La mente tornava a quelle labbra morbide e calde, che in quel venerdì di marzo si erano appoggiate sul mio collo.
Ancora, dopo un anno le sentivo impresse sulla pelle. 

Un brivido mi correva sulla schiena nuda.
Mi sentivo ancora inebriata dal suo profumo, e la mente viaggiava verso ricordi passati.

L'acqua nella vasca da bagno era calda al punto giusto.
Prima un piede, dopo l'altro, e mi feci avvolgere dall'acqua.

Mi sembrava di tornare fra le sue braccia, fra le sue gambe, mi sentivo sua come, ormai tanto tempo fa.

Ma lui era li, sempre stampato nella mia testa.
Mi ricordavo tutto. Sentivo le sue mani stringermi le cosce, e i suoi sussurri ancora nelle orecchie. 

Ero ancora piena di lui, anche se con me c'era solo una pozzanghera di acqua calda.  

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