22. Obbligo o verità ma senza verità

«Tu non puoi capire, Louis!» afferma Zayn, bevendo tutto d'un fiato il suo drink.

Siamo appena arrivati al locale che Abby ha scelto e per fortuna non è stra-colmo di gente sta sera. Non appena entrati ho subito notato la faccia di Zayn affranta mentre ingeriva fiumi di alcool ma dopo poco ho capito il motivo.

Ha rotto con la sua ragazza, della quale non ricordo neanche il nome e che sinceramente non mi stava nemmeno molto simpatica.

Harry è difronte a me che giocherella con i suoi anelli e mi lancia qualche occhiata strana: dovrei insultarlo e parlargli di Alex e chiedergli come diamine gli sia venuto in mente di assumerlo, nonostante sapesse che io l'avessi baciato. Di fianco a me c'è Abby che sembra spensierata e tranquilla ma lo stesso non si può dire di me. Ho pensato tutto il tempo a quello che ho sentito mentre Niall era al telefono, qualche ora fa.

Non mi capacito sul perché mi stiano nascondendo qualcosa, ma ora devo fare finta di niente e comportarmi il più normale possibile. Niall anche fa finta di niente ma sta sera ha deciso di non bere, perché deve guidare.

«Zayn, devi cercare di svagarti il più possibile e questo,» dice Niall indicando il suo ennesimo drink, «Non ti aiuta.»

«Non mi interessa, lei è la mia vita! Come posso avere un'altra dopo di lei.» mugugna lui.

«Sai quante belle tipe ti scoperai Zayn, poi non ci penserai più.» spiega Liam, guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Abby. Ultimamente Liam si sta aprendo di più con me e in generale fra di noi. Non so perché è stato sempre molto timido, ora invece si sta davvero rilassando e scherza con tutti apertamente.

«Facciamo un gioco!» esclama Louis, guardando tutti con uno sguardo molto inquietante, «Tipo obbligo o verità. Ma senza verità.» sogghigna.

«Non se ne parla, tu e questi giochi di merda potete anche andare a farvi fottere!» borbotta Zayn facendo cenno al cameriere di un altro drink. Si intromette Niall e chiede gentilmente al cameriere di smetterla di dare alcool a Zayn, ovviamente non vuole che il suo amico vada in coma etilico.

«Dai, non fare l'odioso.» lo ammonisce Abby, «Giochiamo e magari ti diverti no? E smetti di pensare a quella cretina che ti ha tradito.»

Dagli sguardi maliziosi che si scambiano Louis e Abby capisco che vogliono far svagare Zayn con qualche altra ragazza. Sicuramente se fosse stato sobrio non ci sarebbero mai riusciti, ma dato che ormai l'alcool aveva fatto il suo corso potevano tentare.

«Tu giochi?» mi chiede Harry, tenendo lo sguardo fisso su di me.

"Cosa ti importa?" Gli risponderei.

«Ovviamente!» mi anticipa Abby mentre circonda le mie spalle con il suo braccio, «La nonna che è in lei, questa sera, è rimasta a casa.»

Onestamente non mi andava di stare in quello stesso locale con loro, figuriamoci giocarci. Ho il morale sotto i piedi ma comunque devo continuare a ignorare la conversazione telefonica fra Abby e Niall, almeno per il momento.

Forse mi sto preoccupando inutilmente, forse Niall non mi ha detto del foglio perché sono stata io a rimproverarlo e in un certo senso obbligarlo a non riempirmi con le sue stupide paranoie: forse allora è anche un po' colpa mia.

Se fosse andata davvero così avrebbe più senso. Anche perché gli ho detto chiaramente di non coinvolgermi più nelle sue scenate inutili e infondate. Ormai comunque ho trovato lo stratagemma per spiarli l'indomani sera, quindi ora tanto vale provare a capirci di più.

«Gioco solo se aggiungente le verità. Un gioco solo di obblighi non è divertente.» propongo incrociando le braccia sotto al petto. So che avevo torto ed un gioco pieno di obblighi era molto più divertente, ma sicuramente non lo era se ero io quella ad essere obbligata.

«Okay, però non puoi scegliere la stessa cosa due volte di seguito.» fa spallucce Liam.

«Iniziamo!» urla Abby quasi sovrastando la musica del locale.

«In base a cosa sceglieremo chi propone l'obbligo a chi?» chiede Niall perplesso.

D'un tratto Louis sfila il suo cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e lo sbatte sul tavolo di legno sul quale posano tutti i drink che per poco non ci cadono addosso.

«Sei un idiota.» lo prende in giro Harry ridendo. Ed eccole lì di nuovo, le sue fossette. Per nanosecondo ho scordato di volergli tirare un pugno in faccia.

«Zitto Styles,» lo rimprovera lui posandogli l'indice sulle labbra, «Ho scaricato da svariato tempo un app sul telefono. Si chiama Mix and Choose e consiste nel scrivere i nomi dei partecipanti e fare a sorteggio. La prima persona che esce è quella che farà la domanda, la seconda è quella che sceglierà se fare obbligo o verità. Chiaro?»

Annuiamo tutti con forza mentre Louis cerca di accedere all'app. Dopo varie imprecazioni, dovute alla poca connessione internet, riesce a collegarsi e a scrivere i nomi di tutti i partecipanti.

«Iniziamo!» esclama divertito Niall mentre beve la sua Coca-Cola.

Bene siamo entusiasti sta sera eh.

«Primo nome è... Rullo di tamburi per favore,» dice Louis a mo di presentatore televisivo, «Abby! Quindi Abby deve decidere per... Nuovo rullo di tamburi per favore... Zayn!»

Scoppiamo tutti a ridere di gusto, immaginando già cosa Abby potesse far fare al povero malcapitato. Zayn d'altro canto non ride e la guarda come per volerla farla volare dal locale a suon di insulti.

«Allora Malik,» inizia lei a mo di investigatrice mentre porta il suo sguardo su tutte le ragazze del locale, «Obbligo o obbligo?»

«Ma il gioco non era obbligo o verità?» chiede lui contrariato.

«Si, beh, solo per le persone con il cuore non spezzato lo è. Per te non è uguale a noi, giusto per metterti su un piano paritario.» fa spallucce lei.

«Allora cosa cazzo vuoi che faccia, mh?» domanda lui, digrignando i denti.

«Accuccia Fufi.» lo prende in giro lei, «Non ti farò fare niente di esagerato. Almeno per ora.»

Abby inizia a vagare con lo sguardo per tutto il locale, cercando sicuramente qualcuna da appioppare al povero martire. Sinceramente un po' lo compatisco, non vorrei essere qui se avessi appena rotto con il mio ragazzo.

«Allora,» cantilena lei riposando lo sguardo su Zayn, «La vedi quella biondina lì, seduta al bancone con i pantaloncini girochiappaChe finezza. «Va' da lei e chiedile il numero.»

«No, non esiste Abby. Vai a farti curare.» ribatte Zayn, palesemente innervosito.

«Beh se non vuoi andare tu vado io.» ammicca Niall, guardando verso la ragazza in questione.

«No, don Giovanni, tieni il tuo uccello nei pantaloni.» lo ammonisce Abby, «Deve andare Zayn. Su bello di mamma, alza quel culo piagnucoloso e va da lei.»

Lui si alza pesantemente, non tralasciando di mandare a quell'altro paese Abby più volte e insultarle quasi tutto l'albero genealogico.

Per essere figlia unica non pensavo avesse così tanti parenti, comunque.

Non appena si trova a pochi metri dalla ragazza, lo seguiamo tutti con lo sguardo per goderci la scenetta magnifica che ci aspetta.

«Ti diverti a vedere gli altri soffrire, Brook?» chiede una voce roca dietro le mie spalle. Mi giro di scatto e vedo gli occhi verdi di Harry che mi scrutano. Ero troppo concentrata su Zayn che non mi sono nemmeno accorta che si fosse spostato dietro di me. La sua camicia rosa a pois mi colpì immediatamente. Quando si trattava di vestirsi fuori l'ambito lavorativo aveva delle scelte di moda alquanto discutibili. Ma la camicia gli sta molto bene quindi da un lato colma la sua mancanza di stile.

«Proprio come te, uhm?» chiedo io ironicamente, lanciandogli non solo una frecciatina ma anche tutto l'arco. Lui mi guarda con fare spaesato e capisco che non ha compreso dove voglio andare a parare. «Mi vuoi fare credere anche che tu non lo sappia?» gli chiedo.

«Cosa?» ribatte lui, posando la mano sullo schienale della mia sedia, sfiorando leggermente la mia pelle nuda proprio in quella zona. Questa sera ho deciso di mettere un body con una scollatura importante sulla schiena, non l'avessi mai fatto. Il tocco di Harry mi fa rabbrividire di colpo e, come era successo quella sera in hotel, mi fa sobbalzare, provocando uno strano risolino in Harry.

«Axel.» sentenzio io, portando nuovamente il mio sguardo su Zayn e la biondina.

La ragazza sembra guardarlo con aria leggermente schifata e come darle torto: Zayn è completamente ubriaco e puzza di alcool peggio di una cantina di vini. Di colpo sbuca un ragazzo di fianco la biondina e subito ci accorgiamo tutti che la situazione non finirà bene. Quel tipo è il doppio di Zayn, sia in altezza che in larghezza, pieno di muscoli forse dati dalle troppe proteine che assume.

Vediamo che Zayn da rosso fuoco per l'alcool diventa bianco cadaverico. Il tipo lo prende per il collo della maglietta e Niall corre in suo soccorso per apparare la situazione.

Sento la presenza di Harry farsi più vicina e noto che ha preso il posto di Niall, continuando a guardarmi con quell'aria da cucciolo smarrito come se non sapesse di cosa stessi parlando. Comunque dopo svariati tentativi Niall e Zayn riescono a cavarsela e tornare al tavolo indenni.

«Abby, sei fortunata ad essere una ragazza.» sputa acidamente Zayn tornando al tavolo con la coda fra le gambe. Lei per risposta scrolla le spalle ridacchiando, guadagnandosi altri insulti da parte di Zayn.

«Ma si, Styles, occupa la mia sedia. Fai con comodo.» borbotta Niall, prendendo da un tavolo vuoto un'altra sedia, per poi posizionasi di fianco Zayn.

«Axel?» continua Harry, ignorando completamente Niall.

«Andiamo Harry, vorresti dirmi che non sai che il tuo nuovo segretario è il ragazzo che ho baciato sabato in discoteca?» chiedo alzando un sopracciglio.

«Che?» chiede lui irrigidendosi di colpo. La sua reazione sembra così genuina che per un secondo dubito della sua malafede.

«Pensavo lo sapessi. Quando sei venuto in camera mia quella sera mi chiesi se avessi baciato quel tipo

«Niall non mi aveva detto chi fosse, onestamente.» risponde iniziando a ticchettare i suoi anelli sul bicchiere ormai vuoto del drink.

«Beh anche se non te l'avesse detto ci hai visti insieme quella sera, oppure vuoi negare anche questo?»

«Sinceramente Brook, non ho fatto caso a lui quella sera.» risponde serrando la mascella, «Avevo già bevuto e vedevo appannato.» si giustifica.

«Comunque non è stato molto carino vederlo nell'aula professori. Più che altro mi imbarazza averlo lì.» spiego.

«Vuoi che lo licenzi?»

La domanda mi lascia perplessa. Davvero lo farebbe per me?

«Ma sei matto?» quasi urlo, alzando entrambe le sopracciglia, «È il fratello di Hannah, non puoi licenziarlo. E anche se non lo fosse no, non voglio che licenzi gente a casaccio solo perché in un triste sabato sera ci ho limonato.»

«Ti piace?» chiede lui aggrottando la fronte.

«Basta battibeccare voi due!» ci riprende Liam. «Harry devi decidere l'obbligo per Niall. Ma mi sentite o no quando parlo?»

Harry sogghigna pensando all'obbligo da far fare a Niall, anche se quest'ultimo non aveva ancora deciso fra obbligo o verità. Si sfrega le mani e inizia a guardare il mio migliore amico.

«Niall, alzati e togliti la camicia. Poi vai da una tipa, quella che ti pare, e chiedile di stamparti un bel bacio su quei pettorali da sogno.»

«In realtà non ho chiesto un obbl-»

«Niente storie! Vai!» lo esorta Abby.

***

Usciamo dal bar verso mezzanotte, dato che domani dobbiamo lavorare tutti, tranne Zayn, che aveva chiesto a Niall di coprire il suo turno. Ovviamente lui aveva accettato anche se con non poca riluttanza. La serata è stata in realtà molto tranquilla, tralasciando i miei cinque drink. Ultimamente sto bevendo molto e non è da me. In realtà inizialmente avevo anche paura che facesse qualche strano effetto con i medicinali, ma i dottori mi hanno dato il via libera.

Non appena io e Niall torniamo a casa mi stravacco sul divano, senza alcuna forza di svestirmi o mettermi il pigiama. Penso proprio che passerò la notte qui sopra.

Niall va in cucina e sento il rubinetto dell'acqua aprirsi. Poco dopo lo ritrovo con le braccia incrociate e il bicchiere d'acqua appoggiato sul tavolino della sala, proprio sotto il mio naso.

«Dovresti bere.» mi dice lui gentilmente, «Così ti passa il mal di testa.»

Eccoci, siamo tornati di nuovo la bambina e il babysitter. Mi dispiace che debba pensare sempre a me quando sono in questo stato, anche perché ieri gli ho fatto un discorsetto sul lasciarmi sola, ma so che in questi casi non l'avrebbe mai fatto.

«Niall,» lo chiamo. «Non mi nasconderesti mai nulla di grave vero?» biascico senza pensarci. Dannato alcool, mi fa sempre dire cose sbagliate al momento sbagliato. Spero solo che lui non capisca nulla e pensi che stia parlando solo perché sono poco sobria, che alla fine è la vera causa della mia parlantina.

«Ovviamente no.» risponde aggrottando la fronte, per poi accarezzarmi delicatamente i capelli, «Perché me lo chiedi?»

Inutile dire che sono le ultime parole con un senso logico che riesco a sentire prima di crollare in un sonno profondo. L'unica cosa che ricordo è Niall che mi porta a peso morto al piano di sopra e mi adagia delicatamente sul letto.

***

Autrice:

Ho fatto questo capitolo un po' più corto del solito e non mi convince per niente, infatti mi sto trattenendo dal cancellarlo tutto, ma mi serviva come passaggio per il prossimo che sarà una vera e propria bomba nucleare! AHHAHA

Spero che comunque vi piaccia, come sempre fatemi sapere vi prego ahaha.

instagram privato: danielamazza_

Al prossimo aggiornamento xoxo

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