Tutta la faccenda dell'essere "morti"
< Ho appena fatto un sogno stranissimo, Em. > disse Edric aprendo gli occhi.
< Il tuo sogno era un passaggio segreto negli studi di mamma e siamo caduti in un ascensore? > chiese Emira preoccupata.
< Sì, perché? > rispose Edric confuso
< Ho fatto lo stesso sogno. >
< Ehi gente. > ho detto Luz.
< Oh! > strillò Emira.
< Chi cazzo sei? > anche Edric saltò.
< Giusto, scusa, presentazioni. Mi chiamo Luz, Luz Noceda, demone dei musical e custode dell'aldilà caotico. > rispose Luz.
< Haha, cosa? > disse Emira confusa sbattendo le palpebre più volte.
< Ugh… umani. Sempre lenti nel comprendere. > disse Luz alzando gli occhi al cielo.
< Cosa sta succedendo? > chiese Edric accigliandosi.
< Giusto, continuando... Voi, Edric ed Emira, gemelli burloni, siete morti. > rispose Luz.
I gemelli si guardarono e scoppiarono a ridere. Ma Luz non stava ridendo. Era mortalmenta seria.
Nemmeno tu sei al di sopra di queste battute, eh?
Già.
Il demone si pizzicò la fronte < Sapete cosa, funziona meglio con la musica. > gemmette Luz, poi sul suo viso apparve un grande sorriso. Salutò i gemelli con la mano.
< Gente! Chiedo perdono! > cantò Luz inchinandosi < Voi non sapete chi sono! > il demone indicò se stessa < Ora basta con le lacrime, > Luz si asciugò una lacrima finta < partiamo con... > si guardò intorno, poi fece un cenno verso i gemelli con un sorriso < Sapete no... > Luz agitò la mano < Le Cose da morti! > Luz lanciò dei coriandoli dietro di sé, con confusione dei gemelli.
Luz si avvicinò a Emira con un scatto < Andiamo, dai, > avvolse un braccio attorno alla ragazza < unitevi al coro! > alzò l'altro braccio al cielo < Restare qui è un'occasione d'oro! >
< Ehi, ti suona il telefono per caso, tesoro? > Luz si girò verso un lettore, il cui telefono stava squillando < Ti ucciderò io stesso... > prese il telefono dalle loro mani e lo diede alle fiamme mentre i suoi occhi diventarono gialli < Sono cose da morti! > restituì il telefono carbonizzato al proprietario, con un sorriso più allegro sul suo volto, mentre i suoi occhi tornarono normali.
Aprì le braccia, indicando tutto intorno a loro < La morte, ovunque, arriverà! > cantò Luz.
< Cogli l'attimo se vuoi! > Luz fece cantare una marionetta calzino < Zitto e fatti i cazzi tuoi! > rispose un'altra marionetta calzino < Vi mostrerò cos'accadrà! > Luz gettò di lato le marionette.
All'improvviso Edric e Emira erano seduti in quella che sembrava un teatro. Luz è apparsa su un palco.
Edric e Emira provarono a scappare < Restate li! > ma Luz li fermò con la telecinesi < Sedetevi! > Edric e Emira su sedettero con riluttanza < Queste stronzate le faccio ogni dì > cantò Luz in modo leggermente irritato < Perciò tranquillo, > si teletrasportò dietro Emira e gli massaggiò la schiena < starai bene, > diede una pacca sulla testa di Edric < spara vino nelle vene > bevve del vino e poi lo diede a Edric, per poi afferrare le spalle di Emira < Respira un po'! > Luz fece un bel respiro.
< Della morte questo è lo show! > cantò Luz teletrasportandosi sul palco, con un coro di cloni che cantò insieme a lei.
Luz tirò fuori un ukulele e iniziò a suonarlo < AAA.... Vrò di voi pietà~~ Qui nell'aldilà~~ > poi ha rotto l'ukulele, mentre all'improvviso suonava musica heavy metal, con gli occhi che diventarono gialli, scioccando i gemelli < MORIRETE, QUA VOI MORIRETE, MORIRETE! > poi tirò fuori un altro ukulele, anche se i gemelli non si erano ripresi dallo shock < Viiii... guiderò anche qua~~ Qua nell'aldilà~~ > Luz ha rotto il secondo ukulele, poi i cloni di Luz apparvero di fronte a lei < Quanti paroloni, della morte è lo show! >
< Tutti quanti stanno bene! > Luz ha avvolto le sue braccia attorno alle spalle di Ivan il Terribile, Napoleone Bonaparte e Al Capone < Non si paga neanche un rene! > poi indicò un bagno dietro le quinte < Cerchi un bagno per caso? Di qua si viene! > poi indicò l'area intorno a loro < Piscia quanto vuoi! Sono cose da morti! >
< Qui ti manca il respiro! > Luz abbracciò Edric, confuso < Lo so che sei serio, ti sto prendendo in giro! > Edric e Emira si guardarono confusi.
< Ma sì, ecco la mia coca, mi faccio un tiro > Luz prese un sacchetto con dentro dello zucchero < Sono cose.... > poi fece scoppiare il sacchetto sul suo naso < Wohahao sono cose da morti! >
< Nessuno qua è immortale! > Luz prese una pistola e sparò al cielo, spaventando i gemelli < Resto in forma! > poi il demone mostrò i suoi muscoli < Mangio sano! > e poi prendere un insalata < Cristo, sai che c'è il metano? > che lanciò in faccia a Edric.
< La verità sai può far male, la lista no, non mente sei morto malamente! > cantò Luz alzando le braccia al cielo < Di lance dipendente! > Luz tirò fuori una lancia < non sembra avvincente? > diede una gomitata amichevole a Emira.
< Rilassati, demente, è un posto attraente, qualcuno sai ti mente... > cantò Luz allontanandosi dai gemelli, per poi indicare un gigantesco serpente viola con orecchie da gatto e un'appendice sferica verde lime all'estremità della coda < Ma guarda che serpente! > Luz salì in groppa al serpente, che iniziò a strisciare verso i gemelli mentre Luz rideva.
Inseguì comicamente i gemelli attraverso una serie di porte prima di andare sottoterra mentre Luz saltò giù dal serpente con una capriola.
< Della morte questo è lo show! > fecero il coro i cloni di Luz
< AAA... avrò di voi pietà... > cantò Luz sorridendo, vestita come Elvis Presley, stringendo un'asta per microfono, poi un braccio si allungò in modo innaturale verso di lei passandogli delle mentine < Grazie Sergi! > ringraziò il demone dando un cinque alla mano prima di tornare a cantare < Qui nell'aldilà~~ > si avvicinò a Edric < Come stai? > chiese, e Edric cominciò a piangere < Non bene! Badabidibi dab dab! > cantò allontanatosi < Viiii, hei, guiderò anche quaaa~~ Qua nell'aldilààà! >
< Basta cazzeggiare, della morte è lo... > parlò Luz, e i suoi cloni continuarono a cantare < Show che non può invertire ciò che accade in natura quando arriva la tua ora ma devi pagare~~ > contorno i cloni.
Luz guardò i lettori, appoggiandosi con disinvoltura a un tavolo < Se doveste morire mentre leggete questa fanfiction... Comunque rimarrà su Internet. E ricordate di commentare! >
< Il destino sai, non c'è, > cantarono i cloni < cadi insieme a gente che odi > alcuni gesticolavano verso quelli che odiavano < e quaggiù ci finisci perché infondo > uno teneva in mano un calendario < l'universo ti ha ucciso... >
Emira e Edric vennero gettati in una fossa, dove Luz era sdraiata e aveva delle fette di cetriolo sugli occhi < Grazie al cielo sei con me! > prese i cetrioli e li mangiò < Miss Fortune vi ha sorriso! >
< In un pozzo ti han gettato! > cantò Luz mostrando a Edric e Emira una clip della loro morte < È tremendo, non si fa! > cantò un clone di Luz dispiaciuto < Non ti ascolto, bla bla bla! > cantò un altro clone facendo il gesto "bla bla" con una mano.
Luz indossò un velo mentre si avvicinava una tomba < E sei morto da sfigato! > cantò allegramente il demone lanciando via il velo, poi fece una rapida piroetta per mostrarlo con una canottiera verde con leggings arancioni e una fascia anti sudore arancione < Il pilates o lo yoga, io mi strozzo con la toga! > tornò magicamente al suo solito abbigliamento e afferrò lo schermo < Dires irae! Dires illa! > cantarono i cloni.
È apparsa sopra una bara, ballando su di essa < Sepolto in bara o cremazione, con la morte hai una conversazione! > per poi lisciarsi i capelli con un sorrisetto < Non c'è niente da far! >
< Dires irae! > cantarono i cloni di Luz.
< Corri ma non puoi scappar! > Luz si girò verso i gemelli, che indietreggiarono.
< Dires irae! > cantarono i cloni di Luz.
< Adesso vi inizio a parlar! > Luz si avvicinò a i gemelli, mentre delle colonne di fuoco viola si ereggevano dietro di lei.
< Dires irae! > cantarono i cloni di Luz, mentre il fuoco si espandeva dietro di Luz.
< Delle cose da morti-i-i-i! > cantò Luz mentre il fuoco le avvolgeva i polsi come delle catene.
< La la la lalalala! > canticchiarono i cloni di Luz, mentre una lingua di fuoco si avvolgeva intorno al collo del demone.
< Pronti perché questo della morte è lo show! > finì Luz alzando le mani al cielo, con tuoni e fulmini risuonarono dietro di lei.
< Siamo morti? > sussurrò Edric sotto shock.
< Morto, marcio, sei piedi sotto terra. Non avete ascoltato la canzone? Benvenuti nell'aldilà! È molto più divertente della vita! Puoi fare ciò che vuoi! Anzi no, dopo qualche ora non puoi a fare rumore; è l'aldilà, non l'inferno o altro. In realtà, l'inferno è carino, ci sono molti posti dove mangiare e trovare dei bei posticini. Anche il paradiso è bello, se ti piacciono le cose nuvolose e tutto il resto, non sono un grande fan dell'ambiente ma le feste... Oh cavolo, le feste sono un esperienza divina! > disse Luz divertita.
< Siamo morti? > ripeté Emira ancora sotto shock.
< Sì, tesoro, mi dispiace darti la notizia in questo modo, ma è la prima volta che lo faccio, ho solo diciotto anni e sono così nervosa, ma so che ci divertiremo così tanto!!! > disse Luz abbracciando i gemelli sotto shock con un grande sorriso, mentre le sue pupille diventavano delle stelle.
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