VI
Pov Vanitas:
Alzo un sopracciglio infastidito.
Partendo dal presupposto che io NON SONO GELOSO. Sono infastidito e la cosa è assai diversa.
Sono venti minuti che Dominique ti ronza intorno ridendo e scherzando con te.
Sono infastidito.
Tanto.
Ma non è gelosia. È perché... perché si!
Tossicchio "io vorrei ordinare!"borbotto.
Mi sorridi e ti avvicini "ma certo! Cosa ti porto?".
Ti guardo torvo "non c'è un cameriere più efficiente?".
"Io sono efficiente".
"A me non sembra"mi alzo "infatti me ne vado così non ti trattengo troppo!".
Mi guardi confuso "ma Vanitas Che succede?".
"Succede che sei un imbecille! Volevo parlarti di una cosa!".
Mi afferri un polso e mi trascini dietro il locale "stai male?".
Ti guardo confuso "no. Certo che no! È che da quando abbiamo passato il mio heat insieme sei sfuggente,non ti credevo così volubile".
"Ma no!"sussulti "certo che no! Io non sto scappando,Domi dice che è meglio che ti lasci il tuo tempo".
"Devi chiedere a me. Non a Domi, lo hai trascorso con me... hai detto di volere me al tuo fianco non lei"deglutisco.
Annuisci sorridendo "hai ragione, scusami"mi accarezzi il viso "sarò più presente,non volevo tu potessi essere geloso di Domi".
Mi rizzano i capelli "io non... non... NON SONO GELOSO!".
Mi baci la punta del naso "non serve,sono innamorato di te,te l'ho detto".
Arrossisco lievemente "...non dirlo così come se fosse normale".
Ridi "ma è normale Vanitas".
Sospiro pesantemente "Noè,non è facile per me accettare questo".
"Questo cosa?"ti siedi sul muretto.
"Avere qualcuno,qualcuno che mi ami davvero... ti ho donato il mio sangue e il mio corpo è inutile che ti sottolinei che hai anche il mio cuore,è palese anche per un vampiro scemotto come te... Ma poi mi sveglio e tu sei già andato da Domi!".
Mi guardi come imbambolato poi sorridi "preparerò per te dei biscotti! Anzi! Li prepareremo insieme!"ti sciogli il grembiule da lavoro.
"Secondo... quale assurda logica questo risolverebbe?-"
"Zitto" corri dentro ad avvisare che stai andando via.
Zitto a me?!
Torni da me e mi trascini verso casa mia come una furia.
"Quattro uova!"le spacchi tutto concentrato.
"Noè,fare i biscotti non risolve nulla"borbotto.
"Risolve!"mi punti l'indice contro "risolve perché 1."segni il numero con un dito "facciamo qualcosa insieme di intimo come cucinare e 2."aggiungi un dito a quello precedente "passiamo del tempo insieme".
"Sono pressapoco la stessa cosa,ma chi ti dice queste cavolate?".
Fai spallucce e aggiungi la farina "brontolone".
"Io non sono un brontolone!".
"Vanitas"ti fermi e mi osservi "cos'hai lì?".
"Uhm?! Dove?! Cosa?! Un animale?!".
Ti avvicini e mi schiocchi un bacio sulle labbra "nulla".
"Ma che...ma...Noè!"urlo arrossendo "sei uno scemo! Scemo!"urlo buttandoti della farina addosso.
Ridi e ricambi il gesto.
Ti osservo e rido anch'io poi prendo un grosso respiro e ti afferro per la camicia che indossi,indietreggi di qualche passo,fino a raggiungere il muro vicino dopo ti poggi,poso le labbra sulle tue "così si ruba un bacio"mormoro.
Posi le mani su i miei fianchi poi mi prendi di peso e mi poggi sul ripiano della cucina buttando tutti gli ingredienti per terra.
"Dopo pulisci".
"Dopo"sorridi e torni a dedicarti alle mie labbra.
Stringi una mia mano fra le tue e sfili il guanto,poi baci delicatamente il palmo e il polso segnato.
Ti guardo.
"Mi dispiace"mormori "mi dispiace che tu ti sia sentito messo da parte,non sono molto bravo con i sentimenti".
Faccio spallucce "è okay,sei qui"ti sfioro le labbra con un dito "c'è la vaga possibilità che tu possa accettarmi seriamente come tuo alpha? Che tu magari un giorno possa desiderare una famiglia con me?".
Abbasso lo sguardo "...non so neanche se sopravvivrò tanto a lungo"dico sottovoce "ma credo che quel momento sia già arrivato nell'esatto momento in cui ti ho permesso di mordermi e di passare l'heat con me,non voglio dire bugie,non voglio..."chiudo gli occhi stanco e poggio il capo contro il tuo petto "voglio concedermi il lusso di sentirmi debole con te,se un giorno qualcosa non va o semplicemente ho l'umore sotto i piedi,non voglio sembrare forte per forza anche con te".
Mi accarezzi i capelli dietro la nuca "non devi,voglio che tu sia sincero con me sempre,come io lo sarò sempre con te".
Annuisco piano "quando porti la tua roba qui?".
Sorridi luminoso. Sei bello Noè.
Sei bello sia fuori che dentro.
"Anche stasera!".
Pov Noè:
Ti sento mugugnare fra le lenzuola sfatte "Noè"biascichi assonnato "che stai facendo?".
"Sistemo un po' di roba nell'armadio,sono stato a recuperare le mie cose mentre dormivi".
Annuisci accarezzandoti il viso ancora mezzo addormentato "ci entra?".
Annuisco "non ho moltissima roba".
Ti mordicchi un dito "quindi... ora viviamo insieme eh?".
Annuisco "già".
Non hai idea di come io mi senta felice.
"Dovremmo scrivere delle regole per la convivenza e-"
Sento l'odore del tuo sangue per tutta la stanza,da quando ti ho morso lo sento ovunque,più forte di prima,mio dio se è buono,nettare divino,cosa in te non è perfetto Vanitas?
Mi farai impazzire,lo so.
"Noè?! Mi stai ascoltando?".
Deglutisco "...i-io più o meno".
Sorrido divertito "a che stai pensando?".
Scuoto il capo velocemente "nulla".
Sorridi furbo,i tuoi occhi brillano.
Oh i tuoi occhi!
Ti mordicchi le labbra "vuoi mordermi?".
Colpito e affondato.
"Io...no... cioè si! No!".
Ridacchi ancora "vai mordendo la gente a destra e a manca?".
"Non ho più morso nessuno da quando l'ho fatto con te... sono un vampiro fedele io! Per un vampiro esiste un solo compagno. Uno ed uno solo".
Sorridi compiaciuto,lo sapevi già eh?
Bellissimo bastardo.
"Se vuoi... puoi eh".
Ti guardo.
"Ho del sangue in più"scherzi.
Poso la maglia che avevo in mano e salgo a cavalcioni sul letto fino a raggiungerti "sicuro?".
Annuisci convinto.
Mi stendo sopra di te e ti bacio delicatamente le labbra poi scendo sul collo che lecco e bacio,mentre con una mano ti stringo un fianco nudo.
Bacio un punto preciso del tuo collo poi ci affondo dentro i canini il più delicatamente possibile.
Mugugni "uhm"mi afferri i capelli dietro la nuca tirandomi di più verso di te.
Sei così prezioso Vanitas.
Ai miei occhi tu sei la cosa più cara e preziosa, amo il sapore del tuo sangue,amo che tu possa fidarti di me ed amo te,come non mi era mai successo.
Odio rivedere alcuni dettagli del tuo passato,giuro che finché avrò respiro nessuno ti torcerà più un capello,so che sei forte,che non ti serve la mia protezione ma voglio proteggerti lo stesso,voglio che tu sia felice e voglio essere io a renderti tale.
Mi stacco leccandomi le labbra "è tutto okay?".
Annuisci sorridendo con i capelli sparsi per il cuscino,mi chino a sfiorarti le labbra con le mie poi faccio strusciare i nostri nasi.
"Sei zucchero puro Noè"provi a deridermi ma sei stanco.
Faccio spallucce "a te lo zucchero piace".
"Uhm uhm"chiudi gli occhi "sei caldo,mi piace il caldo"mormori.
Sorrido e mi stendo accanto a te stringendoti contro il mio petto "dobbiamo cercare di nascondere quel segno orribile".
Ridi cristallino "sei geloso di Jeanne?".
Alzo gli occhi al cielo "ti pare? Ovvio."
Ridi di più.
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