Capitolo nove. || Bite me, bitch. ||

Lo spazzolino scorre tra i miei denti in modo frenetico. Ho tutte le labbra sporche di dentifricio, sembro quasi babbo natale.  

 La ragazza nervosa allo specchio sono proprio io?

Perché nervosa? Perché l'idea che ho in testa è al dir poco ridicola!

Ricapitoliamo: sono appena tornata dalla serata con i ragazzi, sono nel bagno di fronte camera mia con addosso solo una maglia lunga bianca e gli slip neri.

Mi sto preparando per andare a dormire e ho la bocca piena di colluttorio.

Mi fisso allo specchio. Sono un maledetto disastro!

La porta del bagno è aperta e sento delle voci vicine.

«Quante volte devo dirti di starmi alla larga?» Harry si lamenta.

Dei tacchi rumorosi si avvicinano. «Mi dici che cosa ti prende, Harry?»

«Sei un cazzo di stalker, Jess. Ti ho accompagnata a casa poco fa, come fai ad essere di nuovo qui?»

E' una stalker sì! Cosa ci fa qui? Sta cercando di rovinarci la vita?

Riesco ad intravedere i capelli biondi della barbie che da le spalle alla porta, Harry deve essere a qualche passo da lei.

«Volevo un bacino, dai» sussurra, ma non abbastanza da non essere sentita, con fare da gatta morta.

Oh, povera cucciola. Dalle un bacino, una costola, e una clavicola.

Nel frattempo fingo che lo spazzolino che nelle mani sia un coltello e me lo punto alla gola.

Uccidetemi!

«Non sei la mia ragazza. Non devo darti il bacio della buonanotte ogni volta che ti accompagno a casa!»

Soffoco una risata immaginando la faccia contrariata della barbie.

«Credevo che tra di noi ci fosse qualcosa! Sei anche venuto a prendermi!»

Immagino la sua faccia ed inizio ad imitarla, imbronciandomi e mimando con le labbra le sue stesse parole, con ancora la bocca sporca di collutorio.

«Mi hai costretto!»

Jessie sbuffa. «Non è vero!»

Ruoto gli occhi al cielo e mi pulisco le labbra e lavo la faccia.

E' il momento di intervenire. «Non ti senti nemmeno minimamente ridicola nel supplicarlo in questo modo?»

I due si girano nella mia direzione e due occhi verdi passano sulle mie gambe.

«Sei sempre ad origliare?» Il suo nasino alla francese si storce.

Mi sposto i capelli. «Sei sempre ad elemosinare attenzioni?»

Harry si perde in una roca risata. «Beh, mi ha praticamente tolto le parole di bocca.»

L'asciugamano passa sulla mia faccia, quando l'abbasso vedo la faccia sconcertata di Jessie.

«Ultimamente sei strano Harry!»

Harry ruota gli occhi al cielo. «Questo lo hai già detto!»

«Non mi hai mai rifiutata prima che arrivasse lei.» Mugola la ragazza fissandomi in malo modo.

Cos'ho che non va? Non sono nelle sue grazie?

Aspetta che ti mostro il gran cazzo che me ne frega.

«Forse non sei più attraente come una volta. Forse vuole me, e non te» la prendo in giro, mentendo, lanciandole un'occhiata.

Jessie batte forte un tacco al pavimento. «Harry non uscirebbe mai con una ragazza con una bocca come la tua. Quando parli dalle tue labbra fuoriesce un mare di impertinenza.»

Faccio un passo avanti e le sfioro le labbra rosse con un dito. «Ovviamente. Lui preferisce una ragazza con una bocca larga, che di impertinente abbia solo la lingua.»

Lei cerca di mordermi il dito e io lo allontano di rimando impaurita. «Accuccia!»

Ed ecco che il ragazzo della situazione ricomincia a ridere, mi perdo in un leggero sorriso sentendolo e il viso della bionda va lentamente in fiamme.

Quando meno ce lo aspettiamo tira fuori la sua arma micidiale. «Sai? Per quanto tu possa crederti chissà chi, quella che ha deciso di portarsi a letto negli ultimi giorni sono stata io.»

Come se a me potesse importare qualcosa di andare a letto con Harry!

O forse sì.. no, certo che no.

Guardo Harry, i suoi occhi fissano la nuca della ragazza bionda con astio.

Lui è.. oh lui è.. come cavolo posso spiegarlo?

Un dio greco verrebbe a meno accanto a lui, è qualcosa di meravigliosamente bello.

Harry è attraente. E' semplicemente attraente. Non è il ragazzo più bello del mondo, ne ho visti di migliori, eppure ha tutte le carte in regole per essere quello che io definirei un ottimo partito.

Perché lei sì, ed io no?

Perché tu non sei meglio di lei, Crystal, mi ricorda il mio subconscio.

Restando in silenzio cammino verso camera mia dando una leggera spallata alla bionda che ride del mio imbarazzo.

Come se andare a letto con Harry fosse chissà che, è solo un pezzo di carne umana alla fine.

Un bel pezzo di carne.

Oh accidenti! Non riesco a controllare nemmeno i miei pensieri.

Sprofondo con la faccia del cuscino lanciando piccoli urli di disperazione.

Perché mio fratello questa sera doveva dormire da Nicole? Perché?!

Sento il profumo di Harry, non so perché ma lo sento.

Forse perché prima era in camera mia, prima che uscissimo.

No, non c'entra un fico secco, io sento il suo profumo in ogni dove.

Solo.. vorrei sentirlo meglio, più intensamente.

Pelle contro pelle.

Forse sto diventando pazza, ma sono dipendete da quest'idea.

Da quel film!

Dylan e Jamie si conoscevano da qualche settimana, io conosco Harry da sei giorni!

Cavolo, sono passati solo sei giorni? E sono finita nei guai solo due volte?

Oh brava Crys, stai imparando.

Se continuo così impazzirò prima del tempo!

Scatto in piedi e faccio un lungo sospiro, la sveglia sul mio comodino segna mezzanotte precisa.

Okay, è domenica. Un giorno in più, ora ci conosciamo da più tempo.

Immagino valga qualcosa, no?

Prima che mi dia una risposta sono già di fronte alla porta di Harry, busso qualche volta ma non ricevo nessuna risposta.

Una ragazza normale sarebbe tornata sui propri passi, ma se si parla di me non sono una ragazza normale.

La mia mano spinge lentamente la maniglia della porta di Harry verso il basso ed entro senza inviti.

I miei occhi sono chiusi. «Se ti stai facendo una sega mi dispiace un casino averti interrotto, se invece stai trombando con Jessie non mi dispiace manco un po'!»

«Ti sei fumata qualcosa?» Ride Harry costringendomi ad aprire gli occhi.

Dio.

E' steso sul suo letto, con addosso solo dei pantaloni di una tuta grigia.

Il suo petto tatuato è qualcosa di indescrivibilmente bello.

I ricci sono ancora composti è portati all'indietro, gli occhi verdi brillano come quelli di un gatto nel buio della notte.

Sono rimasta a fissarlo, ma si fa ogni secondo più bello, lo giuro.

«Hai bisogno di qualcosa o sei qui solo per ammirarm..»

Non lo faccio finire di parlare che sono a cavalcioni su di lui, il letto rimbalza per l'aumento di peso improvviso ed Harry sussulta stringendomi i fianchi con le mani.

«Prima che tu dica qualcosa, sappi che ho pensato alla tua proposta. E' la cosa più stupida, imprudente, irresponsabile e immatura che io abbia mai sentito. Ma al diavolo! Sono tutte cose che si addicono a me, quindi perché non farlo? E' solo un gioco, e a me piace giocare. Quindi sì, vuoi fare sesso con me quando ti pare? Non mi importa, perché è quello che voglio fare io con te!»

Non posso averlo detto sul serio.

Non posso averlo detto come non possono le sue labbra essere sulle mie, non possono starsi muovendo così bene sulla mia bocca.

Non so né come né quando ma lui è sopra si me che mi accarezza i fianchi, la sua bocca è sulla mia e non ho intenzione di lasciarlo andare.

Sento il calore delle sue labbra grandi sulle mie, la sua lingua è dolce e bollente e passa tra le mie labbra, sento il sapore metallico del piercing e aumenta solo la mia curiosità e il mio desiderio di avere di più.

Le mie mani passano sulla sua schiena e la graffio lentamente, il suo bacino spinge sul mio ed entrambi sospiriamo di piacere.

Sento una sua mano finire nella mia maglia e salire lentamente, la blocco subito.

Lui si stacca dalla mia bocca con un cipiglio sulla fronte. «Va tutto bene?»

Certo che va tutto bene. 

E allora perché mi sono fermata?

O meglio, perché l'ho fermato?

E' tutto okay Crystal, lascialo continuare.

Deglutisco e sorrido lasciandogli andare la mano e baciandolo lentamente.

Lui non proferisce altra parola e fa passare una mano sul mio seno, lo stringe appena e io sussulto, come se non me lo aspettassi.

Le sue labbra trovano il mio collo, lascia avidi baci su di esso prima di scendere lungo la maglia e infilarci la testa dentro.

E' una delle T-shirt che ho rubato dall'armadio di mio padre, enorme e maschile.

Ok, forse non è il momento giusto per pensare a tuo padre.

Effettivamente..

Inizio a ridacchiare quando la sua lingua trova il mio capezzolo e lo stringe tra i denti.

Rido disperatamente scalciando con le gambe sulle coperte blu, lo sento sospirare ed uscire dalla mia maglia con un sorriso curioso e la bocca umida.

«Non credo sia una cosa normale, non mi è mai successo che una ragazza si mettesse a ridere...»

Sorrido, ma credo che le mie guance siano andate a fuoco. - Credo che.. mi faccia il solletico..

Lui ridacchia. «Bene..» I suoi occhi sembrano imbarazzati tanto quanto i miei. «Vuoi che smetta?» 

E' impazzito? Certo che no!

«No! Mh.. riproviamo, forse.. non so.. fallo di nuovo...»

Lui annuisce e torna con la faccia dentro la mia maglia, ma non appena la sua bocca è intorno al mio altro capezzolo ecco che ricomincio a ridere.

Harry esce una seconda volta. «Cambiamo strategia.»

In questo momento non esiste una ragazza più imbarazzata di me.

Il ragazzo dagli occhi lucenti torna su di me, è a cavalcioni dandomi una straordinaria visuale del suo corpo.

Le sue mani grandi mi lasciano dei brividi mentre prova a rimuovermi la maglia larga, una volta tolta mi sento ancora più in imbarazzo.

La prima cosa che ho in mente? Il seno prosperoso di Jessica.

Quando Harry fa per gettare la mia maglia la riprendo e mi corpo i seni.

Il suo sguardo è confuso e il sopracciglio inarcato. «Cosa c'è che non va?»

Oddio come glielo spiego? «Oh.. uhm..»

«Sei in imbarazzo?»

Sento la sua mano sotto il mio mento che mi sprona ad alzare lo sguardo che non ricordavo di aver abbassato.

La quinta o quarta di Jessie è uno spettacolo a confronto alla mia terza, non sono piccole solo.. le sue sono più grandi.

Oh, che situazione del cazzo!

«Le sue sono migliori, vero?» Il mio naso si storce quando penso alla mia domanda.

«Le sue di chi?» 

Oh i ragazzi, sono così poco perspicaci.

Sorrido appena. «Lascia.. stare..»

«Jessie? Stai parlando delle tette di Jessica? - Scoppia a ridere portando la testa all'indietro, il suo pomo d'Adamo è così grande che mi fa venire voglia di baciarlo.

Gli do uno schiaffo sulla spalla. «Coglione! Come se non avessi fatto caso alla differenza.

«Dici sul serio?! Quella si è rifatta seno e culo, lo sanno tutti, anche tuo fratello!»

Non aiuta! Le ha comunque più grandi, la stronza. 

«C'è comunque differenza.»

«Quando aveva tredici anni veniva spesso scambiata per un ragazzino, ricordo quando mia cugina le chiede un appuntamento. Quante risate..» Ride ancora prima di tornare serio. «Comunque sia, smettila di farti tanti problemi. Hai un seno.. uhm.. bellissimo, il colore della tua pelle è davvero meraviglioso, e hai un sapore unico e poi.. »Una sua mano finisce su un mio seno, sento i brividi ovunque. «Il tuo si addice perfettamente alle mie mani, vedi?»

Rido e sposto la maglia dal mio seno, vedo il suo sorriso malizioso prima che la sua lingua passi sul mio collo straziandolo.

Una sua mano vaga tra i miei slip, con due dita cerca di farli scendere e ci riesce fino alle ginocchia.

Lo sento farfugliare qualche commento nel mio collo, non ci faccio nemmeno caso e lascio che la sua bocca continui il suo lavoro.

Una mano calda scende lungo il mio fianco, lo sento accarezzare la mia femminilità.

Oddio, ecco, sta succedendo.

Crystal chiama base. Base, come procede?

Tutto sotto controllo, passo.

Ci sono ostacoli? Passo.

Abbiamo già rimediato, passo.

Temperatura? Passo.

Alta, molto alta! Passo e chiudo.

Le sue dita si muovono contro le mie seconde labbra e io inizio a sospirare contro di lui.

E' una sensazione.. liberatoria e.. oh, non saprei spiegarlo.

La sua mano si muove a coppa sempre più veloce, gemo piano cercando di trattenermi.

Il piacere che mi sta dando è indescrivibile, porto le mie mani sulle sue spalle incitandolo a continuare.

«Sei così bagnata io..» Geme accarezzando la mia bocca con le sue labbra. «Voglio essere dentro di te. Subito.»

Quasi non lo sento, continuo a bearmi dei movimenti lievi della sua grande mano.

Quando sento che smette, apro gli occhi lentamente per vederlo rimuoversi i pantaloni e i boxer.

Porca puttana è enorme!

Non l'ho pensato sul serio, vero? Merda, mi ricordo una quattordicenne con gli ormoni a mille!

Questo ragazzo mi fa sessualmente impazzire.

Mi bacia un'ultima volta prima di allontanare la sua mano e frugarla nel cassetto del piccolo comodino di legno nero.

Mi stanno sudando le mani, non posso farlo sul serio.

Si posiziona tra le mie gambe e lo sento che mi sta sfiorando, mi mordo le labbra cercando di guardare altrove.

Quando prende il preservativo lo porta alla bocca per stracciarlo dalla busta, nello stesso momento in cui io glielo prendo dalle labbra e lo lancio alle sue spalle.

«Vuoi farlo senza? Usi la pillola?»

No, ma ne vorrei una ora.

Non una di quelle del giorno, ma una che mi mandi in coma farmacologico in modo da avere una scusa per scappare.

«No e no.»

«E allora perché lo hai fatto?» Si riferisce al mio gesto.

Crys, sei un fottuto genio.

Taci!

«Ecco.. beh..» Lo spingo sotto di me mettendomi a cavalcioni su di lui.

Devo inventarmi qualcosa, assolutamente.

Le mie mani accarezzano i suoi addominali e lui respira lentamente fissando ogni punto del mio corpo, mi lecco le labbra e vedo che lui fa lo stesso.

E' come se.. potessi controllarlo.

Una mia mano scende lentamente lungo il suo petto fino alla zona pubica, gioco con le dita nella striscia di peli dall'ombelico in giù.

-«Oh, Gesù, mi fai impazzire.» Ansima stringendo le coperte nei propri pugni.

Cerco di non guardarlo, è così bello che mi distrarrebbe.

La mia mano arriva al suo obbiettivo, lo rinchiudo tra le dita e il suo respiro si ferma insieme al mio.

E' duro e caldo, ma non so nemmeno se dovrei dargli degli aggettivi.

Muovo la mano su e giù come mi ha insegnato Chris.

Aspetta.. precisiamo: non mi ha insegnato a masturbare i ragazzi, semplicemente ci teneva a descrivermi come lo facevano godere le sue ex.

E io? Ci ridevo sopra!

Ma adesso devo smetterla di pensare a Chris, mio padre e Jess.

Devo pensare ad Harry, solo ed unicamente a lui.

Lo sento tremare, una sua mano è sulla mia e mi aiuta nei movimenti.

Ecco lo sapevo, sto sbagliando tutto.

Stringo poco più e con il pollice gli accarezzo il glande, la punta in superficie.

Geme forte portando la testa all'indietro.

Ho il controllo su Styles, non c'è cosa più bella di questa.

Continuo a muoverlo per svariato tempo, è ancora più bello di quanto mi immaginassi, di quanto sperassi o credessi.

Scuoto il capo vergognandomene. Io che faccio complimenti ad un ragazzo?

«Crystal..» Si lascia andare in un altro gemito.

Mi accovaccio appena per poterlo toccare con la bocca, schiudo lentamente le labbra per lasciarlo entrare.

Harry grugnisce e una sua mano è tra i miei capelli, è una cosa che mi da fastidio ma lo lascio fare.

La mia bocca lo prende finché può, la parte mancante viene stimolata con la mia mano.

Ha un sapore salato, ma dolce.. immagino.

Può essere dolce un pene? Non ne ho idea.

Perché non inventano delle enciclopedie su come fare fellati? Ne avrei la camera piena, sicuro.

Lo sento tremare sotto ogni mio tocco, una mia mano gli accarezza il petto duro mentre l'altra lavora su qualcos'altro di duro.

«Cazzo.. sto venendo..» Sto per fermarmi quando lo sento venire nella mia bocca, dallo spavento e  il disgusto la mia bocca si chiude avendolo di nuovo tra le labbra e.. i denti.

Lo sento urlare dal dolore e indietreggiare uscendo da me.

Cristo, l'ho morso sul serio!

Harry è accovacciato sul letto con le mani a coprirsi il pene, il viso rosso e gli occhi spalancati.

Non so che dire, non mi è mai successa cosa più imbarazzante di questa, mai in tutta la mia vita.

Riprendo la mia maglia e la indosso velocemente, lo stesso faccio con i miei slip.

Voglio piangere, non mi sono mai vergognata tanto in vita mia!

«Aspetta.. non andare..» sibila con la voce simile a quella di ragazzina.

«Io.. mi dispiace tantissimo! Sono una cogliona, non posso credere di averti morso sono così mortificata.» 

Mi bruciano gli occhi dall'imbarazzo. Ho quasi voglia di piangere.

Harry ridacchia prendendomi per un polso e riportandomi seduta.

Ti prego non mi uccidere!

«Da una come te me lo aspettavo.»

Mi sta prendendo in giro?

«Oh beh, grazie.» Ruoto gli occhi al cielo.

«Non mi è mai successa una cosa del genere, ma forse siamo entrambi.. uhm.. tesi, riproviamo una prossima volta.» Le sue labbra sfiorano la mia guancia e io mi calmo.

«Sul serio vuoi rifarlo? Cioè dopo che io..» Mi blocca la bocca con la sua.

«Se vogliamo essere degli amici con benefici dobbiamo tentare almeno una volta l'atto completo, e io non mi tiro indietro. Solo.. non raccontiamolo a nessuno, Thomas mi ammazzerebbe.»

Scoppio a ridere, si credo lo farebbe. «D'accordo.. uhm, ritenteremo.»

Lui mi sorride, rivestendosi. «Perfetto, buonanotte Crystal.»

Sono già in piedi, prima di chiudere la porta faccio una strizzata d'occhio nella sua direzione. «Ciao Styles.»

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Capitolo ripubblicato: 22 Gennaio 2017.

Vi tengo aggiornate sulle storie di instagram per il prossimo aggiornamento!

Se riesco aggiorno domani, altrimenti nel fine settimana c:

Instagram: Sabrine_wattpad

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