»-(¯'Capitolo 5'¯)-»

All'indomani mi svegliano i caldi raggi solari del mattino provenienti dalla finestra di fronte al mio letto.

-Bridget, Ashly scendete! È pronta la colazione! - a urlare è quella rompiscatole di mia madre.

-Ma quanto strilla! È peggio di un cannone! - dice Ashly strofinandosi gli occhi. Si alza dal letto brontolando e mettendosi le pantofole.

Sono accaldata e sudata. Scendo dal letto. Mi prende una fitta alla testa. Mi sento a dir poco frastornata e la testa pesante come piombo. Risvegliarsi in hangover é orribile.

Scendo lentamente le scale per paura di cadere, andando in contro all'odore di frittelle e ai rumori giù in cucina. Faccio colazione insieme al resto della famiglia come ogni mattina. Ogni rumore arriva alle mie orecchie amplificato ed esagerato.

-A che ora sei tornata ieri sera? - mi chiede mio padre in tono poderoso e sguardo accigliato da sopra gli occhiali mentre legge il giornale mattutino.

Guardo Ashly che mi fa segno di dire all'una. Forse prima dell'una erano ancora in piedi. Decido di seguire il suo consiglio.

-Em...verso l'una! - gli dico vagamente bevendo un succo d'arancia.

-E come mai hai fatto così tardi? - mi chiede ancora.

Invento una scusa al momento -...eee Alex mi ha pregato di aiutarla a mettere in ordine la casa!

-mm...va bene. Ma la prossima volta sii più puntuale e se devi fare tardi chiama. - il suo viso si rasserena e riprende a leggere il giornale.

-Si papà!

Fiù! L'ho passata liscia! Finito di fare colazione io e Ashly andiamo a lavarci e a vestirci.

-Mi devi un favore ora! - mi dice Ashly, mentre si lava i denti.

-Cosa vuoi?- le dico scocciata.

-Voglio che mi dici di ieri sera, com'è andata con Danny? Se non hai voluto parlarne ieri sera vuol dire che non è andata bene, vero?

Non posso certo dirle cosa è successo con Danny. Si mettrrebbe subito a giudicarmi. Le dirò che non è andata bene.

-Va bene! Con Danny niente, mi sono accorta che non è il mio tipo.

-Ma perché non è il tuo tipo? Voglio dire, ti piaceva così tanto, ed ora ad un tratto non è più il tuo tipo? Mm...non me la racconti giusta, c'è sotto qualcos'altro.

Ashly è molto intuitiva, capisce subito quando c'è un problema, però non voglio dirglielo. Un conto è dirlo ad Alex, un altro è dirlo a mia sorella. Non mi va proprio. Magari un giorno glielo racconterò.

-Bè se ti va è così, altrimenti non so che farti!

Finiamo di prepararci e scendiamo giù sul retro dove c'è mio padre che ci aspetta per accompagnarci a scuola.

Oggi sono di pessimo umore. Non riesco a sorridere. Vorrei solo piangere e nascondermi per la vergogna. Anche se non dovrei essere io a vergognarmi è più forte di me. Odio Danny. Non voglio vederlo, però sono consapevole che prima o poi lo incontrerò. È inevitabile il nostro incontro. Ashly mi guarda e non capisce il motivo del mio broncio, ma purtroppo non riesco a sorridere e a far finta di niente. I miei muscoli facciali si rifiutano di farlo.

Arrivati davanti alla scuola esco dalla macchina sbattendo lo sportello senza salutare mio padre e Ashly. Mio padre penserà che ho le mie cose, per cui non dice niente. Voglio solo parlare con la mia migliore amica. Voglio sfogarmi e raccontarlo a qualcuno di cui mi fido. Alex è giá all'ingresso che mi aspetta.

-Ciao Bridget! - mi dice sorridendo -Ma che fine hai fatto ieri sera? Te ne sei andata con Danny, eh? Dai racconta sono tutta orecchie! - io non rispondo e abbasso la testa - Tesoro cosa c'è? Perché sei così triste?

-Andiamo in bagno, è una cosa delicata.

Alex rimane sorpresa vedendo la mia faccia sconvolta.

Facciamo la nostra entrata a scuola con gli occhi di tutti puntati addosso come al solito. Solo che io non riesco a godermi quel momento che tanto adoro. Non sono dell'umore. Percorriamo il corridoio con tutti gli armadietti. Entriamo in bagno e blocchiamo la porta per non far entrare nessuno. Controllo se c'è qualcuno aprendo tutte le porte.

-Allora cos'è successo? Mi fai preoccupare! - mi dice impaziente.

Scoppio in lacrime e l'abbraccio premendo il mio viso bagnato di lacrime sulla sua maglietta.

-Tesoro ma cosa c'è? Che cosa ti ha fatto quel deficiente!

Singhiozzo tirando su con il naso
-Ieri sera ho bevuto tantissimo istigatada lui, poi mi ha portato nella camera dei tuoi, mi ha scaraventata sul letto e ha cercato di... - mi blocco. Non riesco a dirlo.

-Di? -mi dice cercando di invogliarmi a parlare.

-Di violentarmi! - l'abbraccio più forte.

-O-MIO-DIO!

-Io non potevo fare niente, non riuscivo a muovermi, era troppo forte, è come se voleva che sapessi che fossi in suo potere e non potevo fare niente per liberarmi. Mi sono sentita così umiliata ed io...io... - ricomincio a piangere. Non riesco a trattenermi. Rivedo quelle immagini e mi viene la pelle d'oca. Alex mi stringe per consolarmi.

-Dai su, ora è tutto finito! - mi coccola -So che sei forte e riuscirai a superare questa situazione, poi ci sono io che ti voglio bene, e sappi che per te ci sarò sempre, ok?

Mi schiarisco la voce mentre accenno un sorriso forzato e mi asciugo le lacrime, che mi solcano il viso, con un fazzolettino che Alex mi porge molto dolcemente -Si, lo so. Ti voglio bene anche io!

Mi abbraccia a sè un ultima volta quasi volendo riempire d'amore quella tristezza che ora ho nel cuore. Mi da un dolce bacio sulla guancia e ci appestiamo ad uscire dal bagno dovo ci sono giá delle ragazze fuori che ci guardano male.

-Bè cosa avete da guardare, era una cosa privata! - dice Alex, poi si rivolge verso di me accarezzandomi la schiena. È un'amica fantastica, non potevo chiedere di meglio. Una persona che mi capisce e comprende senza giudicare. Questa è la vera amicizia.

Mentre Alex parla vedo Danny che viene verso di me. Ci guardiamo negli occhi. Mi ritornano alla mente le immagini di quella sera. Lui su di me che mi tappa la bocca per non farmi gridare e ansima eccitato. Mi blocco. I battiti del mio cuore accellereno sempre dippiù ad ogni suo passo. Non riesco a muovermi. Lui non si ferma, continua a camminare facendomi un sorrisino malizioso, un occhiolino e continua per la sua strada, senza dirmi ciao o qualcos'altro. Niente! Chiudo gli occhi per cercare di calmarmi. Inspiro ed espiro.

-Ei Bri! Tutti ok?! Hai visto, è passato e ti ha fatto anche l'occhiolino, che bastardo! Ma io ora gliene vado a dire quattro a quell'idiota!

-No lascia stare...lascialo perdere.

-Va bene come vuoi...tu stai bene? - mi chiede guardandomi preoccupata -Hai un colore pallido.

-Si tutto ok - inspiro ed espiro.

-Senti Bri io devo dirti una cosa. Anche se...a dire il vero...non mi sembra il momento giusto. - mi dice con un'aria un po' imbarazzata.

-No, dimmi pure! Sto bene...è passato.

-...Mi sono messa...con Dj! - mi dice arrossendo in volto.

-Davvero! Ma è una notizia fantastica! Sono così contenta per te! Dj è un raga a posto, lo conosco benissimo. Sono sicura che non ti farebbe mai del male. Dj è più maturo rispetto agli altri ragazzi.

DRIIIN!

-Oh, è suonata la campanella. Devo andare a lezione di francese. Comunque fatti coraggio, non sono tutti così. Ci vediamo! - mi da un bacio frettoloso sulla guancia e va via.

-Ok ciao Alex!

È patita per il francese, lo adora. È venuta con me questa estate in vacanza. Quando le ho detto che sarei andata in Francia non stava più nella pelle dalla gioia. Ha detto subito che voleva venire anche lei. E io naturalmente come potevo rinunciare ad andare in vacanza con la mia migliore amica! Ci siamo divertite tantissimo! Decisamente, l'estate più bella della mia vita! Ed ora si è conclusa in un incubo.

Cosa mi è successo prima. Perchè non riuscivo a muovermi. Perchè mi sentivo di soffocare. Sembrava mi stesse venendo un infarto. Spero solo che non si ripresenti più.

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