Elfi e Guelfi

Lorenzo era disteso sul suo materasso, che siccome faceva un caldo terribile era stato smontato e posizionato in terrazza.

Ma anche così c'era un'afa bestiale.

"Non vedo l'ora che Din canti" pensò con malinconia.

Din era il gallo della sua famiglia, e passava tutta la giornata su un trespolo che papà aveva costruito per lui tanti anni prima.
Lorenzo si distese guardando il cielo che stava cominciando ad albeggiare.

Entusiasta, guardò verso Din, che, aprendo gli occhi, sollevò la gola e si schiarì la voce.

-CHICCHIRICHIIIIII!!!- strillò il bipede pennuto mentre Lorenzo saltava in piedi:
-Forza forza forza!! In piedi, pelandroni!-
-Parla quello che la scorsa settimana ha quasi strozzato il gallo- si lamentò sua sorella, Elisa.
Ignorando il commento, Lorenzo corse rapido verso la cucina, dove mangiò appena un biscotto.

Guardò nervosamente l'orologio.

Il padre, accorgendosene, gli disse:
-Per la barba di Merlino, Lory!
L'elfo domestico arriverà solamente tra tre ore, perciò vai a controllare se hai messo tutto nella valigia. -
-Te l'ho già detto 394 miliardilioni di volte, ho messo tutto!-
-Ah si? E la bacchetta?-
- Lo sai che le regole sono cambiate! Arrivi a scuola e compri tutto! Poi vai a cena e vieni Posizionato nella tua Casa!-
- Comunque sia, la prudenza non è mai troppa. Fila in camera tua e ricontrolla tutto, Marisa benetta!-
-Ok, ok...- sbuffò Lorenzo.
Salì in camera, sapendo di aver messo tutto nella valigia sottoposta ad Invantesimo di Estentensione Irriconoscibile.
Prese la sua Lettera, arrivata il 29 ottobre dello scorso anno, e la rilesse per l'ennesima volta.

Caro sig. Lorenzo,
siamo lieti di informarLa che Lei è stato ammesso alla Scuola di Magia e Stregoneria di Occulta, dislocata in un posto raggiungibile unicamente tramite Smaterializzazione.
Il 1° Settembre dell'anno 2015 un elfo domestico (Blinky) verrà a prenderLa alle ore 9:00.
Gli altri anni, il Suo elfo la aspetterà direttamente a Occulta, dove l'aiuterà a trovare il Suo materiale scolastico.

Cordiali saluti,

Ernesto Giari,
Attuale Preside
della Scuola di
Magia e Stregoneria
di Occulta.

Lorenzo era elettrizzato.
Sua sorella andava ad Occulta da due anni, e quello sarebbe stato il terzo, per lei.

Dal piano di sotto, l'argomento dei suoi pensieri gridò:
-Papà, io vado!-
E con un crack si Smaterializzò.

Senza un motivo apparente a Lorenzo venne la ridarella, e comiminciò a saltellare come un deficente per tutta la camera.

Ad un certo punto si trovò sotto una mensola.

Domanda da 1.000 punti:
Cosa c'è su una mensola?

A) Formaggio
B) Un Thestral
C) Libri

Risposta esatta!! Libri!
Ora, in casa del Lorenzo della mia storia, i libri sono tutti di Storia.
Ma non Storia della Magia, bensì Storia che studiate anche voi a scuola, in quanto la magia italana si manifesta SOLO E SOLTANTO entro le mura domestiche, in quanto una legge della R. I. M. (Repubblica Italiana della Magia) nel 1843 ha messo bianco su nero che tutti i capofamiglia devono mettere incantesimi per limitare le attività magiche non controllabili (quelle dei bambini).
Perciò i pargoletti, fino all'età di 11 anni, sono obbligati ad andare alla scuola dei Babbani. E poi i capofamiglia devono Obliviare i tuoi compagni di scuola e le tue maestre, oppure inventarsi una scusa valida per assentarsi nei sette anni che seguono.
Così Lorenzo...

... si ritrovò con un libro di Storia pre-rinascimentale sulla capocchia.
Se lo tolse dalla testa e guardò la pagina a cui si era aperta:

La lotta tra Papa ed Imperatore:
Guelfi e Ghibellini.

Lorenzo si tolse il libro di dosso e sogghignò.
Da lì a pochi minuti si sarebbe liberato definitivamente di quegli aguzzini che erano stati i suoi compagni e i suoi professori.
Però in un certo senso gli dispiaceva. Cioè, non gli sarebbero certo mancati i suoi compagni, con quelle battutine stupide. E nemmeno i professori, che gli avevano fatto tante di quelle note... meglio non parlarne.
Però gli sarebbero mancate
quelle fantasticazioni che faceva di notte. Ah, le fredde notti d'inverno, nelle quali sognava di essere un mago di prim'ordine, dare ordini a destra e a manca, dare ceffoni a destra e a manca.
Ma ora sarebbe entrato nel vero, e, a quanto pareva, il vero era molto migliore delle sue fantasticazioni.
Passò il tempo restante a disegnare. Mentre un uomo alto e gentile, con una splendida barba argentata, prendeva forma sotto i suoi occhi, egli gli fece l'occhiolino. Lorenzo rimase sorpreso. Poi cominciò ad urlare di gioia: era la prima volta che faceva un dipinto animato.

Se hai capito chi è l'uomo raffigurato, sei una bravissima persona °U°.

Passò alla seconda fase: colorarlo.
Prese le matite e, mentre Silente ridacchiava, il duo abito diventò grigio, i capelli bianchi, la barba idem, la sedia dorata.
Guardò l'orologio: 8:55.
-PORCA DI QUELLA PUZZONA!-
gridò in quattro e quattr'otto si mise una T-shirt , un paio di jeans e le Puma nere.
8:59: 50.
Lorenzo prese il ritratto di Silente e lo infilò nella valigia Estesa Irriconoscibilmente.
Crack! Vicino a lui era apparsa apparsa un'elfa bassa, con una federa al posto di un vestito che ogni essere normale avtebbe indossato.
-Buon giorno signor Lorenzo, signore!- esclamò l'elfo.
-Ciao! Tu devi essere Blinky!-
-il nome di Blinky è Blinky, signore! Questi sono i suoi bagagli, signore?-
Ed ad un cenno del capo di Lorenzo, Blinky schioccò le dita, facendo scomparire la valigia di cuoio.
- I suoi bagagli la aspettano ad Occulta, signore! Ed ora mi stringa forte la mano!-
Obbedendole, Lorenzo prese la mano di Blinky, che schioccò le dita.
Mai Lorenzo aveva pensato di trovarsi in una situazione simile. Era come se la sua testa fosse infilata in un tubo di gomma, e la nausea lo assalì. L'aria non usciva nè entrava, e sentì di dover vomitare. Poi, esattamente come era apparso, il tubo scomparve, e Lorenzo cadde per terra. Guardò Blinky, con una muta domanda.
Lei gli indicò un secchio lì vicino, e lui ci vomitò succhi gastrici a non finire.
- È sempre cosí la Materializzazione?- chiese quando si fu ripreso.
- Solo la Materializzazione Congiunta, signore .- rispose l'elfa.
Si incamminarono verso il villaggio di Verta, dove avrebbero comprato il "materiale scolastico", come lo aveva definito il preside Giari.

Ma queste sono cose che accadranno più avanti, e dovranno essere raccontate in un altro capitolo.

(Micheal End scrisse La Storia Infinita a dispetto del suo nome)

OuO.

Spazio della mia persona.

....... e niente, questo era il primo chapter scritto dalla mia persona. Quindi votate numerosi sennò vi crucio OwO

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