{1}
Tu sei una ragazza molto solitaria, Ti piace stare da sola, È a volte pensi a quanto la vita faccia schifo.
Non hai molti amici a scuola, nonostante tutti parlino male di te.
Solo i tuoi genitori ti vogliono realmente bene, È non riuscirai mai abbastanza per tutto quello che fanno per te.
Perciò ti senti inutile. A volte balli danza moderna, anche con il tip tap non,sei male.
Passa vi il tempo con tuo nonno. Joey Drew.
Ti ricordi, quando tu ed il nonno giocavano a nascondino è a volte indagate a trovare Henry, un suo caro amico, nonché suo collega di lavoro.
Henry ti faceva curiosare tra le bozze dei suoi disegni.
A volte salici su quella sedia in punta di piedi, senza farti vedere da nessuno, È ammirato i numerosi fogli sul tavolo.
La maggior Marte dei disegni, ritraevano: un' Angelo maledetto,perché non aveva le ali, di nome Alice, un lupo in salopette di nome Boris, e un dolce gattino sorridente con le corna è una coda a punta, un demone di nome Bendy. Si, era il tuo preferito.
Tuo nonno ti faceva notare, che non era un semplice gatto, ma un demone.
Ate però non sembrava.
"Solo perché ha delle corna e una coda a punta, non significa che sia al servizio di Satana"
Questa era quello che pensavi a riguardo.
Poi, tuo nonno sparì, È non si fece più vedere...
Così come Sammy, suo fratello e Henry.
«Tesoro, ci dispiace tanto, il nonno è morto.»
Disse tua madre.
«È stato ritrovato morto nella fabbrica d'animazione»
Replicò tuo padre.
«P-Perché... il nonno mi aveva promesso... che... che sarebbe stato sempre con me!»
Delle lacrime ti scendevano dal viso. Tua madre cercava di calmarsi con i suoi caldi abbracci è i suoi baci, È questo anche da suo padre, per un'intera settimana.
Tutto ciò, successe quando avevi solo 8 anni. Ora ne hai 14.
Quella, era la dimostrazione che...
I sogni non si avverano...
Sei sdraiata sul tuo letto, ad ascoltare le canzoni con le cuffie tenendo in mano il tuo cellulare.
La musica, la danza sono le tue passioni da quando eri bambina.
Non riesci a resistere. A volte ti capita di ballare bell'ascensore ascoltato la canzoncina d'attesa.
È qualcosa che ti fa gas Are, Ti fa sorridere.
Ma, da quando è morto tuo nonno, è raro vederti abbozzare un sorriso.
Ormai è impossibile non smettere di pensare ai momenti passati insieme a lui. Guardi spesso delle foto raffiguranti i giorni passati con lui. Per sentirti meglio.
A volte parli da sola affacciata alla finestra. Insomma, una parte della tua famiglia se ne andata, così, come le tue speranze, il tuo sorriso e i tuoi sogni...
«I need your love, i need your time, when everything's wrong you make it right. I feel so high i go alive. I need to ne free with you tonight. I need your love.»
Canti le note di questa canzone. Non smetti. Oramai ti è entrata nella testa e non esce più. È una fissazione.
Non riesci a non cantarla.
Tuo padre, apre improvvisamente la porta è tu ti togli le cuffie.
«Ehi, che fai? Ti sento cantare dalla cucina.»
Disse lui.
«Lo sai che mi piace cantare!»
«Ma è ormai da giorni che canti la stessa canzone!»
Risponde tuo padre ridendo.
Fai lo stesso.
«Dai, muoviti che tra poco devi andare a scuola di danza.»
Continuò.
«Va bene papà, mi preparo è scendo»
Tuo padre va via è chiude la porta per non farla sbattere, siccome la finestra è aperta, e oggi il vento è forte.
Ti dirigo verso l'armadio, aprì le ante. Decidi di metterti un top nero è dei jeans.
Prendi la tua borsa, mettendoci il necessario.
Scendi le scale, arrivata in salotto, vedi tuo padre, intento a vedere il TG5 mentre beve una tazza di caffè.
«Andiamo?»
Gli domandi.
«Andiamo»
Rispose lui, dirigendosi in cucina è mettere la tazzina nel lavello.
Entri nella macchina seguita da tuo padre, che inizia a mettere la chiave per accendere il motore.
Il rumore è assordante, infatti ti tappi le orecchie. La macchina non parte.
Tuo padre scende dalla macchina.
«Ahi, ahi, ahi... il carburante è finito. Perché non vai a piedi? Fa bene camminare di tanto in tanto!»
Disse lui sorridenti
«Ok papà, allora ciao»
Dici tu.
Tu però hai paura dei bulli. Infatti ti perseguitano dai tempi della prima media.
È da cinque minuti che cammini, non ci manca molto.
In lontananza puoi notare alcuni ragazzini. Si, sono loro. I bulli.
Si avvicinano a te con fare minaccioso.
Tu inizi a correre.
Loro ti inseguono come delle iene.
Sei vicina al tuo liceo. Ti nascondi dentro la struttura, fortunatamente ancora aperto.
I bulli, rassegnati, ritornano a casa a bocca asciutta.
Esci dalla scuola con il cuore che palpitante nel petto per la paura.
Andando al corso di danza, noti una fabbrica in legno, molto mal ridotta.
Avresti riconosciuto tra mille quell'edificio.
Era il posto di lavoro, dove i tuoi nonni è Henry, lavoravano per realizzare il loro sogno...
Quello di vedere il loro cartone animato in televisione.
Dopo un po' arrivi giusto in tempo al corso. Ma la porta è chiusa a chiave.
Noti la prof.
«Professoressa, oggi non si fa il corso di danza»
Le domandi tra il curioso ed il confuso.
«Purtroppo no (T/n),stanno facendo dei lavori nei bagni. I tubi si sono rotti.»
Rispose lei.
«Ok... allora alla prossima lezione»
Vi dirigere in strade diverse.
Passando di nuovo per la fabbrica, pensi:
"Vorrei rientrarci"
Torni a casa.
«Ben arrivata (T/n)! Già di ritorno?»
Chiese tua madre.
«Bene mamma, purtroppo le tubature dei bagni si sono rotte, È abbiamo rimandato»
Dici tu buttandosi sul divano come un sacco di patate.
«Come mai sei così sudata?»
Chiede tuo padre.
I tuoi genitori non sanno dei bulli della scuola, così, decidi di mentire.
«Ho corso per arrivare prima al corso.»
Vai sopra, per farti una doccia, ma intanto pensi ad una cosa.
"Andare o non andare nella vecchia fabbrica? Questo è il problema..."
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top