CAPITOLO 13.
Finalmente è venerdì, il mio giorno preferito della settimana.
Mi giro nel letto per spegnere la sveglia e mi costringo ad alzarmi dal mio piccolo paradiso terrestre.
Da quando è successo l'episodio al lago non ho più visto Cameron, o meglio, l'ho visto ma l'ho evitato. Non posso permettere di far accadere qualcosa tra di noi per svariati motivi. Non mi piace, è troppo superficiale e poi è anche fidanzato.
«Anche tu lo sei» mi ricorda il mio inconscio, che ignoro totalmente.
Per non parlare delle scuse che ho dovuto inventare con Isaac e mia madre.. odio dover dire bugie alla mia famiglia, ma non potevo raccontare loro la verità.
Nonostante so che sia tutto sbagliato non riesco a smettere di pensarci, a non immaginare come sarebbe stato se non mi fossi allontanata, cosa sarebbe successo, se mi fosse piaciuto..
Cerco alla meglio di spegnere il cervello per qualche minuto per prepararmi, sto per fare tardi.
Mi vesto, prendo la borsa e scendo di sotto, dove trovo mia madre e.. mio padre. Giusto! Oggi è venerdì!
"Ciao papà!" lo saluto sorridendogli e correndogli incontro.
"Ciao tesoro!" ricambia l'abbraccio e mi sorride.
"Come è andato il lavoro?" domando.
"Tutto bene, ho risolto i problemi che c'erano, spero non accada più!" risponde continuando a sorridere.
Esco di casa e, insieme a mio fratello, entro in macchina.
Arrivati a scuola vedo che lui è lì, vicino il cancello d'ingresso, che guarda nella mia direzione. Non posso.
Usciamo dall'auto e faccio al più presto per scappare da questa situazione, e pare funzionare.
Quando mi volto vedo che è ancora lì a parlare tranquillamente con i suoi amici, e ne sono sollevata.
Forse..
"Allison" una voce mi fa sussultare.
"Ciao Cheryl" saluto la mia amica.
"Non ti vedo da un bel po'. Che mi racconti? Novità?" chiede. Ovviamente non posso raccontargli la verità, quindi mi limito a fare spallucce.
"Stasera c'è un'altra festa. Verrai con me vero?" chiede insistente come sempre.
"Posso dire di no?" la imploro.
"No, ovviamente!" risponde ridendo e io la seguo. Non mi dispiace andare alla festa in realtà, vorrei svagarmi un po', per cercare di non pensare.
"Ti chiamo dopo" mi dice e scappa dopo aver visto qualcuno.. Nash?!
La guardo mentre va via e poi continuo a camminare per entrare a scuola.
Vedo Corinne da lontano e ci dirigiamo verso la classe di letteratura, dove spero ci sia Cameron.. Cosa?! Spero non ci sia Cameron!
Entriamo in classe e ci sediamo ai nostri soliti posti. Dopo qualche minuto entra e si siede in prima fila senza nemmeno guardare verso di me. Non capirò mai.
Finita la lezione, io e Corinne andiamo in cortile raggiungendo i nostri amici.
"Ciao ragazzi!" salutiamo entrambe.
"Ciao ragazze!" rispondono ridendo.
"Di che parlate?" chiede Corinne.
"Il professor Allen, di chimica, vuole che facciamo un compito in coppia.. e indovina con chi sono finito?!" urla Carter.
"Con chi sei?!" ride Corinne.
"Con quella tonta di Chloe Thomson" sembra davvero arrabbiato.
"Come farò a fare bella figura con il professore con una compagna così?" si lamenta.
"Spaccherai tantissimo lo stesso" rispondo sinceramente.
"Lo spero, altrimenti la faccio fuori!" dice ridendo.
"Posso aiutarti io se vuoi, adoro chimica" mi propongo, ma lui rifiuta.
"A proposito, pronta per l'allenamento di lunedì?" chiede.
"Prontissima, non vedo l'ora" dico euforica.
Suona la campanella e rientriamo in classe, questa volta di biologia.
All'uscita da scuola vedo Cameron camminare verso di me, così mi volto per vedere se c'è qualcuno dietro di me, ma nessuno.
"Allie" mi saluta grattandosi il capo con la mano. Sembra.. Imbarazzato.. Mi viene quasi da ridere.
"Cameron" saluto facendo un cenno con la testa e un sorriso falsissimo, poi lo oltrepasso per uscire da scuola.
"Aspetta" mi ferma e io mi volto. "Sembra che mi stai tipo.. non so.. evitando" sembra deluso.
"Perspicace" rispondo e continuo a camminare, non posso mostrarmi fragile ora, non posso proprio.
"Ma.. Perché?!" continua seguendomi.
"Cameron senti, quello che stava per succedere al lago non sarebbe mai dovuto accadere, non so nemmeno io perché sono venuta con te e non so perché mi sono messa in quella situazione, ma so che doveva essere evitata. Ho un fidanzato che mi ama e mi rispetta, e anche tu hai una ragazza, quindi mi sembra più che sbagliato sia nei nostri confronti che nei loro. Penso sia meglio non parlarci più" concludo il mio discorso e vado via, lasciandolo lì, perplesso.
"Quale situazione?" sobbalzo quando vedo la figura di Cheryl accanto a me. Ottimo! Ci mancava solo che lei sentisse quello che ho appena detto.
"Oh.. nulla, stupidaggini" mi limito.
"Non me la contate giusta!" dice con un sorrisetto che preferirei non vedere.
"Fidati, ti stai sbagliando. C'è stato un semplice diverbio e abbiamo risolto, semplice" cerco di apparire il più sincera possibile.
"Va beh" fa spallucce. "A dopo allora!" mi saluta e sparisce tra la folla del corridoio scolastico.
Non faccio altro che pensare a quello che è successo. Avrò fatto la cosa giusta?
Credevo che dicendogli quelle cose me ne sarei convinta io stessa e avrei allontanato il pensiero dalla mia mente, ma non è così.
Prendo i libri e comincio a studiare per portarmi avanti per la prossima settimana, in cui sarò impegnata anche dagli allenamenti.
Studio fino alle cinque poi il mio cellulare mi distrae. È Cheryl.
"Pronto?" rispondo.
"Hey, vieni da me tra poco?" chiede.
"Certo, sarò lì tra un'oretta, devo fare la doccia" rispondo.
"Okay, perfetto. Porta vestiti carini" mi richiama sapendo che avrei portato gli stessi della scorsa settimana. Rido e riattacco.
Decido di iniziare a prepararmi e prendo tutto ciò che mi serve per andare a fare la doccia. Entro nel box e lascio che l'acqua calda scivoli sul mio corpo. Dopo un tempo che mi sembra infinito ritengo sia il momento di uscire.
Esco dalla doccia e inizio lentamente ad asciugare i capelli, poi vado a preparare i vestiti.
Il mio telefono inizia a squillare, ma lo ignoro.
Credo sia Jason, lo chiamerò dopo.
Porterò con me due vestiti: uno nero aderente con la schiena scoperta e uno più largo, argento, che arriva sul ginocchio. Poi prendo i miei fidati tacchi neri, che si abbinano ad entrambi i vestiti e mi vesto comoda.
Scendo di sotto e avviso mia madre che dormirò dalla mia amica, promettendole di rispondere alle sue chiamate questa volta.
Mi avvio verso casa di Cheryl e nel frattempo richiamo Jason.
"Amore" risponde.
"Ciao, come stai?" chiedo.
"Sono stanco, ho ricominciato gli allenamenti di nuoto già da una settimana, ma sono a pezzi, non ero più abituato" mi risponde ridendo. Già, dimenticavo, anche Jason pratica nuoto a scuola. "Perché non hai risposto prima?" continua.
"Immagino, mister Dallas ti avrà fatto sudare anche in acqua!" rispondo ridendo. "Eh beh, stavo facendo la doccia" invento una scusa. Non so se voglio dirgli della festa.
Come se mi avesse letto nel pensiero..
"Che fai?" domanda quando passa un auto. Penso perché abbia sentito.
"Sto andando da Cheryl, stasera andremo ad una festa" decido che dirglielo sia la scelta giusta questa volta.
"Avevi intenzione di non dirmi nulla, vero?" domanda deluso.
"Non è una cosa importante" mi limito a dire.
"Certo come no" si è arrabbiato, ma che mi aspettavo? "Devo andare, ci sentiamo" riattacca.
Me lo sono meritato.
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