XIX


Pov Vanitas:

Osservo la foresta dalla finestra della mia camera da letto,é così strano vedere gli alberi senza quello strato di ghiaccio perenne,é sparito. Sei sparita.
Chiudo gli occhi e mi accarezzo il viso stanco.
"Vanitas..."Jeanne si avvicina quasi titubante "Chloé ha ricevuto la risposta dal gran consiglio,nessuno vede la piccola Luna più come una mezzosangue,é un Archiviste e l'erede diretta della strega del ghiaccio,hai vinto la battaglia per la piccola"mormora.
Sorrido lievemente "una battaglia sanguinosa"mormoro senza voltarmi "così piccola e già con così tanto sangue intorno".
Jeanne sospira e sento che si avvicina "stai bene Vani?".
Annuisco piano "si,certo come sempre".
Mi sorride e va via.
Continua a fare freddo.
Anzi,fa più freddo di prima.
"Vanitas" Noé...
Sento le tue braccia cingermi dai fianchi,chiudo gli occhi e avverto le tue labbra contro il mio capo.
Sorrido impercettibilmente.
Casa mia.
Tu,tu sei la mia casa.
"Sei riuscito ad avere informazioni?"mormoro.
"Uhm uhm"sorridi "e so dov'è la casa in cui sono nato,quella in cui vivevano i miei,vuoi venirci con me,te la senti?"
Annuisco "si,certo che si,tu invece? Sei pronto?"
Sorridi lievemente "...se ci sei tu va già meglio".

...

Ci fermiamo davanti ad una piccola villetta modesta,evidentemente trascurata da tempo,sul cancello principale si legge ancora una A che fa da padrona indiscussa,la tenuta degli Archiviste.
Mi stringi una mano ed entriamo all'interno della tenuta,é impolverato e un po' in disordine ma sembra che il tempo non sia passato più di tanto ,si avverte ancora un odore molto dolce.
Muovi qualche passo fino alla stanza subito a destra,é il salone,ci sono dei mobili eleganti e in legno scuri,vieni attirato da una porta semichiusa,porta alla libreria di cui una volta ha fatto cenno mia madre,ci sono tantissimi libri dentro una libreria,sempre in legno scuro che circonda le quattro pareti della camera e si prolunga quasi fino al tetto.
Sorridi "a te i libri piacciono molto,potresti prenderne da qui".
Ti guardo "...io non so"
"É casa mia,tutto ciò che è mio é anche tuo"prosegui uscendo dalla biblioteca e dirigendoti al piano di sopra,ti seguo fino a quella che sembra la camera di un bambino,la tua... successivamente in quella patrimoniale che è appartenuta ai tuoi,mi affaccio dalla finestra "é davvero una bella casa,si respira tranquillità".
"Potremo valutare la possibilità di venirci a vivere"ti siedi sul letto e mi osservi.
"Uhm? Non ti farebbe strano?"
Scuoti il capo "non ho ricordi di questo luogo o delle persone che ci vivevano,ma percepisco ancora il loro amore,so che mi hanno amato molto ed io voglio trasmettere questo sentimento sulla nostra Luna,su di te..."porgi una mano verso di me,la afferro e ti raggiungo,mi siedo sulle tue gambe "sei sicuro?"soffio a pochi millimetri dalle tue labbra.
Annuisci sorridendo e posi una mano sul mio viso,successivamente mi baci "mamma,papà ho portato a casa l'amore della mia vita"soffi sorridendo.
Sorrido anch'io e poso il capo contro il tuo chiudendo gli occhi "mi va bene ovunque,desidero davvero,disperatamente vivere prendendo una boccata d'aria,voglio che Luna non cresca come me".
"Lei crescerà al sicuro,te lo garantisco"dici serio.
Annuisco piano,sei teso lo percepisco e lo posso comprendere. Mi mordo nervosamente un dito e lo faccio sanguinare senza volerlo.
Lo osservi rapito poi lo porti alle labbra dove baci la piccola ferita delicatamente,subito dopo lecchi via il sangue.
Sorrido e con l'altra mano ti accarezzo i dietro la nuca,mi attiri di più a te e posi le labbra sul mio collo donandomi un bacio delicato,subito dopo lo lecchi e poi lo mordi.
Gemo chiudendo gli occhi ma ti lascio fare "...Noé"
Ti stacchi e passi la lingua sulle tue labbra "mi...dispiac-"
Ti bacio aprendoti la camicia "vampiro imbranato"mormoro cercando le tue labbra ancora e ancora.
Con una mano sfili la coperta impolverata lanciandola chissà dove e mi spingi sul letto.
Sorridi stendendoti su di me "

...

Bevo un sorso di thé osservandoti mentre cerchi di sistemare i pochi lavori di restaurazione che la villa necessita,siamo tornati spesso in questi giorni.
Luna zampetta vicino a te,sorrido "pa-pa!"
Sussulto "cooosa?! No!"
La guardi meravigliato "cosa..."
Luna sorride "papà!"
La prendi in braccio "oh"mormori poi la stringi forte con gli occhi lucidi.
Sbuffo fintamente offeso "andiamo! Non mi sembra giusto!".
"Dirà anche mamma vedrai,é straordinaria. É straordinaria come te!".
Sorrido poi sbuffo.
La stringi più forte a te "le sistemiamo la mia vecchia camera?"
Annuisco "si,penso vada bene".
"É abbastanza grande da poter essere riempita".
Rido "stai alludendo Archiviste?".
Ridi e fai spallucce "ho una cosa per te"posi la bambina sul tappeto che abbiamo già lavato giorni fa,poi ti avvicini ad un mobile e tiri fuori una scatolina "suppongo appartenesse a mia madre,l'ho visto in alcuni dipinti anche su quelli che sembrano miei antenati,quindi ora spetta a te"
Apro la scatola e guardo l'anello con una pietra blu bellissima "..."ti guardo.
"Ora non ci sono più ostacoli... mi sposerai Vanitas?".
"No. Stupido! Stupido vampiro!"corro in biblioteca rosso come un pomodoro.
Mi poso una mano sul cuore.
Luna...
Martha... avevi ragione,Noé é la persona giusta.

Pov Noé:

Ti osservo mentre leggi seduto in giardino,sei bellissimo Vanitas.
Anche tu hai bisogno di tempo per riprenderti da ciò che è successo negli ultimi periodi.
Hai risposto di no alla mia proposta ma hai indossato l'anello e non lo togli più,sei davvero straordinario.
Mi piace stare qui,é come se i problemi non possano raggiungerci oltre questo cancello.
Mi siedo sull'erba insieme a Luna e Murr e gioco un po' di loro.
Con la coda dell'occhio ti osservo,sembri così distante e pensoso,so che stai male anche se non condividi i tuoi pensieri con me.
Come vorrei poter cancellare ogni cosa che ti fa male.
Ti alzi e ti avvicini "vado a riposare"mi accarezzi i capelli "domani passerà Ronald e probabilmente anche Domi e company,mi serve riposare".
Ti guardo "Vanitas"
"Uhm?"
Scuoto il capo.

Ti raggiungo in camera,stai osservando con sguardo assente fuori dalla finestra.
Sospiro pesantemente e mi avvicino chiudendo la porta "Vanitas,tesoro ascolta"
Mi guardi.
"Stare male é okay. É umano".
"Non capisc-"
"Hai perso tua madre,la madre che cerchi da tutta la vita, era una brava donna e ti ha amato molto,vedevo che eri felice in sua presenza,può concederti di stare male per la sua perdita".
Non dici nulla,torni a guardare fuori dalla finestra.
Ti accarezzo una spalla "amore mio"mormoro.
"Perché... perché lo ha fatto?"mormori "perché diavolo si è sacrificata così?! Non aveva già perso tutto per colpa mia?! Perché ha dovuto perdere ancora molto sempre a causa mia?! Io sono stato la sua condanna..."
"Vanitas,lei ti amava,amava te sopra ogni cosa ed io la comprendo e so che puoi anche tu,non ti sacrificheresti per Luna?"
"Ma Luna lo merita! Lei é pura! É la mia bambina e non merita... non merita che io faccia parte della sua vita! Io lo so! La vita me la strapperà via! Come strapperà via te!"singhiozzi guardandomi "...non ce la faccio".
"Ehy"ti afferro il viso "amore mio non succederà te lo assicuro".
Posi il capo contro la mia spalla "non ce la faccio più"mormori con la voce spezzata "ho paura Noé,non é da me ma ho paura".
Ti accarezzo i capelli dietro la nuca "anche io"
Mi guardi,i tuoi occhi sono lucidi.
"Ho paura da tanto tempo,ho paura di poter impazzire come Louis o di non riuscire ad arrivare in tempo per salvarvi,ho paura... ho paura ogni giorno,ogni istante ma so anche una cosa,che sono forte e da quando tu fai parte della mia vita sono ancora più forte,insieme possiamo fare qualsiasi cosa e ti assicuro che Luna crescerà felice e al sicuro hai la mia parola,ti fidi di me?"
Annuisci asciugandoti il viso "si,certo che mi fido di te,più che di me stesso"mi abbracci nascondendo il viso contro il mio petto,ti sento singhiozzare.
Ti stringo forte a me "non sei solo Vanitas,non lo sei più,io e Luna saremo sempre con te,te l'ho già detto ricordi? Non ti lascerò mai libero".
Mi stringi di più.
Sorrido "ti amo così tanto"ti bacio il capo.
"...si"
"Uhm?"
"Voglio sposarti"mormori "ma lo faccio per farti un favore!"
Sorrido felice.

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