Un giorno qualsiasi
Ho sempre ripetuto a me stessa che non bisogna prendere decisioni quando si è confusi o quando non si ha chiaro ciò che sta succedendo.
Eppure oggi senza che riuscissi a metabolizzare cosa stava accadendo ho deciso di rifiutare l'invito di Fabio che voleva riportarmi a casa quasi con prepotenza, per andare via con un uomo che ritengo inaffidabile.
Quando oggi Baris mi è venuto a prendere in università mi ha dato davvero molto fastidio,anche perché io non amo attirare l'attenzione su di me e purtroppo un divo di fama nazionale che ti porta dei fiori non ti fa passare inosservata, però devo dire che le cose che mi ha detto, il modo in cui si è comportato, lo hanno fatto acquistare nella graduatoria delle mie preferenze un piccolo punteggio in più, naturalmente parliamo di una percentuale pari allo 0,001%
Ecco perché ho accettato di lavorare con lui, ed ho deciso di vedere la casa dove lavorerò sperando che questa sensazione positiva che mi ha lasciato non sia solo illusoria.
Quello che invece mi ha dato veramente fastidio ed è ancora mi sta turbando è la reazione di Fabio.
Sono anni che ci conosciamo posso dire che siamo cresciuti assieme, essendo il migliore amico di mio fratello e in tutto questo tempo per lui sono stata trasparente come l'aria.
Quindi non capisco il suo comportamento, perché oggi voleva accompagnarmi a casa?
Come mai dopo tanti anni mi ha rivolto la parola in pubblico ?
Il mio cuore darebbe una risposta a queste domande, potrei pensare che dopo ieri sera qualcosa sia cambiato.
E magari si è accorto che non sono solo la sorella del suo migliore amico, quella con qualche chiletto in più.
Magari quando si è addormentato tra le mie braccia in macchina ha percepito il battito del mio cuore ed ora quel battito gli manca tanto.
Purtroppo queste sono favole inventate dalla mia immaginazione ma la realtà e tutt'altra.
Voleva solo attirare l'attenzione di tutte quelle ragazze riunite lì per Baris ed ha usato me come esca.
Mi viene in mente una frase:
"La più grande confusione che potrai provare è quando cerchi di convincere il tuo cuore e il tuo spirito di qualcosa che la tua mente sa che è una bugia."
Shannon L. Alder
Esatto è una bugia, e il mio cuore mi sta ingannando ecco perché oggi ho deciso di andare via il più lontano possibile da quegli occhi che incatenano la mia ragione, e mi sono rifugiata con qualcuno che so di certo tenere a bada.
Arrivati davanti al suo mega palazzo sono sbalordita nel vedere lo sfarzo e la grandezza di quella casa.
Siamo nella zona alta di Roma quartiere Olgiata, tra l'altro non mi sarei aspettata cosa diversa visto la sua mania di egocentrismo.
Si tratta di un vero e proprio parco residenziale al Nord della Capitale.
La sua particolarità, oltre all’eleganza delle abitazioni e al verde dell’ambiente circostante, è che si tratta di un quartiere chiuso dove Privacy e sicurezza sono molto ricercate dalle persone famose e benestanti.
Inoltre qui abitano tantissime modelle e ragazze dello spettacolo, quindi un posto perfetto per andare a caccia di avventure.
Prima di entrare mi avvisa che non avendo ancora trovato una governante per la casa non era riuscito ad occuparsi delle pulizie.
Ma quello che trovo entrando va al di là di ogni comprensione.
"Hai detto che sono tre settimane che sei in Italia ed ancora le tue valigie non sono state messe a posto?
E cosa sono tutti questi scatoloni?"
" Non te la prendere con me, ti ho detto che non ho ancora trovato una persona di fiducia, ecco perché avevo disperato bisogno di te"
"Eppure guarda hai questi preziosi doni che ti ha fatto Dio,che sono i tuoi arti composti da una mano destra e la mano sinistra che riuscirebbero tranquillamente a mettere a posto dei vestiti"
"Vieni che ti insegno come si fa."
Nonostante non credessi che mi seguisse davvero, me lo trovo in camera da letto pronto ad ascoltare i miei consigli su come piegare le magliette o appendere i pantaloni.
2 ore dopo abbiamo riposto perfettamente ogni cosa, e la sua voglia di continuare quasi mi fa ridere, sono riuscita a far sistemare le sue cose ad una persona che si reputa un divo.
Nonostante la casa sia molto bella, mancano ancora tantissimi mobili e di sicuro non è per un problema economico quindi gli chiedo spiegazioni.
Se dovrò lavorare qui ci vogliono almeno le cose indispensabili, quindi chiedo come mai non ha pensato di arredare il resto della casa.
La risposta che mi dà mi lascia un po' triste, perché forse davvero mi sono lasciata andare in giudizi troppo frettolosi.
"Hai ragione devo finire di arredarla, ma sai vivendo da solo non ho dato troppa importanza all' accoglienza della casa, perché il calore del nido familiare non può essere rimpiazzato dei mobili.
Ti dico una cosa che deve rimanere un segreto tra noi.
Evito di stare qui in casa per non sentirmi ancora più solo, ecco perché mi definiscono uno dedito ai piaceri ma in realtà sono solo una persona che vorrebbe una famiglia"
Sono veramente dispiaciuta uno pensa che la bellezza la ricchezza possa alleviare la solitudine, e invece ti accorgi che probabilmente abbiamo qualcosa in comune.
La sua bellezza lo fa sentire solo
La mia imperfezione mi fa sentire sola.
Forse proprio per questa vicinanza, o per questo dolore condiviso che gli dico:
"Dai ora ci sarò io a farti compagnia in questa casa però ora scendiamo a comprare le cose che ci servono"
Il divo accetta volentieri anche se non può ancora immaginare che la spesa la farà nei negozi in cui sono abituata ad andare.
Il resto del pomeriggio lo passiamo tra piccole botteghe artigianali e discount comprando ogni piccola cosa, possa rendere il nostro soggiorno in quella casa il più confortevole possibile.
Per evitare che ci riconoscano anzi che riconoscano lui lo faccio travestire con cappellino e occhiali, e la cosa funziona infatti nessuno si avvicina per autografi o selfie.
Visto che siamo stati una giornata intera per strada come due persone normali, il personaggio famoso che riemerge vuole offrirmi la cena in un noto locale frequentato da vip.
Ma io accetto a patto che il ristorante lo scegliessi io.
"E dove vorresti portarmi?
Ormai non mi spavento più per le cose che da oggi mi stai facendo fare"
"Ecco bravo non spaventarti e segui le indicazioni che ho impostato sul navigatore"
Il locale dove lo sto portando e del fratello di Giulia si chiama Riccardo ed è un po' anche se fosse mio fratello maggiore visto che io e sua sorella ci conosciamo dall'asilo e mi ha visto crescere.
Il localino si trova a Trastevere e a mio parere e dove si mangia meglio di tutta Roma.
Arrivati all' Impiccetta ci accoglie proprio Riccardo a cui avevo mandato un messaggio.
Dopo avermi abbracciata per due ore, ci fa accomodare nella sala interna del locale per avere un po' di privacy.
La serata è ricca di divertimento,Baris sembra davvero un bambino a cui si fanno provare per la prima volta delle sensazioni e Riccardo da il suo meglio in cucina avendo un ospite così illustre.
In men che non si dica si è fatto davvero molto tardi, ma in tutto questo tempo sono riuscita a non pensare a Fabio.
Quindi ringrazio mentalmente la causa della mia distrazione, e mi accordo sugli orari e i giorni che vuole che ci vediamo per lavorare.
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