Capitolo diciassette. || Half a heart - part two. ||
NDA: La piccola scena del bagno è nuova. In alcuni dei prossimi capitoli aggiungerò nuove scene, piccole o grandi, che non c'erano in passato! All the love!
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Harry's POV.
Non appena i miei occhi incontrano quelli di Crystal un sorriso provocatorio appare sulle mie labbra.
Sapevo sarebbero venuti qui, e dato che Jessie mi ha torturato tutta la giornata con questa storia di uscire insieme, ho voluto approfittarne.
Non so nemmeno di che film si tratti, sono semplicemente venuto qui.
Crystal ha i capelli portati all'indietro, il suo trucco è leggero e riesce come sempre a far risaltare i suoi bellissimi occhi azzurri.
Le sue gambe sono lunghe e mi pento di non trovarmi in una visuale migliore per fissarle senza sembrare indiscreto.
Ha un giubbotto di pelle che le stringe il seno, la cerniera è chiusa ed è vestita solo di nero.
Potrebbe, ciò, renderla ancora più bella?
Faccio qualche passo verso di loro e li saluto con un cenno del mento.
Crystal è praticamente con la mascella al pavimento e sta trucidando con gli occhi il braccio di Jessie avvolto al mio.
I suoi occhi scendono sul suo abbigliamento.
Ha optato per un tubino nero che le stringe ogni fottuta parte del corpo rendendola una cosa sola con l'abito.
Niente male, sono sincero.
Loro però sono letteralmente gli opposti, dai capelli all'abbigliamento.
«Che cosa ci fai tu qui?!»
«Siamo qui per..» fisso il biglietto nelle mani di Crystal.
Nightmare?
«..nightmare.» Sollevo lo sguardo verso di lei. «Non credevo ti piacessero questi film.»
Lei scrolla le spalle. «Ci sono tante cose che non sai di me.»
I nostri occhi restano immersi gli uni negli altri per qualche secondo, fino a quando la voce di James non interrompe i nostri pensieri.
«Ottimo..» mugola James, un po' confuso. «Prendiamo quattro biglietti, allora.»
Lo sguardo del mio amico si punta in quello di rossa dietro la biglietteria che non avevo notato.
Questa ha gli occhi fissi su di me, tanto da mettermi a disagio.
Faccio una smorfia confusa, prima di sollevare una mano, accennando un saluto.
«Voglio una foto con entrambi!» Esclama lei.
«Come?» Credo di aver capito male.
Crystal sogghigna. «E' una vostra fan.»
«Hai i capelli lisci» noto.
La preferivo di gran lunga mossa, liscia sembra troppo conciata per le buone.
Sembra domabile, e lei non è per niente.
Jessica stringe più forte il mio braccio. «Hai notato le mie punte viola?!»
La guardo e non le rispondo, portando nuovamente l'attenzione su Strous.
La ragazza a cui era riferita la domanda si sta scambiando qualche parola con James, non ha neppure notato a me.
Che cosa sta succedendo?
Le do un pizzico sul fianco e la guardo imbronciato.
Dovrebbe cagare me, non lui.
E' con me che va a letto, non con lui.
Finalmente posa la sua attenzione su di me accennando un sorriso. «Harry, è vero che sei disposto ad autografare un paio di tette?»
«Cosa?!»
La rossa che era alla cassa ora è di fronte a noi, è parecchio alta e potrebbe avere una quinta abbondante.
La maglia che la stringeva si solleva e mostra un.. meraviglioso reggiseno viola che stringe due seni molto.. prorompenti.
Ho la bocca spalancata, e non dallo stupore in senso positivo.
James mi passa un pennarello nero. «E' la strada per il successo.»
Crystal alza gli occhi al cielo mentre io scrivo il mio nome con accanto una faccina sorridente sulla pelle molliccia. «Io intanto cerco la strada per il cesso» commenta lei, prima di sparire alle nostre spalle.
«No aspetta, fammi una foto con loro!» La ragazza a cui ho autografato le tette ferma per un polso Crystal obbligandola a fare un passo indietro.
La ragazza dai grandi occhi azzurri, contornati con una matita blu che risalta ancora di più la sua pelle perfetta, prende in modo annoiato la macchina fotografica e si prepara a scattarci una foto.
La rossa abbraccia sia me che James, con le tette all'aria.
E' una cosa imbarazzante, tutti ci stanno guardando e qualcuno sta anche facendo delle fottute foto.
Sento la sua maledetta puzza di sudore che traspira dalle ascelle.
Qualcuno la allontano da me prima che le infilzi le tette nella macchina dei pop corn.
Faccio un sorriso sadico immaginando i suoi capezzoli rimbalzare insieme ai chicchi di mais.
Pensando a ciò mi ritrovo a fissare il petto decentemente coperto di Crystal, i miei ricordi passano alla notte precedente e a come lei era bagnata intorno a me.
I suoi baci.
La sua lingua.
Il modo in cui lei si fidava di me.
Il modo in cui stringeva le braccia intorno al mio collo e io le stringevo intorno ai suoi fianchi.
La sentivo così dannatamente bene.
E quando poi ci siamo addormentati? Cioè lei si è addormentata, e io l'ho stretta quasi istintivamente.
Mentirei se inventassi la cazzata "non dormo con nessuno", sarei capace di dormire con un cassetto della spazzatura e non accorgermene.
Il punto è che è stata la prima volta che ho dormito abbracciato a qualcuno come un bambino di sei anni.
Si muoveva come una matta quella notte.
Le sue mani erano ovunque, mi ha anche tirato una ginocchiata in mezzo ale gambe.
Poi però si è accoccolata al mio petto lasciando che i suoi capelli ricadessero su tutto il mio torace.
Il suo braccio mi ha stretto il corpo e io non ho fatto altro che accontentarla.
Un flash mi risveglia dai miei pensieri idioti e scuoto i ricci facendo un passo avanti.
Quando guardo la foto noto il mio naso arricciato e James che si trattiene dal ridere.
La ragazza invece ha le lacrime agli occhi.
Improvvisamente le sue grandi braccia mi chiudono in un abbraccio costretto. «Mia madre ti adora! Dice che sei bellissimo, vuoi venire a cena da noi domani?»
Dico, mi sta prendendo in giro?
«Cazzo no!» Esclamo nello stesso istante in cui James dice: «Ne sarebbe onorato.»
Ecco, noi siamo i fottuti opposti.
Rimarrà sempre il mio migliore amico ma non puoi organizzarmi un appuntamento con la madre di una sconosciuta.
A meno che non si tratti di una sconosciuta sana di mente.
Si è fatta fotografare le tette, cazzo.
E non sono nemmeno una pop star o cazzate simili.
Faccio un sorrisetto. Quanti privilegi potrà portare essere una pop star? Lo scoprirò mai?
«Ecco a voi!» La ragazza ci pone quattro biglietti per i migliori posti e lenti per il 3D, James la saluta cordialmente mentre io e Crystal alziamo gli occhi al cielo.
Ci avviamo verso la seconda sala dove sarà in riproduzione il quinto film di Nightmare.
«Io vado un attimo al bagno.» Crystal avvisa James, sfiorandogli il braccio e sorridendogli.
Il mio amico le sorride di rimando e si avvia all'interno della sala.
«Aspettami dentro» sussurro all'orecchio di Jessie, incitandola a prendere i posti.
Seguo Crystal senza che lei se ne accorga, fino a restare fuori dalla protezione dei bagni delle ragazze. Non c'è nessuno perché siamo agli ultimi spettacoli e la maggior parte sono anche già iniziati.
Crystal ci mette due minuti e, quando esce, mi incontra e sobbalza appena.
«Cristo, Harry!» Lei mi riprende. «Sei un maniaco? Cosa ci fai qui?»
Io mi avvicino a lei. «Alla fine hai deciso di uscire con James.»
Lei incrocia le braccia al petto. «E allora? Non mi sembra essere un tuo problema. Sei qui con Jessie.»
Sono completamente irrigidito, mentre faccio due passi verso di lei. E' con le spalle al muro.
«Non fare la stupida con me, Strous. Sai che potrei fartela pagare.»
Lei accenna un sorriso divertito, prima di guardarsi velocemente intorno, per poi avvicinarsi a me. Le sue mani contro il mio collo. «Tu? Farla pagare a me?»
Poso le mani contro i suoi fianchi. «Quanto tempo abbiamo prima che inizi il film?»
Crystal mi sfiora le labbra con le sue, con quel suo sorriso invitante. «Troppo poco.»
Le stampo un bacio sulle labbra, ma prima che possa approfondire lei si allontana.
Ed io soffro.
Disperatamente.
«Sto cercando di ricordarmi qualcosa più ridicolo di quello che è appena successo con la tizia dei biglietti, ad ogni modo.»
«Non sarai mica gelosa delle mie ammiratrici, Strous?»
Le circondo le spalle con un braccio.
«Scordatelo, tesoro.»
La guardo con un sorriso provocatorio, mentre ci avviamo verso la nostra sala.
Una sua mano si allunga verso la mia faccia, mentre prova a togliermi il sorriso dalla faccia.
Sento il suo dolce profumo traspirare dalla sua pelle e sorrido contro il suo palmo leccandolo.
Ride dandomi del disgustoso.
Io la trovo deliziosa.
Soprattutto com'è vestita ora, sembra dare un senso ai miei sogni più intensi.
Anche se nei miei sogni non indossa questi abiti.
Al dire il vero non indossa niente.
«A cosa stai pensando?»
Glielo sussurro all'orecchio e lei arrossisce dandomi una gomitata. «Pervertito.»
I nostri posti sono alla terza fila, ci posizioniamo nel seguente ordine: Jessie, io, Crystal e James.
James si è ricordato di prendere i Pop Corn per tutti.
Io li avevo dimenticati.
Passo una confezione di Pop Corn a Jessica che li rifiuta con un sorriso. «Sono a dieta.»
Cosa vuole dimagrire? Sta benissimo così.
Non capirò mai voi ragazze.
Inarco un sopracciglio. «Non hai bisogno di dimagrire.»
Crystal fa un commento cattivo. «Consuma già calorie cercando di far funzionare il cervello.»
«Il film sta per iniziare.» James ci avvisa, e lo vedo, nella penombra della stanza, sfiorare la mano di Crystal con la sua.
Cavolo. Cos'è questo fastidio che sento all'altezza dello stomaco?
Dopo i primi quaranta minuti sto quasi per addormentarmi, Crystal non ha fatto parola e l'unica volta che mi sono girato a guardarla aveva gli occhi chiusi.
Un urlo agghiacciante proviene dal retro: saranno gli effetti speciali.
Sento l'urlo di Jessica prima che chiuda lo spazio tra di noi e si fiondi in braccio a me.
«Va tutto bene..?» Provo ad allontanarla, ma pare terrorizzata.
«Non è una ragazza da horror a quanto pare.» James si fa avanti verso di noi e sorride della scena.
«Nemmeno la tua.» Dico riferendomi a Crystal.
La ragazza tra di noi non ha ancora toccato i suoi pop corn, gli occhi fissi davanti e lei e ogni volte che c'è un lungo silenzio e poi un urlo le sue spalle sussultano e i suoi occhi guardano altrove.
James sembra non farci caso, io sì.
Quando Jessie va al bagno io mi approssimo a lei sussurrandole all'orecchio: «Non ti piace nemmeno un po' questo film.»
«E interessante» mi mente, senza guardarmi.
«Non mi freghi, te la stai facendo addosso.»
«Smettila. E' tutto apposto.»
«E allora perché mi stai stringendo la mano?»
Porta i suoi occhi sulle nostre mani intrecciate sulle sue gambe e la lascia subito andare.
Ha il palmo sudato.
Ha l'aria da dura, la faccia da "non ho paura di un cazzo" e poi trema con Freddy Krueger.
Uno, due, tre. Freddy sta arrivando da te?
Come cazzo faceva quella canzoncina che usai come suoneria all'età di dodici anni?
Ho sempre amato gli horror, mi facevano ridere.
Lei non sembra amare questo genere di film.
E la cosa mi piace, significa che ha anche lei dei punti deboli.
Però adesso se la sta facendo nei pantaloni.
«Senti, andiamo a prendere un po' d'aria?» Le propongo.
I suoi occhi vorrebbero accettare ma la sua bocca vorrebbe darmi del matto.
«Che succede?» Domanda James levandosi gli occhiali 3D.
«Come ti è saltato in mente di farle vedere un horror?» Quasi gli ringhio contro.
Ho questa strana vena protettiva nei confronti di Crystal, che sorprende anche me.
«Perché le piacciono, no?»
«No, non le piacciono.»
Aggrotta la fronte. «Certo che le piacciono! Me lo avrebbe detto, altrimenti.»
Cazzo cos'ha di sbagliato?
Glielo devo scrivere sulla fronte?
«James, mi ascolti quando parlo? Ti sto dicendo che non le piacciono, cazzo!»
Stiamo urlando e la fila dietro di noi ci ordina di chiudere il becco.
«Smettetela di litigare!» Ci guarda entrambi. «State infastidendo tutti.»
«Digli che non ti piace.» Incrocio le braccia sotto al petto aspettando di aver ragione, come un bambino intestardito.
Crystal si morde il labbro inferiore, prima di sospirare. «Mi sto divertendo, sono solo un po' nervosa. Ma tutto sommato è un bel film.»
Rimango a bocca aperta.
James scuote il capo. «Harry sei paranoico.»
Stringo la mascella a quell'aggettivo. «Cosa?»
James sposta o sguardo da me. «Ti stai comportando come se fosse un tuo problema.»
«Non lo è.» Stringo i pugni.
«No, non è affatto così.» Aggiunge lei.
«Se lui ti capisse solo la metà di come ti capisco io..» lo sussurro, in modo che possa sentirmi solo lei, poi mi alzo di scatto.
Non li lascio parlare che sono fuori dal cinema, ho bisogno di una boccata d'aria.
Io non sono geloso di lui.
Non ne ho motivo, lei non mi piace in quel senso.
E' la mia amica di letto, la mia migliore amica di letto.
E' una buona compagnia, nient'altro.
Lo ammetto, ieri è successo qualcosa che nemmeno io so spiegarmi.
Ma l'amore non è di casa nel mio cuore.
Crystal non dovrà mai essere nulla per me oltre una storia tra le coperte.
Rimango con le spalle alla portiera della mia auto, l'Audi nera è stata la mia scelta per questa sera.
Fisso il cielo nero sopra di me, sono solo in questo stupido parcheggio.
Ho una strana voglia, una di quelle che mi prende quasi raramente.
In momenti in cui mi sento un perfetto coglione.
Schiudo le labbra ed inizio ad elaborare parole insensate, messe a caso.
I don't understand.
O meglio, lei non capisce.
You don't understand, you don't understand.
What you do to me when you hold his hand.
Lei non capisce cosa mi fa quando gli tiene la mano.
E non lo capisco nemmeno io!
Continuo a cantare la stessa frase tenendo il ritmo col piede.
Se ci penso che queste stupidi frasi sarebbero perfette per una canzone, magari se ci aggiungo la giusta intonazione.
Con le chiavi elettriche apro l'auto ed entro in macchina, non aspetto nemmeno Jessica che sono già fuori dal parcheggio del Neofilms.
Fanculo a tutti.
Crystal's POV.
Il film è finito ed io ho cercato di mostrarmi il più coraggiosa possibile.
Ma le mie emozioni sono evaporate in fretta.
E' stata una serata orribile.
James è stato molto gentile con me, nessun ragazzo è mai gentile con me.
E tutto questo ha un senso, non mi sento parecchio bene.
Ho un forte mal di testa, vorrei solo andare a dormire.
Sto per mettermi a letto quando sento un imprecazione alla camera dopo la mia.
Harry è ancora sveglio?
Quando sono tornata ero così arrabbiata con me stessa e col mio mal di pancia che non ho fatto caso a nulla.
Ho salutato James con un semplice bacio sulla guancia e lui è sembrato confuso dalla mia dolcezza.
Indosso un semplice pigiama lungo, celeste e con le nuvole.
Sembro una bambola da collezione.
Cammino fino alla porta della camera di Harry, origliando lo strimpellare della sua chitarra acustica.
La melodia della chitarra è leggera ed Harry l'accompagna con degli "oh, oh" intonati.
Mi si stanno gelando i piedi, ma non voglio smettere di ascoltare.
Finalmente la sua voce parte e io sento i brividi lungo tutta la schiena.
I don't care what people say when we're together
You know I wanna be the one who hold you when you sleep
I just want it to be you and I forever
I know you wanna leave so come on baby be with me so..
Quando smette giurerei di aver lasciato un sospiro di frustrazione.
Lascio scivolare lentamente la mano sul legno della sua camera, pregando silenziosamente che lui torni a cantare.
Però, la sua voce non torna.
Ed io, malinconicamente, torno in camera a prendere a pugni il cuscino.
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