Scatola dei ricordi

"Il canto del mare termina sulla riva ho nei cuori di chi l'ascolta"
                                      Khalil Gibran

Quanto sia vera questa frase l'ho capita solo ora, dopo aver ascoltato con il mio cuore la sua triste storia.

Io pensavo a questo stupido gioco imposto da Dario e lei affrontava una vita piena di dolore e di ansia.
Le sue bellissime favole nascondono un'atroce verità sono inventate dalla sua immaginazione per sfuggire da una realtà troppo amara, per essere affrontata da una ragazza, per anni ha costruito scudi in titanio intorno al suo fragile cuore.
Ma ora ci sono io e non permetterò che soffra ancora, ho fatto una promessa e la manterrò rendendola forte è autonoma, in modo che quel castello di vetro che rinchiude le sue fragilità verrà spazzato via da nuove speranze e nuovi sogni che porterò nella sua vita.

"Mi sa che Anonim Kiz ti ha fatto innamorare?"

"Caro cuore so che ti piacerebbe ma non è questa la motivazione, non trovo solo giusto che una donna debba soffrire così tanto, soprattutto lei che non lo merita quindi ora penserò io a renderla felice ma standogli accanto come amico e finto fidanzato."

Senza rendermene conto sono sveglio ormai dall'alba, pensando a quel dolce viso rigato dalle lacrime dell'altra sera.
Visto che proprio non riesco a prendere sonno decido quindi di abbreviare i tempi e chiamare mamma per annunciare una notizia che sono sicuro le farà molto piacere.

"Ciao mamma come stai?"

"Baris che succede?
Come mai chiami così presto?
È successo qualcosa?
Non ti senti bene?"

"Calma calma non è successo niente. Ero sveglio e ho pensato di chiamarti visto che dici che non lo faccio mai."

"Di solito a quest'ora dormi ecco perché mi sono preoccupata, che mi racconti di bello?"

"Qui tutto bene anche se mi mancate, sto girando una nuova serie con una brava attrice italiana uscirà a primavera.
E voi come state?"

"Qui tutto bene tuo padre è qui vicino a me mi sta dando una mano a preparare la colazione.
A proposito di colazione oggi Kendra cosa ti ha preparato di buono?"

"Oggi non c'è ma vedo con piacere che ricordi addirittura il suo nome?"

"Certo che lo ricordo ho percepito da subito qualcosa in lei e so che farà parte della tua vita in qualche modo."

"Il sesto senso materno vedo che diventato più spiccato da quando sono andato via, comunque ti chiamo anche per dirti questo io e Kendra stiamo insieme da qualche settimana e prima che giornali e TV  lo riportino volevo avvisarvi"

Urla di gioia e salti di felicità offuscano la mia voce mentre cerco di calmare questo entusiasmo.

"Non potevi renderci più felici"
dice mamma notevolmente emozionata.

"Quando ce la porti a conoscere?
Non vediamo l'ora di abbracciarla."

"Adesso non correre troppo non farmi pentire di avertene parlato"

Va bene non dico più nulla, sono già felice per la tua scelta non ti farò altre pressioni, però dille da parte nostra che siamo davvero felici che faccia parte della nostra famiglia ora."

"Va bene glielo dirò però ora devo andare a prenderla ci sentiamo presto"

Dopo altre due ore di saluti e raccomandazioni varie riesco finalmente ad attaccare il telefono.
È incredibile come mamma prima che io stesso me ne accorgessi ha capito che meravigliosa ragazza ci fosse in Kendra.
Ma ora devo smettere di pensare e agire prima che Kiz cambi idea.
Mi preparo in pochissimo tempo e mi dirigo verso casa sua, questa volta non riuscirà a tenermi lontano.
Quando sono a  pochi chilometri da casa sua mi sorprendo a vedere che anche lei mi sta chiamando.
Probabilmente dopo essersi aperta con me siamo riusciti a stabilire una connessione ed ora entrambi sappiamo di poterci fidare.
Ho sempre pensato che ci sono attimi, sguardi, lacrime e respiri che si incastrano perfettamente gli uni negli altri rendendoli parte dell'universo dell'altro.
Il telefono continua a squillare vorrei non rispondere per la paura che abbia cambiato idea ma visto la sua insistenza mi preoccupo e accetto la chiamata.
Dopo una conversazione a monosillabi ho la certezza che mi abbia chiamato perché qualcosa ha sconvolto il suo fragile universo.
Non appena ne ho la possibilità in maniera prepotente mi autoinvito a casa sua con la scusa di fare il trasloco, so che ne sarà molto imbarazzata ma non posso rischiare che sua madre influisca ancora una volta sulla sua felicità.
Gli istanti in cui i nostri occhi si incontrano riesco a percepire tutte le sue paure ed è per questo che divento forte per trasmetterle tranquillità.
L'incontro con la madre va davvero molto bene, anche se ho dovuto  rompere io il ghiaccio, e dire che ero il suo fidanzato visto che lei mi aveva solo presentato come il suo datore di lavoro.
Ma questo dettaglio non ha rovinato il resto della mia presentazione, inoltre credo di essermi giocato qualche carta vincente per compiacere la madre di Kendra.
Dopo aver riempito la mia bellissima macchina con duecento valigie, facciamo un giro di ricognizione nella sua camera per vedere se avevamo preso tutto.
Mentre controlla nell'armadio vedo in un angolo una scatola di legno con sopra scritto ricordi.
La curiosità mi spinge a prenderla e con una scusa gli dico che forse aveva dimenticato quella scatola nell'armadio, e che probabilmente visto la scritta era molto importante in fondo erano i suoi ricordi.
La provoco soprattutto per vedere la sua reazione, ma la sua risposta è alquanto strana, infatti mi dice che quei ricordi sarebbe stato meglio non averli, ma che purtroppo ormai erano impressi nel suo cuore e nella sua mente.
Una strana sensazione avvolge la mia razionalità, capisco immediatamente che quella scatola è legata a Fabio e non sopporto l'idea che ancora una volta una persona così meschina debba essere nel cuore e nella mente di una ragazza così dolce.

"Sei semplicemente geloso!"

Non dire sciocchezze cuore sono solo arrabbiato, ma so esattamente cosa devo fare.
Quindi senza pensarci due volte dico ad alta voce:

"Se non vuoi questi ricordi sbarazzartene per sempre, non tenerli nascosti in un armadio altrimenti il tuo cuore potrebbe pensare che ne sei ancora legata."

"Non so se ne sono capace"

"Ci sono io qui con te, prendi questa scatola e vieni con me?"

"Dove andiamo?"

"È una sorpresa Kiz non fare domande"

Dopo aver salutato mamma ed essersi assicurato che ho preso la scatola dei ricordi, mi porta in uno dei posti più belli della provincia di Roma al lago di Nemi.
Ci sediamo sulle rive del Lago su una delle tante panchine che contornano il lago e aprendo la scatola fa l'elenco di tutte le cose che le contiene per essere sicuro di non dimenticare nulla prende un appunto anche sul suo cellulare.
Incuriosita gli chiedo cosa stia facendo.
E la risposta mi sorprende:
Kiz dovrai gettare tutte queste cose nel lago e sbarazzartene per sempre ma i ricordi andranno via se verranno sostituiti con altri quindi ho fatto l'elenco di tutte le cose che dovremmo fare insieme.
Per oggi iniziamo con questa caramella."

"Che ne facciamo della caramella?"

"Io la mangio e tu conservi la carta proprio come hai fatto con Fabio ma con una differenza io la condividerò con te."
Nel momento in cui butta la carta di caramella mangiata da Fabio estrae dalla tasca una caramella alla fragola comprata pochi minuti prima ad una delle tante botteghe di Nemi e gli dà un morso offrendo gentilmente l'altra metà a me, che accetto volentieri con un sorriso.
Passiamo il resto del pomeriggio cancellando ogni ricordo di Fabio e mettendo in quella scatola i nostri primi ricordi accompagnati da tante risate e da una felicità a me sconosciuta.












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