III


Pov Noè:

~ti andrà bene il segno lasciato da Jeanne e non bere mai il mio sangue?!~
Davvero me lo chiedi Vanitas?
Pensi che possa andarmi realmente bene l'averti a metà?
Certo che no!
Ma non sei uno stupido,se mi hai posto queste domande devi esserti sentito davvero spalle contro al muro,quasi indifeso,ma perché? Perché non puoi semplicemente accettare che sono innamorato di te? ne abbiamo passate tante,troppe forse,sono venuto a conoscenza del tuo burrascoso passato mordendo il sangue di quel ragazzino che ti chiamava fratellone,è stata dura per te,lo è ancora ora e capisco che il mio essere un vampiro in un certo senso ti freni,come darti torto.
Ti ho chiesto di fidarti di me,ti ho promesso che sarei stato abbastanza forte da proteggerti in ogni modo,ma la verità è che io forte non lo sono mai realmente stato,prima mi sono poggiato a Louis,quando lo persi... non ho perso solo il mio più caro amico,quasi un fratello, ma anche quella che era la mia famiglia, io che una famiglia vera non l'ho mai avuta,solo presenze che ho perso una dietro l'altra,i nonni... Louis.
Tu invece Vanitas,sei sempre stato molto più forte di me,forse per apparenza, forse perché essere forte era l'unica opzione che avevi, ma ora, ora voglio impegnarmi davvero per poterti avere al mio fianco.
Sospiro pesantemente e poggio il capo contro il tavolo.
"Che brutta c'era Noè!"Domi mi raggiunge e accarezza le mie spalle "vuoi bere un po'?".
Scuoto il capo, non berrò più una goccia di sangue che non sarà la tua,dovessi aspettare una vita.
"Che succede?!"continua la mia amica.
"Ho detto a Vanitas che lo ama".
Ride.
La guardo confuso.
"E sei ancora vivo? Quello strambo essere non ama nessuno se non se stesso forse,io posso capire che tu possa trovarlo attraente ma addirittura amarlo... andiamo Noè,non scherziamo".
"Non sto scherzando... sono certo di amarlo".
Lei ridacchia "come no"mi si siede sulle gambe "lascialo perdere,non fa per te Noè"mi scosta un ciuffo dal viso e mi bacia una guancia "meriti molto di più e lo sai".
Sorrido "lui è più di ciò che credi,solo che non lascia vederlo a chiunque".
Domi mi sorride e mi sfiora il viso "non importa,lascialo andare".
Sgrano gli occhi.

Pov Vanitas:

Mi siedo su una panchina del parco,mancano pochi giorni al Natale,la gente è come impazzita per le strade di Parigi,tutti concentrati a cercare il regalo perfetto per far felici le loro famiglie.
Una famiglia...
~che canzone cantava per te tua madre? Così posso cantarla per te~
Chiudo gli occhi.
Luna...
Cosa devo fare?
Mi stringo nella mia giacca,fa davvero troppo freddo. Io odio il freddo. Odio tante cose in realtà.
Riapro gli occhi e mi fisso il polso coperto dal guanto nero,il segno si è espanso per quasi tutto lo spazio,fa anche un po' male,morirò a breve? Se io accettassi la vicinanza di Noè forse...
Noè...
Maledizione Noè!
"Che cosa devo fare? Noè ti piacerebbe,scommetto che stai ridendo da dove ti trovi trovandomi buffo! Ti odio Luna"borbotto poi abbasso lo sguardo "...vorrei così tanto che tu fossi qui,vorrei sentirmi dire che..."scuoto piano il capo.
Noè,sembra così allettante l'idea di camminarti vicino,emani così tanto calore...
Io ti ho avvisato,non venirti a lamentarti un giorno se sarà impossibile starmi accanto!
Mi alzo e con poca voglia raggiungo l'hotel dove alloggi e dove ogni tanto dai una mano,mi siedo ad un tavolo e aspetto con pazienza (dote che non mi appartiene in realtà) che tu ti faccia vivo.
Dopo neanche dieci minuti sbuchi fuori dalle cucine con dei piatti che porti ad un tavolo,mi hai notato,l'ho visto dai tuoi occhi che si sono illuminati infatti mi raggiungi subito dopo.
"Vanitas"mormori "ti... porto qualcosa?"sei in imbarazzo.
"Che c'è?"chiedo scocciato "ti sembro un fantasma?!"
"No è che... i tuoi occhi brillano così tanto... sembra che il resto si sia spento,sono così belli"dici con una semplicità ed un ingenuità disumana.
Arrossisco sussultando "...ma... ma che diavolo dici?!"borbotto deviando lo sguardo.
Arrossisci lievemente,forse hai capito di aver parlato ad alta voce.
Sorrido lievemente poi scoppio a ridere "sei davvero un idiota!"mi alzo di scatto,non farlo Vanitas! Non. Farlo.
Mi sorridi in imbarazzo "e che-"
Non.
Farlo.
Ti afferro la camicia e poso le labbra sulle tue perdendo poi tutta l'audacia di qualche attimo prima e arrossendo come un perfetto idiota.
L'hai fatto.
Bravo stupido!
Arrossisci di più fissandomi confuso "...significa che... che ci stai? Accetti la mia proposta?".
Annuisco meccanicamente "ci... provo".
Sorridi illuminandoti di nuovo come un bambino e mi baci tu stavolta.
Mi stacco,sto andando a fuoco.
"Stupido. Stupido. Stupido!"urlo uscendo fuori "STUPIDO!"continuo da fuori.

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