Compito a casa

Dichiaro sempre poco per non apparire difficilmente complicata, ma ogni mio sforzo si contorce contro la mia volontà.
Ho provato a nascondere me stessa anche allo psicologo per la paura di apparire così come sono senza maschere senza trucco con tutta la mia inutile e dolorosa esistenza.
Ma il risultato è stato devastante ed ora mi trovo a cercare nel bagaglio del mio passato il mio peggior dolore per accontentare un medico che non vedrò più.
" Fallo per te stessa Kendra metti per iscritto i tuoi dolori, se li riconoscerai saprai come affrontarli."

"Dimmi perché non ascoltavi la mia vita, tu conosci i miei problemi meglio di chiunque altro, ed ora cara mente mi incidi a scriverli come se questo potesse darmi una soluzione."

So che tutto questo è assurdo eppure qualcosa di indecifrabile mi spinge a cercare una penna ed un foglio bianco, ricordo come un lampo il diario che mi aveva comprato Fabio in ospedale e lo vado a prendere.
Prima di trovare le parole giuste per iniziare a scrivere con la penna disegno immagini non comprensive ricalcando più volte il mio nome e soprattutto disegnando cuoricini e scritte love a cui do un solo significato ma che per ora non voglio ancora riportarlo su carta.
Come se stessi facendo la lista della spesa inizio a scrivere
1) trapianto di cuore anzi forse no assenza di mio padre ma se devo essere sincera più quella di mia madre oppure il dover essere responsabile di mio fratello.
La mia lista è rimasta ad uno perché non so decidere qual è il dolore più grande.
È uno stupido test ma quella più stupida che lo sta facendo sono io.
Meglio studiare per la tesi e distrarmi da tutto quello che ormai è il passato.
Nel pomeriggio mi vedrò con il supplente del professore con cui darò la tesi perché la mia solita fortuna mi ha accompagnato anche in questo, il professore che mi segue ormai da tre anni ha deciso di andare in pensione, ed ora mi ritrovo a qualche mese dalla tesi con un nuovo professore, che magari solo per ripicca o orgoglio vorrà rivedere e risistemare tutta la mia tesi.
"I sogni possono ritardare un po' ma si avverano sempre non ti arrendere"

Il mio cuore sta cercando in tutti i modi per tirarmi su e devo dire che ultimamente ci sta riuscendo anche molto bene.
Mi preparo per andare a questo incontro con qualche motivazione in più.
Arrivati all'ateneo incontro senza che ne sia veramente felice Fabio, da quando sono andata via da casa sua non avevo avuto più modo di vederlo anche se ha provato a chiamarmi tremila volte.

"Allora sei ancora in Italia credevo che fossimo sotto cieli diversi?"

" Mi dispiace Fabio so che avrei dovuto chiamarti ho pensato tante volte di farlo,ma in queste settimane ho dovuto metabolizzare un po' di cose, ed avevo bisogno di guardarmi dentro senza intrusioni o coinvolgimenti."

" Tranquilla Kendra rispetto la tua decisione ma guardami bene perché non permetterò che tu mi escluda dalla tua vita.
Se devo aspettare che tu ti riprenda va bene, sarò un ombra nascosta che uscirà di nuovo quando il sole illuminerà il tuo cuore.
Ma non andrò via ci ho messo una vita per capire quello che rappresenti per me e anche se ho iniziato nel peggiore dei modi non finirò per rassegnarmi."

"Fabio non voglio dirti cose che in questo momento non riesco a percepire ma io e te possiamo essere solo amici.
Purtroppo il mio cuore riciclato è stato donato a qualcuno che non me lo ha ancora restituito.
Ed ora è questa la realtà sono solo un corpo senza emozioni.
Ora ti saluto devo andare e sono già notevolmente in ritardo."

Ho detto di essere senza emozioni ma in effetti mi sento una bugiarda a dover dire certe cose.
E questo non perché io ci tengo a Fabio in fin dei conti ho capito che tra noi c'è veramente solo amicizia ma ogni volta dover precisare che sono ancora sentimentalmente legata a Baris mi fa molto male.
Vado in cerca dei suoi occhi della sua voce delle sue mani come potrei desiderare qualcun altro nella mia vita.
Ancora una volta per pensare a Baris sto facendo tardi e il professore mi aspetta in aula.
Corro velocissima per attudire il ritardo e maledico la mia mente è il mio cuore che ancora mi fanno pensare a lui.
Arrivo all'appuntamento con cinque minuti di ritardo ma non c'è traccia del professore.

"Poteva aspettarti almeno cinque minuti?"

"Non parlate è tutta colpa vostra."

"Vedo che continui a parlare con te stessa mi sa che dovremmo vederci più volte durante la settimana"

Mi girò sconvolta,penso di star sognando perché questa è la voce dello psicologo carino è matto che non può essere qui.

" Ciao Kendra quindi sei tu la ragazza che deve dare la tesi?"

"Salve dottore o professore come le dicevo l'altro giorno in studio psicologia e sono vicino alla tesi."

"Kendra puoi chiamarmi tranquillamente Derek in fondo non abbiamo tantissima differenza di età, altrimenti mi fai sentire un vecchio."
"Preferisco chiamarla dottore visto che sono una sua paziente."

"Quindi se sei una mia paziente hai fatto il compito che ti ho segnato ?"

"Beh a dire la verità non ancora ma non credo che lo farò sarebbe riduttivo scegliere il mio grande problema visto che ce ne sono tanti."

"Come pensavo tu non vuoi essere una mia paziente quindi ti tratterò come una mia studente e gli altri ragazzi mi chiamano Derek quindi ricominciamo da capo.
Piacere Derek"

Non sono in grado di obiettare e di conseguenza Dico semplicemente:
Piacere Kendra.

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