La morte per mano


Chi sei tu

Che tieni la morte per mano

Il capo chino, poggiato sul petto

Addormentato in una stanza silenziosa.

Ho creduto

Nella sincerità

Delle mie stesse parole

Eppure mentivo

Ora lo vedo con chiarezza

Ora mentre osservo

La linea elegante dei tuoi zigomi

Linee nette

Acute come la tua mente.

Sondi i miei incubi

Smuovi le acque torbide

In cui annego le mie paure.

Affondi le dita nel fango sul fondo

Le stringi sulle mie ossa

Strappi al di fuori di me la mia struttura portante

Esponendomi alla mia stessa vista

E alla tua,

Nudo di fronte alla tua forza inquisitoria.

Ti lascerò insinuare

Ed io farò lo stesso

Perchè ogni volta che scivoli in me

Mi permetti di riempire i minuscoli vuoti

Che lasci alle tue spalle.

Continueremo, forse

Fino a sbiadire

Perdendoci l'uno nell'altro.




Note: Will osserva Hannibal addormentato nella stanza d'ospedale mentre tiene Abigail per mano. Si rende conto della complessità dell'uomo di fronte a lui, e delle possibilità che gli si aprono davanti ogni volta che continuano la loro conversazione.

L'immagine è "Holding Hands with Death" di Alexander Carletti.

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