MASKS; PARTE TRE (THEODORE)
"Quattro?" sollevo il sopracciglio destro, sperando di aver capito male, ma Nickie annuisce con il capo fugando immediatamente ogni mio possibile dubbio, e sono costretto a deglutire a vuoto prima di chiederle altre spiegazioni "hai davvero ucciso altre quattro persone? E chi... E chi erano?"
"Riguardo a questo puoi stare tranquillo perché le mie vittime erano tutt'altro che innocenti. Non avevo soldi con me quando sono scappata da casa e neppure una macchina, e così ho dovuto chiedere diversi passaggi. A volte è andato tutto bene, altre volte ho trovato dei porci che hanno tentato di approfittare della situazione e ad allungare le mani. Così ho dato loro il benservito e li ho ripuliti per bene. Ho sempre fatto attenzione a scaricare i corpi in luoghi isolati, in un caso sono ricorsa ad una palude, lasciando agli alligatori il compito di non lasciare alcuna traccia, ma evidentemente non sono stata così brava come pensavo visto che Poseidone ha scoperto qualcosa ed è riuscito a risalire subito a me. Gli basta un semplice schiocco di dita per mandarmi in prigione" emette un breve sospiro prima di proseguire "Nicole Baker è solo l'ultima di una lunga serie di identità fittizie che sono stata costretta ad assumere per sfuggire al mio passato e per ricrearmi una nuova vita, e tutto sembrava così perfetto: una ragazza innocente, dai grandi occhi azzurri, arrivata da una cittadina di campagna. Mi ero perfino tinta i capelli di biondo per entrare meglio nel personaggio... Ma poi sei arrivato tu"
"Tesoro, non puoi pretendere che un castello di carta non venga spazzato via dal primo soffio di vento. È così che funziona quando ci si rifugia in una bolla di sapone, te lo dico per esperienza personale. Ma visto che avevi trovato il tuo equilibrio perfetto, non capisco per quale motivo hai assecondato il mio corteggiamento a Fox River: quando ti ho confidato dell'evasione, avresti potuto correre subito da Pope e raccontargli tutto, così non ci sarebbero state ripercussioni"
"Mio dio, non posso crederci! In sette anni sei diventato terribilmente ottuso! Non l'ho fatto perché mi sono innamorata di te, quella parte non era una recita".
Adesso è il mio turno di scoppiare a ridere, guadagnandomi un'occhiataccia da parte della mia ex compagna.
"Dubito seriamente che tu sia mai stata innamorata di me, non dopo tutto quello che ho appena scoperto"
"Idiota! Non capisci proprio un cazzo!" esclama, ormai esasperata "e secondo te avrei buttato al vento l'equilibrio perfetto che ero riuscita finalmente a trovare per un sentimento che non provavo veramente? Io ero innamorata di te. Ti amavo così tanto che non ho pensato neppure per un secondo di denunciare l'evasione. Ero consapevole di quello che sarebbe accaduto dopo, ero consapevole del fatto che avrei dovuto ricominciare a scappare, a nascondermi ed a convivere con la paura di essere riconosciuta ed arrestata in qualunque momento, ma ero pronta ad affrontare ogni rischio per te. Perché credevo davvero alla nostra storia e Benjamin ne è la prova... Ma tu, tu hai rovinato ogni cosa per il tuo egoismo"
"Se ti stai riferendo ancora a Scylla..."
"Ti avevo chiesto di non badare al resto della squadra! Ti avevo chiesto di pensare solo a noi due ed a quello che ci era stato promesso, ma ovviamente non ci sei riuscito perché dovevi dimostrarti il solito bastardo doppiogiochista! Ma ti rendi conto che se avessi rispettato i patti, Kellerman non ti avrebbe sbattuto di nuovo in prigione e tutto sarebbe stato diverso?"
"Ma se la memoria non m'inganna in quell'occasione Kellerman ha riposto la decisione nelle vostre mani, e siete stati voi a votare per il mio ritorno a Fox River... Non mi hai mai detto quale è stato il tuo voto, anche se non faccio fatica ad immaginarmelo"
"Se ti stai chiedendo se sono stata l'unica ad opporsi, allora mi dispiace deluderti perché non è stato affatto così. La decisione è stata unanime"
"Esattamente come sospettavo" commento, con un ghigno, e Nicole si volta di scatto a guardarmi: la distanza tra noi due svanisce nuovamente e ricevo uno sonoro schiaffo sulla guancia sinistra, che risuona per tutta la stanza.
"Non ti permetto di fare del sarcasmo, Bagwell! Come avrei potuto essere dalla tua parte in quell'occasione? Avevi superato ogni limite, avevi tradito la mia fiducia ed avevi gettato nel cesso la prospettiva di una vita insieme dopo tutto quello che io avevo fatto per te. Ma ti rendi almeno conto di questo? Ti rendi conto di tutto quello che io ho fatto per te da quando sei evaso da Fox River?"
"Anche la tua recentissima relazione con Burrows rientra nella categoria di cose che hai fatto per me?" domando, in tono stanco, massaggiandomi la parte lesa.
E la mia lingua biforcuta mi fa guadagnare un altro schiaffo, questa volta sulla guancia destra.
"Non ti permettere di mettere Lincoln in mezzo a questa faccenda"
"Mi permetto eccome, invece, dal momento che siamo tutti coinvolti e lui non fa eccezione"
"Avevo bisogno di una persona che mi ascoltasse e che mi rispettasse, e che tu ci creda o no quella persona è proprio Linc. È successo tutto così in fretta che..."
"Va bene, va bene, basta così" mormoro, alzando la mano sinistra, sentendomi improvvisamente stanco e tutt'altro che intenzionato ad ascoltare come è nata la storia d'amore tra Nicole e quel gorilla manesco di Burrows "direi che ho sentito abbastanza e non c'è altro di cui discutere"
"Che cosa stai dicendo? Abbiamo appena iniziato a..."
"No, noi abbiamo finito, non c'è altro di cui parlare" la interrompo per la seconda volta, portandomi l'indice destro alle labbra, facendole capire che non deve più aprire bocca finché io non avrò finito di parlare "ti confesso che in questo momento sono un po' scosso perché tutto avrei potuto immaginare, tranne di trovarmi di fronte a... Questo. Ma il mio stato d'animo non ha nulla a che fare con ciò che sto per dirti e non si tratta di una vendetta personale perché hai abbandonato me e Benjamin, buttandoti direttamente tra le braccia del tuo 'amore'. Non m'importa se il mio momento all'interno del piano di Scofield non è ancora arrivato, io mi chiamo fuori, proprio come avrei dovuto fare sette anni fa. Aspetterò che Sara abbia finito con la trasfusione di sangue e poi tornerò a Chicago, e non voglio più sentire una sola parola riguardo a tutto questo casino. E per quanto riguarda te, Nicole, o qualunque sia il tuo vero nome..."
"Bagwell, si può sapere che cazzo stai dicendo?" mi domanda Nickie, con voce stridula, disubbidendo al mio tacito ordine "non puoi tirarti indietro!"
"E per quanto riguarda te" ripeto una seconda volta, alzando il tono di voce e faticando a mantenere il controllo "non sono intenzionato a toglierti un solo capello perché sei la madre di mio figlio e perché sono sicuro che Ben non lo vorrebbe, ma se provi ad avvicinarti a lui o ad avere il più piccolo contatto, ti ucciderò con le mie stesse mani nel modo più doloroso possibile e mi occuperò personalmente di far sparire ogni singolo pezzo del tuo corpo dalla faccia della Terra, perfino dallo sguardo onnipresente di Poseidone. Visto che per sette anni ti sei completamente dimenticata dell'esistenza di Benjamin, sono sicuro che potrai continuare ad ignorarlo per il resto della tua vita. Se desideri essere madre, puoi sempre chiedere a Lincoln di darti il 'piccolo contributo iniziale' di cui hai bisogno, perché da questo preciso istante Benjamin non è né tuo figlio né nostro figlio. È solo mio figlio e tu hai perso il diritto di vederlo e di far parte della sua vita. D'accordo?".
Il volto della mia compagna assume una sfumatura pallida e grigiastra prima di avvampare improvvisamente, a causa di una furia incontrollabile.
"No!" urla "non puoi parlare sul serio e non puoi impedirmi di avere contatti con nostro figlio solo perché ho voluto tenerlo lontano da questa storia per non mettere in pericolo la sua vita!"
"Ohh, invece sì. E l'ho appena fatto".
Ho appena il tempo di pronunciare queste ultime parole che vengo aggredito fisicamente dalla mia ex compagna, e solo l'intervento tempestivo di Lincoln, che la trascina a fatica in un'altra stanza, impedisce alla situazione generale di precipitare ulteriormente; tuttavia non è abbastanza veloce da evitare che le unghie della mano sinistra di Nicole si conficchino nella pelle del mio collo, procurandomi ben cinque graffi dai quali esce qualche goccia di sangue.
Mi porto la mano destra alla gola e quando vedo le dita macchiate di un liquido scarlatto mi lascio scappare un'imprecazione a bassa voce.
"Sai... In qualità di esperto in fatto di donne, non credo che quello sia il modo migliore per riconquistarne una".
Sollevo gli occhi e guardo il ragazzo, Whip, che mi ha appena rivolto la parola sottoforma di una battuta che poteva risparmiarsi.
Soprattutto in un momento come questo.
Tuttavia, nonostante l'irritazione provocata dal suo intervento non desiderato, è altro ad attirare la mia attenzione.
"Da dove vieni, ragazzo? Hai un accento molto particolare"
"Sono nato e cresciuto in Alabama"
"Ahh, sì, questo spiega molte cose" commento con una bassa risata "è proprio vero che noi gente del sud siamo terribilmente irritanti. E se vuoi un consiglio, ragazzo, impara a tenere a freno la tua lingua prima di ricevere un calcio in culo che ti ricorderai per tutto il resto della tua vita, e non sto parlando per metafora: azzardati solo a socchiudere le labbra e lo riceverai da me il calcio in culo".
Il mio tentativo di intimidirlo mi si ritorce completamente contro: il giovane, anziché spaventarsi ed uscire a sua volta dalla stanza, si avvicina e mi fronteggia.
"Che cosa hai detto, vecchio?".
Da uno specchietto retrovisore del taxi vedo Sara tornare indietro da Michael, che si regge a fatica sulle proprie gambe, avvicinare il proprio viso al suo e posargli un bacio sulle labbra prima di congedarsi definitivamente e prendere posto sul sedile affianco al mio.
Mi volto per qualche secondo, per guardare il mio nemico di un tempo, e poi mi concentro sulla sua donna, che ha già iniziato a tormentarsi le mani.
Sto per parlare, ma è proprio lei a precedermi.
"Avevi ragione su tutto... Michael mi ha chiesto di vedere una foto di nostro figlio, e mentre scorrevo la galleria del cellulare ne ha vista un'altra di me e Jacob. È lui Poseidone, l'ha riconosciuto subito. Ed io, proprio come una stupida, ci sono cascata ed ho creduto a tutte le assurde bugie che mi ha rifilato. Mi ha usata per sette anni, solo per essere sicuro di avere Michael in pugno"
"Te lo avevo detto, fiorellino, era solo questione di tempo prima che il tuo perfetto maritino gettasse a terra la sua altrettanto perfetta maschera... Che cosa hai intenzione di fare adesso? Hai bisogno di qualcuno che ti copra le spalle fino al ritorno del tuo uomo?"
"No, mi ha già detto come devo muovermi: mi comporterò normalmente con Jacob, per non far sorgere nessun sospetto in lui, e non appena mi si presenterà l'occasione giusta prenderò Mike e scapperemo lontano. Michael verrà da noi quando sarà tutto finito, riuscirà a trovarci"
"Per me, fortunatamente, quel momento è già arrivato"
"Non sapevo nulla di lei" mormora Sara, dopo una lunga pausa, riferendosi a Nicole "non sapevo assolutamente che..."
"Basta così" la interrompo, prima che possa aggiungere altro, esattamente come ho fatto con la mia ex compagna.
Perché, proprio come ho detto a lei, non voglio mai più sentire una sola parola riguardo a tutta questa follia.
Fine dei giochi.
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