Colazione Turca
Se non avessi la certezza che non soffro di Alessitimia (malattia che non ti fa identificare i propri sentimenti) potrei giurare che in questo momento ne sono stata colpita.
Non riesco a capire o a descrivere i miei sentimenti in questo momento, la sua decisione di baciarmi è stata così in attesa che pur essendo consapevole di stare vivendo quel momento mi sembra che le emozioni provate non siano quelle che dovrei sentire.
So che è difficile fondere insieme più emozioni come può essere la scoperta che ero nei pensieri di Fabio già da tanto tempo e allo stesso tempo scoprire che non sono la ragazza attraente che a lui potrebbe attrarre.
Questa confusione mi sta paralizzando ed ora non ho davvero tempo, visto che il mio capo mi sta aspettando.
Busso alla porta almeno tre volte ma nessun cenno di presenza umana sembra esserci.
Mentre cerco un'altra entrata magari dalle porte anteriori della villa un Baris assonnato e scompigliato mi apre
" Anonim kiz che ci fai qui?
E vestita così?
Evidentemente l'uscita che abbiamo fatto insieme ieri, ti ha fatto davvero bene."
"Oggi era il mio primo giorno di lavoro ricordi?
E non mi sono vestita così per te, anzi fammi entrare che devo cambiarmi.
E poi come mi hai chiamato?
Che significa nella tua lingua Anonim kiz?
"Un attimo tornado che ha investito la mia vita.
Quante domande,tutte assieme,la mattina sono un tipo taciturno..
Entra è accomodati vado a fare una doccia"
"Entra e accomodati"
Mimo la sua voce essendo molto arrabbiata, è assurdo mi ha fatto venire qui per lavorare e lui era ancora nel mondo dei sogni lasciandomi pure fuori la porta.
Comunque c'è da aspettarselo ieri sera quando mi hai accompagnato era presto e di sicuro avrà prolungato la notte con qualche donna.
Ma poi perché sto qui a pensare cosa ha fatto ieri sera, ho così tanti problemi che non posso pensare a lui ma devo concentrarmi su quello che sono venuta a fare.
Se si è appena svegliato non ha fatto nemmeno colazione e ieri parlando mi ha detto cosa mangiano in Turchia la mattina.
Quindi vado in cucina e con l'aiuto di internet gli preparo una colazione da fiocchi made in Turchia con un pizzico di fantasia romana.
Mentre sto mettendo a posto le ultime stoviglie per poco non mi ammazzo dalla paura trovandolo alle mie spalle senza maglietta e con i capelli ancora bagnati.
"Non ci posso credere una vera colazione delle mie parti, allora ieri mi ascoltavi mentre parlavo?"
"A differenza delle donne che perdono la testa quando ti vedono io preferisco ascoltarti, anche se poi non è che dici tante cose sensate"
Gli dico sorridendo.
"Andiamo ?"
"Dove dobbiamo andare non hai nemmeno ancora fatto colazione?"
" Appunto mica vorrai farmi fare colazione da solo?"
A parte che è inopportuno che una tua dipendente venga a fare colazione con te e poi come gli spiego che per colpa della mia insicurezza è dei miei complessi io ho vergogna, a vederlo mezzo nudo.
Cerco le giuste parole per non offenderlo perché in fondo è stato carino a chiedermelo.
" Baris sono qui per lavorare,e poi ho già fatto colazione"
"Il tuo lavoro e occuparti di me, e a me non piace fare colazione da solo, quindi ragazza prego si accomodi"
In un mondo logico Robert Cruise non avrebbe parlato con un pallone chiamandolo Wilson.
E in quello stesso mondo io non mi sarei mai seduta a questo tavolo.
Ma per Baris non esiste la parola no, e forse in un angolino del mio cuore riesco a capire il motivo di tanta insistenza.
Deve sentirsi davvero solo qui in Italia e la sua famiglia gli deve mancare molto.
E quindi abbasso la mia logicità e trasformo me stessa in Wilson in modo che si senta meno solo.
"Ok ti faccio compagnia, ma non pensare che mangi, anche perché io sono abituata che al mattino ci vuole cappuccino e cornetto."
Dopo aver accettato questo accordo, ci sediamo a tavola e per quanto abbia un fisico curato mangia in una maniera incredibile.
"Come fai a non ingrassare io non lo so."
"La colpa è solo tua signorina, hai preparato una colazione deliziosa vieni prova questo menemem."
"Tu sei impazzito sai quali sono gli ingredienti per farlo?
uova, formaggio, cipolla e peperoni e come potrei mai mangiarlo?"
"Hai paura di scoprire che la novità potrebbe piacerti"
"No semplicemente non sono interessata a questa novità che metterebbe in serio rischio la mia vita"
"Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di correre dei rischi, ma tu non puoi capirlo perché vivi nel tuo mondo di favole ed hai paura ad uscirne fuori"
"Io non ho paura di nulla e se proprio ci tieni che devo assaggiarlo dammi qua"
Fuori delle mie aspettative avvicina la sua forchetta al piatto ne prende un po' e me lo fa assaggiare.
Obiettivamente già dall'odore mentre lo cucinavo percepivo che era buono ma devo dire che il sapore è davvero squisito.
"Contento?"
"Molto almeno so che se ti sprono riesci a fare la cosa giusta"
Ma come fa ad avere sempre la risposta pronta, comunque questo suo modo di fare almeno mi aiuta a non essere imbarazzata.
Mentre stiamo parlando il suo telefono squilla, e dall'altra parte sento una donna parlare ma non riesco a capire cosa si stanno dicendo probabilmente parlano in turco.
Ma ad un tratto Baris gira il telefono verso di me e vedo una donna davvero bella.
Cerco di salutare, ma sono molto imbarazzata e trovo inopportuno che mi faccia parlare con qualche sua amante.
Sapevo che aveva tante donne ma non credeva che stesse anche con persone molto più grandi di lui.
Ogni volta che fa qualcosa di simpatico, in qualche modo deve equilibrare e riportare la mia idea negativa solo lui.
Dopo che con la signora ha detto qualcosa che non ho capito rivolge il telefono alla colazione che stiamo facendo e riesco solo a vedere il suo volto luminoso.
Probabilmente si sta vantando che la sua cameriera gli ha preparato una buona colazione.
Mentre lui continua a parlare mi alzo e vado in cucina per mettere a posto e lasciargli la sua privacy.
Dopo qualche minuto vedo che mi segue, portando alcuni piatti che sono rimasti sul tavolo.
"Faccio io Baris non preoccuparti, fai le tue cose"
"Non preoccuparti sono abituato a dare una mano, e poi volevo dirti che a mia mamma sei piaciuta un sacco.
Credeva che fossi la mia fidanzata e quando gli ho detto che lavori solamente qui e che mi hai preparato quella buonissima colazione ha detto che sarei uno stupido a farti scappare via.
Quindi non preoccuparti ti tratterò sempre come una principessa.
Ora però ho bisogno del tuo aiuto devo ripetere un copione e mi serve qualcuno che mi ascolti per vedere se conosco tutte le parti."
Mi sento davvero una stupida ad aver pensato male di lui ma purtroppo un'idea radicata è davvero difficile togliere dalla testa.
Per farmi perdonare accetto di aiutarlo anche se non era questo il mio lavoro.
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