Hope
Ancora furioso il biondo si muoveva spedito fra i corridoi dello studio, intento a raggiungere il proprio camerino, tirando dietro di sé il corvino. Arrivati a destinazione lo fece entrare e chiuse la porta subito dietro di loro. Leo si sedette sul divanetto, si portò la testa fra le mani, sollevò le ginocchia al petto e cominciò a piangere e a tremare, sfogando tutta la frustrazione e la paura trattenuta fino a quel momento. Ravi lo guardò combattuto, avrebbe voluto corrergli incontro e abbracciarlo, stringerlo a sé e rassicurarlo che sarebbe andato tutto bene, ma dall'altro lato aveva paura che l'altro lo respingesse non volendo alcun tipo di aiuto.
<<Hyung>> provò a chiamarlo, usando un tono di voce tranquillizzante e dolce. L'altro però lo ignorò, continuando a rimanere rinchiuso in se stesso, piangendo disperatamente per la prima volta davanti a qualcuno che non fosse il suo manager. Si era ripromesso che questo non sarebbe mai successo, ma non aveva messo in conto un possibile incontro con quell'uomo. Dentro di se sapeva che non lo avrebbe mai lasciato in pace, eppure sentirlo esplicitamente dalla sua voce caricò di consapevolezza ogni suo pensiero, sbattendogli in faccia la porta di quella gabbia dal quale aveva osato pensare di scappare.
<<Leo>> riprovò ancora il biondo.
<<Non posso>> urlò fra i singhiozzi.
<<Non puoi cosa?>> chiese l'altro, cercando di mantenere un tono di voce che non facesse trapelare la sua rabbia.
<<Non posso. Non posso. Lui. Non mi lascerà mai vivere>> urlò ancora.
In quel momento la porta del camerino di aprì, rivelando i due manager che una volta entrati si assicurarono di chiuderla a chiave, in modo che nessuno avesse potuto disturbarli. Yeonsuk portò immediatamente lo sguardo sul maggiore, capendo all'istante cosa stesse succedendo.
<<Ha una crisi di panico>> disse, mantenendo però le distanze. Era già successo in passato. Se ci si avvicinava a lui durante una crisi non si otteneva nient'altro che l'aumento della stessa. Aumentavano le sue urla, la sua paura, e i suoi tremori. Odiava essere toccato in quei momenti, perciò l'uomo avvisò gli altri due, assicurandosi che avessero capito.
<<Andrà tutto bene Leo, te lo prometto. Non ti toccherà mai più>> provò a tranquillizzarlo.
<<Non è vero. Lo farà ancora, e ancora, e ancora. Non avrò mai pace con lui>> urlò il ragazzo, ancora in totale panico.
<<Non lo farà. Vedrai ti proteggeremo>> si unì Jiwoon.
<<Non potete. Nessuno può. Lui troverà sempre un modo>> pianse ancora.
Ravi non sopportava di vedere il ragazzo in quello stato. Doveva fare qualcosa, qualsiasi cosa. Yeonsuk gli aveva detto di non avvicinarsi e di dare al corvino il tempo di calmarsi, ma non riusciva a rimanere fermo a guardarlo distruggersi.
<<Hyung ascoltami>> disse, facendo un passo verso di lui <<Vedrai che troveremo un modo. Lui sparirà completamente dalla tua vita e tu potrai essere felice>>
<<Io non potrò mai essere felice. Lui non me lo permetterà>>
<<Non deve essere lui a decidere. Devi farlo tu. So le difficoltà che ti ha fatto vivere, e so anche che sono difficili da superare, ma vedrai che nonostante tutto avrai una possibilità anche tu>> parlò ancora il minore, compiendo un altro passo verso il ragazzo. Il corvino alzò di scatto la testa, portando il suo sguardo sul ragazzo che si bloccò sul posto.
<<Hai...hai d..detto che sai tutto?>> balbettò il corvino spaventato. Il biondo annuì <<Quindi anche tu ora sai quanto io sia sporco>> sorrise amaramente.
<<Tu non sei sporco Hyung. È lui quello sbagliato, non tu. Tu sei solo una vittima qui>> disse ancora, compiendo un altro passo, sotto lo sguardo attento dell'altro che, non compiendo un minimo cambiamento nel suo stato, gli diede un muto consenso nell'avanzare <<Hyung, mi dispiace per tutto, per il tuo passato, per oggi, se non fossi stato lontano da te non sarebbe nemmeno riuscito ad avvicinarsi>> continuò, parlando lentamente e muovendosi allo stesso ritmo, fino ad arrivare davanti a lui per poi inginocchiarsi per arrivare alla sua altezza.
<<N..non è s..stata colpa tua. Dovevi compiere il tuo lavoro>> disse ansante fra i singhizzi.
<<Questo lo so. Ma nonostante questo non riesco a perdonarmi il fatto che abbia lasciato che lui ti tocchi>> rispose, accarezzando dolcemente il polso ormai arrossato dalla presa dell'uomo.
I due manager rimasero in silenzio a guardare la scena. Yeonsuk da parte sua era enormemente sorpreso che il corvino avesse permesso all'altro di avvicinarsi e addirittura toccarlo. Notando quanto la presenza del minore stesse lentamente aiutando a calmare il suo animo si ritrovò a pensare che in realtà potesse essere veramente quella persona in grado di liberarlo dalle sue catene e farlo vivere felicemente.
<<Ho paura Ravi>> esordì Leo.
<<Cos'è che ti fa paura? Se è quell'uomo ti ho già...>>
<<Non è lui che mi fa più paura ora>> lo interruppe <<Ma il fatto che tu lo abbia sfidato portandomi via. Ho paura che prenda di mira te, gli Hyung e tutti gli altri che mi sono vicini>> spiegò, dando nuovamente vita alle sue lacrime.
L'altro sentendolo preoccupato per lui non riuscì a controllarsi, e come il suo cuore cominciò a battere velocemente, lo tirò a se, stringendolo fra le sue braccia, sperando che l'altro non lo respingesse. Così non fu, infatti nonostante la maschera da duro e strafottente sempre indossata, si lasciò andare in quell'abbraccio, stringendosi alla maglia del minore.
<<Non ti preoccupare per me, sarò in grado di cavarmela. Non sono facile da mettere K.O>> lo tranquillizzò sorridendo, accarezzandogli i capelli <<Per quanto riguarda gli Hyung beh>>
<<Noi ce la caveremo, siamo forti. Non sottovalutarci sono per l'età>> si un' Yeonsuk, emulando un gesto di potenza con il braccio.
<<Ehy, parla per te, io sono ancora un giovincello. E a forza sono messo bene, ho fatto diversi corsi>> disse Jiwoon, fingendosi altezzoso.
<<E quale? Quello per autodifesa delle donne?>>
<<Tu...>>
I due fermarono immediatamente il loro agitato battibecco quando una roca risata riecheggiò fra le pareti della stanza. Si voltarono subito verso il corvino, ancora fra le braccia del minore, che nonostante gli occhi ancora arrossati sorrideva sincero a quel teatrino comico.
<<Vedi?>> lo rassicurò Ravi <<Non siamo qualcuno che si tira giù facilmente>> continuò, stringendolo ancora a se. Non avendo la minima intenzione di lasciarlo andare, non sapeva se avrebbe mai avuto un'opportunità simile, perciò voleva godersi quel momento fino in fondo.
<<Scusatemi, non avrei mai voluto tirarvi in questa situazione...però, grazie>> disse, con la voce roca dal pianto precedente.
<<Ragazzi, ora però dovremmo tornare in agenzia>> li avvisò Jiwoon.
<<Ma tu devi sempre rovinare il momento?>> lo riprese giocosamente Yeonsuk, facendo ridere gli altri.
Raccattarono velocemente le proprie cose e, dopo aver aspettato che ilbiondo cambiasse i suoi abiti, i quattro seguiti dallo staff, si avviaronoverso l'uscita. Il biondo poteva sentire il nervosismo del maggiore, checontinuava a guardarsi intorno. Con nonchalance lasciò scivolare la sua manofuori dalla tasca, portandola ad afferrare quella dell'altro, facendolo voltaresorpreso da gesto, per poi stringerla trasmettendogli la sicurezza che se loavessero ancora incontrato non avrebbe avuto nulla da temere perché non era piùsolo, non era più costretto a combattere senza chiedere aiuto perché aveva tuttiloro, aveva lui, al suo fianco���.�;
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