CAPITOLO 1




"Kaminari, qui! Serve elettricità!"

"Ugh- Arrivo!"

La 1-A quel giorno si era divisa in vari gruppi, sparsi per le zone di Tokyo.
Kaminari e Kyoka si stavano occupando di poter ridare elettricità alle varie zone, o meglio, quest'ultima doveva solo tener d'occhio il ragazzo elettrico ed assicurarsi che non diventasse un idiota come suo solito, anche se era migliorato davvero tanto rispetto all'inizio, d'altronde, tutti loro si erano allenati tantissimo, migliorando ogni loro tecnica. Jiro usava il suo quirk per controllare se non ci fossero altre persone sotto quelle macerie, man mano che venivano spostate e portate via dagli altri Hero adulti.
Spesso si sorprendeva ancora, di come dei semplici ragazzini erano riusciti a battere All for One.

I pro Hero erano aiutati da Ochaco, che grazie al suo quirk rendeva ogni cosa priva di peso e quindi più facile da trasportare, e così facendo era anche molto più veloce poter sgombrare le strade dalle macerie, così come Sato e Shoji, che a loro volte aiutavano a sollevare i detriti.

Momo invece, oltre la sua enorme bravura a creare schermi ed organizzare il tutto, creava tutto ciò che serviva per poter trasportare le macerie e polveri più piccole, come dei carri o secchi.
Tutti si stavano dando da fare per poter riprendere la loro vita com'era prima, di poter riportare quella città al suo splendore e sopratutto riprendere le lezioni, passare del tempo insieme al dormitorio e poter finalmente godersi la pace. Ma un pensiero era fisso nella loro testa, ognuno di loro era preoccupato per Midoriya Izuku, che dopo aver sconfitto Shigaraki era caduto in un sonno e non si era più svegliato. O meglio, da quando aveva perso i sensi non aveva ancora aperto gli occhi, ed erano ormai passate due settimane.
E tutti vivevano con la speranza nel cuore che potesse tornare presto.

* In ospedale *

"

Giovane Midoriya.. hai salvato la vita di tutte le persone, hai combattuto fino allo stremo. Non abbandonarci ora che tutto è tornato alla normalità, ti stanno aspettando."

Erano i pensieri fissi e costanti di All Might, seduto di fianco al lettino dove il verdino riposava. I suoi valori erano nella norma, e persino i medici non riuscivano a capire del perché non si svegliasse, ma l'ex simbolo della pace la pensava diversamente. Era probabile che si trovasse insieme agli altri successori, probabile che il suo non dormire, non mangiare, e sforzare il suo corpo allo stremo a causa del Vigilante, lo avesse portato a consumare tutte le sue forze, e che ora stava semplicemente dormendo per poterle recuperare tutte.
O almeno, così voleva pensare. Così voleva crederci.
La porta scorrevole si aprì, l'eroe si voltò verso la figura appena entrata e accennò un sorriso.

"Giovane Bakugou, anche oggi qui?"

"E tu allora?"

Probabilmente Kacchan era il più preoccupato di tutti. Il solo fatto che la propria testa avesse cominciato improvvisamente a cambiare idea su di lui, a non vederlo più come il Deku sfigato, ma come il più grande degli eroi, aveva fatto salire ancor di più la sua preoccupazione. Averlo chiamato per nome, si chiedeva se questo l'avesse reso felice.
All Might, dopo aver quindi salutato lo studente, decise di uscire e lasciarli così fuori, andando a chiamare Aizawa con il suo cellulare, informandolo quindi delle condizioni attuali di Midoriya.

"Ohi, merdeku."

Sbuffò, dando un colpetto al suo braccio, sperando potesse reagire. E se prima la fronte era corrucciata e l'espressione arrabbiata come suo solito, pian piano si addolcì, tenendo le mani nelle tasche dei pantaloni e restando in piedi proprio di fianco a lui.

"Izuku, quando ti decidi a svegliarti? Vuoi che ti spacchi la faccia, ah?! Non sopporto più sentire tutti gli altri lamentarsi o chiedersi come stai, muoviti a tornare. Hanno bisogno di te."

Il tono di voce era basso, ma era palese l'enorme velo di preoccupazione che il ragazzo esplosivo aveva dentro. Strinse le labbra, come se avesse così tante cose da dire ma che al tempo stesso desiderava dirgliele non appena si sarebbe svegliato.

"Ne ho bisogno anch'io.."

Mormorò infine, passandosi una mano tra i capelli e sbuffando. E solo dopo una quindicina di minuti andò via, d'altronde, anche lui era incaricato di aiutare i cittadini, anche se con il suo caratteraccio gli risultava difficile. Ma andava bene così, vedere che nessuno era cambiato dopo tutti quegli avvenimenti non poteva che portare felicità e gioia nel cuore delle persone: tutto alla normalità. Era questo il loro sogno.

* ... *

"Non intendi tornare?"

"Io.. sì, mi sento solo tanto stanco.."

Circondato da dei troni, in una stanza che sembrava trovarsi in un qualcosa di infinito, Midoriya Izuku era seduto a terra, avvolto da una nube di fumo nero e gli occhi ancora stanchi.

"Cosa ti preoccupa? Pensavo fossi felice del fatto che finalmente tutto fosse tornato alla normalità. Le minacce ci saranno, ma saranno semplici villan, semplici criminali. Non ti va bene?"

Il primo successore cercava di parlargli ogni giorno, di convincerlo a ritornare e poter ricominciare la sua vita insieme a tutti gli altri, eppure il verdino non sembrava smuoversi.
Nonostante sentisse spesso le voci di All Might, sua madre, tutti i suoi compagni di classe e persino di Bakugou, ed era con quest'ultimo che il proprio cuore si stringeva in una morsa feroce.

"Penso che tu abbia avuto un forte trauma, Midoriya. La città, i compagni feriti, ed è normale. Ma sei il più grande degli eroi, ora, hanno bisogno tutti di te. Hanno bisogno del loro simbolo della pace, e.. dimmi, non ti mancano? Non ti mancano tutti?"

Izuku alzò lo sguardo verso il ragazzo dai capelli bianchi, in quel momento erano da soli. Gli altri successori, trovando ed avvertendo finalmente la pace, si stavano godendo a loro volta del riposo in quel loro limbo.
Annuì, la testa si mosse spontaneamente perché era vero: gli mancavano dannatamente tanto. Voleva tornare da loro.
Il precedente successore si abbassò e portò una mano sulla sua testa, sorridendo amorevolmente, quasi come un fratello maggiore che consolava il suo fratellino spaventato.

"Torna dai tuoi amici, Midoriya. Tornate a sorridere tutti insieme."













"Presto, chiamate il responsabile!"
"Chiamate All Might, e ditegli che il ragazzo.. si è svegliato!"

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