Diedi un calcio al primo sfortunato sassolino che trovai d'innanzi ai miei piedi. Lo vidi volteggiare un paio di volte su sé stesso, prima di precipitare nel fiume.
Un sordo pluff accompagnò la sua discesa. Quasi mi dispiaceva, era stato solo vittima di un mio momentaneo impeto di rabbia.

Come avevo potuto crederci veramente? Era solo una vecchia favola per bambini.

Come mai avrebbe potuto un vecchio ponte, restituire le cose perdute?

Chiusi gli occhi,attendendo ancora per qualche istante, ma nulla accadde. Sbuffai con le mani in tasca e il capo chino, decidendomi finalmente a girare i tacchi e tornare a casa.

Avevo appena mosso i primi passi, quando una folata di vento mi travolse in pieno,facendomi sussultare.

Non ne ero sicuro, ma mi era come parso di sentirla in lontananza.

Mi bloccai, voltandomi.

Una seconda raffica non tardò ad arrivare e allora ne fui certo: portava con sé il suono della sua risata che temevo tanto di aver dimenticato.

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