'altro ed ho iniziato a toccarlo..
Quanto cazzo vorrei dirle di fermarsi.
- E poi? - Ho il tono duro, che diamine?
- E' entrata mia madre. - E di scatto il colore del suo viso rispecchia il rosso delle sue mutande.
Rimango a bocca aperta aspettando che continui.
- Ha cacciato di casa Chris e.. beh, così è diventata una mezza cosa e tutto. - Si stringe i capelli in una mano.
- Non so che dire.
Si alza in piedi dandomi le spalle. - Non dire niente.
Sollevandomi da terra di scatto le prendo un polso facendola girare. - Sono..
- Cosa? - Chiede con voce sottile.
Sono fottutamente geloso.
- Niente. - Stringo le labbra in una linea sottile. - Non pensiamoci, non ho voglia di ricordarti quanto è stato coglione okay? - Lei annuisce. - So solo che io prima di farmi fare una sega da te ti avrei sicuramente baciata.
Sento la pelle sotto le mie dita tremare, come se dei brividi le gocciolassero sulla pelle chiara.
- Sul serio? - Si acciglia ed io, per confermare le mie idee, avvicino le mie labbra alla sua guancia soffermandomi per troppo tempo sulla sua pelle.
- Non sa che cosa si è perso. - Mordendomi un labbro studio la sua reazione.
- Smettila di fare il cazzone. - Si tocca freneticamente le punta dei capelli tornando seduta, sorrido per come i suoi occhi mi stiano evitando.
- Cosa vuoi fare ora? - Torno steso di fronte a lei sull'erba, reggendomi sui gomiti.
- Perché non mi canti qualcosa? - Incrocia le gambe sul tronco aspettando una mia risposta.
Sollevo le spalle. - Dimmi cosa.
- Qualcosa improvvisato.
Che sfida, cazzo.
- Mi butto.
- Vai.
I catch your eye then you turn away
But there's no hiding the smile on your face
Inside and out, baby, head to toe
He's not around, girl, you let me know
Guardo il sorriso sulle sue labbra crescere lentamente, continuo a prendere il tempo battendo le mani sull'erba e cerco di far di lei la mia unica musa.
He'll never know
The way you lie when you look at me
So keep trying but you know I see
All the little things that make you who you are
So tell me girl
Elevandomi da terra le porgo la mano, lei accetta la stretta alzandomi con un perfetto sorriso sulle labbra
La avvicino a me e lei automaticamente porta le braccia intorno al mio collo, le mie mani su i suoi fianchi mentre dondoliamo leggermente.
Non riesco a smettere di sorridere quando il suo dolce profumo è così vicino a me.
Porto le labbra sul suo orecchio e le sussurro la parte finale di una canzone inesistente.
Does he know that you'll never go back?
Does he know your out and I want you so bad.
Portando di nuovo il viso di fronte a suo poggio lentamente la mia bocca contro la sua.
Per la prima volta, fuori dal nostro accordo, le si lascia baciare e ricambia dolcemente.
La stringo più forte sentendo il suo sapore unirsi al mio.
La stringo più forte sentendo i nostri cuori in un solo battito.
Non mi sono mai sentito così suonato, ma non vorrei mai scendere da questa giostra.
Mi chiedo so se lei sappia quello che so io.
---
I'm back (for you) lol.
Eccovi il tanto atteso capitolo, perdonatemi per il ritardo.
E, se ve lo stato chiedendo, esiste veramente il piatto "testicoli di capra" l'ho visto su DMAX quindi sì lol
Ancora un grazie per tutti i voti, commenti e le ragazze che mi seguono qui e sul gruppo. Ultimamente sto ricevendo un sacco di.. mh.. "demoralizzazioni" e mi bastate voi per tirarmi su di morale! Grazie di tutto, siete fantastiche, davvero.
Un bacio x
Gruppo: Sabrynex's Stories !
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