»-(¯'CAPITOLO 22'¯)-»

E' iniziato un nuovo anno. Anno nuovo vita nuova! Di sicuro la mia vita non la cambierei mai, è perfetta! Come la volevo. Cosa posso desiderare di più? Ho lui, e questo mi basta. È tutto per me.

Ora sono stesa sul mio letto e parlo con Ashly.

-Credo sia quello giusto Ashly, lo sento! - le dico sognante guardando il soffitto.

-Lo dicevi anche di Richard, e guarda com'è andata a finire! - mi dice Ashly intenta a scrivere qualcosa sui suoi libri di scuola.

-Lui è diverso da Richard! - le dico seccata -lui è...è dolce, simpatico, affettuoso, premuroso...stupendo!

-Si certo, lo sono tutti all'inizio!

-Uffa quanto sei scettica! - le butto il cuscino addosso.

-Sono realista, è diverso! - mi ributta il cuscino -L'unico consiglio che ti do è di non affezionarti troppo. Perchè sai che quando ti affezioni troppo ad una persona, questa tende a ferirti, a deluderti e farti stare male. E a me questa sembra una tua prerogativa. È uno dei tuoi difetti affezionarti subito alle persone senza conoscerle bene. - mi dice in tono serio. A volta sembra più matura di me.

-Hai ragione...ma come faccio. Sto a meraviglia con lui! - le dico in tono soave, stringendomi al petto il delfino che mi ha regalato a Natale -Poi scusa queste sono le cose belle della vita e voglio godermele! Se non godiamo delle cose belle che ci succedono cosa ci rimane? Poi io sono fatta così, o amo con tutta me stessa o non amo per niente. Non riesco ad amare a metà.

-O Mio Dio!! Tu sei innamorata cotta!!! - mi dice guardando i miei occhi che brillano -Per te o è bianco o è nero. Ma sai ci sono anche diverse sfumature.

-Ah! Tu e le tue filosofie! - le dico alzando gli occhi al cielo e mettendomi le mani sul viso.

-Adesso non ti conviene più! Vabbè fammi andare se no vomito per quanta dolcezza c'è in questa stanza! - chiude i libri e va in bagno.

-Sei solo invidiosa!! - le dico gridando.

Metto su un CD. Ho voglia di ballare, di scatenarmi. Metto "My favourite game" dei The Cardigans. Inizio a saltare sul letto, a cantare e a scatenarmi sbattendo la testa da una parte e dall'altra.

Ashly poggiata di spalle alla porta del bagno mi sorride pensando a quanto sia pazza.

Passo tutta la giornata con la testa fra le nuvole, tanto che i miei genitori si accorgono che c'è qualcosa che non va. In questo momento mi trovo nel mondo dei sogni e niente riuscirà a riportarmi alla realtà.

Ad un tratto, nel pomeriggio, nel bel mezzo dei miei sogni, suonano alla porta. Corro giù per le scale per andare ad aprire. Apro la porta.

Una ragazza dai capelli neri a caschetto e occhi azzurri come il mare. Indossa un vestito bianco a fiori rossi con il colletto rosso. Porta in braccio un bambino morbido e roseo di soli pochi mesi che sta beatamente tra le braccia della sua mamma. Accanto a lei un ragazzo alto e magro con capelli castani leggermente mossi, camicia bianca e giacca nera. Sembra lievemente imbarazzato. Sorrido alla ragazza.

-Sophie!! Ma che sorpresa!! non mi avevi detto che saresti venuta! - l'abbraccio sorridendo.

-Si infatti volevo farti un sorpresa. Lui è il piccolo Jan...

-Ciao piccolino! Posso prenderlo? - allungo le braccia.

-Ma certo! - me lo porge facendo attenzione ad appoggiare delicatamente la testolina sul mio braccio.

Il bambino sorride e mi guarda come se fossi un oggetto di meraviglia. Li faccio entrare in casa e lei mi presenta il suo accompagnatore.

-Lui è Pier...il padre del bambino... - rimango impietrita. Se non sbaglio il padre del bambino è il ragazzo che l'ha violentata, a meno chè non ne abbia avuto un altro di bambino, il chè lo escludo visto che questa estate era incinta del figlio di quel bastardo che l'ha violentata.

Com'è possibile? Non sapeva chi fosse stato. Come mai ora sa chi è? Che sia stato lui a farsi vivo? Anche se fosse così, lei non può essersi messa con lui dopo che si è approfittato del suo stato? Non può essere!

Mia madre quando la vede le va subito incontro abbracciandola e baciandola.

-Sophie! Mia cara ma che bella sorpresa!! E questo è il tuo piccolino? - lo prende in braccio - ma che delizia!!

-Zia ti presento Pier...il padre di Jan...

Mia madre rimane per qualche secondo immobile con un sorriso quasi schifato.

-Oh ciao Pier, piacere di conoscerti!! Prego accomodatevi in salotto. - porge il bambino tra le braccia di Sophie - io vado a prendere qualcosa da bere. - sorride e va in cucina. Io la seguo.

-Mamma, ma hai visto? Sta con il ragazzo che...

-Si ho visto tesoro, ma questi non sono affari nostri. - mi dice sottovoce. Prende dei bicchieri e li mette su di un vassoio con del tè.

-Ma come mamma!!

-Senti se questa è una sua scelta la dobbiamo rispettare, e vale anche per te! Quindi lascia perdere! - prende il vassoio e va in salotto sorridendo come se fosse tutto nella norma.

Ma come si può rimanere impassibili a questo! Io non ce la faccio, le devo parlare assolutamente! Le voglio troppo bene per vederla soffrire. Questa estate era molto triste e piangeva sempre. Io le sono stata vicino e cercavo di distrarla in tutti i modi.

Spio dalla porta della cucina e faccio segno a Sophie di seguirmi in camera mia. Vado prima io.

-Scusate torno subito! - porge il piccolo Jan tra le braccia di Pier e mi segue.

Arrivate in camera chiudo la porta e la guardo accigliata con le braccia incrociate al petto.

-Allora non hai niente da dirmi? - le domando.

-Sapevo che me lo avresti chiesto... - abbassa lo sguardo e accenna un mezzo sorriso.

-Bè allora spiegami! Spiegami come mai stai con quello stronzo che ti ha messa incinta ubriaca!

-È venuto lui a cercarmi. Poco prima che partorissi si è presentato alla porta di casa mia dicendomi di essere il padre del bambino. Mio padre voleva ucciderlo! Abbiamo combattuto molto perchè fosse accettato in famiglia.

-E ci credo! Io stessa non riesco a capacitarmi di tale decisione! - le dico furiosa.

-Ti prego non dire così! Non potevo certo negare al mio bambino di avere un padre.

-Sempre meglio di avere un padre che ha messo incinta la madre ubriaca e che sia nato per caso! Potevi benissimo dire la verità, tanto non avrebbe mai conosciuto quel verme di suo padre!

-Tu non lo conosci, non è come sembra. In questi mesi si è comportato da Dio, è stato premuroso con me e con Jan! E poi non è così semplice... - abbassa lo sguardo e poi riprende -Non sai cosa si prova! Di colpo ti senti scaraventata fuori da quello che è il tuo mondo, e ti senti sola. Hai paura che ogni decisione possa essere sbagliata.

-E cosa gli direte allora? Gli direte la verità, che è stato uno sbaglio o vi inventerete qualcosa quando vi chiederà come vi siete conosciuti? Gli direte che vi siete conosciuti ad una festa e che siete stati pazzamente innamorati per tanto tempo fino a quando il vostro amore ha dato alla luce uno splendido bambino? Lui non è frutto del vostro Amore!!

-Ti prego smettila! Tu cosa avresti fatto al mio posto? Continui a giudicarmi ma non sai cosa si prova! - una lacrima le riga il viso -È stata una decisione difficile, non lo nego, ma per una volta non ho pensato solo a me stessa, ho pensato anche al bambino, per dargli una vita serena con un padre ed una madre.

-Ma lui si è approfittato di te già una volta, cosa ti fa credere che non lo farà ancora?

-Credi che non ci abbia già pensato? Credi che non mi sia fatta tante domande prima di decidere il da farsi? Mi ha detto che è cambiato e che sapere di avere un figlio lo ha cambiato. Ha promesso che ci saremmo conosciuti stando insieme. Vuole davvero starmi vicino ed essere un buon padre per Jan!

Mi calmo -Va bene, se hai deciso così ed hai ponderato bene sulla decisione e ti sta bene, non vedo perchè non dovrebbe andare bene per me. È solo che ti voglio bene e non voglio che tu soffra ancora.

-Sei molto cara, e ti voglio bene per questo, ma ti prometto che non succederà! Fa uno sforzo per cercare di conoscerlo.

-Va bene, solo per te! - ci abbracciamo e scendiamo giù cercando di essere gentile con Pier.

Pier e Sophie rimangono per il resto delle vacanze anche se sono rimasti pochi giorni. Passiamo il tempo che ci resta divertendoci e facendo shopping. Le faccio conoscere Roby e Dj. Alex la conosce già perchè è venuta con me in vacanza a Parigi.

Arriva il giorno della loro partenza e sono così triste. Mi spiace che vadano via, mi sono divertita.

Per quanto riguarda Pier ho cambiato idea. Sembra ci tenga davvero a Sophie. Per quello che ho potuto vedere è un ragazzo a posto e penso che possa renderla felice. Spero di rivederli presto.

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